Inflazione, gelati e soldatini
Inviato: sabato 16 settembre 2023, 0:15
Confesso: il primo linguaggio che ho imparato, in quinta elementare, era il basicA. Impossibile non usare il goto casinaro!
Confesso: il primo linguaggio che ho imparato, in quinta elementare, era il basicA. Impossibile non usare il goto casinaro!
Si può essere nostalgici anche verso il bistrattato gotomastrogigino ha scritto: ↑venerdì 15 settembre 2023, 23:03Anche se il goto non si dovrebbe usare (ma a volte fa molto comodo) ... mi hai strappato un sorrisone...Esme ha scritto: ↑venerdì 15 settembre 2023, 21:26
Eh... ma non ho capito cosa c'entra con la questione della mia prof...
Abbiate pazienza, sono giorni che impazzisco dietro a persone che vogliono la luna, ho il cervello in pappa.
Ecco, come dicevo prima... aspe'... intendi sapere come si fa a citare senza riportare l'intero commento?
Se sì: fai il quote, poi cancelli tutto tranne il contenuto della prima e dell'ultima parentesi quadra (lasci anche le parentesi quadre).
Se invece non intendevi questo... goto "abbiate pazienza".![]()
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Più che di inflazione si tratta di speculazione. È il consumatore che deve moralizzare il mercato riducendo il consumo per mettere in crisi il sistema.RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 11 settembre 2023, 17:46 15 anni fa un gelato piccolo mi costava € 1,5 , € 2 medio e € 2,5 grande
Già 10 anni fa a €2 il piccolo ci poteva pure stare
ora il più economico in periferia sta tra i €2 e i €2,5 , ma quasi un terzo in meno se non la metà
Ricordo benissimo di non voler mai quella grande perché il gelato non riuscivo a finirlo in tempo che si scioglieva
Adesso ti ritrovi una coppetta con si e no 150g di gelato![]()
O non lo recupereranno affatto.RayDonovan ha scritto: ↑lunedì 11 settembre 2023, 16:13 I lavoratori a reddito fisso impiegano anni, tanti anni, a recuperare il potere d'acquisto perso.
I telefoni di top gamma costavano €500 massimo
Ora arrivano a €1500 ma la fascia che ricoprono è rimasto lo stesso![]()
Pure i produttori di stilografiche non scenderanno di prezzo per me.
Se si vende, perché farlo?
Totalmente ignorata dai giornali abbiamo avuto una colossale epidemia di aviaria, che per un certo periodo ha fatto impennare i prezzi causa stragi epocali negli allevamenti.
purtroppo no, oppure forse, ma in tempi biblici, molti si impegnano già, ma il numero di quelli che non gliene importa un fico secco, semplicemente perché troppo ignoranti per capire o troppo pigri per fare lo sforzo, sono enormemente di più (nel mondo)...effebi56 ha scritto: ↑sabato 16 settembre 2023, 5:31Più che di inflazione si tratta di speculazione. È il consumatore che deve moralizzare il mercato riducendo il consumo per mettere in crisi il sistema.RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 11 settembre 2023, 17:46 15 anni fa un gelato piccolo mi costava € 1,5 , € 2 medio e € 2,5 grande
Già 10 anni fa a €2 il piccolo ci poteva pure stare
ora il più economico in periferia sta tra i €2 e i €2,5 , ma quasi un terzo in meno se non la metà
Ricordo benissimo di non voler mai quella grande perché il gelato non riuscivo a finirlo in tempo che si scioglieva
Adesso ti ritrovi una coppetta con si e no 150g di gelato![]()
O non lo recupereranno affatto.
I telefoni di top gamma costavano €500 massimo
Ora arrivano a €1500 ma la fascia che ricoprono è rimasto lo stesso![]()
Pure i produttori di stilografiche non scenderanno di prezzo per me.
Se si vende, perché farlo?
Rimanendo su prodotti non indispensabili per la sopravvivenza come ad esempio il gelato, i margini di guadagno sono mostruosi già sulla produzione artigianale di alta qualità, che il consumatore non sa ormai nemmeno riconoscere essendo stato abituato al consumo di prodotti scadenti. Figuriamoci quanto possano essere maggiori i margini dei prodotti industriali!
Spostando l'analisi nel petrolifero dove il costo del barile di greggio si attesta su valori inferiori alla media, il costo del prodotto raffinato alla pompa ha sfondato il muro dei 2€/lt.! Considerando che fermare una raffineria non è in termini di costi semplice come spegnere la luce, dovendo continuare a lavorare una volta saturati gli stoccaggi il prodotto lo devono bruciare in candela per non fermare la produzione.
Quindi anziché continuare a viaggiare con ogni mezzo come se non ci fosse un domani, perché non usare la bicicletta o i mezzi pubblici tutti assieme per mettere in crisi il sistema moralizzando il mercato?
Qualcuno obietterà che è più facile da dirsi che metterlo in pratica, ma se ci impegnassimo tutti in questo senso, credete davvero che non otterremmo un risultato positivo?
