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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Carioca Stilo
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Carioca Stilo
Devo esser sincero, per me sono costruite bene, nei limiti di una penna che costa 1,40€.
La Preppy è costruita meglio, ma non costa così poco, con il prezzo di una Preppy tra spedizione e tutto ci prendo 5 Carioca. La Preppy tra l'altro è una delle penne che apprezzo maggiormente.
Il vantaggio della Carioca rispetto alla Preppy è che accetta cartucce standard.
La Preppy è costruita meglio, ma non costa così poco, con il prezzo di una Preppy tra spedizione e tutto ci prendo 5 Carioca. La Preppy tra l'altro è una delle penne che apprezzo maggiormente.
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Francesco
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Quindi, messe tutte insieme quelle peculiarità, le Carioca hanno per te un eccellente rapporto qualità/prezzo, perché sotto la voce "qualità" ci vanno voci che per te sono importanti. Se per me è tutto uguale, ma - ad esempio - l'innesto cartucce mi è irrilevante, il mio rapporto q/p sarà inferiore.hobbit ha scritto: ↑lunedì 2 novembre 2020, 13:12 Devo esser sincero, per me sono costruite bene, nei limiti di una penna che costa 1,40€.
La Preppy è costruita meglio, ma non costa così poco, con il prezzo di una Preppy tra spedizione e tutto ci prendo 5 Carioca. La Preppy tra l'altro è una delle penne che apprezzo maggiormente.
Il vantaggio della Carioca rispetto alla Preppy è che accetta cartucce standard.
Era esattamente quello che intendevo.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Ciao.
Dipende da chi è l'interlocutore.
Io ad esempio uso essenzialmente le Lamy (in genere le ABC), le Platinum (Preppy) e ho riscoperto dopo una fase di abbandono queste Carioca (Stilo).
Sono d'accordo con te che la loro costruzione è più economica e che confrontate con le Preppy le prendono.
Però sono ad esempio in difficoltà nel far usare le Preppy ai miei figli. Loro devono andare a cartucce e quelle Platinum sono introvabili nei nostri negozi, perciò si ricade nella Lamy, nell Faber Castell o nella Carioca, non c'è molto altro di adatto. La Carioca Stilo diventa vincente grazie al prezzo e grazie anche al tratto fine (altrimenti allagano i fogli) in mano ad un bambino.
Comunque i miei figli li iniziai con la ABC e non hanno mai cambiato!
Dipende da chi è l'interlocutore.
Io ad esempio uso essenzialmente le Lamy (in genere le ABC), le Platinum (Preppy) e ho riscoperto dopo una fase di abbandono queste Carioca (Stilo).
Sono d'accordo con te che la loro costruzione è più economica e che confrontate con le Preppy le prendono.
Però sono ad esempio in difficoltà nel far usare le Preppy ai miei figli. Loro devono andare a cartucce e quelle Platinum sono introvabili nei nostri negozi, perciò si ricade nella Lamy, nell Faber Castell o nella Carioca, non c'è molto altro di adatto. La Carioca Stilo diventa vincente grazie al prezzo e grazie anche al tratto fine (altrimenti allagano i fogli) in mano ad un bambino.
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La vedo un pò diversamente in questo caso.Monet63 ha scritto: ↑lunedì 2 novembre 2020, 13:07Il rapporto qualità prezzo varia in base al peso che ognuno di noi dà a una determinata qualità. In altre parole, il rapporto tra i due valori non è uguale per tutti: perché, se il valore del prezzo è noto e uguale per tutti, la qualità invece no. In una scala da 1 a 10, se io ritengo che un dato aspetto, ad esempio la qualità delle plastiche (per me 8), sia più importante di quanto lo sia per te (per esempio, per te 5), una penna con plastica scadente avrà un rapporto per me più svantaggioso rispetto a quello che ha per te. Tutto questo per dire che un rapporto q/p non è mai "sicuramente vantaggioso", e in certi casi può essere fortemente svantaggioso anche in caso di prezzi bassissimi (esempio, con quell'euro ci compravo un ottimo caffé).
Se si parla di rapporto qualità prezzo qua non si può dire che non sia vantaggioso.
Ma non per il fatto che la qualità sia alta ma per il fatto che il prezzo è talmente basso che già una qualità appena appena decente fa si che il rapporto q/p sia comunque vantaggioso.
