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Acquisti veneziani, prodotti da una piccola Fonderia Artistica, in maniera del tutto artigianale.
Una in lega di bronzo (la "Dogale")) e l'altra una pre-produzione in vetro veneziano, di difficile lavorazione (un sottile cilindro realizzato manualmente). Ma all'arancio non si comanda!
La Dogale supera, chiusa, i 13 cm e quella in vetro, più massiccia, raggiunge i 14,5.

Che belle penne che avete! Io scrivo con una twsbi eco, un nuovo acquisto, mi piace molto! Saluti, Lorenzo

Queste sono le mie quattro penne in uso!
Se vi interessa ho anche delle foto macro dei pennini

Scusate per la cacografia,
Lorenzo

Come promesso all’atto della mia presentazione, vi posto le foto delle mie ragazze, tutte Aurora appartenenti alle serie 88/98, e che vanno dal 1950 alla seconda metà anni ’60.

Iniziamo con le 88 con caricamento a pistone: Passiamo alle penne appartenenti alla famiglia 88 con caricamento a cartuccia/converter: Infine le 98, in particolare la placcata oro a pistone (magnifica, una vera N.O.S.) e la “Internazionale” a cartuccia/converter: Grazie per lo spazio concessomi.
Vincenzo

Stamattina m'è presa la passione per la prima delle penne che ho acquistato ai mercatini.

Si tratta di una Parker "51" aereometrica in colorazione Dove Gray. Quando l'ho acquistata aveva il puntale spezzato, il cappuccio era quello di una Parker "21" che tra l'altro non aveva nemmeno il gioiello e aveva un pennino B che non m'era per niente simpatico.
Mi ricordo che quando l'acquistai fu anche il primo giorno che passai a casa di Massimo e dedicammo un pomeriggio intero a fargli le coccole. Massimo limò il puntale spezzato e mise a posto sapientemente il pennino che era storto.
Col tempo ho trovato una Eversharp che praticamente è una copia della 51 ma col pennino in acciaio, caricamento a pulsante di fondo e più sottile; io ho preso il cappuccio che reca la scritta "EVERSHARP 18KR." (se qualcuno avesse idea di cosa significa precisamente il "18KR.") e vi ho sostituito il controcappuccio interno per fargli ospitare la mia 51. Poi ho rubato da Massimo un pennino M molto più consono alla mia grafia ed ora devo dire che mi è molto più simpatica.

A voi qualche scatto.

Le so tutte.....forse

Buongiorno.
Ed ecco le mie penne:
Sitratta di un Aurora 98 (ne ho due) con caricamento converter ; ancora Aurora 98 caricamento a pistone con pulsante che sparisce dopo la ricarica;una Zenith Extra; una Aurora Ipsilon cartucce/converter; una Lalex, marchio a me sconosciuto che ho preso sia per l'estetica che per il caricamento a pistone e anche qui il pulsante sparisce dopo la ricarica. poi c'è da ridere (lo so) perchè si tratta di penne comprate su una bancarella e, stando al venditore, comparse in edicola una quindicina di anni fa e dovrebbero essere la riproduzione (alla buona e con molta immaginazione) di penne blasonate. Non ho capito a quali originali s'ispirano. le ho comprate perché il blocco costava dieci euro e poi cosa strana, dopo il lavaggio, funzionano alla, perfezione, a cartucce ovviamente. Per finire all'insegna del trash che più trash non si può due anonime made in Twain, funzionanti senza esitazioni. per la qualità delle foto chiedo scusa ma al momento il set per la macrofotografia l'ho prestato e ho cercato di rimediare alla meglio.
mario

Ne ho dimenticata una, provvedo

Qualche scatto della mia Aurora 88P.

Una piccola Kaweco Dia, completa di un bellissimo e pratico astuccio.

La mia prima vintage, Kaweco Elite.

Stylomine, prima e dopo lucidatura ... e sbreccatura cappuccio per caduta

In heavy rotation...
Sawa Oversize
Anonima tedesca
Faber Castell Ondoro
Columbus
Omas Extra
Sheaffer old timer
Waterman Charleston