Prestare la penna
Inviato: domenica 15 luglio 2018, 18:01
Vecchio proverbio: "Se il prestito fosse buono, il marito presterebbe la moglie"
Non sarebbe stato giusto, la gente si boccia per quello che sa o che non sa, non per come e' vestita o per la sua igiene (che dopo l'esame le si sarebbe pure fatta notare), non sarebbe giusto altrimenti.Maruska ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 17:35Sono più cattiva di te, al tuo posto l'avrei bocciata solo per la presenzaRodelinda ha scritto: ↑sabato 14 luglio 2018, 22:18 Aggiungo la mia breve testimonianza su questo annoso argomento. Come forse qualcuno sul forum saprà, ho la s-fortuna (?) di essere assistente di Diritto Tributario presso la cattedra di giurisprudenza di un ateneo meneghino.
Recentemente, ho dovuto affrontare un episodio che mi ha molto indisposto nei confronti di una esaminanda. Ora: chiariamo. Ragazze. Vi assicuro che se vi presentate agli esami con i capelli lerci, i denti sporchi e odorando di abiti non lavati da mesi, esalando per di più un agghiacciante odore di cadavere se siete in Quel Periodo del Mese, non date l'idea di grande abnegazione allo studio e ascetismo medioevale, ma suscitate solo un urto fisico nei confronti di chi deve ascoltarvi parlare per almeno mezz'ora e odorare il vostro alito.
Ciò detto, dopo aver attribuito un voto anche discreto a un esemplare muliebre di tal fatta, la conduco a firmare il registro. Le porgo pertanto la mia adoratissima Aurora Hastil e costei nell'ordine:
1) Prima la impugna come una zappa, al contrario, poi, avvedutasi che non scrive...
2) La capovolge e inizia a premere come una dannata, quasi che avesse in mano una sottomarca Bic cinese da due centesimi...
3) Tenuto conto che la giovine fanciulla aveva anche qualcosa come tre nomi e due cognomi, mi fa sudare freddo come una afflitta da un attacco di febbre terzana finché...
4) ... restituendomi la penna, mi fa: "Che penna brutta e scomoda, dottoressa!".
Meglio che non riveli la tentazione di ridimensionamento che mi ha colto in quel momento !
Maruska, potrei iniziare a far distinguo tra le scuole e l'universita' ma fino ad un certo punto. Voglio dire a scuola c'e' anche una questione comunitaria, per un anno venti e passa ragazzi DEVONO stare assieme ai professori a lezione e da qui ne consegue la condotta, in universita' bene o male ogni studente e' per i fatti suoi e non credo sia piu' compito dei professori insegnare a vivere agli studenti o meglio non e' piu' compito dei professori giudicarli per quello, sara' la realta' a farlo. Per esempio, molte universita' ormai hanno tirocini, laboratori o tesi sperimentali di sorta (ma anche l'entrata in biblioteca, sala studio e sale computer) a quelle si possono imporre regole di comportamento e stara' al personale che li lavora (lavora e' la parola magina in questo discorso) a fare rispettare dette regole.
Ok mi attengo a quello che dici, tanto più che non ho mai frequentato l'università e quindi sono ignorante in materiaHoodedNib ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 18:43Maruska, potrei iniziare a far distinguo tra le scuole e l'universita' ma fino ad un certo punto. Voglio dire a scuola c'e' anche una questione comunitaria, per un anno venti e passa ragazzi DEVONO stare assieme ai professori a lezione e da qui ne consegue la condotta, in universita' bene o male ogni studente e' per i fatti suoi e non credo sia piu' compito dei professori insegnare a vivere agli studenti o meglio non e' piu' compito dei professori giudicarli per quello, sara' la realta' a farlo. Per esempio, molte universita' ormai hanno tirocini, laboratori o tesi sperimentali di sorta (ma anche l'entrata in biblioteca, sala studio e sale computer) a quelle si possono imporre regole di comportamento e stara' al personale che li lavora (lavora e' la parola magina in questo discorso) a fare rispettare dette regole.
