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Adotta una penna...
Inviato: giovedì 21 febbraio 2013, 11:57
da Fenice
Onorificenza un corno!
Mi sta tornando tutto nei denti!!!
Mio figlio, per consolarsi del fatto che la fidanzata l'ha lasciato il giorno di San Valentino, mi ruba le stilografiche!!!
Quando va a scuola poi, pensa di partire per il fronte: nell'astuccio inserisce ben 15 cartucce + quelle incorporate nelle penne!
Per casa ovviamente, il signorino, ha 3 Lamy Safari Vista con converter, con 3 inchiostri diversi (rosso - viola - turchese) per cui non si pone il problema ...
Quando arrivo a casa con una penna nuova mi interroga sul sistema di caricamento: "E' a stantuffo? E' a converter?" poi si fionda su di me per strapparmela di mano ed esordisce con la seguente frase: "Fammela provare".
Poi sentenzia: "Mi piace. Me la tengo".
Meno male che mi resta sempre la mia Winnie The Pooh!!!
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Inviato: giovedì 21 febbraio 2013, 22:02
da Seamaster
Fenice ha scritto:Onorificenza un corno!
Mi sta tornando tutto nei denti!!!
Mio figlio, per consolarsi del fatto che la fidanzata l'ha lasciato il giorno di San Valentino, mi ruba le stilografiche!!!
Quando va a scuola poi, pensa di partire per il fronte: nell'astuccio inserisce ben 15 cartucce + quelle incorporate nelle penne!
Per casa ovviamente, il signorino, ha 3 Lamy Safari Vista con converter, con 3 inchiostri diversi (rosso - viola - turchese) per cui non si pone il problema ...
Quando arrivo a casa con una penna nuova mi interroga sul sistema di caricamento: "E' a stantuffo? E' a converter?" poi si fionda su di me per strapparmela di mano ed esordisce con la seguente frase: "Fammela provare".
Poi sentenzia: "Mi piace. Me la tengo".
Meno male che mi resta sempre la mia Winnie The Pooh!!!
E cosa vuoi di piu' dalla vita!!!Almeno ti ha lasciato la tua preferita!!
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Inviato: venerdì 22 febbraio 2013, 15:49
da Fenice
Il collega al quale ho dato in adozione la Lamy Studio non vede l'ora di terminare la cartuccia per inserire il converter!!!
Evvaiiii!!!
Dal converter allo stantuffo il passo è breve!
Quando capirà che lo stantuffo è più capiente del converter ... passerà "dalla nostra parte".
Intanto, per non sapere né leggere né scrivere, gli ho passato sottobanco il recapito telefonico del mio rivenditore di penne stilografiche di fiducia (che quando leggerà questo post si metterà le mani nei capelli ed esordirà con la seguente frase: "Nooo, un altro come Fenice no!!!! Dio ce ne scampi!!!).
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Inviato: venerdì 22 febbraio 2013, 15:57
da Fenice
Per correttezza devo comunicare che Phormula ha effettuato un nuovo invio di penne stilografiche.
Al momento (sono al lavoro) ignoro il contenuto del plico.
Mio figlio no! E' a casa ed ha aperto il pacco.
Credo che le stia "testando".
Le sue recensioni sono verbali e sono del tipo:
- non mi piace come scrive
- non mi piace l'impugnatura
- questa me la tengo (che tradotto vuol dire mi piace il pennino, mi piace come scrive ed è comoda di impugnatura).
Anche per tale partita fornirò pubblicamente i nominativi (senza cognome) ed eventuali recensioni degli adottanti.
Sempre per correttezza devo informare che anche Rembrandt (il mio Maestro) mi ha fatto pervenire una stilografica da dare in adozione: una Pelikan Epoch.
Ringrazio pertanto lo spacciatore Phormula ed il mio Maestro per tale contributo.
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Inviato: domenica 3 marzo 2013, 14:11
da Fenice
Settimana scorsa sono state adottate le seguenti ulteriori penne fornite da Phormula:
- Stefano (che la madre conserva per quando sarà più grande): 1 Waterman Allure nuova e 1 A.G. Spalding Boston nuova;
- Bruno: 1 rotring core
- Leonardo (mio figlio): 2 Lamy Safari e 1 Paper Mate (in cambio "molla giù" 3 Pelikan nuove che verranno date in adozione appena le acque si saranno calmate).
