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Differenza di tratto

Inviato: mercoledì 15 luglio 2015, 16:23
da StefanoB
Credo che dobbiamo apettare molto.
Il Fusion credo sia una trovata pubblicitaria.
La qualità dovrebbe emergere scrivendo molto.
Il pennino si scalda
L'oro scatena la qualità.
Sarà vero?
Appena trovo i soldi lo provo

Re: Differenza di tratto

Inviato: mercoledì 28 ottobre 2015, 21:20
da Sargasso
A tutt'oggi credo che nessuno possa smentirti,
Con tutta la buona volontà ancora non si capisce il meccanismo.
O meglio, appare irrazionale.
Grazie

Re: Differenza di tratto

Inviato: venerdì 18 dicembre 2015, 19:39
da gcarlo
Ciao a tutti
Con molto ritardo rispondo
io ho una Fusion B2, non riesco a capire esattamente il meccanismo di funzionamento del pennino, ho meglio una idea me la sono fatta.
Il calore, che si può sviluppare con il "mini atrito" che si sviluppa scrivendo, con le due diverse composizioni di mettallo, dovrebbe rendere più fluido l'inchiostro.
Io la uso quasi tutti i giorni , in alternanza con una Dolce Vita, acquistata da circa 1 anno con inchiostro Tanzanite, , posso dire che mi citrovo veramente bene, come con la sua sorella. In effetti dopo qualche riga scorre meglio il pennino
colgo l'occasione per porre a tutti un

BUON NATALE e un felice ANNO 2016 :D :D :D

Re: Differenza di tratto

Inviato: domenica 20 dicembre 2015, 1:50
da piccardi
gcarlo ha scritto:Ciao a tutti
Il calore, che si può sviluppare con il "mini atrito" che si sviluppa scrivendo, con le due diverse composizioni di mettallo, dovrebbe rendere più fluido l'inchiostro.
Da cosa derivi un rapporto fra la produzione di calore per attrito sulla punta (hai una valutazione di quanto possa essere e di che innalzamento di temperatura possa portare), e la fluidità dell'inchiostro ? In cosa la placchetta, che è semplicemente appoggiata sopra l'acciaio e con l'inchiostro non viene neanche in contatto cambierebbe la situazione rispetto ad un normale pennino che non ce l'ha?

Il fusion scrive benissimo, e personalmente lo trovo esteticamente molto gradevole, ma delle spiegazioni sui presunti effetti sulla fluidità dell'inchiostro non ne ho ancora sentita una convincente.

Simone

Re: Differenza di tratto

Inviato: domenica 20 dicembre 2015, 11:33
da gcarlo
Il mio ragionamento è basato sull'esperienza personale.
No non posso darti un valore, ma pensa che anche un dito sfregato su della carta provoca atrito e come qualcque cosa sfregata fa aumentare la temperatura, ovviamente la temperatura non è registrabile con i comuni termometri. Il mio ragionamento deriva dal fatto, che per lavoro ho utilizzato delle sonde che potevano rilevare lo 0,0001 °C e avevano come sonda una bimetalica, cioè una sonda e formata da due metalli di composizione differente a contatto tra loro
Se in linea c'è qualcuno che può darmi conferma o smentita sarà sempre ben accetta,
comuncque anche se il mio ragionamento fosse errato la penna scrive benissimo e come già fatto la consiglierei per un'acquisto

saluti

Re: Differenza di tratto

Inviato: domenica 20 dicembre 2015, 20:48
da piccardi
gcarlo ha scritto: No non posso darti un valore, ma pensa che anche un dito sfregato su della carta provoca atrito e come qualcque cosa sfregata fa aumentare la temperatura, ovviamente la temperatura non è registrabile con i comuni termometri. Il mio ragionamento deriva dal fatto, che per lavoro ho utilizzato delle sonde che potevano rilevare lo 0,0001 °C e avevano come sonda una bimetalica, cioè una sonda e formata da due metalli di composizione differente a contatto tra loro
Anche se è successo una vita fa, ho preso un dottorato in fisica, e qualcosa sull'attrito ancora me la ricordo.