Sono un tuo coetaneo con 56 primavere alle spalle, concordo sul fatto che dobbiamo impegnarci tutti nell'imperdire una speculazione sui prezzi assurda come quella che stiamo vivendo. A casa facciamo la spesa in maniera più oculata, compro di più al mercato, alcuni articoli li prendo al discount ( a patto di non scadere nella qualità) e ho cambiato contratti di luce e gas con tariffe più eque. Purtroppo le rapine al distributore carburanti continuano, anche ai self service, ma purtroppo, visto che il mio ufficio dista 25 km da casa, devo sottostare.Augusto67 ha scritto: ↑sabato 16 settembre 2023, 9:38 Sono totalmente d'accordo con effebi Pochi giorni fa ero al supermercato, zona verdure, e ho visto un giovanotto sui 30, con moglie e figli, guardare e indicare le zucchine, ridere e scuotere la testa. Costavano piú di 3 euro al chilo, ed erano pure brutte. Io ne ho 56, di anni, e ho apprezzato che un giovane consumatore sentisse quello che sento io: l'insostenibiltà di certe richieste. Certo, dobbiamo lasciare lí quello che ci strappa addirittura una risata. Chi compra puó comunicare a chi vende in questo modo semplice e silenzioso. Lo facciamo poco, ma l'effetto "di massa" sarebbe importante. E inavvertitamente funziona. In una nota catena il salmone l'ho visto letteralmente crollare di prezzo, dopo mesi a 27 euro kg. Il pollo a 16/18 è tornato intorno agli 8-10. Anche perché a quei prezzi prendevo il bovino, ovviamente. I pomodori a 10 euro kg se li sono tenuti. L'anno scorso se n'è parlato poco, ma il crollo del prezzo del gas è stato innescato anche dalla gente ha SPENTO il riscaldamento. Mia moglie era una accendi accendi, ora mi sgrida se vede una luce accesa inutilmente. In realtà il coltello dalla parte del manico ce l'ha chi compra eccome. E' anche una questione di responsabilità: posso continuare a consumare come se non ci fosse un domani? Io, per me, lascio questo ai molto giovani. Da padre di famiglia, mi faccio indietro. Ho la casa piena di roba. Scoppia.
Implicitamente questo potrebbe significare che hai fortemente speculato prima ottenendo guadagni esageratiRayDonovan ha scritto: ↑sabato 16 settembre 2023, 12:49
Ps: il margine che avevo mi ha consentito di farlo.. ovviamente.
Personalmente non mi scandalizza che in regime di libero mercato in tempi di "vacche grasse" chi vi opera abbia sostanziose marginalità se il mercato stesso gliele accorda, ma apprezzo decisamente che in situazione di depressione economica gli stessi facciano da cuscinetto riducendole a favore della clientela fidelizzandola e continuando a giustificarsi con lungimiranza nell'attività rispetto ad altri che si trovano a dover abbassare le saracinesche, loro malgrado.RayDonovan ha scritto: ↑sabato 16 settembre 2023, 12:49 Il risparmio? Boh.. lo faccio per principio. Come per principio ho assorbito io al 100% tutti i rincari del materiale e delle spese che ho per produrre quel che a mia volta vendo. Ps: il margine che avevo mi ha consentito di farlo.. ovviamente.
Non sono d'accordo. Cito ad esempio i bar che pur avendo margini cospicui sul caffè non perdono occasione per ritoccare il prezzo della tazzina non appena se ne presenta l'occasione, anche se la qualità di prodotto e servizio non llo giustificherebbe. Sono veneto e ormai il costo del caffè consumato al banco dei bar si è da tempo uniformato a € 1,30.
Ti do' ragione, sono appunto... esercenti e non commerciantieffebi56 ha scritto: ↑lunedì 18 settembre 2023, 7:23Non sono d'accordo. Cito ad esempio i bar che pur avendo margini cospicui sul caffè non perdono occasione per ritoccare il prezzo della tazzina non appena se ne presenta l'occasione, anche se la qualità di prodotto e servizio non llo giustificherebbe. Sono veneto e ormai il costo del caffè consumato al banco dei bar si è da tempo uniformato a € 1,30.
Sono recentemente tornato da un viaggio itinerante nel sud d'Italia dove ho bevuto caffè eccellenti accompagnati sempre da un bicchiere d'acqua fresca di cui mi veniva chiesta la preferenza fra la frizzante e la naturale, pagando per un servizio inappuntabile anche in caffetterie di elevato livello mai più di un euro! Dove vivo non ci ricordiamo nemmeno più il caffè a questo prezzo per quanto tempo è passato, tuttavia gli esercenti non si fanno sfuggire l'opportunità di aumentare i prezzi, ed i primi ad adeguarsi sono quelli che hanno volumi di incasso avvilenti, per cui aumentare i prezzi l'unico effetto che produce è accelerare la chiusura dell'attività.