ecco, il tuo è un lavoro artigianalegiorgiogreco ha scritto: ↑domenica 20 novembre 2022, 14:48 Vi do un esempio venti anni fa ho comprato la Hemingway per 2300 euro hanno fatto migliaia di esemplari con due bidoni di" resina preggiata "e l'impegno di 2 operaii per pocchi giorni io per costruire una penna ci metto tanti giorni di molto attento lavoro (se la vendo che prezzo devo chiedere?)Che cosa giustifica il prezzo di una 146 o di una Conan Doyle?Sto lavorando su una penna che voglio portare a Bologna in ebanite che ha una qualita superiore della plastica in un semplice tornio con tanto amore e stanchezza,sono fatte cosi le penne di oggi che costano un sacco di soldi?
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ehhhh…. Mi sa che andiamo OT e poi il direttore ci bacchetta le dita!Bons ha scritto: ↑domenica 20 novembre 2022, 14:48E perché mai ridurre il proprio vocabolario?
Ci sono termini che richiamano eventi storici, è normale, ma perché censurarli?
È stata una stronzata fascista vietare il lei ed è stata una stronzata repubblicana bandire il voi, quando la lingua italiana li contemplava entrambi (basta leggere I promessi sposi per constatarlo).
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Quando me ne regali una con amore?giorgiogreco ha scritto: ↑domenica 20 novembre 2022, 14:57 sono fatte con amore e non con lo scopo di guadagno
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Sarà ma io continuo ad apprezzare certi materiali che si possono solo lavorare per tornitura, e sapere che è una cosa che amo fatta con arte e passione. Poi anche quella stampata funziona perfettamente e certo non è da buttare via. Continua così Giorgio.giorgiogreco ha scritto: ↑domenica 20 novembre 2022, 14:48 Vi do un esempio venti anni fa ho comprato la Hemingway per 2300 euro hanno fatto migliaia di esemplari con due bidoni di" resina preggiata "e l'impegno di 2 operaii per pocchi giorni io per costruire una penna ci metto tanti giorni di molto attento lavoro (se la vendo che prezzo devo chiedere?)Che cosa giustifica il prezzo di una 146 o di una Conan Doyle?Sto lavorando su una penna che voglio portare a Bologna in ebanite che ha una qualita superiore della plastica in un semplice tornio con tanto amore e stanchezza,sono fatte cosi le penne di oggi che costano un sacco di soldi?
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Però Giorgio, a parte che la Montblanc la Hemingway non la vendeva a 2300E. (cosa dovrebbero dire allora quelli che comprano una Omas Arco degli anni '30), la Montblanc di operai non ne paga due, c'è una intera azienda da sostenere e dividendi da distribuire agli azionisti. Si può ampiamente discutere del costo delle penne attuali, ma è pur vero che fior di aziende sono fallite, e quando questo accade qualcosa nei conti non torna, sicuramente non sarà il costo di produzione, ma alla fine sono le vendite a sostenere tutto.giorgiogreco ha scritto: ↑domenica 20 novembre 2022, 14:48 Vi do un esempio venti anni fa ho comprato la Hemingway per 2300 euro hanno fatto migliaia di esemplari con due bidoni di" resina preggiata "e l'impegno di 2 operaii per pocchi giorni io per costruire una penna ci metto tanti giorni di molto attento lavoro (se la vendo che prezzo devo chiedere?)Che cosa giustifica il prezzo di una 146 o di una Conan Doyle?Sto lavorando su una penna che voglio portare a Bologna in ebanite che ha una qualita superiore della plastica in un semplice tornio con tanto amore e stanchezza,sono fatte cosi le penne di oggi che costano un sacco di soldi?
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dietro un fallimento di una grande azienda che tradizionalmente aparteneva da deceni alle persone giuste faceva delle penne bellissime un giorno passa agli investitori orientali e falisce non sapremo mai la veritaalfredop ha scritto: ↑domenica 20 novembre 2022, 19:22Però Giorgio, a parte che la Montblanc la Hemingway non la vendeva a 2300E. (cosa dovrebbero dire allora quelli che comprano una Omas Arco degli anni '30), la Montblanc di operai non ne paga due, c'è una intera azienda da sostenere e dividendi da distribuire agli azionisti. Si può ampiamente discutere del costo delle penne attuali, ma è pur vero che fior di aziende sono fallite, e quando questo accade qualcosa nei conti non torna, sicuramente non sarà il costo di produzione, ma alla fine sono le vendite a sostenere tutto.giorgiogreco ha scritto: ↑domenica 20 novembre 2022, 14:48 Vi do un esempio venti anni fa ho comprato la Hemingway per 2300 euro hanno fatto migliaia di esemplari con due bidoni di" resina preggiata "e l'impegno di 2 operaii per pocchi giorni io per costruire una penna ci metto tanti giorni di molto attento lavoro (se la vendo che prezzo devo chiedere?)Che cosa giustifica il prezzo di una 146 o di una Conan Doyle?Sto lavorando su una penna che voglio portare a Bologna in ebanite che ha una qualita superiore della plastica in un semplice tornio con tanto amore e stanchezza,sono fatte cosi le penne di oggi che costano un sacco di soldi?
