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Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: sabato 1 dicembre 2012, 13:41
da Irishtales
Per il corsivo Italico o Cancelleresco, io utilizzo i pennini Rotring Art Pen 1.1 e soprattutto 1.9 e 2.3 che ho acquistato in un unico set giorni fa: il prezzo è molto contenuto e l'inchiostro nero Rotring è stupendo. Ci sono altri produttori di pennini cosiddetti calligrafici, a punta tronca, ad esempio della Staedler e di altre marche che offrono sia i set di più penne che le penne singole. La punta è leggermente stondata e si scrive con facilità, non si impuntano mai sulla carta. Funzionano con inchiostro stilografico, a cartuccia o converter. Altrimenti puoi reperire un graphos e usare le chine. Basta caricare le cartucce dei graphos con la china del colore desiderato, ma sono strumenti che conosco appena, con cui non ho feeling.

Daniele, dopo il tuo post ho riesumato la mia nutrita collezione di pennini da china e reclutato due vecchie stilo cinesi ormai defunte. Sto facendo le prove di compatibilità fra alimentatori e pennini, tipo scarpetta di Cenerentola! Ma una volta individuato il pennino adatto, come procedere? Anche a me interessa moltissimo l'argomento: ho giusto acquistato una Noodler's dal pennino flessibile che sto ancora aspettando ma scommetto che non riuscirà ad essere più flessibile dei miei pennini da china...
L'inchiostro color rame è formidabile! :P

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: sabato 1 dicembre 2012, 14:18
da Rampa
Posseggo già un buon set della Parker, quindi per ora evito di comprarne altri, solo che la punta tronca e stondata la trovo pessima, proverò ad affilarla.

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: sabato 1 dicembre 2012, 15:07
da piccardi
Rampa ha scritto:Con il pennino stub l'esperienza è stata piuttosto contrastata, dapprima la grafia è risultata ottima e l'autonomia del pennino è aumentata a dismisura, ma dopo il tratto ha iniziato ad ingrossarsi fino ad essere inusabile o quasi, il problema della china è che durante l'uso secca e si accumula sul pennino.
L'inchiostro di china è una sospensione non una soluzione, se lo metti nelle stilografiche le intasi, perché appunto si secca e non essendo solubile, riscioglierlo non è affatto banale e ti trovi con l'alimentatore completamente intasato. Non per nulla i rapidograph avevano un filino dentro il tubicino, serviva a sbloccare le incrostazioni. Ma nelle stilografiche non c'è...

Simone

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: sabato 1 dicembre 2012, 16:25
da Rampa
Le mie prove con l'inchiostro di china le sto facendo con i pennini da intinzione, so bene che usarlo in una penna stilografica sarebbe letale. Grazie comunque.

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: sabato 1 dicembre 2012, 16:56
da scossa
Ciao,

potete dare un'occhiata a questo sito e dirmi se secondo voi potrebbe essere un sistema valido per migliorare la propria grafia?

http://www.bfhhandwriting.com/about.php

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: sabato 1 dicembre 2012, 17:00
da Daniele
Come ha ben detto Marco/scossa il pennino a intinzione ha una curvatura il più delle volte incompatibile con i normali alimentatori.
Io ho usato una JINHAO X750 del costo di 3/4 euro e un pennino SWAN extra fine flessibile.
Ho limato i lati dell'alimentatore per accomodare il pennino, stando attento a non limare la parte che fa frizione con la sezione.
Un lavoretto relativamente semplice e indolore considerato il costo irrisorio della penna.

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: sabato 1 dicembre 2012, 17:42
da Rampa
Ho modificato uno dei pennini stub della Parker calligrafica, la differenza si dovrebbe notare rispetto all'esempio di scrittura precedente. Il pennino da intinzione fornisce comunque un risultato diverso e di maggior contrasto, ma mi contento anche così. Ora bisogna migliorare la calligrafia.

