Brexit

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alfredop
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Messaggio da alfredop »

analogico ha scritto: A me francamente sta roba fa schifo, ma se vi piace un mondo così, omologato, dove tutti parlano la stessa lingua, e fanno le stesse cose alla stessa maniera, accomodatevi pure, io vi aspetto fuori.
Antonio, capisco in parte i tuoi sentimenti, voglio dirti però che la sfida dell'integrazione non è l'omologazione (su cui in parte concordo con te), ma proprio il rispetto dei diversi costumi e delle tradizioni (all'interno di ben definite regole legislative, tornerò su questo dopo).
Ben venga il pakistano a Stoccolma, che segua oppure no le sue tradizioni, l'importante e che io non abbia nulla da ridire quando lui non mangia per il ramadan, e che lui non si senta offeso se entro nel suo negozio con un panino. Tra europei questo tipo di problemi li abbiamo superati da tempo (fortunatamente, perchè quando li avevamo passavamo il tempo ad ammazzarci), e ti posso garantire che sarai sempre in grado di distinguere tra Roma, Parigi o Berlino, il bello e che oggi puoi decidere dove vivere e lavorare senza essere costretto in confini più limitati (guardando all'Italia in realtà abbiamo il problema opposto, i giovani sono quasi costretti ad emigrare, ma anche questo fatto, per il nostro paese non è una novità di oggi).
Il problema della lingua, è un falso problema, la nostra mente è più che capace di far fronte a diverse lingue, e nulla ci impedisce di avere un continente in cui la maggioranza è capace di parlare una lingua locale ed una internazionale (io preferisco l'inglese, perchè è la lingua del mio lavoro), d'altra parte, in italia continuano a resistere una miriade di dialetti, nelle scuole si studia ancora il latino, etc.

L'unica cosa su cui va cercata e imposta l'omologazione è il rispetto delle leggi: se l'infibulazione è una pratica dannosa per la salute della donna, in Europa l'infibulazione non si fa, chi la pratica va in galera, punto e basta. Ovviamente questo si ripete su un gran numero di altre cose, faccio un altro esempio, le direttivi europee sullo smaltimento dei rifiuti sono fatte per proteggere la salute umana, vanno rispettate da Stoccolma a Napoli, senza se e senza ma.
Se ci sono leggi che non ci piacciono, si trova il modo democratico per cambiarle.

Alfredo
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Siberia

Brexit

Messaggio da Siberia »

Parlate davvero di rinunciare alla propria identità nazionale in favore di una creazione artificiale?

Parlate davvero di diversità culturali che devono essere appianate e "adattate" l'una all'altra?
Io non credo che un' Europa composta da Stati federati porti a un appiattimento culturale. Per Europa federata intendo una politica economica in comune (come già accade) e una politica estera in comune, con un unico esercito europeo. Quello che dico non è fantascienza: è accaduto per 4 secoli con Roma antica.
Rimanendo più vicino a noi, la stessa GB con Scozia, Inghilterra, Galles e Irlanda del nord che hanno squadre di calcio diverse, pur appartenendo ad un unico Stato.
Secondo me l'appiattimento culturale sono i McDonald, i centri commerciali, chi passa le sue giornate su Facebook, chi non legge libri e chi ovviamente... usa solo le penne bic usa &getta ;)
Andrea_R

Brexit

Messaggio da Andrea_R »

quoto quoto e straquoto quanto detto da Siberia, frenkt e alfredop
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Messaggio da MaPe »

alfredop ha scritto:Ciro si trasferisce a Londra ed i britannici decidono di uscire dalla UE :D
Parliamone :) :) :)

Alfredo
La verità è che gli Inglesi sono invidiosi di Anastasia.








(Non so che altra scusa inventare)
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Messaggio da ciro »

MaPe ha scritto:
alfredop ha scritto:Ciro si trasferisce a Londra ed i britannici decidono di uscire dalla UE :D
Parliamone :) :) :)

Alfredo
La verità è che gli Inglesi sono invidiosi di Anastasia.






(Non so che altra scusa inventare)
Oh, ma si sta diffondendo la leggenda di Anastasia anche fra i nuovi arrivati! :lol:
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Messaggio da MaPe »

ciro ha scritto:
Oh, ma si sta diffondendo la leggenda di Anastasia anche fra i nuovi arrivati! :lol:
E' da molto tempo che leggo il forum, ma mi sono iscritto da poco ;) .
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Messaggio da ciro »

MaPe ha scritto:
ciro ha scritto:
Oh, ma si sta diffondendo la leggenda di Anastasia anche fra i nuovi arrivati! :lol:
E' da molto tempo che leggo il forum, ma mi sono iscritto da poco ;) .
Ovviamente scherzavo. :)

Poi, capirai: di questo passo diventerò il proprietario della 149 più famosa al mondo. :lol:
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Messaggio da shinken »

ciro ha scritto: Poi, capirai: di questo passo diventerò il proprietario della 149 più famosa al mondo. :lol:
Azz toccherà trovare un sostituto per Ingrid Bergman e Yul Brynner, per il film.
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Però sembra puù una pellicola di SF o un giallo
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Messaggio da angritti »

