...Avevo scritto un bellissimo messaggio e l'ho perso..uff..vabbé colgo l'occasione per sintetizzare l'intervento
farfillo ha scritto:Ciao ragazzi,
rivolgendomi in particolar modo a Daniele, volevo chiedere come il Delta Fusion Nib rende la scrittura diversa rispetto ad un pennino d'acciaio ordinario...
Non ho capito perchè una placca d'oro saldata sul pennino riesce a migliorare in qualche modo la scrittura o il disegno sul foglio di carta.
La risposta iniziale è stata,
Daniele ha scritto:La spiegazione è nella conduttività termica dei diversi materiali.
Come ho già scritto nel post di presentazione della penna, l'inchiostro risente delle minime variazioni di temperatura e pressione dell'aria.
Un pennino che scorre sulla carta produce attrito e quindi calore. Naturalmente parliamo di variazioni infinitesimali, eppure come qualcuno può testimoniare, alcuni pennini in titanio dopo un paio di pagine di scrittura diventano inusabili per quanto si ammorbidiscono.
Io non sono un fisico, ma solo un appassionato, e quello che ho constatato è che effettivamente l'inchiostro sembra più fluido e il pennino sembra "volare" sulla carta.
Ora la prima parte della risposta, a mio avviso, non ha molto senso o fondamento anche se è una risposta con una motivazione, apparentemente, coerente. La seconda parte invece è una risposta meravigliosa, personale, da esperto di scrittura e appassionato..che però non risponde alla domanda e lascia aperta la porta a tutto il seguito della discussione sugli equilibri e sui vari aspetti costruttivi e non che possono far "volare" una penna.
A questo punto ribadendo che per me la fountainPen.it 500 è meravigliosa e sono felice di essere entrato nel forum giusto in tempo per valutare se avrei avuto la possibilità di raccimolare la "quadratura da portafogli" nel mio di portafogli in un mese e mezzo..ed è la seconda Penna di un certo "costo" che mi sono permesso e che avrò (e dubito ne prenderò altre perlomeno a breve..) resta la questione iniziale..
il problema non è se il fusion nib scrive meglio o peggio di altri..il problema è la causa (o per lo meno una causa non trascurabile) è la placca d'oro sull'acciaio?
se io carico una stilografica con la china la intaso perché è china o perché quella penna non ha l'alimentatore adeguato oppure non è fatta da un mastro artigiano oppure...cioè c'è una differenza tra come scrive e funziona una stilografica caricata a china rispetto a come scrive se la carico con inchiostri a lei dedicati? credo che molti di voi sappiano rispondere e anche motivarlo portando argomentazioni che riguardano principalmente la composizione differente degli inchiostri indipendentemente da che colore sia o da come sia fatta o che penna sia..questo è il punto..non com'è fatta la penna o altro ma solo: l'oro sull'acciaio cambia qualcosa di considerevole nella scrittura? Ad esempio la goccia di iridio in punta SI..poi può essere fata più o meno bene ma un pennino senza e un pennino con si differenziano per come scrivono (anche) per il solo fatto che c'è in punta l'iridio (e questo non vuol dire che sia meglio o peggio..come dice Dante senza scrive bene uguale se fatta bene..ma scrive meno...che sia un vantaggio o uno svantaggio è irrilevante..è una differenza che va oltre l'artigianato ma solo riguardante ai materiali che fa la differenza..poi l'artigianato può mettere più o meno bene in evidenza questa differenza..ma lei c'è..al punto tra l'altro che lo fanno quasi tutti)..altro esempio..il foro di areazione nel pennino fa la differenza tra un pennino che ce l'ha e uno che non ce l'ha..si..e questo al di la che il pennino e gli equilibri siano perfetti artigianali industriali o meno..queste cose danno ancora più risalto a una differenza fisico/chimica che c'è comunque e solo per il fatto che quel forellino c'è o non c'è..esempi così possono essere mille (l'areazione nel tappo..la presenza dell'alimentatore o meno (come nei pennini in vetro che non ce l'hanno)..ma anche semplicemente la punta normale o stub...tutte differenze che esistono più o meno marcate e funzionali a seconda di chi le crea e di chi e come le sfrutta ma che sono reali al di la di queste cose e solo perché esistono)...
..quindi..l'oro sull'acciaio in un pennino fa qualche differenza? se si perché e quale?
nota: " l'inchiostro risente delle minime variazioni di temperatura e pressione dell'aria. Un pennino che scorre sulla carta produce attrito e quindi calore." non è una motivazione perché non lega le cose in oggetto..non è una relazione di causa effetto di alcun tipo..non lega l'oro unito all'acciaio con modificazioni del modo di funzionare di una penna...infatti entrambe le frasi sono "vere" per qualunque penna..ma anche per qualunque scrivania..sono semplici realtà (più o meno..o assunte come) evidenti ma non sono argomentazioni per "l'oro montato sull'acciaio porta ad una scrittura differente dagli altri pennini perché.." è un po' come il mago alla tv che ci dice cose generali, vere, inobbiettabili e quindi..cavolo..ci sta davvero leggendo il futuro!