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io non paghero mai una 146 685 euro che a prima occasione il foro del capuccio fato di resina pregiata (anzi pregiatissima visto il prezzo)si crepa
ci sono altre scelte da fare
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giorgiogreco ha scritto: ↑domenica 20 novembre 2022, 19:40dietro un fallimento di una grande azienda che tradizionalmente aparteneva da deceni alle persone giuste faceva delle penne bellissime un giorno passa agli investitori orientali e falisce non sapremo mai la veritaalfredop ha scritto: ↑domenica 20 novembre 2022, 19:22
Però Giorgio, a parte che la Montblanc la Hemingway non la vendeva a 2300E. (cosa dovrebbero dire allora quelli che comprano una Omas Arco degli anni '30), la Montblanc di operai non ne paga due, c'è una intera azienda da sostenere e dividendi da distribuire agli azionisti. Si può ampiamente discutere del costo delle penne attuali, ma è pur vero che fior di aziende sono fallite, e quando questo accade qualcosa nei conti non torna, sicuramente non sarà il costo di produzione, ma alla fine sono le vendite a sostenere tutto.
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Era lavorata a stampo, ma non (da quel che si vede nel brevetto) ad iniezione. La procedura di stampaggio serviva per dare la forma sfaccettata.francoiacc ha scritto: ↑domenica 20 novembre 2022, 9:04 Che dire, questa mi è nuova, ma una celluloide Arco non saprei, mi sembra di capire che viene fatta per stratificazione.
La Omas per quanto ne so invece effettuava delle fresature per la faccettatura, procedura più lunga e costosa in termini di lavoro. Oggi probabilmente potrebbe vantarsi di essere più "artigianale", allora semplicemente era più arretrata.
Poi certo che uno compra anche l'immagine e l'illusione o il prestigio del marchio (vedi l'interesse di compra Montblanc, che presumo possa ritenere ditte con neanche un decennio di storia di prestigio assai scarso). Ma personalmente dell'artigianalità, dell'esclusività e del prestigio mi interessa ben poco...
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Sono d'accordo. Anche perché il "prestigio" non dice nulla della penna e della reale qualità di essa. Il prestigio è una qualità dell'oggetto, è il percepito di chi acquista.piccardi ha scritto: ↑lunedì 21 novembre 2022, 2:28 Poi certo che uno compra anche l'immagine e l'illusione o il prestigio del marchio (vedi l'interesse di compra Montblanc, che presumo possa ritenere ditte con neanche un decennio di storia di prestigio assai scarso). Ma personalmente dell'artigianalità, dell'esclusività e del prestigio mi interessa ben poco...
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E infatti è il prestigio del marchio (che a me irrita) che consente di vendere una banale penna in resina prodotta per iniezione, e con alto processo industriale, per un prezzo ben più elevato di una penna prodotta con lavorazioni più artigianali.
Non ho nulla contro le produzioni industriali, quando la penna era un bene di consumo comune era così che si producevano, prodotti più esclusivi forse neanche esistevano. Il costo di una Montblanc in boutique è assurdo e questo per colpa del prestigio del marchio e non della penna (che poi tutto sommato non è male).
Non ho nulla contro le produzioni industriali, quando la penna era un bene di consumo comune era così che si producevano, prodotti più esclusivi forse neanche esistevano. Il costo di una Montblanc in boutique è assurdo e questo per colpa del prestigio del marchio e non della penna (che poi tutto sommato non è male).
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E infatti il prestigio è soggettivo, e non è banale costruire una reputazione universalmente percepita come qualcosa che vale la pena di avere.francoiacc ha scritto: ↑lunedì 21 novembre 2022, 8:18 E infatti è il prestigio del marchio (che a me irrita) che consente di vendere una banale penna in resina prodotta per iniezione, e con alto processo industriale, per un prezzo ben più elevato di una penna prodotta con lavorazioni più artigianali.
Non ho nulla contro le produzioni industriali, quando la penna era un bene di consumo comune era così che si producevano, prodotti più esclusivi forse neanche esistevano. Il costo di una Montblanc in boutique è assurdo e questo per colpa del prestigio del marchio e non della penna (che poi tutto sommato non è male).
In fondo la penna che Giorgio ha fatto per te è una 146, tu stesso hai voluto quella geometria, quel pennino, la stella.
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Anche io non ho nulla contro le produzioni "artigianali", ma non ho neanche nulla a favore, e la cosa per me conta poco quanto il prestigio del marchio. Il fatto che ci sia un tasso maggiore o minore di artigianalità mi lascia del tutto indifferente, e non sono disposto a pagare di più due penne equivalenti solo perché una è stata prodotta più "artigianalmente".francoiacc ha scritto: ↑lunedì 21 novembre 2022, 8:18 E infatti è il prestigio del marchio (che a me irrita) che consente di vendere una banale penna in resina prodotta per iniezione, e con alto processo industriale, per un prezzo ben più elevato di una penna prodotta con lavorazioni più artigianali.
Non ho nulla contro le produzioni industriali, quando la penna era un bene di consumo comune era così che si producevano, prodotti più esclusivi forse neanche esistevano. Il costo di una Montblanc in boutique è assurdo e questo per colpa del prestigio del marchio e non della penna (che poi tutto sommato non è male).
In una penna in produzione ora mi possono interessare solo il risultato finale, il prezzo, e l'estetica se mi piace ed è un minimo originale, perché per quanto possano essere belle, e lo sono, le riproposizioni di penne realizzate in forme classiche non mi dicono nulla, a quel punto preferisco cercare quelle antiche che si portano dietro la loro storia.
Ma è chiaramente una questione di gusti personali, quello che non mi convince per niente è quando mi si dice che il prestigio si può ignorare ma l'artigianalità invece ..., no è un gusto personale anche quello, una penna "prodotta per iniezione, e con alto processo industriale" non è mai banale solo perché è stata prodotta in questo modo.
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PS
Prodotti più esclusivi li han sempre fatti, vedi modelli rivestiti in oro, con cappucci in oro, con decorazioni in pietre preziose, ecc .ecc,
l'esclusività è una costante nel marketing.
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