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: sabato 1 dicembre 2012, 20:15
da Ottorino
Da quello che ho capito il controllo del flusso del pennino singolo lo si fa scrivendo su una scrivania inclinata e inclinando la penna più o meno. Una cosa a cui non siamo abituati

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: domenica 2 dicembre 2012, 12:45
da Rampa
Ed ora che la penna è pronta come proseguire? sto pensando di prendere qualche libro come riferimento, ma sono piuttosto dubbioso e spiego perchè: molti dei libri di calligrafia si rifanno a tradizioni e stili non italiani, io vorrei qualcosa che richiami un nostro stile, un pò come quando si insegnava a scrivere in bella copia tra 1600 e 1700. Con il tempo credo che gli stili si siano piuttosto incrociati perchè vedo in giro esempi di calligrafia, pur bellissimi, che però mi suscitano poca e nessuna emozione perchè sono troppo precisi e rigidi. Tanto vale usare un programma di scrittura se il punto di arrivo è quello. Certamente la precisione all'inizio è importante per educare la mano, ma vorrei appunto riferirmi ad uno stile autenticamente italiano, laddove sia più importante lo stile e la personalità di chi scrive. Chiedo troppo?

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: domenica 2 dicembre 2012, 14:44
da Irishtales
Caro Claudio, capisco benissimo il tuo punto di vista. Però possiamo cercare uno stile personale e nazionale quanto vogliamo, ma se prima non alleniamo la mano a rispettare qualche regola universale, partiamo sconfitti. L'allineamento delle parole sulla stessa linea ideale, una omogenea altezza delle lettere, una omogenea inclinazione delle stesse, l'uniformità delle dimensioni delle spaziature, etc. sono una conquista basilare e imprescindibile. Quando hai il controllo su questi parametri, puoi divertirti - perchè allora diventa puro divertimento! - con qualsiasi stile calligrafico.
Detto ciò che libro consigliarti? Che stile? Vuoi uno stile italiano? C'è e si chiama Cancelleresco. In uso fin dal Rinascimento. Oggi si chiama anche Italico, perchè grazie a studiosi per la gran parte inglesi e statunitensi, che la Calligrafia la studiano all'università, è tornato in auge diversi decenni addietro, con il nome di Italico proprio per ricondurlo alle origini, al paese in cui è nato.
Per il motivo che accennavo, molti volumi che spiegano il Cancelleresco sono in inglese. Però in Italia fin dal Cinquecento sono stati pubblicati dei trattati che avevano lo scopo di canonizzare lo stile cancelleresco (così chiamato perchè appunto, in uso nelle cancellerie pontificie, vescovili, signorili, etc, insomma in tutti i documenti ufficiali dell'epoca!) e quindi non posso che rimandarti alla celeberrima Operina di Ludovico Degli Arrighi, detto Il Vicentino. L'Operina la trovi qui in pdf: http://66.147.242.192/~operinan/4/4601/index.html
e nel Wiki (pulsante in alto a destra della schermata) troverai una bibliografia di riferimento che stiamo pian piano ampliando.
Se oltre che allo stile italiano per antonomasia, vuoi anche cimentarti in veri e propri esercizi per acquisire le proporzioni delle lettere, gli allineamenti etc. non posso non suggerirti un libro a detta di molti fondamentale (...anche quello in inglese, per i soliti motivi di cui sopra...) "Write Now: The Complete Program for Better Handwriting" di Barbara Getty e Inga Dubay

Piccolo OT... se non ho intuito male fai un lavoro bellissimo...mi pare di aver letto in qualche altro Argomento un tuo intervento in cui accennavi a studi di archeologia e musica, poi qui prima accennavi al firmare le etichette dei violini...la personalità insomma, di certo non ti manca! E' un'ottima cosa a mio avviso dare una bella forma alla grafia in modo che rispecchi una personalità tanto poliedrica, in un modo che sia anche accattivante.

