Antonio, capisco in parte i tuoi sentimenti, voglio dirti però che la sfida dell'integrazione non è l'omologazione (su cui in parte concordo con te), ma proprio il rispetto dei diversi costumi e delle tradizioni (all'interno di ben definite regole legislative, tornerò su questo dopo).analogico ha scritto: A me francamente sta roba fa schifo, ma se vi piace un mondo così, omologato, dove tutti parlano la stessa lingua, e fanno le stesse cose alla stessa maniera, accomodatevi pure, io vi aspetto fuori.
Ben venga il pakistano a Stoccolma, che segua oppure no le sue tradizioni, l'importante e che io non abbia nulla da ridire quando lui non mangia per il ramadan, e che lui non si senta offeso se entro nel suo negozio con un panino. Tra europei questo tipo di problemi li abbiamo superati da tempo (fortunatamente, perchè quando li avevamo passavamo il tempo ad ammazzarci), e ti posso garantire che sarai sempre in grado di distinguere tra Roma, Parigi o Berlino, il bello e che oggi puoi decidere dove vivere e lavorare senza essere costretto in confini più limitati (guardando all'Italia in realtà abbiamo il problema opposto, i giovani sono quasi costretti ad emigrare, ma anche questo fatto, per il nostro paese non è una novità di oggi).
Il problema della lingua, è un falso problema, la nostra mente è più che capace di far fronte a diverse lingue, e nulla ci impedisce di avere un continente in cui la maggioranza è capace di parlare una lingua locale ed una internazionale (io preferisco l'inglese, perchè è la lingua del mio lavoro), d'altra parte, in italia continuano a resistere una miriade di dialetti, nelle scuole si studia ancora il latino, etc.
L'unica cosa su cui va cercata e imposta l'omologazione è il rispetto delle leggi: se l'infibulazione è una pratica dannosa per la salute della donna, in Europa l'infibulazione non si fa, chi la pratica va in galera, punto e basta. Ovviamente questo si ripete su un gran numero di altre cose, faccio un altro esempio, le direttivi europee sullo smaltimento dei rifiuti sono fatte per proteggere la salute umana, vanno rispettate da Stoccolma a Napoli, senza se e senza ma.
Se ci sono leggi che non ci piacciono, si trova il modo democratico per cambiarle.
Alfredo