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Sull'importanza del sistema di caricamento.

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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

Io credo che le vostre siano preoccupazioni esagerate, oltre tutto la penna normalmente si tiene nella zona della sezione e non all’altezza del serbatoio. Dovrei strofinarla per riscaldarla abbastanza da far fuoriuscire l’inchiostro, almeno credo :D
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Messaggio da Maruska »

EnVit ha scritto: martedì 14 febbraio 2023, 22:00 Io tendenzialmente preferisco sistemi a stantuffo perché li trovo più rapidi da pulire un caso di cambio inchiostro e meno “complicati” in fase di ricarica. Ovvio se non ho alternative (leggasi Pilot, quasi tutte) mi faccio andar bene anche il converter ma se devo scegliere tra due penne simili scelgo istintivamente quella a stantuffo
mi sa che siamo gemelli separati alla nascita :lol: a parte le Sailor... :mrgreen:
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Messaggio da EnVit »

Maruska ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 18:50
EnVit ha scritto: martedì 14 febbraio 2023, 22:00 Io tendenzialmente preferisco sistemi a stantuffo perché li trovo più rapidi da pulire un caso di cambio inchiostro e meno “complicati” in fase di ricarica. Ovvio se non ho alternative (leggasi Pilot, quasi tutte) mi faccio andar bene anche il converter ma se devo scegliere tra due penne simili scelgo istintivamente quella a stantuffo
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Guarda che ne ho messa una davvero bellina sul mercatino, credo che sia un buon momento per redimerti :lol:
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Messaggio da Maruska »

EnVit ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 18:59
Maruska ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 18:50
mi sa che siamo gemelli separati alla nascita :lol: a parte le Sailor... :mrgreen:
Guarda che ne ho messa una davvero bellina sul mercatino, credo che sia un buon momento per redimerti :lol:
nein!
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Messaggio da piccardi »

Con il caricamento a caduta (eyedropper per i soliti fan dell'usare l'inglese anche quando non servirebbe) il gocciolamento a serbatoio vuoto è comune. Con le antiche più facile perché gli alimentatori antichi son meno sofisticati e compensano poco. Con le moderne meno ma accade lo stesso. L'effetto c'è in genere anche per qualuque altro sistema con serbatoio grosso). Per questo le bestione come la Namiki Emperor hanno la variante di caricamento a caduta con una guarnizione anteriore (in stile siringa rovesciata, ma senza la capacità di caricamento) per isolare la parte frontale ed evitare il problema.

Simone
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Messaggio da piccardi »

Automedonte ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 18:44 Io credo che le vostre siano preoccupazioni esagerate, oltre tutto la penna normalmente si tiene nella zona della sezione e non all’altezza del serbatoio. Dovrei strofinarla per riscaldarla abbastanza da far fuoriuscire l’inchiostro, almeno credo :D
Mah, io quando tengo in mano una penna sulla sezione ho i polpastrelli, il corpo è appoggiato sulle dita e nell'incavo della mano...
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Messaggio da Automedonte »

piccardi ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 21:49
Automedonte ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 18:44 Io credo che le vostre siano preoccupazioni esagerate, oltre tutto la penna normalmente si tiene nella zona della sezione e non all’altezza del serbatoio. Dovrei strofinarla per riscaldarla abbastanza da far fuoriuscire l’inchiostro, almeno credo :D
Mah, io quando tengo in mano una penna sulla sezione ho i polpastrelli, il corpo è appoggiato sulle dita e nell'incavo della mano...
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Appunto è solo appoggiato, non credo che riscaldi tanto come i polpastrelli che la stringono.
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Messaggio da piccardi »

La trasmissione del calore mica dipende dalla pressione... Non è neanche necessario un contatto diretto.

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Messaggio da Esme »

Non per nulla la Pelikan aveva ideato il "regolatore termico" (come ricordato ieri nella presentazione della penna tecnica di Baschirotto).
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Messaggio da sansenri »

Automedonte ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 18:44 Io credo che le vostre siano preoccupazioni esagerate, oltre tutto la penna normalmente si tiene nella zona della sezione e non all’altezza del serbatoio. Dovrei strofinarla per riscaldarla abbastanza da far fuoriuscire l’inchiostro, almeno credo :D
non credere, ci sono alcuni :roll: che la penna la tengono più su... e poi come dice Simone comunque il resto della mano in parte viene a contatto con il fusto. Nelle penne "con il caricamento a caduta" (che fatica... :) ) conta di più lo spessore del fusto (se molto spesso, il calore si trasmette meno) e il materiale. E poi ovviamente la differenza di temperatura tra l'ambiente e la tua mano... a ferragosto le eyedropper non gocciolano! Inoltre, sempre come menzionava Simone, conta la dimensione del serbatoio, e com'è fatto l'alimentatore.
Nelle eyedropper classiche, considera anche che non c'è la strettoia attraverso la quale deve passare l'inchiostro come nelle penne a converter, che hanno un collare e un ugello piccolissimo sul quale si aggancia il converter, l'inchiostro va a diretto contatto con l'alimentatore, che è largo diversi mm. Per me, questo tende a fare una differenza.
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Messaggio da Koten90 »