Al momento le adozioni sono ferme perché ad alcuni bambini è stato proibito di portare le stilografiche a scuola (si sono beccati una nota sul diario dalla maestra perché avevamo combinato dei pasticci sul quaderno).
Altre penne a sfera e alcune matite con mina 0,5 e 0,7 - sempre fornite da Phormula - sono state adottate da alcuni miei colleghi.
Rimangono ancora alcune penne "da adottare" (devo fare "il punto della situazione").
Vi terrò informati sulle assegnazioni.
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Inviato: lunedì 4 marzo 2013, 18:13
da Fenice
Mio marito ha appena adottato la mia Sailor Sapporo White, con pennino M.
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Inviato: giovedì 14 marzo 2013, 17:42
da Bosatzu1
Una splendida iniziativa anche sotto il profilo di "sensibilizzazione dull'argomento stilografiche"! Bravi
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Inviato: martedì 2 aprile 2013, 1:18
da raffaele90
Scusami, non ho avuto la pazienza di leggermi tutti i messaggi! E pensare che io mi lamento di possederne solo 3 mentre c'è chi, per "anzianità nel settore o per altri motivi, ne ha cosi' tante che non sa più cosa farsene
La tua iniziativa mi piace e ne "adotterei" volentieri anche 2 o 3. Il mio interesse è più che altro quello di poter avere tra le mani penne in buono stato e relativamente conosciute per poterle recensire per i ragazzi di questo forum. Sono un principiante ma mi piacciono molto le stilografiche(che uso da più o meno 15 anni, non continuativi) e sono interessato a conoscere e recensire tutti i modelli che mi capitano tra le mani. Non lo faccio per uno scopo preciso ma solo per soddisfazione personale e voglia di conoscere più a fondo questi strumenti. Per adesso ho scritto solo una recensione e sono stato apprezzato; questi apprezzamenti mi hanno convinto a continuare qualcosa che trovo divertente fare
La Safari che mi hai citato è una penna molto famosa e interessante per prestazioni e prezzo. La recensirei volentieri. Forse in futuro non la userei dal momento che ne possiedo 3 a stantuffo e le prediligo con questo sistema di caricamento, sicuramente però troverei almeno un amico con il desiderio di provare a scrivere con una stilografica che ovviamente(spero), si appassionerebbe col tempo.
L' ideale sarebbe avere vicino a me qualcuno disposto a concedermene qualcuna, per qualche giorno, per poterla studiare, valutare e recensire o addirittura un negozio disposto a fornirmene qualcuna in prestito. Questa però è un' altra storia
Su youtube si possono trovare un sacco di recensioni di penne stilografiche ma il materiale è praticamente tutto in inglese.
Possiamo sentirci in mp?
Ciao
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Inviato: martedì 2 aprile 2013, 5:24
da Pupa
Sarò l'antipatica della situazione
a me proprio piange il cuore sapere di tante pennine date ai bambini.....
praticamente come buttarle.
inorridita anche dalle calligrafie a stampatello
Per questo problema non basta dare una penna (che dubito i genitori non possano comprare)
ma proprio la base dell'insegnamento nelle scuole....
che tristezza....
e pensare che io mettevo molta cura (anche richiesta) negli scritti pur senza stilografica ma con la bic...
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Inviato: martedì 2 aprile 2013, 16:32
da Fenice
Pupa ha scritto:Sarò l'antipatica della situazione
a me proprio piange il cuore sapere di tante pennine date ai bambini.....
praticamente come buttarle.
inorridita anche dalle calligrafie a stampatello
Per questo problema non basta dare una penna (che dubito i genitori non possano comprare)
ma proprio la base dell'insegnamento nelle scuole....
che tristezza....
e pensare che io mettevo molta cura (anche richiesta) negli scritti pur senza stilografica ma con la bic...
Cara Pupa,
la decisione di dare in adozione le penne ai bambini (a patto che vogliano effettivamente tenerle e usarle) è partita da una cosa che ho notato su mio figlio.
Quando Leonardo aveva 5 anni teneva la stilografica (la mia Winnie The Pooh) in modo perfetto.
E' andato a scuola e le penne da utilizzare dalla 1° alla 3° elementare erano obbligatoriamente le Replay (quelle cancellabili della Paper Mate).
