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La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: domenica 9 novembre 2025, 17:36
da Enbi
lleo ha scritto: ↑domenica 9 novembre 2025, 17:34
A parte che la televisione dovrebbe essere evitata a priori, ma poco fà ho appena visto una pubblicità in cui dicevano "...il tuo PET..." inteso come animale domestico.
Roba da ingoiare bile a tonnellate.
Io se avessi sentito quella frase senza contesto avrei pensato a una pubblicità ecologista sul riciclo della plastica

La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: domenica 9 novembre 2025, 17:38
da lleo
Gargaros ha scritto: ↑domenica 9 novembre 2025, 15:48
lleo ha scritto: ↑sabato 8 novembre 2025, 12:01Addirittura ora usano anche pronunciare l'anno come i sottoculturati angloamericani, ossia venti venticinque anzichè duemila venticinque.
E quelli che dicono "Acca24"?

Allucinante. Si è sempre detto "ventiquattro ore su ventiquattro", "ventiquattro ore al giorno".
Comunque i livelli intellettivi sono in caduta libera dal 2008, mi sembra, anno in cui c'è stato il crollo del prezzo dei cellulari che sono tutto tranne che smart.
C'è uno studio dettagliato in proposito.
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: domenica 9 novembre 2025, 17:39
da Automedonte
imluca ha scritto: ↑domenica 9 novembre 2025, 16:48
@Gargaros la stessa cosa l’avrà detta qualcuno qualche tempo fa e non è successo proprio nulla. No stress (se si può ancora dire).
Il problema non sono le parole che elenchi tu che fanno parte dell’aggiornamento linguistico ma le frasi che citava Ottorino per le quali esiste un analogo italiano che rende benissimo l’idea.
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: lunedì 10 novembre 2025, 20:58
da nacanco
Phrancesco ha scritto: ↑sabato 8 novembre 2025, 14:34
lleo ha scritto:
è capitato tempo fà
lleo ha scritto:
fà il paio con
Mi spiace ma in un messaggio come questo certe cose sono inammissibili...
Buonasera a tutti.
Ho letto solo adesso con attenzione gli interventi di questo "argomento" che ho trovato pieno di spunti degni tutti, secondo me, di riflessione.
In particolare sono rimasto colpito, e con me la grammatica italiana, laddove si leggono svarioni imbarazzanti (esempio fa con l'accento più volte ripetuto, insieme a po' pure lui accentato) distribuiti in frasi colme di indignazione per la "fine dell'italiano": situazione veramente paradossale ed emblematica di quanto ci circonda.
Buona serata.
Michele
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: lunedì 10 novembre 2025, 21:47
da maylota
lleo ha scritto: ↑domenica 9 novembre 2025, 17:38
Comunque i livelli intellettivi sono in caduta libera dal 2008, mi sembra, anno in cui c'è stato il crollo del prezzo dei cellulari che sono tutto tranne che smart.
I Francesi lo smartphone lo chiamano téléphone intelligent. Non vedo perchè noi no.

La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: lunedì 10 novembre 2025, 21:59
da piccardi
maylota ha scritto: ↑lunedì 10 novembre 2025, 21:47
In Francesi lo smartphone lo chiamano téléphone intelligent. Non vedo perchè noi no.
Mi piace di più furbofono...
Simone
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: lunedì 10 novembre 2025, 22:11
da maylota
piccardi ha scritto: ↑lunedì 10 novembre 2025, 21:59
maylota ha scritto: ↑lunedì 10 novembre 2025, 21:47
I Francesi lo smartphone lo chiamano téléphone intelligent. Non vedo perchè noi no.
Mi piace di più furbofono...
Simone
Degna parola, ma il glorioso D'Annunzio inventore del "tramezzino" non è più tra noi a perorarne la causa !
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: lunedì 10 novembre 2025, 22:35
da lleo
nacanco ha scritto: ↑lunedì 10 novembre 2025, 20:58
Phrancesco ha scritto: ↑sabato 8 novembre 2025, 14:34
Mi spiace ma in un messaggio come questo certe cose sono inammissibili...
Buonasera a tutti.
Ho letto solo adesso con attenzione gli interventi di questo "argomento" che ho trovato pieno di spunti degni tutti, secondo me, di riflessione.
In particolare sono rimasto colpito, e con me la grammatica italiana, laddove si leggono svarioni imbarazzanti (esempio fa con l'accento più volte ripetuto, insieme a po' pure lui accentato) distribuiti in frasi colme di indignazione per la "fine dell'italiano": situazione veramente paradossale ed emblematica di quanto ci circonda.
Buona serata.
Michele
Confermo che quello che ci circonda è emblematico. Specialmente di quanto l'informatica, i computer, i telefoni "intelligenti" massacrino il livello di attenzione portando spesso a leggere spezzoni di frasi, di discorsi, quando non solo i titoli.
Mi autoquoto, magari qui si legge meglio:"...io sono per il ripristino degli accenti".
Per usare un anglicismo, it's as simple as that.
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: martedì 11 novembre 2025, 0:05
da piccardi
lleo ha scritto: ↑lunedì 10 novembre 2025, 22:35
Mi autoquoto, magari qui si legge meglio:"...io sono per il ripristino degli accenti".
Anche io, ma dove sono dovuti (e su fa, come anni fa, non ci va) e magari giusti (perché perché vuole l'accento acuto).
Simone
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: martedì 11 novembre 2025, 9:03
da lleo
Red carpet... Si è sempre usato tappeto rosso, oltretutto.
Red carpet.
A me sta cosa manda il sangue agli occhi.
Red carpet. Allora meglio "guida rossa" come diceva il grande Magnotta.
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: martedì 11 novembre 2025, 21:27
da Esme
Comunque questa discussione mi ha messo la curiosità di sapere se veramente l'inglese è una lingua molto più povera di vocaboli rispetto all'italiano, perché su questi argomenti spesso ci si basa su sensazioni che hanno poco a che fare con la realtà e molto con la propria bolla campanilistica.
Io non sono una linguista, quindi mi affido a chi ne sa più di me.
Quello che ho capito è che non è semplicissimo fare stime esatte, ma ci sono dati che comunque permettono paragoni sensati.
Ora, pare che l'inglese si contenda il primato con l'arabo nell'essere la lingua con più lemmi.
Partendo dai dizionari, per l'inglese si hanno 500-600 mila lemmi, contro i 150-250 mila dell'italiano.
È vero che poi l'italiano è una lingua maggiormente flessiva dell'inglese, e in questo senso i vocaboli aumentano a dismisura, però la capacità di esprimere concetti è data prevalentemente dalle forme base.
Considerando le forme flessive, si hanno circa 2 milioni di parole per l'italiano contro circa 1 milione per l'inglese.
Una valutazione differente può essere fatta sui
vocabolari di base delle persone che parlano queste due lingue.
Per un italiano un vocabolario di base a quanto pare si aggira tra le 2.000 e le 7.000 parole, arrivando a 50.000 parole per chi ha un'istruzione alta e usa anche un linguaggio tecnico-scientifico.
Per un inglese invece il vocabolario di base è tra le 3.000 e le 10.000 parole, e le persone più istruite arrivano a usarne 170.000.
Chissà.
Forse certi pregiudizi andrebbero rivisti, no?

