FountainPen.it Forum

Ottorino ha scritto: ↑domenica 5 aprile 2020, 22:38 Ad esempio
20170528_091926.jpg

* Prima che lo diciate voi, lo dico io: il confronto tra le nononsense è gli oggetti da scrittura dell''800 è volutamente provocatoria

Si si, ok ma dimmi tutto sulla seconda da sinistra del secondo vassoio, insomma la nera e oro, coi motivi incisi

Si chiamano "Old Timer". Vai sul sito Sheaffertarga e le trovi tutte

Marsich ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 20:25 Posso chiederti cosa ti ha fatto scegliere proprio quel modello?

Motivo nostalgico
La marrone mi ha seguito per molto tempo negli studi. L'ho anche straziata malamente nel pennino.

Motivo economico
Poi c'è stato un periodo in cui coatavano poco.

Motivo occasionale
Ne trovai cinque o sei tutte di colore diverso.

Motivo collezionistico.
Abbastanza tante varianti, ma ancora gestibili.
Ad esempio ho escluso quelle più nuove con la sezione in gomma

Ottorino ha scritto: ↑mercoledì 29 aprile 2020, 5:39

Marsich ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 20:25 Posso chiederti cosa ti ha fatto scegliere proprio quel modello?

Motivo nostalgico
La marrone mi ha seguito per molto tempo negli studi. L'ho anche straziata malamente nel pennino.

Motivo economico
Poi c'è stato un periodo in cui coatavano poco.

Motivo occasionale
Ne trovai cinque o sei tutte di colore diverso.

Motivo collezionistico.
Abbastanza tante varianti, ma ancora gestibili.
Ad esempio ho escluso quelle più nuove con la sezione in gomma

Ciao Otto, sbaglio o è un rifacimento moderno della "Life Time" ?

Si, verdi giada o più spesso 'minestrone"

Né collezionista né accumulatore bensì, come ho già scritto nella mia presentazione, amante delle penne.
Ne vedo una, me ne innamoro e non posso esimermi dall'acquistarla... Del resto, al cuor non si comanda.
Cambiano le mode ma sopratutto cambiano i gusti cosicché, nelle mie scatole dimorano penne che, sebbene abbiano poco o nulla a che vedere tra loro, per tipo, forma, materiale o valore, sono comunque "accomunate" dal piacere che via via provo nel guardarle, nel toccarle e nell'usarle.
Tutto qui...
Un cordiale saluto.
Andrea

P.S. Chiarisco subito che non sono un feticista...||

bisguillo ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 21:08

Marsich ha scritto: ↑domenica 5 aprile 2020, 21:28

quali sono le tue vintage preferite?
Per farle rivivere gli aggiusti anche te da solo?

Le vintage preferite?
per diversi motivi una Aurora 88, una parker 21, una sheaffer vailant snorkel....
Ed anche altre più giovani.
Mi piacerebbe aggiustarmele da solo ma, un poco per mancanza di attrezzature e un poco per
mancanza di attitudine, sfrutto in maniera vergognosa i nostri maestri del forum
Guarda che razza di mix di penne senza alcuna parvenza di logica
E non sono tutte. infatti qui manca l'Aurora 88

Complimenti anche a te per la collezione!!!
Sinceramente credo di appartenere più alla tua categoria "assenza di parvenza logica"

Ottorino ha scritto: ↑mercoledì 29 aprile 2020, 5:39

Marsich ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 20:25 Posso chiederti cosa ti ha fatto scegliere proprio quel modello?

Motivo nostalgico
La marrone mi ha seguito per molto tempo negli studi. L'ho anche straziata malamente nel pennino.

Motivo economico
Poi c'è stato un periodo in cui coatavano poco.

Motivo occasionale
Ne trovai cinque o sei tutte di colore diverso.