A un certo punto mio figlio mi confessa che a scuola "rimane indietro" a scrivere. Guardo come impugna la penna e capisco il perché.
Avvolge la penna con pollice-indice-medio e scrive.
La contrazione delle dita era allucinante. So anch'io che fa fatica a scrivere povero bimbo!!!
Praticamente me l'hanno rovinato, loro e le loro penne a sfera che scrivono a singhiozzo e cancellabili!
(E anche lì ... se io portavo una penna cancellabile a scuola me la sequestravano!!!)
Gli impongo la stilografica con impugnatura ergonomica (Lamy).
Lui rogna ma gli piace la novità di caricare da solo il converter per cui accetta "di buon grado".
L'impugnatura sta migliorando, ma non è ancora perfetta.
Per Pasqua gli ho regalato il set calligrafico della Sheaffer e sembra divertirsi molto a provare a "scrivere bene" (è anche molto bravo. Io non mi cimento, altrimenti lui avrebbe un'arma contro di me).
Sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che è scandaloso che la scuola abbia abbandonato la materia "calligrafia", ma credo sia ancora più scandaloso che incentivino i bambini a non scrivere!!!
Adesso, ai bambini, danno le schede da attaccare sul quaderno e devono solo compilare dei "campi".
Ma io scrivevo ogni quaderno dalla prima pagina all'ultima!!!
Questi fanno fuori una ventina di stick di colla ogni anno scolastico, ritagliano schede, incollano schede e scrivono 4 parole in croce su ogni pagina!
Non sono più abituati a scrivere, ad avere una visione ordinata del foglio.
Io purtroppo non ho fatto calligrafia a scuola, ma ricordo che la maestra passava tra i banchi e abbassava il voto a chi scriveva male (1980 e giù di lì) e in modo disordinato.
Ma erano altri tempi ... purtroppo.
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Inviato: martedì 2 aprile 2013, 19:18
da raffaele90
Pupa ha scritto:Sarò l'antipatica della situazione
a me proprio piange il cuore sapere di tante pennine date ai bambini.....
praticamente come buttarle.
inorridita anche dalle calligrafie a stampatello
Per questo problema non basta dare una penna (che dubito i genitori non possano comprare)
ma proprio la base dell'insegnamento nelle scuole....
che tristezza....
e pensare che io mettevo molta cura (anche richiesta) negli scritti pur senza stilografica ma con la bic...
Non sono tanto d'accordo. Non è "buttare via una penna" ma "promuovere buone abitudini". Io in seconda elementare, pur di utilizzare la stilografica e non le cancellabili, litigavo con tutte le mie maestre che non sopportavano le mie dita inchiostrate e i disastri che combinavo. Infine, con velate minacce, mi hanno praticamente costretto ad usare le replay o simili e mi sono ritrovato ad essere lentissimo nei dettati e ricevevo continuamente rimproveri per questo motivo. Alla fine, nel corso degli anni, ho scoperto di avere una specie di disprassia(troppo lunga da spiegare) e solo con la stilografica riuscivo a star dietro agli altri in velocità. Questo era dovuto alla posizione della mia mano era più naturale, non dovevo applicare pressione durante la scrittura e potevo scrivere più a lungo, senza grossi problemi, rimanendo al passo degli altri che utilizzavano le roller.
Ho letto che sulla Safari, che dovrebbe costare circa 15 euro, c'è la possibilità di comperare un pennino di ricambio con soli 5 euro(ho letto male?). Ottima per i bambini che disferanno sicuramente un pennino al mese com' è stato per me. Penso anche che scrivere con certe penne insegni ai bambini fin da piccoli ad amare la bella scrittura e coltivarla nel tempo. Oggi una gran parte delle persone, non solo non sa scrivere in italiano corretto, scrive anche malissimo e con grafia illeggibile. Ho visto gli scritti di alcuni bambini e c'è davvero da spaventarsi... non possono essere tutti disgrafici; possiamo dire piuttosto che non si da più importanza a determinate cose. Quando mio padre ha frequentato le scuole medie inferiori era stato da poco eliminato il corso di calligrafia dalle scuole. Io che ho 23 anni, rimpiango di dover ora imparare tutto da solo.