Concordo assolutamente con HoodedNib! Non spettava a me dare alla ragazza indicazioni sul suo look - sicuramente dovrà imparare quantomeno a lavarsi - né ai professori in genere, io dovevo solo giudicare quanto fosse preparata in diritto tributario.HoodedNib ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 18:05Non sarebbe stato giusto, la gente si boccia per quello che sa o che non sa, non per come e' vestita o per la sua igiene (che dopo l'esame le si sarebbe pure fatta notare), non sarebbe giusto altrimenti.
In ogni caso se vorra' veramente proseguire per quella strada prima o poi dovra' mettersi piu' o meno in pari con gli usi del mestiere, quindi non e' cosa del professore valutare quello, in quel momento.
Meglio così, ma magari lui era pulito e profumatoRodelinda ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 19:02Concordo assolutamente con HoodedNib! Non spettava a me dare alla ragazza indicazioni sul suo look - sicuramente dovrà imparare quantomeno a lavarsi - né ai professori in genere, io dovevo solo giudicare quanto fosse preparata in diritto tributario.HoodedNib ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 18:05
Non sarebbe stato giusto, la gente si boccia per quello che sa o che non sa, non per come e' vestita o per la sua igiene (che dopo l'esame le si sarebbe pure fatta notare), non sarebbe giusto altrimenti.
In ogni caso se vorra' veramente proseguire per quella strada prima o poi dovra' mettersi piu' o meno in pari con gli usi del mestiere, quindi non e' cosa del professore valutare quello, in quel momento.
Ci penserà il mondo del lavoro a livellare le asperità giovanili!
Una volta un ragazzo si è presentato con i dreadlocks e una maglietta con su scritto in inglese "Se bevi non guidare: potresti essere preso", ma era super preparato e ha preso il suo Trenta.
L'ho rivisto pochi mesi fa in Tribunale, e devo dire che in giacca e cravatta era irriconoscibile
Ahimè...Rodelinda ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 19:02
Una volta un ragazzo si è presentato con i dreadlocks e una maglietta con su scritto in inglese "Se bevi non guidare: potresti essere preso", ma era super preparato e ha preso il suo Trenta.
L'ho rivisto pochi mesi fa in Tribunale, e devo dire che in giacca e cravatta era irriconoscibile
Non mi dà fastidio l'abbigliamento di una persona, che ognuno si vesta come vuole, ma la sporcizia non la tollero proprio.Phormula ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 21:06 Io ho conosciuto un ragazzo laureato in economia che si permetteva di andare a lavorare in infradito, maglietta e bermudoni in un mondo di gente compassata con il gessato grigio. Motivo, era un mago nel gestire i fondi di investimento a lui assegnati. Rendimento sempre sopra il benchmark e per lui la libertà di vestirsi da hippie contava più di un aumento di stipendio. Pur che non se ne andasse lo lasciavano fare. Nella vita puoi piegare le regole, ma devi essere nella condizione di farlo.
Sicuramente, io mi riferisco a coloro i quali non si cambiano e non si lavano, non mi riferisco a chi ha un suo odore particolare meno gradevole per miei gusti. Si vede se uno ha i capelli unti e bisunti e se sono sei mesi che non si lava i denti ecc.ecc., mio marito fa il fabbro, sa sempre di ferro e la sua barba (perché la tiene un po' lunga) ha l'odore della pelle di pollo alla brace, perchè lavora alla forgia e se la struna un po', ma questo non significa che sia sporcoPhormula ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 22:29 La pulizia è una forma di rispetto.
Anche se bisogna capire se è mancanza di igiene o altro.
Ci sono persone che hanno problemi, dovrebbero fare la doccia ogni due ore perché hanno problemi dermatologici, poi ci sono quelli che sono impregnati dell'odore del lavoro che fanno: veterinari, allevatori, addetti alla raccolta dei rifiuti. Non basta una doccia per togliersi l'odore di dosso.
Infine gli stranieri, tipi di pelle e diete diverse portano ad odori diversi. Io mi ricordo quando in Asia mi dicevano che gli occidentali puzzavano... semplicemente perché il naso nota più facilmente gli odori diversi dal solito.
La mancanza di igiene è mancanza di rispetto.
Altre ragioni possono essere comprensibili.
Ed infatti io non l'ho capito (scusate tutti, visto che si sta divagando...).