pennini Montblanc anni 50 e attuali, differenze? nessuna

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Daniele
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Messaggio da Daniele »

Se ti è capitata una 142 con pennino sfigato non vuol dire che tutte siano così.... :lol:
Tutta questa discussione è basata sulla tua unica penna dell'epoca e arrivi addirittura a generalizzare tutte le Montblanc del periodo.
Insomma, persson, non è piccardi che deve dimostrare che vi erano pennini flessibili ma tu che dovresti provare qualcos'altro prima di enunciare la verità inoppugnabile.
Daniele

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Messaggio da persson »

sfigato?
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IMG_1629.JPG (460.04 KiB) Visto 2002 volte
perchè che problemi avrebbe? è falso?
è piegato?
è di una penna della serie economica?
no, è semplicemente quello di serie che veniva montato in quell'epoca su un prodotto di una specifica serie la 14x, quindi perchè dovrebbe essere differente da quello delle sue coetanee sorelle?
io dalla pagina che ho allegato ho dimostrato quello che è capace di fare in termini di flessibilità, confrontato con quello che fanno quelli attuali... ben poco e nn ho bisogno di spendere altri soldi per vedere lo stesso risultato.
tu mi parli di differenze stellari con quelli odierni... ti riferisci ad un pennino di una MB della stessa serie della mia? se si allora mostramelo... e mostrami queste differenze.
idem per Piccardi
magari sarà pure vero... ma per quale motivo dovrei cedervi sulla parola?
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Messaggio da piccardi »

persson ha scritto: no, io nn mischio niente, per prima cosa nn hai neppure detto che solo alcune anni 50 potevano averlo e fino a prova contraria avendone in mano una, che è per me più che rappresentativa della produzione di allora, nn ne esistono, che esistono lo affermi tu, ma ai miei occhi resta solo una tua affermazione, se riuscirai a farmene vedere una ne prenderò atto a quel punto, nn prima.
Certo che non lo avevo detto, dato che per me è scontato che ci possano essere penne antiche con pennini più o meno flessibili. Se cerchi negli archivi del forum troverai diversi avvisi miei a chi faceva l'equazione Waterman 52 = pennino flessibile, dato che se pure in quel caso son più frequenti i flessibili, comunque non tutti lo sono. E te l'ho comunque detto appena ho realizzato che avevi fatto l'erronea assunzione che fossero tutti uguali.

Certo questa resta una mia affermazione, d'altronde come tu ti basi sulla tua esperienza io mi baso sulla mia. Solo che di 14x anni '50 io ne ho usate e provate ben più di una. E visto che a quanto pare ancora non ti è chiaro (o lo stai ignorando di proposito?) te lo ripeto, l'apertura dei rebbi non significa che un pennino sia flessibile, dipende da quanta pressione ci vuole per farlo.

Simone
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Messaggio da piccardi »

persson ha scritto:magari sarà pure vero... ma per quale motivo dovrei cedervi sulla parola?
Perché abbiamo più esperienza di te con le antiche e non ci basiamo su quel che capita con un singolo esemplare.

Se ho proseguito nella discussione finora è per evitare che altri si potessero fare idee sbagliate. Ma mi pare che la questione sia ormai abbastanza chiara.

Se preferisci pensare che siamo dei bugiardi e ci inventiamo le cose fai pure, per quanto mi riguarda la cosa si chiude qui.

Simone
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Messaggio da kircher »

MI pare che Persson esiti ad accettare che un'azienda monti pennini flessibilie e non flessibili sul medesimo modello, senza contraddistinguerli minimamente. In attesta che qualcuno lo dimostri con le montblanc (di cui purtroppo ho pochissima esperienza diretta), io posso assicurare che la Parker (un'azienda sicuramente più grande e globalizzata della Montblanc) montava pennini (abbastanza) flessibili sulle sue vacumatic che all'apparenza sono perfettamente indistinguibili dai pennini rigidi. Non so se all'epoca (fra gli anni Trenta e i Cinquanta) si vendessero in scatole diverse, o fossero contrassegnati in qualche modo nel materiale informativo allegato, ma oggi l'unico modo per conoscerne la flessibilità è provarli.
Andrea_R