Vorrei anche ricordare che in tempi passati(ma non troppo), non esistevano le roller e i bambini passavano dall' utilizzare la matita, all' utilizzare i pennini con il calamaio. Non vedo perchè oggi dovrebbe essere un problema scrivere con una stilo
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Inviato: martedì 2 aprile 2013, 19:22
da raffaele90
Fenice ha scritto:Pupa ha scritto:Sarò l'antipatica della situazione
a me proprio piange il cuore sapere di tante pennine date ai bambini.....
praticamente come buttarle.
inorridita anche dalle calligrafie a stampatello
Per questo problema non basta dare una penna (che dubito i genitori non possano comprare)
ma proprio la base dell'insegnamento nelle scuole....
che tristezza....
e pensare che io mettevo molta cura (anche richiesta) negli scritti pur senza stilografica ma con la bic...
Cara Pupa,
la decisione di dare in adozione le penne ai bambini (a patto che vogliano effettivamente tenerle e usarle) è partita da una cosa che ho notato su mio figlio.
Quando Leonardo aveva 5 anni teneva la stilografica (la mia Winnie The Pooh) in modo perfetto.
E' andato a scuola e le penne da utilizzare dalla 1° alla 3° elementare erano obbligatoriamente le Replay (quelle cancellabili della Paper Mate).
A un certo punto mio figlio mi confessa che a scuola "rimane indietro" a scrivere. Guardo come impugna la penna e capisco il perché.
Avvolge la penna con pollice-indice-medio e scrive.
La contrazione delle dita era allucinante. So anch'io che fa fatica a scrivere povero bimbo!!!
Praticamente me l'hanno rovinato, loro e le loro penne a sfera che scrivono a singhiozzo e cancellabili!
(E anche lì ... se io portavo una penna cancellabile a scuola me la sequestravano!!!)
Gli impongo la stilografica con impugnatura ergonomica (Lamy).
Lui rogna ma gli piace la novità di caricare da solo il converter per cui accetta "di buon grado".
L'impugnatura sta migliorando, ma non è ancora perfetta.
Per Pasqua gli ho regalato il set calligrafico della Sheaffer e sembra divertirsi molto a provare a "scrivere bene" (è anche molto bravo. Io non mi cimento, altrimenti lui avrebbe un'arma contro di me).
Sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che è scandaloso che la scuola abbia abbandonato la materia "calligrafia", ma credo sia ancora più scandaloso che incentivino i bambini a non scrivere!!!
Adesso, ai bambini, danno le schede da attaccare sul quaderno e devono solo compilare dei "campi".
Ma io scrivevo ogni quaderno dalla prima pagina all'ultima!!!
Questi fanno fuori una ventina di stick di colla ogni anno scolastico, ritagliano schede, incollano schede e scrivono 4 parole in croce su ogni pagina!
Non sono più abituati a scrivere, ad avere una visione ordinata del foglio.
Io purtroppo non ho fatto calligrafia a scuola, ma ricordo che la maestra passava tra i banchi e abbassava il voto a chi scriveva male (1980 e giù di lì) e in modo disordinato.
Ma erano altri tempi ... purtroppo.
Ho risposto prima di leggere questo messaggio! Siamo d'accordo su tutto. Se leggi, anche io da ragazzino ho avuto lo stesso problema, sono passati 15 anni. Inutile dire che, una volta imparato a tenere in mano una stilografica, questa consente di scrivere molto più velocemente rispetto ad una roller. Me ne accorgo anche adesso; da bambino era molto più evidente perchè non avevo la forza che ho adesso nella mano e mi stancavo in fretta.
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Inviato: mercoledì 3 aprile 2013, 3:46
da Pupa
Sono d'accordo con te Fenice..., un pò meno con te Raffaele...
perchè...(secondo me)
la causa non è l'uso o meno della stilografica,
che i primi anni delle elementari non si è mai usata, neanche ai tempi dei miei genitori...
I miei genitori a scuola usavano le matite! (come anche io ricordo, matita i primi anni)
Dal terzo anno o quarto in poi iniziavano ad usare i pennini a intinzione.
La bella grafia, e l'obbligo di presentare scritti belli e ordinati, altrimenti i compiti non venivano
accettati (cosa che ho conosciuto anche io, e ho 35 anni) era in uso già con lo scritto a matita.