Io sono molto triste per la Brexit perché con l'uscita dell'Inghilterra e del Galles dall'unione l'Unione perderà dei pezzi importanti e pure il Regno Unito ne perderà perché vedo possibile l'indipendenza della Scozia e il ritorno dell'Ulster in seno all'Eire.
Ma i Britannici non sono mai stati dei veri europeisti, tranne forse i giovani, lo sapete cosa si dice da quelle parti?
Tempesta sulla Manica, il Continente è isolato!
Per il resto qualcuno qui parla di appiattimento culturale dell'Europa a causa dell'Unione, io non la vedo così, ogni paese manterrà la sua specificità e le sue tradizioni anche se a custodirle saranno cittadini nati in altre parti del continente, d'altra parte la Francia è sempre la Francia, la Spagna è la Spagna e così via, del resto anche gli Stati Uniti sono un insieme di Stati ognuno con le sue particolarità, San Francisco è ben diversa da New York, le sue tradizioni ed usanze e parliamo di una Nazione con la stessa lingua e le stesse origini.
Una lingua comune a tutti è una buona cosa e l'inglese è comunque candidato all'esserlo anche con l'UK fuori dall'EU, moneta comune, leggi comuni e tassazione simile sono tutte buone cose, non incidono sulle tradizioni e danno un senso di appartenenza.
Io mi sento a casa a Milano come a Parigi, a Madrid o a Londra, sarà perché parlo italiano, francese, inglese, spagnolo e milanese?
O perché mi sento profondamente europeo?
Quando sono stato negli USA nei discorsi ero considerato prima europeo e solo poi italiano.
Se vogliamo sopravvivere come cultura in questa Terra in evoluzione non abbiamo altra scelta che diventare una sola Nazione con tante particolarità.
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Messaggio da Dean82 »

Andrea_R ha scritto:quoto quoto e straquoto quanto detto da Siberia, frenkt e alfredop
E aggiungo: condivido quanto detto anche da angritti.

Eviterò di dilungarmi, altrimenti si scatena una polemica davvero infinita, comunque ci temgo a dire questo: quando le persone che hanno votato per il 'leave' vengono intervistate e dicono 'io non sono inglese, sono britannico!' oppure 'cosa mi interessa se ci saranno difficoltà economiche, io di soldi non ne avevo nemmeno prima' ecco che mi preoccupo. Certo, sono solo due esempi e quindi un numero ben lontano dal rappresentare un campione statistico, tuttavia a me generano sensazioni e sentimenti negativi. Infine, qualunque decisione - giusta o sbagliata - ricade sui giovani, fosse solo per il tempo (medio, sgrat sgrat) che a costoro rimane da vivere.
Mi fermo qui...

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Messaggio da paki »

Io invece ho visto l'esatto opposto; un tizio che ai microfoni dei giornalisti esclama: "Io non sono britannico, io sono inglese! Veniamo da un impero e non abbiamo bisogno di nessuno!" poi continua mostrando il braccio; "Questo tatuaggio è la croce di San Giorgio, la bandiera dell'Inghilterra, non la Union Jack!"
Insomma, questo avrebbe mandato a quel paese non solo l'UE ma anche Galles, Scozia, Irlanda del Nord...
Ovvio che non è piaciuto per niente neanche a me.
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Messaggio da Dean82 »

@Pasquale: sai che crede tu abbia ragione? E che io abbia scritto (molto) male quanto stavo pensando... -.-"
Dino

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Messaggio da analogico »

Milioni di persone sono morte per poter dare al maggior numero di persone nel nostro Continente la possibilità non solo di esprimere la propria volontà, ma per fare in modo che la volontà espressa conti per davvero.
Si chiama democrazia, in molte parti del mondo ancora oggi non si sa cosa sia e si dice che questo è male.
Però la democrazia o è benedetta sempre o non lo è mai, non può esserlo solo quando si esprime in certe direzioni.
Resto davvero attonito quando sento affermare da taluni "ferventi democratici" che non si sarebbe dovuta lasciare al popolo Britannico la libertà di esprimersi sulla cosiddetta Brexit, che poi sono sempre quegli stessi ferventi democratici che non avrebbero smesso di cantare le lodi alla Gran Bretagna madre delle libertà democratiche, qualora il risultato delle urne avesse accontentato i loro desideri.
Chi al posto dei cittadini Britannici sarebbe dunque titolare del diritto di decidere cosa è bene e cosa è male per il loro Paese ??
Forse gli Italiani, i Bulgari, i Rumeni gli Islandesi o forse tutta quella pletora di politichetti da strapazzo e di burocrati panciuti di eterogenea provenienza insediati a Bruxelles ed alimentati a forza di decine di migliaia di euro al mese prelevati dalle tasse degli europei ?
Avevano forse costoro il diritto di decidere sul futuro del popolo Britannico più del popolo Britannico stesso ??
Piaccia o non piaccia, il popolo Britannico si è espresso in maniera inequivocabile, e questa volontà merita rispetto come tutte le espressioni democratiche.
Il tempo dirà quali saranno i frutti di questa volontà.
Personalmente ho fiducia che i Britannici sapranno fare fronte alle eventuali difficoltà che dovessero insorgere, e sapranno sbrigarsela, ne hanno dato ampia testimonianza nella storia.
A Bruxelles per ovvie ragioni hanno il terrore che Londra possa dimostrare al Continente che ci può essere vita oltre l'Unione e quindi metteranno a tutti i costi i bastoni tra le ruote, ma io senza dubbi tifo affinchè Londra ce la faccia, e di certo seguo la cosa con interesse e curiosità.
Antonio

Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
(Emil M. Cioran)
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