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Degli alimentatori in ebanite in generale

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
Enbi
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Messaggio da Enbi »

Ottorino ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 10:11 Principalmente le lamelle del compensatore. Nell'ABS son fitte, in quello rossastro praticamente inesistenti.
Ecco, questo è un punto che mi fa riflettere: una cosa che ho notato negli alimentatori in ebanite che ho è che siano molto più "sbrodoloni", cioè che basta anche solo scuotere un po' la penna per avere piccole fuoriuscite di inchiostro nel cappuccio. È questo vale sia per le vintage che per gli alimentatori in ebanite moderni, fosse quelli moderni sono leggermente più "sicuri", ma se li confronto con quelli in ABS questi ultimi hanno sistemi di compensazione decisamente migliori.
La domanda che mi viene è: è proprio impossibile avere un sistema di compensazione efficiente su un alimentatore in ebanite oppure è semplicemente troppo complesso/costoso da produrre? :think:
Enrico
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Roland
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Degli alimentatori in ebanite in generale

Messaggio da Roland »

La sbrodolosita della penna non dipende tanto dal materiale con cui è fatto l'alimentatore quanto piuttosto dalla presenza massiccia di un sistema di compensazione.

Ci sono alimentatori in ebanite con sistemi di compensazione risicati e altri no. La Aurora (non parlo del vintage Aurora perché non possiedo alcuna stilografica vintage Aurora) ma di quelle moderne che condividono il gruppi scrittura della Optima beh li alimentatore ha tantissime lamelle. Non no se siamo tante quante quelle che si trovano su un alimentatore della Parker sonnet (che sono gli stessi che si trovano sulle Parker 75 di ultima generazione). Le mie Optima non sono sbrodolose, bagnate quanto basta ma non sbrodolose.
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Messaggio da maylota »

Roland ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 10:40 La sbrodolosita della penna non dipende tanto dal materiale con cui è fatto l'alimentatore quanto piuttosto dalla presenza massiccia di un sistema di compensazione.
Se posso, dipende dal significato che vogliamo dare a "sbrodolosità".

Se si intendono perdite di inchiostro per sballottolamenti, tragitti casa ufficio con lo scooter sul pavè o viaggi ripetuti in aereo, è innegabile che il sistema di compensazione sia fondamentale (e non a caso fu uno degli argomenti di vendita della gloriosa P51 durante la guerra).

Se invece per "sbrodolosità" si intende un pennino iperbagnato, allora a mio parere è un mix di materiali ed architettura dei canali aria/inchiostro.
Senza l'alimentatore, l'inchiostro uscirebbe direttamente dal serbatoio in pochi secondi. Con un tappo non uscirebbe mai. In mezzo..è una magica alchimia che portata agli estremi deborda nell'esoterismo e nella fisima. Parere personale, ovviamente :P
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Messaggio da RisottoPensa »

La plastica necessita di quelle alette perché l'inchiostro scivolerebbe via a gocce se fosse fatto come una in ebanite.

L'ebanite è come una spugna , e le spugne quando sono cariche rilasciano per forza liquido in eccesso.
In teoria esistono tanti conduttori in ebanite simili a quelli in plastica, ma generalmente non ce ne tanto bisogno visto che il design semplice funziona.
Forse qualche perdita di inchiostro può far storcere il naso, e li infatti sarebbe meglio cercare un conduttore in plastica moderno.

L'ebanite infatti è sempre bagnato dall'inchiostro , perciò è facile che venga sovraccaricato scuotendolo, mentre la plastica rimane più sicura perché già di suo è più "secco" : ne esce quanto basta per fornire un flusso ottimale al pennino.

( Verso nessuno in particolare: Ma questa mania di usare fisima da dove viene ? continuo a leggerlo ma ci sono centomila parole più attinenti alle varie frasi in cui vengono usate :eh: che no vengono mai usate , sa proprio di datato )
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Messaggio da Automedonte »

RisottoPensa ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 13:38 La plastica necessita di quelle alette perché l'inchiostro scivolerebbe via a gocce se fosse fatto come una in ebanite.


