Con qualunque sistema di caricamento non ti rendi conto della quantità di inchiostro aspirato se la penna non è trasparente. Il meccanismo non c'entra nulla, se funziona male e non vedi il risultato è lo stesso qualunque sia il meccanismo, solo che in genere altre penne hanno un sistema di visualizzazione dell'inchiostro che a quanto pare non c'è nella Homo Sapiens.nicolino ha scritto:con il meccanismo a depressione non mi rendo conto della quantità di inchiostro aspirato e, nel caso del mio problema, non lo vedo uscire nemmeno per lo spurgo dell'aria. E credo non si possa tentare di aprire la penna (non mi sogno di farlo, non ne ho le competenze...).
Però io ancora non ho capito cosa intendi per questa cosa dello "spurgo"...
La penna deve avere aria dentro il serbatoio perché l'inchiostro non esce se non entra al suo posto l'aria... Pretendere che non ci sia aria nel serbatoio non ha senso.
Il caricamento a siringa rovesciata non prevede nessuno spurgo, si carica la penna estraendo il pistone e ripremendolo indietro, questo dovrebbe essere sufficiente a riempire oltre l'80% del serbatoio. Io non ho idea di quanto sia grosso quello della Homo Sapiens, non conoscendone la sezione, magari essendo di quel materiale il corpo è molto spesso e la cavità interna piccola.
Una volta che l'hai caricata scrivi, fino ad esaurimento dell'inchiostro che hai dentro. La procedura come l'hai descritta mi pare più in tentativo di riempimento a penna semipiena, che più che altro mi pare un buon metodo (visto che lo fai a testa in su) di generare macchie a giro. Se non sei sicuro del riempimento basta mettere la penna dentro la boccetta tirare il pistone (se ci sono residui di inchiostro verranno sparati fuori nella boccetta) e rispingerlo.
Una cosa che non ho capito infine di tutta la faccenda è cosa succede se, dopo aver tirato su il pistone al 30%, lo rimetti a posto e provi a scrivere.
Simone