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: domenica 2 dicembre 2012, 15:14
da Rampa
Cara Daniela, grazie per la risposta, il problema del Cancelleresco è che mi sembra che sia stato concepito per stilare documenti ufficiali in una calligrafia "universale", ossia comprensibile. Posseggo il pdf de "La Operina" ma non è quello il tipo di calligrafia a cui vorrei ispirarmi, e nemmeno il Copperplate che trovo insopportabilmente ottocentesco. Mi riferisco alle scritture che si trovano negli inventari e nei documenti di ogni tipo che si trovano ancor oggi in gran numero negli archivi storici, spesso composti con calligrafia bene ordinata ma molto personale. Ad esempio nel link seguente nella prima fotografia a sinistra
http://www.freehandwriting.net/bbh11_ita.html
c'è quello che ritengo un buon esempio di scrittura 600/700, vi è ordine ma anche leggerezza. Le stesse lettere originali di Stradivari pur essendo il Nostro piuttosto sgrammaticato e con calligrafia "pendente" ed incerta, hanno un fascino a mio parere irresistibile, si possono anche notare le problematiche insite nel tipo di carta e nel tipo di penna usata nelle varie occasioni:
http://www.lachiavediviolino.net/2009/1 ... museo.html
Quindi con un pò di studio come da te suggerito, vorrei arrivare a qualcosa di leggero.

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: domenica 2 dicembre 2012, 15:47
da Irishtales
E io che speravo di convincerti a cimentarti in qualche stile canonizzato! Scherzo, capisco di cosa sei in cerca. ;)
Ti dico cosa farei io: fra i documenti d'archivio che ti capiterà certamente di consultare, avrai chissà quante volte incontrato una grafia che ti ispirava. Fossi in te, copierei il documento. Studierei l'alfabeto che contiene e mi eserciterei con quel personale alfabeto mutuato dal corsivo del documento; ne nascerebbe qualcosa in cui certamente metteresti qualcosa di tuo, prendendo le linee che ti ispirano e mantenendo i tratti che della tua grafia ti piacciono. E' solo ciò che farei io, ma la tua ricerca è personalissima e interessante, quindi qualsiasi indirizzo seguirai, per favore tienici aggiornati anche attraverso le evoluzioni, con nuovi esempi di scrittura.

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: domenica 2 dicembre 2012, 16:16
da scossa
Irishtales ha scritto:E io che speravo di convincerti a cimentarti in qualche stile canonizzato! Scherzo, capisco di cosa sei in cerca. ;)
Ti dico cosa farei io: fra i documenti d'archivio che ti capiterà certamente di consultare, avrai chissà quante volte incontrato una grafia che ti ispirava. Fossi in te, copierei il documento. Studierei l'alfabeto che contiene e mi eserciterei con quel personale alfabeto mutuato dal corsivo del documento; ne nascerebbe qualcosa in cui certamente metteresti qualcosa di tuo, prendendo le linee che ti ispirano e mantenendo i tratti che della tua grafia ti piacciono. E' solo ciò che farei io, ma la tua ricerca è personalissima e interessante, quindi qualsiasi indirizzo seguirai, per favore tienici aggiornati anche attraverso le evoluzioni, con nuovi esempi di scrittura.
Ciao Daniela,

faccio mio il tuo consiglio, perché anch'io come Claudio ho lo stesso obiettivo, solo che ogni volta che vedo uno scritto ben vergato mi viene voglia di ispirarmici e di imitarne lo stile (compreso quello delle tue note) e così divago tra uno e l'altro senza decidere e concentrarmi su uno in particolare.

Posso chiederti la tua opinione su questo "metodo":
http://www.bfhhandwriting.com/about.php

l'avevo già chiesto qualche post sopra ma è passato inosservato.

Grazie.

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: domenica 2 dicembre 2012, 16:31
da Irishtales
Ciao Marco, non mi era sfuggito, solo che non ho ancora capito di cosa si tratti in concreto e mi ero giusto riproposta di approfondire. (Inizio opinione del tutto personale: non mi fa impazzire la grafia "dimostrativa" utilizzata, poi magari il corso è validissimo. Mi sembra molto più bella la tua di grafia, in quel post di qualche giorno fa in cui dicevi di esserti ispirato ad un font calligrafico. Fine opinione personale)

Re: Miglioriamo la nostra (calli)grafia insieme

Inviato: domenica 2 dicembre 2012, 16:34
da Rampa
Grazie ancora Daniela, intanto penso che imparare l'italico e le basi della calligrafia non potrà che giovare, in futuro vedremo.