Lo strofinamento genera senz'altro calore, ma lo fa dove si sfrega, e la punta del fusion è identica a quella di qualunque pennino normale. E si il calore si diffonde anche (ma li fa anche dalle dita, che non sono poi così lontane). E le termocoppie misurano una differenza di potenziale elettrico fra due metalli in funzione della temperatura ... ma ... Ma si parla di qualche decina di microvolt per grado, e comunque le termocoppie servono per rilevare elettricamente una variazione di temperatura, non per accelerare fluidi (che nel caso peraltro manco ci passano attraverso, come dovrebbero farlo?) Inoltre l'aumento di temperatura comunque ci sarebbe tale e quale su un pennino normale, avere un qualcosa che potrebbe renderlo misurabile non vedo cosa c'entri col migliorare il flusso di un liquido sottostante.

Detto questo il pennino fusion scrive senz'altro molto bene, ma finora non ho ancora sentito una spiegazione fisicamente plausibile sul perché dovrebbe favorire il flusso di inchiostro rispetto ad un pennino normale.

Simone

Re: Differenza di tratto

Inviato: lunedì 21 dicembre 2015, 14:43
da sampei
Orsu signori, si tratta di magia pura!
Comunque un buon pennino!

Re: Differenza di tratto

Inviato: lunedì 21 dicembre 2015, 15:23
da ciro
La butto lì:
con l'aumento di temperatura - ipotizzando che sia sufficiente - il pennino - che si può assumere come una lamina bi-metallica tende a flettere da un lato (probabilmente quello opposto all'alimentatore) per il principio dell'allungamento termico che spiegherò più sotto per chi è a digiuno di fisica. Questo dovrebbe far sì che ci sia un canale maggiore per lo scorrimento dell'inchiostro e di conseguenza flusso maggiore.

Il fenomeno dell'allungamento termico è un fenomeno che ben conosce chi bazzica nell'ambiente ferroviario. Vi siete mai chiesti come mai fra un segmento di binario e l'altro c'è sempre un po' di spazio? Perché in estate, col calore del sole i binari metallici tendono ad allungarsi e di conseguenza se si trovassero troppo vicini tenderebbero a spingersi fino ad alzarsi dal suolo.
Questo fenomeno vale per tutti i metalli, ed è usato anche nei termometri, infatti quando il termometro si riscalda il mercurio contenuto al suo interno aumenta di volume in modo proporzionale alla temperatura. Altri termometri che usano questo principio sono quelli a lamina bimetallica (non a termocoppie), una lamina composta da due metalli quando viene sottoposta ad una variazione di temperatura tende a flettere verso l'uno o l'altro metallo. Questo perché ogni metallo reagisce diversamente al principio dell'allungamento. A parità di variazione di temperatura un metallo si allunga più dell'altro quindi dato che un lato della lamina sarebbe più corto dell'altro la lamina tende a flettere verso il lato corto.

Spero di essere stato utile.

Re: Differenza di tratto

Inviato: lunedì 21 dicembre 2015, 22:56
da piccardi
ciro ha scritto:Altri termometri che usano questo principio sono quelli a lamina bimetallica (non a termocoppie), una lamina composta da due metalli quando viene sottoposta ad una variazione di temperatura tende a flettere verso l'uno o l'altro metallo.
Per vedere flessioni significative ci vogliono variazioni signifiicative di temperatura, che allo strisciare sulla carta, vista la scarsa energia meccanica in gioco, mi paiono assai poco verosimili. E comunque se l'effetto voluto fosse solo quello di allargare il condotto non ho molto senso farlo per dilatazione termica basterebbe farlo più largo e basta. E se ci volesse una flessione hai già quella per la pressione sulla punta è senz'altro di almeno un ordine di grandezza più grande.