( Verso nessuno in particolare: Ma questa mania di usare fisima da dove viene ? continuo a leggerlo ma ci sono centomila parole più attinenti alle varie frasi in cui vengono usate :eh: che no vengono mai usate , sa proprio di datato )
Fisima è una parola italiana che ha un suo preciso significato che quello di “ idea priva di fondamento” altre parole possono essere simili ma non uguali, se uso fissazione, mania o capriccio può anche essere offensivo quindi trovo molto attinente il suo uso e per niente datato. La lingua italiana è bella proprio perché ha tante parole che sembrano uguali ma in realtà hanno significati diversi che spesso, erroneamente, vengono usati come sinonimi.
Bisogna ringraziare chi usa vocaboli desueti in modo da ricordarci la varietà e profondità della nostra splendida lingua, stimolare chi non conosce un vocabolo ad andare a cercarne il significato trovo sia un’ottima cosa viceversa trovo sempre molto noioso leggere testi che hanno un vocabolario povero e ripetitivo.
Stessa cosa vale per l’uso della punteggiatura che spesso sul Forum vendo maltrattata in modo crudele :D

https://www.youtube.com/watch?v=SzrEfkjdzgw
Cesare Augusto
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Messaggio da maylota »

fìṡima s. f. [prob. adattam. e accorciamento pop. di sofisma]. – Idea priva di fondamento, fissazione, oppure capriccio, desiderio o aspirazione stravagante: è pieno di fisime; ha molte f.; s’è messo in testa certe f.!; gli è venuta la f. di fare l’attore.
-ALT

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Credo sia il sostantivo perfetto 8-)
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Messaggio da RisottoPensa »

Quello che voglio dire io che è la lingua italiana dispone di così tanti vocabolari e composizioni che quello che manca è la fantasia nell'usarle e unirle per esprimere un proprio significato.

Non è che dico di non usarlo , ma che ripetuto in contesti diversi per lo stesso concetto ma con idee diverse annoia.
Un po' come alcuni generi di commentatori che ripetono all'infinito " precisione chirurgica " per dire che una cosa è fatta bene.
maylota ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 14:12 Credo sia il sostantivo perfetto
Bhè alla fine ognuno usa e scrive come vuole, la mia era solo una frase perché ultimamente si usa solo quella parola per dire frasi come " idea troppo strana per essere fattibile " , " carino ma non troppo " , " sogni ad occhi aperti " e così via...

Non avrò un dottorato in lingua italiana ma credo che ci sono validi sostituti da applicare di volta in volta , anche per esprimere lo stesso tipo di opinione.

Ci credo poi che la gente si annoia a ripetere le stesse risposte :mrgreen:
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Messaggio da Automedonte »

RisottoPensa ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 14:49 Quello che voglio dire io che è la lingua italiana dispone di così tanti vocabolari e composizioni che quello che manca è la fantasia nell'usarle e unirle per esprimere un proprio significato.

Non è che dico di non usarlo , ma che ripetuto in contesti diversi per lo stesso concetto ma con idee diverse annoia.
Un po' come alcuni generi di commentatori che ripetono all'infinito " precisione chirurgica " per dire che una cosa è fatta bene.
maylota ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 14:12 Credo sia il sostantivo perfetto
Bhè alla fine ognuno usa e scrive come vuole, la mia era solo una frase perché ultimamente si usa solo quella parola per dire frasi come " idea troppo strana per essere fattibile " , " carino ma non troppo " , " sogni ad occhi aperti " e così via...

Non avrò un dottorato in lingua italiana ma credo che ci sono validi sostituti da applicare di volta in volta , anche per esprimere lo stesso tipo di opinione.

Ci credo poi che la gente si annoia a ripetere le stesse risposte :mrgreen:
Risotto, puoi anche aver ragione in generale ma l’appunto l’hai fatto nel momento sbagliato perchè qui l’uso era perfetto.

Se qualcuno l’ha usato nel significato di “sogni ad occhi aperti” o “ carino ma non troppo” (anche se mi sembra difficile possa essere successo qui sul forum) era totalmente fuori luogo e l’avresti dovuto far notare in quel contesto non ora ;)

In ogni caso, tranne casi eccezionali, trovo poco elegante fare appunti di questo genere ad altri utenti altrimenti, perdonami, ci sarebbe molto da ridire sull’uso che fai della punteggiatura che ricorda molto Totò e Peppino nello sketch che ho inserito sopra :D
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Messaggio da sansenri »

Personalmente ritengo che anche fisima non sia la parola idonea nel caso specifico. Fisima presuppone la mancanza di fondamento. Per me il fondamento c'è, semplicemente sono pochi quelli in grado di coglierlo come causa di una differenza e pochissimi quelli in grado di apprezzarlo come beneficio.
Per la verità ci sono alcuni che lo ritengono un demerito, ma meno male! vuol dire che ne riconoscono l'influenza!
Chiamiamola allora convinzione, le convinzioni sono come le opinioni, meritano rispetto, anche se non le si condivide (diversamente è la controparte a non meritare rispetto).
Abbiamo parlato pochissimo tempo fa di qualità che alcuni non riescono a rilevare, perché per loro non di interesse, e che alcuni invece ritengono fondamentali. La situazione è la stessa.