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Vedi? Stiamo dando un peso diverso a uno dei due valori (la qualità), perché a me potrebbe non bastare una qualità appena appena decente (a quel punto potrei, ad esempio, preferire una Bic Cristal). Il fatto è che un valore è fisso e indiscutibile, l'altro personale e discutibile, e quindi non dovrebbero essere messi in relazione. E a questo punto, credo sia meglio che vada a dormire...StePen ha scritto: ↑martedì 3 novembre 2020, 0:10 La vedo un pò diversamente in questo caso.
Se si parla di rapporto qualità prezzo qua non si può dire che non sia vantaggioso.
Ma non per il fatto che la qualità sia alta ma per il fatto che il prezzo è talmente basso che già una qualità appena appena decente fa si che il rapporto q/p sia comunque vantaggioso.
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Chiaramente siamo tutti diversi.
Pur confermando la qualità giapponese, insospettabile al primo sguardo, di una penna come la Preppy (ne ho tre da quattro anni e vanno come orologi senza inceppamenti e resistendo a maltrattamenti fisici dove altre penne hanno subito rotture), devo dire che a me piace ogni tanto scrivere anche con la Stilo.
È leggera (per me è un aspetto positivo e non negativo), è scorrevole ma con il giusto feedback, ha un tratto fine preciso, è più robusta di quello che sembra, si impugna bene (ha un diametro simile alla Preppy), ci butti una cartuccia Pelikan e va....
Come svantaggi, i principali sono il suo aspetto economico (tanto da farla sembrare più scadente di quello che è) e il fatto che non concede nessuna variazione di tratto nemmeno con una pressione forte.
Pur confermando la qualità giapponese, insospettabile al primo sguardo, di una penna come la Preppy (ne ho tre da quattro anni e vanno come orologi senza inceppamenti e resistendo a maltrattamenti fisici dove altre penne hanno subito rotture), devo dire che a me piace ogni tanto scrivere anche con la Stilo.
È leggera (per me è un aspetto positivo e non negativo), è scorrevole ma con il giusto feedback, ha un tratto fine preciso, è più robusta di quello che sembra, si impugna bene (ha un diametro simile alla Preppy), ci butti una cartuccia Pelikan e va....
Come svantaggi, i principali sono il suo aspetto economico (tanto da farla sembrare più scadente di quello che è) e il fatto che non concede nessuna variazione di tratto nemmeno con una pressione forte.
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Carioca Stilo
Sul concetto di qualità ci potremmo scrivere sopra manuali interi (e infatti sono stati scritti).
Alla fine però la qualità è la somma di assenza di difetti + aspettative del cliente.
Traslati su una penna, il primo parametro è abbastanza oggettivo, se ti arriva una penna che scrive a tratti, che trafila inchiostro o con altri evidenti problemi che ne impediscono l'uso, il fatto che costi 1 come 1000 Euro è del tutto ininfluente. Qualsiasi oggetto deve essere in grado di svolgere le funzioni basiche che è chiamato a svolgere per una durata di vita ragionevole.
Il secondo parametro è molto più variegato, le aspettative chiaramente variano in funzione del prezzo ma anche e soprattutto delle percezioni individuali. Attenzione al parametro prezzo, perchè non è così scontato. Mi spiego, se oggi compro qualcosa che normalmente costa 10 Euro e soddisfa le mie aspettative, ed improvvisamente vedo lo stesso oggetto in vendita a 5 Euro, posso pensare che sia un affare. Ma se la vendita a 5 Euro prosegue, dopo un po' i 5 Euro diventano il nuovo prezzo di riferimento, e, se l'oggetto tornasse a 10 Euro, per me sarà un prezzo esagerato. Se ne sono accorti molti supermercati, le offerte devono essere limitate nel tempo, perchè se durano troppo, cambiano la percezione del consumatore.