Simone

Re: Differenza di tratto

Inviato: martedì 22 dicembre 2015, 9:06
da Francè
Voi siete fisici e tutto è perfetto per voi. Uno 0.0001% rimane tale "per sempre".
Parliamo di infinitesime variazioni di lunghezza dovute a piccolissime variazioni di temperatura con conseguenti flessioni anche loro ...esime.
Affinchè sia apprezzabile tutto questo sarei curioso di sapere la precisione con la quale è costruito i pennino! :shock: :D

Inutile avere una variazione dello 0,... per poi inserire il tutto in una catena di approssimazioni (viscosità inchiostro, costruzione pennini variabile, temperatura ambiente, pressione della mano, ruvidità carta, ...).

Re: Differenza di tratto

Inviato: martedì 22 dicembre 2015, 17:00
da piccardi
Francè ha scritto:Voi siete fisici e tutto è perfetto per voi. Uno 0.0001% rimane tale "per sempre".
Ti stai confondendo coi matematici...

Simone

Re: Differenza di tratto

Inviato: mercoledì 23 dicembre 2015, 8:17
da Francè
piccardi ha scritto:
Francè ha scritto:Voi siete fisici e tutto è perfetto per voi. Uno 0.0001% rimane tale "per sempre".
Ti stai confondendo coi matematici...

Simone
Stavo scherzando :D
Visti i ragionamenti tecnicamente esatti ma umanamente non apprezzabili...

Re: Differenza di tratto

Inviato: mercoledì 23 dicembre 2015, 10:20
da nemesy75
Questo:

"Grazie alle sue caratteristiche costruttive, l’inchiostro è reso più fluido in prossimità della punta del pennino, perché FUSION presenta una “lastra” di materiale prezioso (oro, palladio o altre leghe nobili), che per le caratteristiche di elevata conducibilità termica, tenderà a riscaldare il metallo sottostante (acciaio, titanio o altri); a sua volta il metallo sottostante trasferisce il calore all'inchiostro in transito tra il conduttore e la punta del pennino. Il maggior calore rende più fluido l’inchiostro. Nel contempo, il pennino avrà caratteristiche di resistenza e durata a lunghe sessioni di scrittura, superiori a quelle dei pennini completamente in oro."

è quello che vi riporto pedissequamente copiato da una brochure della Delta che ho finalmente ritrovato nei meandri del mio hard disk - l'avevo conservata in quanto mi incuriosiva il particolare pennino -.

Si legge ancora che il pennino sia protetto da brevetto internazionale. Magari reperendo tale brevetto si potrà soddisfare le curiosità fisiche che conducono a tale affermazione.

Re: Differenza di tratto

Inviato: mercoledì 23 dicembre 2015, 17:02
da Ottorino
Ammettiamo, per amor di discussione, che sia vero e che si innalzi di un grado la temperatura del pennino.

Alcuni dati di viscosità dell'acqua a 20 e 21 gradi celsius

20,005 °C = 0,0010015
21.005 °C = 0,00097744

differenza di 0,00002406 poise

A me questi dati servono per dei calcoli di laboratorio in misure densimetriche che variano con la temperatura.

Domando: (domanda vera perchè non ho esperienza in merito )
Una differenza di viscosità di questo genere è una cosa avvertibile ?

Re: Differenza di tratto

Inviato: mercoledì 23 dicembre 2015, 17:12
da Phormula
Temo che sia inavvertibile.
Se poi aggiungiamo il fatto che un inchiostro non è (solo) acqua distillata ma contiene una infinità di altre cose, il cambiamento potrebbe essere diverso da un inchiostro all'altro e non necessariamente in positivo.

Considerato che io sono uno dei pochi che usano una penna per ore senza interruzione e quindi nelle condizioni di maggiore stress per un sistema pennino-alimentatore, che deve continuare ad assicurare un flusso costante nel tempo, la mia esperienza soggettiva con un pennino fusion è che in termini di utilizzo pratico non cambia nulla rispetto ad un pennino Delta in acciaio della stessa misura, forse il Fusion è un pelo più rigido per via dello spessore maggiore, ma, essendo i pennini in acciaio Delta abbastanza rigidi, non ho notato questa gran differenza.