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Nick Drake - Day is done

SJONES81 ha scritto:Nick Drake - Day is done

La classe di Nick Drake è immutabile nel tempo. Peccato se ne sia andato così giovane; credo sia stato uno dei musicisti più raffinati degli anni Sessanta - primi Settanta. A differenza di gruppi e musicisti che hanno mietuto successi per decenni, suoi contemporanei, la sua musica anche ad ascoltarla adesso non è minimamente invecchiata....

Irishtales ha scritto:
SJONES81 ha scritto:Nick Drake - Day is done
La classe di Nick Drake è immutabile nel tempo. Peccato se ne sia andato così giovane; credo sia stato uno dei musicisti più raffinati degli anni Sessanta - primi Settanta. A differenza di gruppi e musicisti che hanno mietuto successi per decenni, suoi contemporanei, la sua musica anche ad ascoltarla adesso non è minimamente invecchiata....

Condivido tutto! Eterno, peccato per la prematura scomparsa!

The Black Keys - Tighten Up

Il grande Pepe Romero
Recuerdos de la Alhambra ( Francisco Tárrega)

maxpop 55 ha scritto:
Andrea_R ha scritto:Django!!! e Faber!
Tanti chiittarristi Jazz hanno trovato in lui fonte di ispirazione come Barney Kesselil chitarrista preferito di Grappelli.

Ho conosciuto John jorgerson che ha interpretato e suonato realmente i brani di django in un film (gioco di donna, credo sia il titolo ... Non l'ho visto).
Ho cenato con Tommy Emmanuel che dopo un concerto che organizzai, insieme a tanti amici, ha suonato fino alle 4.00 del mattino... Ha suonato pure Stephen Bennett con una harp guitar.
Comunque ascolto sia la classica, sia jazz... La mia preferenza va per gli anni precedenti al secondo conflitto mondiale.
Ultimamente mi sono avvicinato alla musica folk... Blue grass, old time, folk inglese, irlandese, europeo.
... poi Steve Vai e Satriani.
Purtroppo ascolto anche le mie di composizioni!

Comunque adoro quel "rockettaro" di Beethoven... Che carica!

Immunin da ogni pregiudizio musicale

Stamani è tempo di ....Francois Adrien Boieldieu

Oggi mi sentivo in vena per una immersione totale nella kosmische musich (che gli inglesi battezzarono in maniera alquanto dispregiativa krautrock). Dopo una buona dose di Neu!, Can, Klaus Shultze, Tangerine Dream, Manuel Gottsching e svariati altri, quale maniera migliore di finire, se non con quello che può essere considerato il seme generatore (la kosmische musik nasce con i Neu! fondati da due suoi allievi) di quel tipo di espressività ovvero Karleheinz Stockhausen?

Notevole, non la conoscevo. Grazie per averla condivisa. Non è una musica facile, però è di grande atmosfera. Come sottofondo musicale rilassa tantissimo e aiuta la concentrazione. A me ha trasmesso anche un senso di "aria pulita". Ammetto che un po' di ragione gli inglesi ce l'abbiano, definendola krautrock, perchè in effetti è tanticchio pesantuccia da digerire.

In realtà Stockhausen non è krautrock, rientra nel novero dei compositori classici. Sono stati i suoi allievi che hanno portato le sue idee espressive in ambito più popolare contaminandole con influenze jazz e psichedeliche originando il cosiddetto krautrock (che però loro definivano musica cosmica).
Più che pesante, a volte è disorientante, non offrendo riferimenti tonali o ritmici; inoltre andrebbe ascoltata con impianti multicanale in una configurazione simile a quella indicata nell'immagine: in quel caso l'ascoltatore è avvolto dalla musica e viene sorpreso e spiazzato dalle variazioni di provenienza. Purtroppo o vivi in un auditorium o devi beccare qualche raro concerto

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Comunque Stockhausen non si limitava all'elettronica, ha composto pezzi per orchestra o ensemble convenzionali e non convenzionali come un quartetto per archi ed elicotteri

gandalff ha scritto:Karleheinz Stockhausen

Disorientante e disturbante sono termini davvero azzeccati! Non so perché, ma d'istinto mi ricorda alcune delle opere di Henri Dutilleux.
Mi incuriosisce, lo ascolto, mi concentro, mi perdo, ritrovo forse un senso e poi mi perdo ancora. Alla fine mi piace.

Ma poi ascolto Satie; un ombrello in un giorno di pioggia.