Dal cofanetto dei rottami.....
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Dal cofanetto dei rottami.....
La columbus 132 è una grande penna, devi solo trovare e mettergli la vera sul cappuccio e raddrizzare un po i rebbi.
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Columbus:
qualche dettaglio:
Pennino originale Columbus in oro con la scritta Columbus extra 152, mentre la stilo reca sul corpo "Columbus Extra 132", confesso la mia più totale ignoranza sui valori dei numeri e aspetto notizie dai maestri presenti sul forum.
Ovviamente siccome parliamo di rottami, manca anche l'anellino sul cappuccio che è pure sbeccato (qui mi serve assolutamente l'aiuto per la ricostruzione)
proseguo più tardi
qualche dettaglio:
Pennino originale Columbus in oro con la scritta Columbus extra 152, mentre la stilo reca sul corpo "Columbus Extra 132", confesso la mia più totale ignoranza sui valori dei numeri e aspetto notizie dai maestri presenti sul forum.
Ovviamente siccome parliamo di rottami, manca anche l'anellino sul cappuccio che è pure sbeccato (qui mi serve assolutamente l'aiuto per la ricostruzione)
proseguo più tardi
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Rispetto a prima il pennino e' già un mezzo miracolo, le punte erano girate all'interno e con una gobba evidentissima sul lato dx, Massimo sai bene che sui pennini ho molte remore, qui ho cominciato a lavorarci, ho paura di far danni, ma lo riprendero' in mano con calma
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La penna è nera?marilua ha scritto: ↑lunedì 18 giugno 2018, 14:14Rispetto a prima il pennino e' già un mezzo miracolo, le punte erano girate all'interno e con una gobba evidentissima sul lato dx, Massimo sai bene che sui pennini ho molte remore, qui ho cominciato a lavorarci, ho paura di far danni, ma lo riprendero' in mano con calma
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Era questa la penna che pensavo essere una Ancora, ma mi ero confuso con la Columbus. Davvero una bellissima penna! Sono sicuro che prima o poi ritornerà come nuova!marilua ha scritto: ↑lunedì 18 giugno 2018, 13:44 Columbus:
qualche dettaglio:
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Pennino originale Columbus in oro con la scritta Columbus extra 152, mentre la stilo reca sul corpo "Columbus Extra 132", confesso la mia più totale ignoranza sui valori dei numeri e aspetto notizie dai maestri presenti sul forum.
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Domenico (Lorenzo)
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E passiamo alla Littoria 31
Delle Littoria si è parlato in parecchi post, con supposizioni varie, numeri incisi sulle penne e tipi di pennini montati (qui pennino in acciaio Durium 8), io non riesco a far altro che inserire le foto lasciando tutte le considerazioni del caso agli esperti.
Da notare il meccanismo di carica per me abbastanza particolare, svitato il fondello, solito tappino e barra a J con una particolarità, la barra arriva solo alla "strettoia" della penna, dall'alimentatore si innesta un tubicino di materiale plastico , (nelle foto le due parti del tubicini, più sottile quella che si innesta sull'alimentatore) che va ad incastrarsi nel foro della strettoia (pistone
).
Sfilando la barra sono usciti parti di un classico sacchetto di gomma, niente pezzi "ferrosi" che possano far pensare a una rottura della barra.
Non capisco se manca o si è rotto qualcosa, più probabile che non conosca il meccanismo di carica
Delle Littoria si è parlato in parecchi post, con supposizioni varie, numeri incisi sulle penne e tipi di pennini montati (qui pennino in acciaio Durium 8), io non riesco a far altro che inserire le foto lasciando tutte le considerazioni del caso agli esperti.
Da notare il meccanismo di carica per me abbastanza particolare, svitato il fondello, solito tappino e barra a J con una particolarità, la barra arriva solo alla "strettoia" della penna, dall'alimentatore si innesta un tubicino di materiale plastico , (nelle foto le due parti del tubicini, più sottile quella che si innesta sull'alimentatore) che va ad incastrarsi nel foro della strettoia (pistone
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Sfilando la barra sono usciti parti di un classico sacchetto di gomma, niente pezzi "ferrosi" che possano far pensare a una rottura della barra.
