Allora, vi dico già che sarà un discorso lungo
In realtà non possiedo poi molte penne, ma sono quasi tutte sempre inchiostrate. In linea di massima compro solo quello che penso di usare e mi piace usare quello che ho comprato
Con gli inchiostri ho un rapporto più complicato: sono sempre indeciso su quali scegliere, fatico a lavare una penna per cambiare colore e quindi sono piuttosto conservativo…
Primo round: cominciamo con le predilette!
Sono tre OMAS belle stagionate, con tre pennini molto diversi ma tutti eccezionali, che stanno sempre pronte in un portapenne a rotolo, nel cassetto della scrivania.
La preferita in assoluto è una Lucens grande, bellissima celluloide marrone/arancione/dorata, dotata di un pennino eccezionalmente morbido: direi un wet noodle. Ha un flusso abbondantissimo, che penalizza un po’ il tratto iniziale; di solito è caricata col R&K Salix, con cui è usabile su quasi ogni carta decente. È troppo morbida e troppo bagnata per un essere una penna da tutte le occasioni: però ci scrivo qualche parola quasi ogni giorno, mi rilassa e mi appaga.
Poi una Extra a levetta grande, in celluloide arco grigia, che trovo scandalosamente bella, con un pennino calligrafico (una sorta di italico medio) un po’ scorbutico nei tratti ascendenti, ma morbido come un pennello e altrettanto generoso. Accetta solo ferrogallici, con cui il flusso è copioso ma regolare; con tutti gli altri inchiostri ci sono problemi di flusso incostante, fino all’interruzione. È caricata a R&K Scabiosa e di solito la uso per biglietti di auguri e simili. Bisogna andarci piano, impraticabile per l’uso normale.
Infine una Lucens Ogiva grande nera, spiralata rossa sottile, che ha un pennino pazzescamente fine e rotondo e un flusso capace di reggere una linea da 0,2mm asciutta come una da 2mm con un sacco di shading. Non tanto morbido, ma ci si può fare qualsiasi cosa. Si meriterebbe un calligrafo! Funziona ottimamente con qualsiasi inchiostro e carta, almeno se non si flette ché altrimenti il flusso diventa importante; se si va leggeri regge anche la carta igienica: non ho mai provato un F giapponese ma non penso possa essere più preciso e misurato. Del trio, sicuramente è la più usabile e anche quella più efficace; però le altre sue hanno più anima!
…ecco, immagino che avrete capito che sono uno a cui piace complicarsi la vita!
Continua…