Motivo collezionistico.
Abbastanza tante varianti, ma ancora gestibili.
Ad esempio ho escluso quelle più nuove con la sezione in gomma

Delle volte in giro vedi persone che collezionano, come nel tuo caso, solo certi modelli e magari solo di un certo colore, ma di anni differenti. Sinceramente non avevo mai capito la motivazione, e ti ringrazio della spiegazione perché finalmente ho compreso.
Io colleziono anche fumetti, e mi sembra di cogliere un'analogia tra possedere una determinata tipologia di fumetti, ad esempio tutti i Tex o tutti i Dylan Dog, con l'avere una determinata tipologia di penna, ad esempio tutte le Parker 51 dall'anno x a quello y.

E questo è ben differente tra avere un numero di Dylan, uno di Tex, uno di Topolino e uno di Nausika

Andrea7351 ha scritto: ↑mercoledì 29 aprile 2020, 19:59 Né collezionista né accumulatore bensì, come ho già scritto nella mia presentazione, amante delle penne.
Ne vedo una, me ne innamoro e non posso esimermi dall'acquistarla... Del resto, al cuor non si comanda.
Cambiano le mode ma sopratutto cambiano i gusti cosicché, nelle mie scatole dimorano penne che, sebbene abbiano poco o nulla a che vedere tra loro, per tipo, forma, materiale o valore, sono comunque "accomunate" dal piacere che via via provo nel guardarle, nel toccarle e nell'usarle.
Tutto qui...
Un cordiale saluto.
Andrea

P.S. Chiarisco subito che non sono un feticista...||

Aaah la vista! Ti frega sempre!

Ps: Ho scoperto per puro il caso il marchio Pineider, e ci sono alcuni modelli che sulla veretta hanno un incisione dello skyline di Firenze!

Marsich ha scritto: ↑giovedì 7 maggio 2020, 0:33 Delle volte in giro vedi persone che collezionano, come nel tuo caso, solo certi modelli e magari solo di un certo colore, ma di anni differenti. Sinceramente non avevo mai capito la motivazione, e ti ringrazio della spiegazione perché finalmente ho compreso.
Io colleziono anche fumetti, e mi sembra di cogliere un'analogia tra possedere una determinata tipologia di fumetti, ad esempio tutti i Tex o tutti i Dylan Dog, con l'avere una determinata tipologia di penna, ad esempio tutte le Parker 51 dall'anno x a quello y.

E questo è ben differente tra avere un numero di Dylan, uno di Tex, uno di Topolino e uno di Nausika

Perdonami, ma da collezionista - anche - di fumetti, il tuo parallelo con le serie che citi non regge: lì ci sono gli albi addirittura numerati in sequenza, chiaro che per collezionare questi fumetti devi avere i numeri in sequenza della stessa serie! Penne diverse numerate sequenzialmente "in serie" non ce ne sono.

Ma, se vogliamo proprio fare un parallelo con i fumetti, ha un senso avere in collezione "Una ballata del mare Salato" di Pratt, "Totentanz" di Battaglia, "L'Incal" di Moebius, "Le femmine incantate" di Magnus, "Pompeo" di Pazienza... (ad libitum), come avere in collezione una Pelikan, una Omas, una Visconti, una Sailor... (ad libitum).

Scriptor ha scritto: ↑giovedì 7 maggio 2020, 16:07

Marsich ha scritto: ↑giovedì 7 maggio 2020, 0:33 Delle volte in giro vedi persone che collezionano, come nel tuo caso, solo certi modelli e magari solo di un certo colore, ma di anni differenti. Sinceramente non avevo mai capito la motivazione, e ti ringrazio della spiegazione perché finalmente ho compreso.
Io colleziono anche fumetti, e mi sembra di cogliere un'analogia tra possedere una determinata tipologia di fumetti, ad esempio tutti i Tex o tutti i Dylan Dog, con l'avere una determinata tipologia di penna, ad esempio tutte le Parker 51 dall'anno x a quello y.