Le aspettative individuali invece sono quello che fa la differenza. Ognuno di noi ha in testa una immagine mentale di come una penna ideale dovrebbe essere, in termini di materiali, finiture e costi. Ed a volte anche marchio, se si è "innamorati" di un marchio, gli si perdonano "difetti" che non sarebbero tollerati sui prodotti concorrenti, lo sa bene Apple che punta da sempre a trasformare i propri clienti in discepoli del marchio. Se teniamo presente il nostro modello mentale, è chiaro che la penna in questione può essere giudicata in modo diverso. Per chi attribuisce un gran valore alle prestazioni e meno all'estetica o ai materiali, una penna da 1 Euro e 50 che scrive benissimo è una penna valida. Per chi invece pensa che oltre a scrivere bene (assenza di difetti) debba anche essere fatta con materiali appaganti a vedersi e magari pone il prezzo in secondo piano, questa penna potrebbe non essere tanto un affare. Del resto ci sono persone che comprano edizioni limitate orribili, vendute a cifre importanti, ma che non si preoccupano che scrivano bene perchè sono acquistate a scopo collezionistico e non verranno mai inchiostrate. Marchio, materiali e design prendono il sopravvento sulla prestazione di scrittura.
Tutto questo per concludere che le scelte valide sono quelle informate. A me fa piacere sapere che esistono penne economiche che scrivono benissimo. Al momento la penna economica per me è la classica scolastica nel range 10-20 Euro, che abbina le prestazioni che si chiedono ad una penna scolastica ad un certo livello di realizzazione (es. impugnatura gommata, clip in metallo, stampaggio curato, pennino con punta iridio, ...) ma mi fa piacere che esistano alternative più economiche dove il risparmio non è nella qualità di scrittura.
Alla fine però la qualità è la somma di assenza di difetti + aspettative del cliente.
Traslati su una penna, il primo parametro è abbastanza oggettivo, se ti arriva una penna che scrive a tratti, che trafila inchiostro o con altri evidenti problemi che ne impediscono l'uso, il fatto che costi 1 come 1000 Euro è del tutto ininfluente. Qualsiasi oggetto deve essere in grado di svolgere le funzioni basiche che è chiamato a svolgere per una durata di vita ragionevole.
Il secondo parametro è molto più variegato, le aspettative chiaramente variano in funzione del prezzo ma anche e soprattutto delle percezioni individuali. Attenzione al parametro prezzo, perchè non è così scontato. Mi spiego, se oggi compro qualcosa che normalmente costa 10 Euro e soddisfa le mie aspettative, ed improvvisamente vedo lo stesso oggetto in vendita a 5 Euro, posso pensare che sia un affare. Ma se la vendita a 5 Euro prosegue, dopo un po' i 5 Euro diventano il nuovo prezzo di riferimento, e, se l'oggetto tornasse a 10 Euro, per me sarà un prezzo esagerato. Se ne sono accorti molti supermercati, le offerte devono essere limitate nel tempo, perchè se durano troppo, cambiano la percezione del consumatore.
Le aspettative individuali invece sono quello che fa la differenza. Ognuno di noi ha in testa una immagine mentale di come una penna ideale dovrebbe essere, in termini di materiali, finiture e costi. Ed a volte anche marchio, se si è "innamorati" di un marchio, gli si perdonano "difetti" che non sarebbero tollerati sui prodotti concorrenti, lo sa bene Apple che punta da sempre a trasformare i propri clienti in discepoli del marchio. Se teniamo presente il nostro modello mentale, è chiaro che la penna in questione può essere giudicata in modo diverso. Per chi attribuisce un gran valore alle prestazioni e meno all'estetica o ai materiali, una penna da 1 Euro e 50 che scrive benissimo è una penna valida. Per chi invece pensa che oltre a scrivere bene (assenza di difetti) debba anche essere fatta con materiali appaganti a vedersi e magari pone il prezzo in secondo piano, questa penna potrebbe non essere tanto un affare. Del resto ci sono persone che comprano edizioni limitate orribili, vendute a cifre importanti, ma che non si preoccupano che scrivano bene perchè sono acquistate a scopo collezionistico e non verranno mai inchiostrate. Marchio, materiali e design prendono il sopravvento sulla prestazione di scrittura.
Tutto questo per concludere che le scelte valide sono quelle informate. A me fa piacere sapere che esistono penne economiche che scrivono benissimo. Al momento la penna economica per me è la classica scolastica nel range 10-20 Euro, che abbina le prestazioni che si chiedono ad una penna scolastica ad un certo livello di realizzazione (es. impugnatura gommata, clip in metallo, stampaggio curato, pennino con punta iridio, ...) ma mi fa piacere che esistano alternative più economiche dove il risparmio non è nella qualità di scrittura.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Come si evince chiaramente da questa discussione i parametri "costo" e "qualità" sono troppo soggettivi per essere classificati in modo assoluto.