Poi ovvio che esistano tante penne progettate per non aver alcun bisogno di un alimentatore in ebanite (giustamente dice Francesco, quello che conta è che l'accoppiata sia perfetta), però l'ho già detto, questo non vuol dire che l'ebanite quelle qualità non le abbia o che su alcune penne non apportino benefici.
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Messaggio da Esme »

Ottorino ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 10:11 L'unico alimentatore/compensatore in ebanite a lamelle fitte che mi viene in mente è quello dell'antica 88.
Questo è quello della Waterman c/f, modello più vecchio in ebanite.

alimentatore cf.jpg
Le lamelle sono piuttosto fitte e fanno un ottimo lavoro. Per non parlare poi della complessità dei canali. Certo, è un caso molto particolare.
La cf più recente che ho ha alimentatore in plastica ed è quella con il flusso più bagnato.
In realtà, però, credo non dipenda dal solo alimentatore, visto la complessa interazione con la corazza e il foracartucce.

Anche l'alimentatore in ebanite a lamelle verticali della Pelikan 120 è un bel lavoro. Non sono così fitte, ma sono molto profonde e funzionano egregiamente. :)
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Messaggio da piccardi »

RisottoPensa ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 13:38
L'ebanite è come una spugna , e le spugne quando sono cariche rilasciano per forza liquido in eccesso.
Spugna??? Ma neanche per sbaglio.

L'ebanite non assorbe nulla, ha semplicemente una superficie in genere meno regolare (finché non viene lucidata) e quindi si bagna un po' di più. Le spugne assorbono.

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Messaggio da Esme »

piccardi ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 17:21 finché non viene lucidata
E considerando che c'è chi lucida anche gli alimentatori lato pennino... :roll: :D

Comunque in effetti, non facciamo passare il concetto che un alimentatore in ebanite garantisca a prescindere una riserva di inchiostro magicamente assorbita dal materiale.
L'ebanite lavorata a fresa ha un'ottima bagnabilitá.
Ma senza lamelle non è che ci sia chissà quale scorta di inchiostro.
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Messaggio da Ottorino »

@Esme: bello, non mi è mai capitata una CF con l'ebanite.

Per quanto riguarda il secco/bagnato (entro esemplari dello stesso modello) non guarderei all'alimentazione come primo responsabile quanto all'apertura delle punte
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Messaggio da Enbi »

Esme ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 17:13 Le lamelle sono piuttosto fitte e fanno un ottimo lavoro. Per non parlare poi della complessità dei canali.
È veramente bellissimo 😍. Sì studiando un po' sul forum mi sono imbattuto in molti alimentatori "storici" in ebanite lavorati in modo molto complesso (penso al "magic feed" della Eversharp).

Se quello che ho capito è corretto, non è impossibile realizzare alimentatori in ebanite con ottimi sistemi di compensazione, ma è altamente improbabile trovarli nel contesto attuale, in cui gli alimentatori in ebanite sono realizzati quasi esclusivamente da realtà artigianali o semi-artigianali; quelli attuali che ho visto di persona o in foto mi sembrano più "rozzi", non nel senso di fatti male, ma proprio di più semplici.

Per tale motivo io in genere su pennini non flessibili preferisco un sicuro alimentatore in ABS.
Dato che non condivido il fascino per il "tratto bagnato" li trovo perfetti per le mie esigenze e non mi danno patemi d'animo.

Poi ci sono alimentatori e alimentatori, anche se fatti dello stesso materiale. Per esempio trovo eccezionali quelli Pilot e Sailor, erogano il flusso di inchiostro perfetto per il tratto del pennino, non una goccia un più, non una goccia in meno.
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Messaggio da Esme »

Ottorino ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 17:34bello
Enbi ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 17:36 È veramente bellissimo
È talmente bello tecnologicamente, che gli ho fatto più foto che a un gatto! :lol:
Un colpo di fortuna: ho trovato una c/f martirizzata da un pazzo, così ho avuto il coraggio di smontarla e vedere dal vivo questa meraviglia.
Poi sono riuscita a farla risorgere. 🤩
Enbi ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 17:36 ma è altamente improbabile trovarli nel contesto attuale
Un alimentatore così non si metterebbe a farlo nessuno.
Secondo me già quello della Lamy è un'eccezione.
Ottorino ha scritto: domenica 4 agosto 2024, 17:34 non guarderei all'alimentazione come primo responsabile quanto all'apertura delle punte
Sì, direi che il pennino fa la sua bella differenza.
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