E questo è ben differente tra avere un numero di Dylan, uno di Tex, uno di Topolino e uno di Nausika

Perdonami, ma da collezionista - anche - di fumetti, il tuo parallelo con le serie che citi non regge: lì ci sono gli albi addirittura numerati in sequenza, chiaro che per collezionare questi fumetti devi avere i numeri in sequenza della stessa serie! Penne diverse numerate sequenzialmente "in serie" non ce ne sono.

Ma, se vogliamo proprio fare un parallelo con i fumetti, ha un senso avere in collezione "Una ballata del mare Salato" di Pratt, "Totentanz" di Battaglia, "L'Incal" di Moebius, "Le femmine incantate" di Magnus, "Pompeo" di Pazienza... (ad libitum), come avere in collezione una Pelikan, una Omas, una Visconti, una Sailor... (ad libitum).

Hai ragione i numeri di un fumetto devo avere una certe sequenza.
Però credo che una collezione di un fumetto, ad esempio tutti i volumi di Corto Maltese, in qualche modo possa equivalere ad avere una specifica collezione di penne, ad esempio tutte le Aurora 88
Che ne pensi?

Marsich ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 0:40 [Hai ragione i numeri di un fumetto devo avere una certe sequenza.
Però credo che una collezione di un fumetto, ad esempio tutti i volumi di Corto Maltese, in qualche modo possa equivalere ad avere una specifica collezione di penne, ad esempio tutte le Aurora 88
Che ne pensi?

No, perché le penne non hanno quella che nei fumetti si chiama continuity

Ogni collezione ha i suoi parametri: quello che vale per i fumetti, o per le monete, può non valere affatto per le penne, o per i francobolli.

Scriptor ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 18:47

Marsich ha scritto: ↑venerdì 5 giugno 2020, 0:40 [Hai ragione i numeri di un fumetto devo avere una certe sequenza.
Però credo che una collezione di un fumetto, ad esempio tutti i volumi di Corto Maltese, in qualche modo possa equivalere ad avere una specifica collezione di penne, ad esempio tutte le Aurora 88
Che ne pensi?

No, perché le penne non hanno quella che nei fumetti si chiama continuity

Ogni collezione ha i suoi parametri: quello che vale per i fumetti, o per le monete, può non valere affatto per le penne, o per i francobolli.

Perché.
Io colleziono Aurora dal dopoguerra alla fine del 1980. E la continuity c’è eccome. Si vedono proprio gli sviluppi e l’avvicendarsi delle linee, variazioni non coltivate ... Si intravede una storia.
Ma è solo una opinione

No, permetti: continuity è un termine tecnico fumettistico, che ha un preciso significato in quel contesto. Se cambi contesto e lo attribuisci alle penne, cambia anche il significato. Nessuno ti vieta, naturalmente, di usare la terminologia che preferisci dove lo desideri; soltanto, va considerato che con la stessa parola stai esprimendo un concetto completamente diverso.

E in definitiva: il collezionismo di fumetti e quello delle penne, hanno decisamente poche analogie, che si rarefanno all'aumentare della specializzazione nelle due tipologie di collezione. E ve lo dice uno che colleziona sia fumetti che penne

Penso che si possa estendere il concetto di "continuity" anche nel campo della numismatica o della filatelia in questo senso: nella monetazione antica c'è la sequenza dei coni cioè dei coni di martello e dei coni di incudine che denominiamo A e B. il conio di martello era quello che si usurava più velocemente e di conseguenza veniva sostituito più spesso con la formazione di una sequenza. Esempio: A-B A1-B A1-B1 A2-B1 e avanti così. In campo filatelico,quando la stampa veniva effettuata con il torchio, gli studiosi riescono ad assegnare al singolo francobollo la posizione che occupava nel foglio intero. Esempio: angolo in alto a dx, a sx, nel margine dx o sx, sopra o sotto, al centro e via di seguito. Quindi in ambo i casi esiste una sequenza, all'estremo una "continuity" che oso paragonare a quella di un fumetto o altre pubblicazioni simili. Spero di essere stato chiaro nella spiegazione.

mandi