FountainPen.it Forum

Syrok ha scritto:

vikingo60 ha scritto:Purtroppo dai primi anni 2000 hanno modificato la formula; quello che prima era il miglior inchiostro a prezzo conveniente, capace dì far scrivere anche penne ormai defunte, è diventato un miscuglio letale per chi osa solo intingerci il pennino. Ho segnalato la cosa alla Pelikan più volte a vari livelli, ma hanno negato qualunque problema.
L'unica soluzione rimane nel tenersene alla larga.

Questo succede solo con il nero oppure anche con il blu?

Solo con il nero; ma mi è stato riferito che è cambiata anche la formulazione del blu. Più preciso non posso essere in quanto scrivo solo con inchiostri neri.

Nonostante quanto successo, lo ritengo ancora un inchiostro piuttosto valido però. Lo reputo inadatto a essere il nero che si tiene nel cassetto per tanti mesi, ma se è l'inchiostro che si usa ogni giorno per lunghe sedute di scrittura allora va bene. Fino a quando ho consumato una boccetta ogni 1-2 mesi non ho mai avuto problemi. Da quando invece l'ho relegato a "nero da cassetto" preferendogli un Koh-I-Noor indelebile sono iniziati i problemi. E' solo che la sedentarietà gli fa male.

dacco ha scritto:E' solo che la sedentarietà gli fa male.

e non solo agl'inchiostri..

vikingo60 ha scritto:

Syrok ha scritto: Questo succede solo con il nero oppure anche con il blu?

Solo con il nero; ma mi è stato riferito che è cambiata anche la formulazione del blu.

Rispetto a quello "del secolo scorso" è un po' meno fluido e lubrifica un po' meno, ma la differenza si nota qualsi solo sulle penne dal flusso magro.
Forse la riformulazione ha toccato qualche componente che garantiva la fluidità, e le conseguenze sono state maggiori sul nero rispetto al blu.

Credo che le scadenze indicate nelle nuove confezioni siano inseriti solo per mettersi il ferro dietro la porta (come l'indicazione di usare solo inchiostri della stessa casa della penna).
Ho un Mont blanc, pelikan 4001 nero e pelikan 4001 verde più che ventenni e funzionano benissimo. Zero residui o intasamenti. Ovviamente sono stati tutti sempre conservati al fresco e al buio. Magari sarò stato fortunato...

Ho visto la scadenza solo sulle confezioni Mont Blanc, ma in effetti anche quando scaduto lo uso ugualmente, un po' come mi comporto con la pellicola scaduta.
Anche se un minimo di attenzione in più sicuramente non sarebbe sconsigliata, ad es. se un inchiostro è scaduto, magari da molti anni, una piccola ispezione alla boccetta per scoprire che non ci sia precipitato e surnatante, oppure un'annusatina per scongiurare il cattivo odore che di solito accompagna lo svilupparsi di microrganismi male non farebbe.
Meglio non cadere nell'eccesso di presunzione che una boccettina di inchiostro non si guasta mai.
Mi è capitato di vedere boccette di inchiostro Gnocchi mai aperte ma ormai completamente inservibili.

A far scadere gli inchiostri è l'uso.
Ogni volta che si apre il calamaio si fa entrare contaminazione batterica e ancor di più quando si immerge il pennino per caricare la penna.
E' vero che gli inchiostri contengono sostanze in grado di prevenire la crescita di batteri e muffe, ma il loro effetto non è infinito.
Di conseguenza più che di scadenza si dovrebbe ragionare sul tempo di utilizzo dalla prima volta che il calamaio viene usato.

Phormula ha scritto:A far scadere gli inchiostri è l'uso.
Ogni volta che si apre il calamaio si fa entrare contaminazione batterica e ancor di più quando si immerge il pennino per caricare la penna.
E' vero che gli inchiostri contengono sostanze in grado di prevenire la crescita di batteri e muffe, ma il loro effetto non è infinito.
Di conseguenza più che di scadenza si dovrebbe ragionare sul tempo di utilizzo dalla prima volta che il calamaio viene usato.

Quindi l'inchiostro di un calamaio mai aperto, in teoria non dovrebbe mai scadere...

Può scadere, ma sicuramente è un processo molto più lento.

E' un po' come un vasetto di marmellata.
Una volta che l'hai aperto e ne hai mangiata metà, non dura certo come quando era sigillato.

Phormula ha scritto:Può scadere, ma sicuramente è un processo molto più lento.

E' un po' come un vasetto di marmellata.
Una volta che l'hai aperto e ne hai mangiata metà, non dura certo come quando era sigillato.

sì è vero, giusto! Grazie

Tieni presente che "mai aperto", a meno che non ci sia un sigillo, non è una garanzia assoluta.
Magari il negozio lo ha aperto per mostrare il colore ad un cliente, ci ha intinto una penna, poi lo ha richiuso e venduto come nuovo.

Phormula ha scritto:Tieni presente che "mai aperto", a meno che non ci sia un sigillo, non è una garanzia assoluta.
Magari il negozio lo ha aperto per mostrare il colore ad un cliente, ci ha intinto una penna, poi lo ha richiuso e venduto come nuovo.

ah ho capito.... comunque il discorso è chiaro

Phormula ha scritto:E' un po' come un vasetto di marmellata.
Una volta che l'hai aperto e ne hai mangiata metà, non dura certo come quando era sigillato.

Questa è poesia

Come potete vedere anche l'inchiostro in cartuccia Sailor riporta quella che sembrerebbe la data di scadenza, ma non conoscendo il giapponese non posso giurarci. La confezione con scadenza 16.6.21 non mi ha dato alcun problema, mentre l'altra con scadenza '17.4.7 non mi ha convinto affatto; con quest'ultima la mia Sapporo presenta problemi di scarso flusso e il pennino scrive a tratti.

Il negoziante che mi ha venduto le cartucce insiste nel dire che gli inchiostri non hanno scadenza, ma allora che senso hanno le scritte sul retro delle confezioni? Sono sempre più confuso...

Il colore delle cartucce è lo stesso? Nero o blu?