FountainPen.it Forum

ASTROLUX ha scritto: ↑martedì 5 settembre 2023, 21:54 Leggo che la maggioranza degli utenti a avuto una infanzia "stilografica"....mi sento un parvenu.

Parliamone... io ho avuto "un'infanzia stilografica negata" : volevo l'Auretta, quella in metallo (la Lusso) o niente. Ebbi proprio un bel niente accompagnato dalla solita tiritera "l'erba voglio non cresce neanche ..."

Il tutto è iniziato con una Aurora Marco Polo nuova di pacca presa ad un mercatino nel Novembre 2017 e pagata ben 10€… inclusa cartuccia.

Correva l'anno ... non ricordo quale!
Passeggiando per Via Gallia a Roma noto una penna arancione ... era la Lamy Safari arancione appunto. Così entro e la compro insieme all'inchiostro.

Mir70 ha scritto: ↑martedì 5 settembre 2023, 22:28 volevo l'Auretta, quella in metallo (la Lusso) o niente.

Ah, ecco il perché della Lauretta!
Ma è per quello che poi le hai ramato il pennino?
Una cosa tipo: "adesso ce l'ho e ne faccio ció che mi piace, alla faccia dell'erba voglio"?

Esme ha scritto: ↑mercoledì 6 settembre 2023, 12:57 Ah, ecco il perché della Lauretta!
Ma è per quello che poi le hai ramato il pennino?
Una cosa tipo: "adesso ce l'ho e ne faccio ció che mi piace, alla faccia dell'erba voglio"?

Si , si.
Lauretta (la prima che ho acquistato, con punta fine) è lì nella sua scatoletta viewtopic.php?p=314196#p314196 , Lauretta La Seconda (*) , con punta media , è inchiostrata ed utilizzata.
Quella che tu citi, Lauretta La Terza, è quella con il pennino ramato e trasformato in italico corsivo viewtopic.php?p=361218#p361218 (prima era un tratto medio). Poi c'è anche una Lauretta La Quarta che è quella placcata argento con fermaglio placcato oro, la quale ogni tanto vede la luce del sole.


(*) pare che nei tempi passati non vi fosse molta fantasia nei nomi affibbiati alle figlie femmine (anche perché le figlie femmine non erano tenute in gran considerazione come accadeva invece per i figli maschi) . La prima figlia generalmente prendeva il nome di una delle nonne o bisnonne, e le successive figlie prendevano sempre il nome di nonna/bisnonna con l'aggiunta numero ordinale, ovviamente nel rispettivo ordine di nascita)

francoiacc ha scritto: ↑martedì 5 settembre 2023, 23:54 Il tutto è iniziato con una Aurora Marco Polo nuova di pacca presa ad un mercatino nel Novembre 2017 e pagata ben 10€… inclusa cartuccia.

e da allora hai galoppato parecchio!!

agganciandomi un po' a quello che diceva Mir70, a casa mia (e anche a casa dei miei nonni) giravano diverse penne.
Io però avevo diritto ad averne una, e una sola, alla volta. Conoscendo le mie smanie (non di rado distruttive, vedasi la mia 120), mio padre, le sue, le teneva ben chiuse a chiave nel cassetto della scrivania... Non solo ma anche il suo inchiostro blue-black, se ben ricordo Lamy, era off limits, ma questo perché a scuola era ammesso solo il Pelikan Royal blue. Dopo che iniziai a ricaricarmi la P747 con la siringa dalla boccetta (con grande approvazione di mia madre che non doveva continuamente comprarmi le cartucce), ogni tanto furtivamente aspiravo una siringata di blue-black dalla boccetta di mio padre, che almeno quella non era sotto chiave (ad intervalli di tempo lunghi, che non si accorgesse del livello che calava...).
Per non farmi sgamare subito dalla maestra, lo "tagliavo" con il royal blue! insomma facevo il blue-blue-black