Di conseguenza anche il loro rapporto diventa difficilmente determinabile.
Ci sono persone che usano penne perchè gli piacciono esteticamente e magari gli perdonano anche qualche piccola incertezza nella scrittura, altri che esigono una scrittura rigorosa e non hanno alcun interesse per l'estetica dei materiali utilizzati.
Ecco che nel primo caso spendere 2 euro per una penna che scriverà anche benissimo ma che non verrà mai utilizzata perchè non piacevole da tenere in mano sono soldi buttati al vento. In questo caso non esiste possibilità di dichiarare conveniente o non conveniente il rapporto qualità prezzo.
Stesso discorso vale per la penna bellissima che scrive benino, ad alcuni la cosa probabilmente infastidisce a tal punto da lasciarla nel cassetto.
Il mondo è bello perchè è vario ed ognuno si diverte come preferisce
Di conseguenza anche il loro rapporto diventa difficilmente determinabile.
Ci sono persone che usano penne perchè gli piacciono esteticamente e magari gli perdonano anche qualche piccola incertezza nella scrittura, altri che esigono una scrittura rigorosa e non hanno alcun interesse per l'estetica dei materiali utilizzati.
Ecco che nel primo caso spendere 2 euro per una penna che scriverà anche benissimo ma che non verrà mai utilizzata perchè non piacevole da tenere in mano sono soldi buttati al vento. In questo caso non esiste possibilità di dichiarare conveniente o non conveniente il rapporto qualità prezzo.
Stesso discorso vale per la penna bellissima che scrive benino, ad alcuni la cosa probabilmente infastidisce a tal punto da lasciarla nel cassetto.
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Alla fine ognuno di noi occupa la sua personale posizione tra "il possono farla anche di cartone ondulato, basta che sia un mulo da scrittura" e il "deve essere esteticamente sublime, realizzata con maestria e con i migliori materiali, non me ne frega niente se scrive, tanto non la inchiostrerò mai".
Con tutte le sfumature e combinazioni nel mezzo.
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E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Ma lo sapete che facciamo filosofia con questi discorsi? È bellissimo. Peccato che non arriveremo mai a un punto fermo...
A propò, ieri sera ho ripreso dal cassetto penne che non usavo da giorni. Le Carioca sono partite subito, invece per le Parker ho dovuto insistere parecchio (le altre penne anche nessun problema, e per lo più sono cinesate o roba più economica delle Parker)
A propò, ieri sera ho ripreso dal cassetto penne che non usavo da giorni. Le Carioca sono partite subito, invece per le Parker ho dovuto insistere parecchio (le altre penne anche nessun problema, e per lo più sono cinesate o roba più economica delle Parker)
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Sono perfettamente d'accordo.Phormula ha scritto: ↑martedì 3 novembre 2020, 8:41 Tutto questo per concludere che le scelte valide sono quelle informate. A me fa piacere sapere che esistono penne economiche che scrivono benissimo. Al momento la penna economica per me è la classica scolastica nel range 10-20 Euro, che abbina le prestazioni che si chiedono ad una penna scolastica ad un certo livello di realizzazione (es. impugnatura gommata, clip in metallo, stampaggio curato, pennino con punta iridio, ...) ma mi fa piacere che esistano alternative più economiche dove il risparmio non è nella qualità di scrittura.
Io per mia cultura, estrazione sociale, abitudine, forma mentis, ...., apprezzo più le doti di scrittura e di ergonomia di una penna che i suoi materiali pregiati se fini a se stessi e la sua estetica, sempre se fine a se stessa e non funzionale ad uno scopo.
Apprezzo tantissimo la filosofia crucca dietro le Lamy, il pennino intercambiabile, la cura funzionale con cui è realizzata anche la più semplice ABC che va in mano agli studenti d'oltralpe, oltre che ai miei figli due dei quali scrivono stabilmente con una ABC blu e una rossa.
Apprezzo l'efficacia delle penne Platinum che scrivono in modo che non ce ne è per nessuno e che usano materiali buoni anche se sono scambiate per usa e getta, in particolare la Preppy.