..e notiamo che questo non vuol dire che il fusion nib non sia il migliore pennino mai creato (cosa in cui io credo

) ma solo che l'argomentazione portata non lo dimostra..e che nessuno ancora ha portato una sola motivazione al fatto che una delle cause del fatto che sia il pennino migliore del mondo sia l'aver unito l'oro all'acciaio.
..una cosa è certa: per il mio gusto personale è davvero bello
ps. mi diverto troppo in queste cose, spero non si risenta nessuno se scavo (o meglio faccio scavare visto che non ho le competenze per scavare io) a fondo sulla questione

in ogni modo io sono il primo ad ammettere che "io non lo so".
powerdork fa i conti e ha scritto:pps. in ogni modo la butto li..se i due materiali avessero un coefficiente di dilatazione termica differente (cosa certa..) anzi..un attimo che controllo..ecco..acciaio da 0,01 fino a 0,0165 (secondo minimi e massimi sull'acciai INOX..fonte
qui) e stiamo parlando di mm/m/°C ovvero quanti mm prende ogni metro su variazioni (positive) di un grado di materiale..l'oro 0,0132 quindi tenendo conto che dubito che l'acciaio del fusion nib sia INOX speciale dicendo che sia "normale" il valore 0,0124 ovvero una differenza di +0,0008 per l'oro (o nell'altra ipotesi dell'INOX speciale di -0,0033) che, quindi, dilata di più..(o di meno..) nella fattispecie su una superficie di contatto (che è quella che conta) di circa, ad occhio 14,14mm (misura presa rapportando nella foto di Daniele lo spessore della punta dichiarata m 0,8mm e la lunghezza dell'oro e rapportando le misure) abbiamo che l'oro aumenta di 0,000186648mm/°C mentre l'acciaio di 0,000175336mm/°C ovvero una differenza di 0,000011312mm/°C(o al massimo di 0,00023331mm/°C nel caso dell'INOX speciale) tenendo conto uno spessore della parte in acciaio e di quella in oro uguali e di circa..dalla foto sembra spesso..cosa mettiamo 0,5mm?!..allora l'oro ha un raggio che differisce di mezzo mm dall'acciaio quindi nel caso dilati di più l'oro abbiamo che k(r+0,5)=kr+0,000011312 da cui k=0,000022624 radianti che equivalgono a 0,0026°/°C verso il basso ovvero il pennino si inarcherebbe ingobbendosi aumentando lo spazio tra lui e l'alimentatore ma premendo su di esso nella parte terminale "impiantando" il pennino maggiormente sul foglio (contrariamente se fosse stato usato l'INOX speciale si avrebbero 0,0053°/°C verso l'alto ovvero il pennino si imbarcherebbe premendo con una gobba sull'alimentatore e sollevando dal foglio il puntale che si "alliscerebbe" maggiormente su di esso...il che potrebbe forse portarlo ad avere una maggior scorrevolezza se non venisse compromesso il flusso con la pressione della "gobba" sull'alimentatore..anzi aspetta..il pennino e incurvato anche per largo..quindi si "aprirebbe" facendo fluire ancora più inchiosto..quindi se fosse stato usato un acciaio con coefficiente di dilatazione termica maggiore dell'oro..e sono quei tre e basta..quindi i conti tra le parentesi..allora avrebbe senso che partendo da un pennino già molto buono e molto scorrevole..scrivendo e "scaldandolo" lo divenga ancora di più perché da un lato si allarga aumentando così il flusso e dall'altro si "adagia" sul foglio diminuendo l'angolo di incidenza con esso..power

anzi..figo...anzi..fusion!!

)..
questo per ogni grado intero di aumento della temperatura del pennino mentre si scrive..
io mi fermo qui coi conti (anche perché è tardi)..ora qualcuno capisca di quanti gradi aumenta un pennino in acciao mentre scrive sul foglio e qualcuno ci dica che acciaio è stato usato..a quel punto potremmo dire di quanto (perché LO FA) si imbarca o si ingobba il fusion nib..poi sarà da valutare se questa imbarcatura del pennino è sensibile nella scrittura o trascurabile e quanto sia annullata/compensata/esaltata dal peso e dalla pressione della penna e della forza usata per scrivere..questa può essere l'inizio di una "vera" risposta..
in ogni modo una cosa è certa..se il cambiamento è sensibile (e quindi ha senso dire che il fusion nib "è diverso" dagli altri) allora tale differenza sta certamente nel fatto che riscaldandosi dilata in modo differente..ma dilata con la temperatura..quindi con lo scrivere..quindi SE è sensibilmente differente dagli altri allora DEVE cambiare modo di scrivere man mano che scriviamo!! (a questo punto..spero comunque sia marketing

..perché è davvero bello davvero

ma non so se mi piacerebbe avere un pennino che inizio una frase o un paragrafo o una pagina di appunti presi veloce in un modo e la finisco in un altro

poi comunque sarebbe da vedere come cambia

)
ben ora vado a nanna..spero di non aver fatto errori ma non rileggo
umilmente perdono per gli eventuali errori
Buona notte
Ciao ciao