sansenri ha scritto: ↑mercoledì 6 settembre 2023, 16:29 agganciandomi un po' a quello che diceva Mir70, a casa mia (e anche a casa dei miei nonni) giravano diverse penne.
Io però avevo diritto ad averne una, e una sola, alla volta. Conoscendo le mie smanie (non di rado distruttive, vedasi la mia 120), mio padre, le sue, le teneva ben chiuse a chiave nel cassetto della scrivania... Non solo ma anche il suo inchiostro blue-black, se ben ricordo Lamy, era off limits, ma questo perché a scuola era ammesso solo il Pelikan Royal blue. Dopo che iniziai a ricaricarmi la P747 con la siringa dalla boccetta (con grande approvazione di mia madre che non doveva continuamente comprarmi le cartucce), ogni tanto furtivamente aspiravo una siringata di blue-black dalla boccetta di mio padre, che almeno quella non era sotto chiave (ad intervalli di tempo lunghi, che non si accorgesse del livello che calava...).
Per non farmi sgamare subito dalla maestra, lo "tagliavo" con il royal blue! insomma facevo il blue-blue-black

bello, questo aneddoto

ah sì, i pasticci di quei tempi erano incredibili!
Dato che mi dilettavo a caricarmi le cartucce, ma anche ad altri passatempo con colori e colle (dipingevo i soldatini e costruivo gli aereoplanini della Airfix e poi dipingevo anche quelli) e spesso le vernici non erano lavabili, tutt'altro, erano a solvente!... ad un certo punto mio papà mi fece fare il vetro in cristallo da poggiare sulla scrivanietta della camera (oggi sembra un orrore dirlo, ma si usava).
Salvò il piano da innumerevoli disastri (le macchie peggiori di colla e altro si grattavano via con la lametta).

Mir70 ha scritto: ↑martedì 5 settembre 2023, 22:28

ASTROLUX ha scritto: ↑martedì 5 settembre 2023, 21:54 Leggo che la maggioranza degli utenti a avuto una infanzia "stilografica"....mi sento un parvenu.

Parliamone... io ho avuto "un'infanzia stilografica negata" : volevo l'Auretta, quella in metallo (la Lusso) o niente. Ebbi proprio un bel niente accompagnato dalla solita tiritera "l'erba voglio non cresce neanche ..."

Erano altri tempi... Ma io mi sono rifatto...e con tanto di interessi.

Pelikan P465 Gialla (...ma proprio gialla gialla). Considerando che è una penna del 1973 e che io sono del '64 (...come si evince anche dal nickname) dovrei averla avuta in quarta o quinta elementare. L'ho usata per tantissimi anni (nel frattempo ne sono arrivate delle altre) forse fino agli anni dell'università. Alla fine ha ceduto lei e si è crepata la sezione, nel punto dove entra in contatto con l'alimentatore. Ne ho comprata un'altra in un mercatino on line

una auretta lusso e una Geha (foggia simile alla lamy 2000) regalatemi per la prima comunione, circa 40 anni fa.

Prima stilografica è stata un'Aurora Auretta lusso, seguita da una Tabo amaranto con cappuccio cromato.

PeliKan "Prima Penna" ma ero innamorato della 120.

Io ho iniziato in età adulta, con una Pelikan M150 pennino F ricevuta in regalo da mio suocero con tanto di confezione G. Wagner e boccetta di 4001 royal blue. Oggi purtroppo non funziona più ma ho conservato il cadavere. Da lì la perdizione...

Ho iniziato con le Brio usa e getta al Ginnasio... ricordo in particolare quella con l'inchiostro verde

Ad un certo punto mi stancai delle penne usa e getta, volevo una "vera" stilografica da poter ricaricare... e mia madre tirò fuori la Aurora Magellano che mi era stata regalata alcuni anni prima!

È stata la mia penna per tutti gli anni del Liceo e Università, anche se avevo altre stilografiche scolastiche "vintage" donatemi dai miei familiari... poi, dopo la fine degli studi, ho smesso di usare le stilografiche (ma perché?!) e ho ripreso di recente.