Mi fa piacere avervi riuniti nella psicofalegnameria e noto che Darkizz89 ambisce al posto di capo reparto! :lol:
maylota ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 12:25 Direi di no, perchè quello che comanda è il ritorno dell'aria nel serbatoio e non il "peso" di tanto o poco inchiostro (oppure la dimensione del foro attraverso cui passa).
Giusta osservazione: il dosaggio dell’inchiostro è dovuto principalmente alla possibilità di entrata dell’aria nel serbatoio, altrimenti si formerebbe il vuoto e questo, in condizioni normali, è piuttosto inusuale. È come l’esperimento del bicchiere completamente pieno messo sottosopra che non lascia cadere nemmeno una goccia.
piccardi ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 21:45 L'effetto c'è in genere anche per qualuque altro sistema con serbatoio grosso).
Esatto, ho portato l’esempio della Emperor come caso limite estremo. Forse più grande, mi viene in mente solo la Waterman 12 (credo) che avete nominato come “fiaschetta mimetica anti-proibizionismo” :D però è chiaro che maggiore la quantità d’aria che può espandersi e maggiore è il rischio di problemi.
piccardi ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 22:05 La trasmissione del calore mica dipende dalla pressione... Non è neanche necessario un contatto diretto.
sansenri ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 22:43 conta di più lo spessore del fusto (se molto spesso, il calore si trasmette meno) e il materiale.
Effettivamente non ho mai visto una “contagocce” in metallo (ottone o alluminio che fosse). L’alta conducibilità termica sarebbe disastrosa
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Messaggio da vikingo60 »

Esme ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 22:15 Non per nulla la Pelikan aveva ideato il "regolatore termico" (come ricordato ieri nella presentazione della penna tecnica di Baschirotto).
Infatti le Pelikan moderne sono le uniche che non presentano il fenomeno di aumento di flusso se semiscariche, perchè l'alimentatore è molto ben compensato. Altre penne moderne manifestano in questo caso un aumento di flusso, seppure minimo. Tale aumento non si vede un granchè con le penne a cartuccia/converter, perchè l'interscambio di aria è minimo; addirittura gli alimentatori delle penne a cartuccia/converter hanno canali ristretti e perlopiù un canale non doppio ma unico. Il calore trasmesso dalle mani sul corpo penna semivuoto (l'ho constatato personalmente) influisce molto sull'aumento di flusso. Analoga azione svolge il caldo estivo. La mia Ero, da semivuota, diventava un idrante, anche perchè di vecchia concezione.
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Messaggio da Koten90 »

vikingo60 ha scritto: venerdì 17 febbraio 2023, 21:47 Infatti le Pelikan moderne sono le uniche che non presentano il fenomeno di aumento di flusso se semiscariche, perchè l'alimentatore è molto ben compensato. Altre penne moderne manifestano in questo caso un aumento di flusso, seppure minimo. Tale aumento non si vede un granchè con le penne a cartuccia/converter, perchè l'interscambio di aria è minimo; addirittura gli alimentatori delle penne a cartuccia/converter hanno canali ristretti e perlopiù un canale non doppio ma unico. Il calore trasmesso dalle mani sul corpo penna semivuoto (l'ho constatato personalmente) influisce molto sull'aumento di flusso. Analoga azione svolge il caldo estivo. La mia Ero, da semivuota, diventava un idrante, anche perchè di vecchia concezione.
Nelle penne a cartuccia, l’aria nel fusto fuori dalla cartuccia fa da isolante termico, come un’intercapedine. Per scaldare l’aria nella cartuccia ce ne vuole parecchio di più.
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Messaggio da sansenri »

pare che alcuni appassionati di penne con caricamento a caduta (a contagocce insomma) abbiano "scoperto" che usando alimentatori moderni si riesca a contrastare meglio il fenomeno del gocciolamento di inchiostro dal pennino (burping) - si cercano spesso gli alimentatori delle Sheaffer no-nonsense perché pare calzino bene sulle penne a contagocce #6.
Posto che le eyedropper a me piacciono maggiormente con l'alimentatore in ebanite, e non amo trasformare penne a converter in eyedropper, perché ho l'impressione che il flusso sia maggiormente impedito rispetto alla soluzione classica, ho in effetti qualche riscontro diretto in merito.
Questa Deccan Advocate ad esempio, è filettata per pennini Pelikan. E' piacevole da usare anche perché posso cambiargli il pennino a piacere (al momento monta un OB 18k di una M600 pre '97), finora non ha mai ceduto una goccia, anzi è quasi trattenuta di flusso.
P1180434-3 Deccan Advocate with Pelikan M600 old style nib.jpg
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Ma voi comprereste una penna da 1000 euro con caricamento a cartuccia?
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