Polemarco ha scritto: ↑lunedì 16 gennaio 2023, 19:45
Ecco bravo, gira il dito nella piaga.
È uno dei libri che mi riprometto di leggere da cinquanta anni.
Sono quei libri che quando entri in una libreria ri guardano dallo scaffale e sembra che ti dicano: “Allora?”.
A seguire: L’uomo senza qualità, Ulisse, Declino e caduta dell’impero romano, Metafisica ...
Nessun sole di York tramuterà in estate questo inverno del mio scontento
Leggere un malloppone come declino è caduta dell’impero romano dici che ha ancora senso? I nuovi studi, le nuove scoperte hanno reso obsolete buona parte delle due teorie.
Posso capire leggere una biografia scritta su un personaggio noto nel suo periodo perché fa capire cosa pensassero di lui i contemporanei ma libri di storia vecchi di 250 anni forse sono un po’ superati.
Capisco. Ma quando ho studiato diritto romano il testo di Orestano era una sorta di storia della storia del diritto romano. Mi spiego meglio: è interessante leggere anche opere risalenti per comprendere non tanto “la questione” ma il modo con il quale è stata risolta nel corso dei secoli.
Se così non fosse, che senso avrebbe leggere e studiare “La guerra del Peloponneso” di Tucidide che ha più di 2400 anni. Non dico che stai sbagliando (e lo dico davvero) Cambia a seconda di quello che cerchi. E non sto dicendo che la tua ricerca sia più o meno pregevole della mia.
Cordialita
Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 18 gennaio 2023, 13:45
Leggere un malloppone come declino è caduta dell’impero romano dici che ha ancora senso? I nuovi studi, le nuove scoperte hanno reso obsolete buona parte delle due teorie.
Posso capire leggere una biografia scritta su un personaggio noto nel suo periodo perché fa capire cosa pensassero di lui i contemporanei ma libri di storia vecchi di 250 anni forse sono un po’ superati.
250 anni sono tanti ma molte delle teorie di Gibbon te le trovi nella Storia d'Italia di Montanelli che è ben più recente...
Io il "malloppone" me lo son letto vent'anni fa e si faceva leggere bene. Che poi gli Storici avranno fatto passi avanti in 250 anni, ma prendersela col cristianesimo o definire il medioevo i "secoli bui" non è mai veramente passato di moda
Polemarco ha scritto: ↑mercoledì 18 gennaio 2023, 15:09
Capisco. Ma quando ho studiato diritto romano il testo di Orestano era una sorta di storia della storia del diritto romano. Mi spiego meglio: è interessante leggere anche opere risalenti per comprendere non tanto “la questione” ma il modo con il quale è stata risolta nel corso dei secoli.
Se così non fosse, che senso avrebbe leggere e studiare “La guerra del Peloponneso” di Tucidide che ha più di 2400 anni. Non dico che stai sbagliando (e lo dico davvero) Cambia a seconda di quello che cerchi. E non sto dicendo che la tua ricerca sia più o meno pregevole della mia.
Cordialita
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La mia era una domanda sincera, non una critica
Tucidide, Tito Livio o l'Anabasi di Senofonte sono fonti originali e quindi capisco l'utilità anche dopo più di 2.000 anni, capisco meno la lettura di un saggio scritto sulla base di quelle fonti ma 250 anni fa quando c'era oggettivamente una minor conoscenza di quel periodo storico visto che ricerche e scavi archeologici sono andati avanti consentendoci di sapere molto di più su quel periodo.
Non ho mai dubitato della tua sincerità, e anche se fosse stata una critica l’avrei comunque accettata.
Il mio interesse al malloppone (hai proprio ragione) non riguarda la conoscenza del periodo storico (hai di nuovo ragione sulla sua risalenza temporale e sul fatto che sia superato).
A me interessava anche sapere come la pensava Gibbon.
Indubbiamente può essere un interesse secondario.
Se leggi Tucidide, ad esempio, ti accorgi che era un benpensante e uno stimatore di Pericle.
Cordialità
Il deserto dei tartari è uno dei miei libri preferiti (pero’ ne ho proprio tanti)
L’attesa di un momento di gloria in una vita mediocre in una sperduta fortezza ai confini dell’impero.
Emma Bovary e Giovanni Drogo: due modi diversi di affrontare la solitudine, l'alienazione dal resto della comunità e l'attesa di un sogno che non si realizza.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]