Il problema è che, matita o penna, non insegnano proprio più a scrivere,
nè a impugnare correttamente l'attrezzo, come bene dici..
quegli scritti brutti e in stampatello....che tristezza....
ps. c'è una pennina stilografica, economica, robusta, fatta a posta per i bambini,
e quella si, la consiglierei (non le altre, a parte forse la Lamy ecco..)
ed è questa:
http://www.pelikan.com/pulse/Pulsar/it_ ... tti-scuola
ed è talmente carina che prima o poi la compro anche io ---
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Inviato: mercoledì 3 aprile 2013, 3:48
da Pupa
Ah, dimenticavo..
c'è anche versione per mancini
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Inviato: mercoledì 3 aprile 2013, 12:57
da Phormula
@Pupa. La Pelikan che hai mostrato non è l'unica. Tutti i produttori tedeschi di penne stilografiche (Faber Castell, Lamy, Pelikan, Schneider, Staedtler, ...) hanno a catalogo una penna con l'impugnatura ergonomica ed il pennino molto rigido adatta a chi deve imparare a scrivere con la stilografica e, di riflesso, ad impugnare correttamente la penna. La ragione è molto semplice, molte scuole elementari tedesche, austriache e svizzere, impongono ancora la stilografica, e quindi esiste il mercato. Alcuni produttori, come Lamy con la Safari o Schneider con la Base, mantengono l'impugnatura ergonomica anche sulle penne per la fascia di studenti successiva, ultime classi delle elementari e medie.
Mi spiace che la nostra iniziativa sia stata un po' fraintesa. Come dicevo nel mio messaggio iniziale, con il passare degli anni ho accumulato un po' di penne stilografiche. Del resto sono quasi 40 anni che scrivo con la stilografica. Ormai ho visto che ci sono le penne che uso regolarmente da anni (tipo la Faber Castell Ambition o la Schneider Base, recensite anche qui), quelle che uso per un po' e poi metto da parte per usarne altre, e quelle che finisco per non usare. Queste ultime possono esserlo per vari motivi. Il primo è l'acquisto sbagliato, a volte ho comprato una penna pensando che facesse al caso mio, salvo poi scoprire che non era così. Ci sono stati dei casi in cui ho fatto stock, ad esempio ho regalato a Fenice quattro Waterman Allure che avevo comprato in blocco insieme ad una decina di altre penne da una cartoleria che stava chiudendo. Poi ci sono le penne acquistate per curiosità o perchè ero in giro per lavoro e mi ero dimenticato la stilografica a casa. In questa categoria rientrano la maggior parte delle penne scolastiche, Lamy Safari incluse. Infine ci sono tutte quelle che ho ricevuto in regalo. Sapendo di questa mia abitudine di scrittura, spesso mi capita di ricevere la penna in regalo invece della classica cravatta. Solo che come le cravatte che uno riceve in regalo, non è detto che siano di mio gusto e non sempre è possibile sostituirle. A Natale ho ricevuto una Faber Castell e-motion M in set con la biro. Splendido oggetto di scrittura, peccato fosse in resina parquet marrone, orribile per i miei gusti, mentre io avrei sbavato per la versione in legno color ciliegio. Ogni tanto faccio un po' di ordine nell'armadio e trovo queste penne, chiedendomi che cosa farne.
Se volessi, potrei regalarle ad amici e colleghi di ufficio, alcuni dei quali sono stilografari come me. Non è che avrebbero difficoltà a trovar casa tra appassionati. Forse potrei anche venderle su e-bay e farci qualcosa. L'idea alla base di questa iniziativa invece è un'altra. Utilizzarle per avvicinare altre persone a questo modo di scrivere regalandole a persone che hanno voglia di provare ad usarle. Nel corso degli anni ho "convertito" amici e colleghi regalando qualche penna, per la maggior parte scolastica. Non è tanto una questione di soldi, alcuni dei miei colleghi che oggi scrivono con la stilografica non avevano certo problemi a comprare una penna, per giunta scolastica, ma di opportunità. Si tratta di dare in mano uno strumento a qualcuno che oggi a scrivere con la stilografica non ci pensa nemmeno, ma che domani potrebbe essere qualcuno che porta avanti questa passione. Da questo punto di vista Fenice ha fatto un lavoro di promozione meraviglioso.