merloplano ha scritto: ↑sabato 26 settembre 2020, 19:40
...hai fornito due esempi di penne "minimamente soddisfacenti", penne dal costo di circa 100, nuove. se prendi usato, puoi prendere usate anche le scolastiche. circa i prezzi, al momento nel mercatino del forum sono in vendita una 120 a 75e (non 30-35) ed una pelikan scolastica a 16e. la abc costa 14e nuova. tra 75e a 14e c'e' molto inchiostro
e' chiaro che se ci si limita (come l'OP) a penne dal costo max di 2e, il rischio di trovarsi con un soprammobile sia elevato. esattamente come quando si acquista vintage al mercatino per 20 euro
Fermo restando che ognuno ha la sua Idea che non si può dire migliore delle altre, devo ribadire due concetti che a me paiono lapalissiani (non so se si nota, ma io scrivo sempre “a me pare”, “secondo me”, “a mio avviso”, etc.):
1) Non ho nulla contro le scolastiche. Io stesso ho usato all’università, diciamo una trentina d’anni fa, una economica Parker Vector che andava bene. Certo non le si poteva chiedere la variazione del tratto ma scriveva fluidamente. Poi, all’ultimo anno passai a una Pelikan M215 e la differenza mi fu subito evidente. Nonostante il costo (ben maggiore rispetto alla simpatica Vector) non sarei tornato indietro e non mi venne in mente di non portarmi dietro la Pelikan per paura di rovinarla.
Certo, ci facevo attenzione ma le penne, a mio avviso, sono fatte per scriverci e usarle correntemente.
Per sfizio, più recentemente, ho preso una Lamy Safari ma non mi ha convinto. Si vede che ha il corpo in plastica economica e poi il cappuccio, non a vite, mi si sfila sempre lasciandomi esposto al rischio di macchie alla giacca.
Analogamente avevo regalato a mia figlia una Pilot Metropolitan che pure ho trovato deludente (anche se un po’ meglio della Lamy Safari) a causa del pennino che è si scorrevole ma che trovo eccessivamente rigido. Poi, almeno l’esemplare capitatomi, non ha neppure alimentazione fluida (nonostante abbia provato a lavarla un paio di volte, anche addizionando una goccia di tensioattivo). Era ed è rimasta stitica. Insomma, per me, un’altra piccola delusione.
2) Reputo le cinesi sconvenienti per almeno due buoni motivi: saranno pure economiche ma dovendo considerare anche le spese di spedizione e siccome ne scrive benino 1 su 5, alla fine, a conti fatti, tanto economiche non sono e si avvicinano, se non uguagliano, al costo delle scolastiche. E poi sai benissimo che stai usando un clone e, per me, é un grosso punto a sfavore. Insomma, vorrei ma non posso.
3) Il mercatino del forum che citi con evidente sottolineatura, non è, a mio parere, di riferimento assoluto per chi cerca un usato e tanto si può trovare sulle piattaforme di microeconomia (baia, immediatamente, etc.) o anche nei mercatini rionali a costi diversi.
Se devo dire la verità, è vero che il rischio di prendere una fregatura decresce partendo dal mercatino del forum, dove siamo più o meno quasi tutti appassionati e persone perbene, passando per la baia e arrivando al classico mercatino rionale delle pulci ma i costi scendono in conseguenza.
Però, avendo un minimo di esperienza e potendo vedere e ispezionare la penna dal vivo, forse qualche piccolo affare si può fare sui banchetti del mercatino vicino casa e, come a me è accaduto, si può prendere una Peikan 120 o una Parker 51 o una Aurora 88 per una ventina di euro. O, come mi è capitato eccezionalmente solo un paio di mesi fa, una Pelikan 120 a soli 10 euro (beh, si, ne volevano 15 ma poi, contrattando....).
Poi può piacere o non piacere il vintage e il gusto di scommettere di poter fare il piccolo acquisto fortunato o anche quello, in uno con la scrittura, di poter fare in proprio qualche restauro leggero ma, anche questo, rientra nell’indole personale e insindacabile che ognuno di noi ha.
Poi potrei raccontarti di quella volta, solo due estati fa, che sul sito delle amazzoni presi una Pelikan M150 nuova a soli 34 euro (30 + 4 di spedizione) ma questa è un’altra storia.
Insomma, ogni tanto capitano le occasioni, quelle con la “O” maiuscola e, per me, parte del divertimento è scovarle.
Sono questi i motivi per cui non ho mai pensato di prendere una cinese (per me, giammai!) e non penso più da tempo oramai alle scolastiche. Poi è anche vero che adoro le penne a pistone che, in genere, sono praticamente fuori dal raggruppamento delle scolastiche, ma questa è un’altra storia. O forse no, è parte del ragionamento e dei motivi per cui le mie penne quotidiane non sono né cinesi né scolastiche.
A dire il vero qualche anno fa mi regalarono una cinese travestita da Mont Blanc Moon Walker. Scriveva benino, anche se nulla di eccezionale. A mio parere, non vorrei essere tacciato di ovvietà...., men che meno paragonabile all’originale (che pure posseggo). E vorrei pure vedere...! Ma dopo poco iniziò a macchiare e la laccatura del fusto venne via in un punto. Insomma divenne per me (per me...!) più un pugno nell’occhio che un piacere e la misi da parte. Poi l’ho regalata (avvisando che si trattava, evidentemente, di un falso).
Ora, per tutto quanto scritto, non vorrei che passasse il messaggio che non si debba acquistare il nuovo. Io per primo se sono in zona mi fermo in un noto negozio di Napoli a curiosare (e qualche acquisto, negli anni, l’ho pur fatto).
Tuttavia nel quotidiano (eppure mi sposto in moto, vado per uffici, da clienti, in cantiere, lavoro coi miei allievi e, ovviamente, lavoro allo studio) preferisco adoperare una Pelikan 120 o una 140 o una M150 o una M200 con pennini, se possibile, di misura F.
Sarò sconsiderato a portar dietro quotidianamente una Pelikan 120 o una M200? Boh, non so, non mi sono mai posto il problema. Evidentemente mi trovo bene così.