Non capisco se manca o si è rotto qualcosa, più probabile che non conosca il meccanismo di carica
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Sembrerebbe una caricamento simile a quello usato nelle Pelikan Rappen (ci sono anche delle Penco con caricamento simile), dove però la compressione del sacchetto si ottiene comunque attraverso una barra ed un pulsante. Una variante alquanto insolita.
Alfredo
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Direi molto simile a questo: http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=10585marilua ha scritto: ↑lunedì 18 giugno 2018, 16:45 E passiamo alla Littoria 31
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Delle Littoria si è parlato in parecchi post, con supposizioni varie, numeri incisi sulle penne e tipi di pennini montati (qui pennino in acciaio Durium 8), io non riesco a far altro che inserire le foto lasciando tutte le considerazioni del caso agli esperti.
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Da notare il meccanismo di carica per me abbastanza particolare, svitato il fondello, solito tappino e barra a J con una particolarità, la barra arriva solo alla "strettoia" della penna, dall'alimentatore si innesta un tubicino di materiale plastico , (nelle foto le due parti del tubicini, più sottile quella che si innesta sull'alimentatore) che va ad incastrarsi nel foro della strettoia (pistone).
Sfilando la barra sono usciti parti di un classico sacchetto di gomma, niente pezzi "ferrosi" che possano far pensare a una rottura della barra.
Non capisco se manca o si è rotto qualcosa, più probabile che non conosca il meccanismo di carica
Anche questa una penna bellissima e molto particolare! Ti ringraziamo ancora per averci mostrato queste meraviglie!
Domenico (Lorenzo)
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E' un normale caricamento a pulsante di fondo; francamente non penso che ci siano neppure gli elementi per considerarlo una variante del predetto: l'attacco del serbatoio in gomma è spostato più in alto, sopra la parte trasparente (sicuramente la penna dovrebbe potersi dividere svitandosi in quella posizione per sostituire il serbatoio): in questo modo è possibile verificare il livello dell'inchiostro presente. Il tubicino collegato al diffusore permette di azionare più volte il meccanismo di carica addizionando l'inchiostro risucchiato all'interno senza che lo stesso venga espulso alla successiva pressione del pulsante sino a quando il livello non ha raggiunto l'altezza del predetto tubicino.marilua ha scritto: ↑lunedì 18 giugno 2018, 16:45 E passiamo alla Littoria 31
Delle Littoria si è parlato in parecchi post, con supposizioni varie, numeri incisi sulle penne e tipi di pennini montati (qui pennino in acciaio Durium 8), io non riesco a far altro che inserire le foto lasciando tutte le considerazioni del caso agli esperti.
Da notare il meccanismo di carica per me abbastanza particolare, svitato il fondello, solito tappino e barra a J con una particolarità, la barra arriva solo alla "strettoia" della penna, dall'alimentatore si innesta un tubicino di materiale plastico , (nelle foto le due parti del tubicini, più sottile quella che si innesta sull'alimentatore) che va ad incastrarsi nel foro della strettoia (pistone).
Sfilando la barra sono usciti parti di un classico sacchetto di gomma, niente pezzi "ferrosi" che possano far pensare a una rottura della barra.
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Analoga era la soluzione adottata sulla Aurora Topolino il cui lungo puntale aveva una sezione trasparente, seppur questa penna non fosse dotata del tubicino interno.
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Ce ne sono molte di varianti di questo caricamento, con la Vacumatic che faceva vedere il livello di inchiostro i concorrenti si son dovuti sbizzarrire, vedi il "Visulated" della Sheaffer. Lo stesso sistema si trova anche sulle Rheingold (con un meccanismo del pulsante fra i più sofisticati mai realizzati).