La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: martedì 11 novembre 2025, 21:55
da Ottorino
Grazie @Esme . Le fonti ? Credo siano interessanti per tutti
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: mercoledì 12 novembre 2025, 0:16
da Esme
Eh, le fonti non le avevo messe perché ne ho lette molte per cercare conferma.
Ma tra tutto quello che ho letto, trovo che un lavoro di sintesi molto ben fatto sia questo di Domenico Pappalardo.
https://medium.com/@repofdesire/la-ricc ... 84131bd2c1
Ha anche il pregio di riportare molte fonti, con anche i link.
Un altro riassunto sul numero di lemmi e vocaboli è per esempio questo di Treccani:
https://www.treccani.it/magazine/lingua ... e_026.html
Devo dire, comunque, che non ho trovato grosse discrepanze, pur nella comprensibile incertezza nel riuscire a fare questi conteggi.
Spesso il punto di partenza è proprio l'idea che l'inglese sia una lingua povera, soprattutto a confronto con lingue come l'italiano, il francese e lo spagnolo. Ma poi sono tutti piuttosto concordi che non sia assolutamente così, e che anzi l'inglese sia più ricco perché capace di assimilare parole dalle altre lingue.
Forse la maggiore discrepanza l'ho trovata riguardo a quale lingua sia seconda in classifica.
Per alcuni è l'arabo, per altri il cinese. (Ma esiste il cinese? O ci sono più lingue cinesi?
@RisottoPensa .... che ne pensi?)
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: mercoledì 12 novembre 2025, 8:28
da maylota
Nach dem Stutzen des Rhabarberbarbarabarbarbarenbarts ging der Rhabarberbarbarabarbarbarenbartbarbier meist mit den Rhabarberbarbarabarbarbaren in die Rhabarberbarbarabarbarbarenbartbarbierbierbar zu Rhabarberbarbarabarbarbarenbartbarbierbierbarbärbel um sie mit zur Rhabarberbarbarabar zu nehmen um etwas von Rhabarberbarbaras herrlichem Rhabarberkuchen zu essen und ein Rhabarberbarbarabarbarbarenbartbarbierbier anzustoßen.
(Immagino tutti si ricordino la
canzoncina che girava qualche anno fa)
Credo che per valutare la "ricchezza" di una lingua si possa andare oltre la pura conta del numero di lemmi in un dizionario, per quanto questa possa essere un indicatore molto interessante.
Più che altro perchè altrimenti si rischia di scivolare in effetti comici, come quando troviamo sul web argomenti tipo "le dieci migliori stilografiche". Mentre ogni lingua ha le sue peculiarità, i suoi punti di forza e debolezza e - soprattutto - un numero più o meno grande di persone che la parlano capaci di usarla per creare cose grandiose (come con le stilo....)
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Inviato: mercoledì 12 novembre 2025, 8:46
da Esme
@maylota , all'inizio di questa discussione l'OP ha messo un dato numerico riguardo il numero di vocaboli usati nelle due lingue.
Mi è venuta voglia di verificare il puro dato numerico.
Se invece si parla di richezza culturale, per quanto mi riguarda non c'è nessun bisogno di andare a verificare.
Fare comparazioni o addirittura dichiarare perentoriamente la superiorità culturale di un popolo è roba da colonialismo ottocentesco o da ventennio.
Tutta roba invecchiata male.