Ed infine nel suo range la Carioca Stilo, che a differenza di altre penne da supermercato ha un pennino vero con punta in iridio, che scorre bene ed ha un tratto fine, costante nel flusso e con un corpo che pur a risparmio si impugna bene ed funziona meglio di tutte le cinesi che ho avuto che dopo qualche mese degradano con arrugginenti, sverniciature, pennini scivolosi e dal tratto incostante, ....
Francesco
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Anche io sono un estimatore delle Preppy (di norma uso le 0,3), soprattutto per una questione: non ne ho ancora trovata una che vada meno che benissimo, a 4 euro.
A parte tutto il pippone che ho piantato sulla variabilità del rapporto qualità/prezzo, a me le Carioca incuriosiscono, così come mi hanno incuriosito pennette da 1 o 2 euro comprate in uno store tedesco, che hanno gruppi scrittura simili o identici alle Carioca stesse. Di solito, se le prendo, dopo una o due cariche finiscono regalate (se vanno bene). Mi ha colpito, in particolar modo, la percezione di qualità maggiore di quelle penne ancora economicissime (4 o 5 euro) vendute nello stesso Store, e magari con lo stesso brand di quelle da 1 euro; non me l'aspettavo.
A parte tutto il pippone che ho piantato sulla variabilità del rapporto qualità/prezzo, a me le Carioca incuriosiscono, così come mi hanno incuriosito pennette da 1 o 2 euro comprate in uno store tedesco, che hanno gruppi scrittura simili o identici alle Carioca stesse. Di solito, se le prendo, dopo una o due cariche finiscono regalate (se vanno bene). Mi ha colpito, in particolar modo, la percezione di qualità maggiore di quelle penne ancora economicissime (4 o 5 euro) vendute nello stesso Store, e magari con lo stesso brand di quelle da 1 euro; non me l'aspettavo.
Quindi non sono pazzo: detesto i pennini viscidi e incostanti...
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Evidentemente anche tra le persone che apprezzano gli strumenti semplici e non esosi c'è molta variabilità.
Leggo spesso di persone che si trovano bene con le cinesi, io tutte quelle che ho provato, dopo una breve fase di indagine le ho trovate inutilizzabili.
Al di là dei vari difetti estetici che posso comparire per veloce degrado, oltre hai vari difetti di progettazione, la cosa che mi ha sempre fatto fare più fatica sono proprio i pennini viscidi o comunque pieni di difetti.
Ho provato oltre alle penne anche a sostituire i pennini Lamy con quelli cinesi, via via consigliati come migliori degli originali, ..... la mia personale esperienza è stata: soldi buttati via.
Leggo spesso di persone che si trovano bene con le cinesi, io tutte quelle che ho provato, dopo una breve fase di indagine le ho trovate inutilizzabili.
Al di là dei vari difetti estetici che posso comparire per veloce degrado, oltre hai vari difetti di progettazione, la cosa che mi ha sempre fatto fare più fatica sono proprio i pennini viscidi o comunque pieni di difetti.
Ho provato oltre alle penne anche a sostituire i pennini Lamy con quelli cinesi, via via consigliati come migliori degli originali, ..... la mia personale esperienza è stata: soldi buttati via.
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Ecco, questo era un dubbio che avevo nel confronto con le Preppy: queste ultime tra i vari vantaggi hanno una buona chiusura per cui è molto difficile che si secchi dentro inchiostro, e riprendono a scrivere con facilità dopo settimane di inutilizzo: le Carioca come sono messe da questo punto di vista?
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Non solo le Preppy, tutte le Platinum, avendo il barbatrutrucco dello Slip & Seal.valhalla ha scritto: ↑martedì 3 novembre 2020, 19:05 Ecco, questo era un dubbio che avevo nel confronto con le Preppy: queste ultime tra i vari vantaggi hanno una buona chiusura per cui è molto difficile che si secchi dentro inchiostro, e riprendono a scrivere con facilità dopo settimane di inutilizzo: le Carioca come sono messe da questo punto di vista?
Riguardo alle Carioca, le mie partono subito tutte e tre, ma non ho fatto pause molto lunghe. L'ultima appunto è di pochi giorni (tre o quattro, se non ricordo male). Quindi non saprei se resistono anche settimane...