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Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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Anche la Waterman Ink Vue, utilizzando la leva laterale anziché il pulsante di fondo ripropone lo stesso tema.piccardi ha scritto: ↑lunedì 18 giugno 2018, 21:31 Ce ne sono molte di varianti di questo caricamento, con la Vacumatic che faceva vedere il livello di inchiostro i concorrenti si son dovuti sbizzarrire, vedi il "Visulated" della Sheaffer. Lo stesso sistema si trova anche sulle Rheingold (con un meccanismo del pulsante fra i più sofisticati mai realizzati).
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PeppePipes ha scritto: ↑lunedì 18 giugno 2018, 19:55 E' un normale caricamento a pulsante di fondo; francamente non penso che ci siano neppure gli elementi per considerarlo una variante del predetto: l'attacco del serbatoio in gomma è spostato più in alto, sopra la parte trasparente (sicuramente la penna dovrebbe potersi dividere svitandosi in quella posizione per sostituire il serbatoio): in questo modo è possibile verificare il livello dell'inchiostro presente. Il tubicino collegato al diffusore permette di azionare più volte il meccanismo di carica addizionando l'inchiostro risucchiato all'interno senza che lo stesso venga espulso alla successiva pressione del pulsante sino a quando il livello non ha raggiunto l'altezza del predetto tubicino.
Analoga era la soluzione adottata sulla Aurora Topolino il cui lungo puntale aveva una sezione trasparente, seppur questa penna non fosse dotata del tubicino interno.
E ve l'avevo detto che sono ignorantepiccardi ha scritto: ↑lunedì 18 giugno 2018, 21:31 Ce ne sono molte di varianti di questo caricamento, con la Vacumatic che faceva vedere il livello di inchiostro i concorrenti si son dovuti sbizzarrire, vedi il "Visulated" della Sheaffer. Lo stesso sistema si trova anche sulle Rheingold (con un meccanismo del pulsante fra i più sofisticati mai realizzati).
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Io ti consiglierei di provare prima con le sole mani, magari picchiettando la superficie sopra alla filettatura con il manico in plastica di un coltello da cucina impugnato per la lama mentre fai ruotare la penna sopra un piano d'appoggio. Penso che non dovrebbe fare molta resistenza. Se invece non fosse così e fossi costretta ad usare delle pinze, il teflon non è assolutamente sufficiente a proteggere la penna: dovresti frapporre del cuoio o della gomma spessa, tipo quella dei tubi per innaffiare. E comunque dosa la forza...
E' comunque sempre fondamentale che nel cercare di svitare non si solleciti la penna a flessione ovvero che la forza di rotazione sia impressa in modo concentrico all'asse della penna.
E' comunque sempre fondamentale che nel cercare di svitare non si solleciti la penna a flessione ovvero che la forza di rotazione sia impressa in modo concentrico all'asse della penna.
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Non ne vuol sapere di smontarsi, provato sia con il coltello che con la classica scaldata di phon e nisba, è rifinita a bagnoPeppePipes ha scritto: ↑martedì 19 giugno 2018, 14:46 Io ti consiglierei di provare prima con le sole mani, magari picchiettando la superficie sopra alla filettatura con il manico in plastica di un coltello da cucina impugnato per la lama mentre fai ruotare la penna sopra un piano d'appoggio. Penso che non dovrebbe fare molta resistenza. Se invece non fosse così e fossi costretta ad usare delle pinze, il teflon non è assolutamente sufficiente a proteggere la penna: dovresti frapporre del cuoio o della gomma spessa, tipo quella dei tubi per innaffiare. E comunque dosa la forza...
E' comunque sempre fondamentale che nel cercare di svitare non si solleciti la penna a flessione ovvero che la forza di rotazione sia impressa in modo concentrico all'asse della penna.
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Tra l'altro non riesco a vedere la filettatura, dall'esterno si vede sola il segno della giunzione, la filettatura probabilmente è coperta dal gommino dello stantuffo.
Peppe non voglio usare le pinze, so che farei sicuramente danni