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Messaggio da Andrea_R »

kircher ha scritto:MI pare che Persson esiti ad accettare che un'azienda monti pennini flessibilie e non flessibili sul medesimo modello, senza contraddistinguerli minimamente. In attesta che qualcuno lo dimostri con le montblanc (di cui purtroppo ho pochissima esperienza diretta), io posso assicurare che la Parker (un'azienda sicuramente più grande e globalizzata della Montblanc) montava pennini (abbastanza) flessibili sulle sue vacumatic che all'apparenza sono perfettamente indistinguibili dai pennini rigidi. Non so se all'epoca (fra gli anni Trenta e i Cinquanta) si vendessero in scatole diverse, o fossero contrassegnati in qualche modo nel materiale informativo allegato, ma oggi l'unico modo per conoscerne la flessibilità è provarli.
per la Parker non lo so però ad esempio la wahl eversharp incideva flexible o manifold, la waterman aveva i pennini "colorati" o meglio un color code con le fascette e le incisioni
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Andrea_R ha scritto: per la Parker non lo so però ad esempio la wahl eversharp incideva flexible o manifold, la waterman aveva i pennini "colorati" o meglio un color code con le fascette e le incisioni
La scritta della Wahl c'è solo su alcune serie di modelli. Le Personal Point poi avevano una loro tipologia a parte, ben illustrata nelle pubblicità, ma non scritta sui pennini. Sulle Skyline non c'è nessuna indicazione, eppure anche li, di nuovo alquanto rari, esistono dei flessibili, come esistono dei rigidissimi ma le stampigliature sono identiche. In questi casi l'unico indizio è la forma che può essere un po' diversa con ali allungate, ma sulla flessibilità oltre alla forma del pennino e alla lunghezza delle ali, incide anche la lega.

La Waterman marcava accountant i pennini extrarigidi da contabile (per scrivere sulla carta carbone), ma solo per alcune serie. Negli anni '10/'20 vengono riportati diverse centinaia di tipi di pennini diversi, fra misure del pennino, della punta e altre caratteristiche come la flessibilità ma sul pennino c'era solo scritto la misura dello stesso. Ed anche con l'uso del codice di colori, questo c'è sempre solo per le ripple e per la produzione di un breve periodo, poi sparisce e si ritorna all'assenza di indicazioni. Sulla mia Patrician ad esempio non c'è (qualcuna invece lo riporta) eppure è uno dei migliori flessibili che ho, ma ne ho maneggiate anche di molto rigide.

Simone
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Messaggio da kircher »

anche per le mie conklin endura, lo sfortunato pennino rigido non è contrassegnato (anche se la forma è riconoscibilmente diversa) in alcun modo che lo distingua dagli stupendi pennini più flessibili. Ma il caso Parker è più conclusivo perché non si trattava di un'azienda piccola, ma di una delle due aziende maggiori, in un contesto di estrema standardizzazione come gli USA.
Andrea_R

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Messaggio da Andrea_R »

Grazie per le precisazioni, non si finisce ai di imparare :shock:
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Messaggio da Misso »

Forse dirò qualcosa di non "politically correct" e probabilmente il poco tempo che frequento il forum mi inganna, ma da subito ho avuto l'impressione che fra i malati di inchistro sia diffusa un po' la moda di snobbare le Montblanc.

Sono diventate indubbiamente uno "status symbol" e vengono sfoggiate da tanti personaggi che le tengono sulla scrivania o nel taschino solo per fare i fighi (per scrivere magari usano la penna pubblicitaria che hanno avuto in regalo dal benzinaio al cambio d'olio...).

Io di Montblanc ne ho due (una 146 del '90 e una 254 della fine anni 50) e quando mi capita di usarle, c'e' sempre qualcuno che le nota e con aria da esperto mi fa capire che le conosce, sperticandosi in lodi spropositate. Il bello e' che ogni tanto tutte 'ste lodi vengono spese anche per la mia Ero Major, una vecchia (e onesta) scolastica nera e oro che ad un profano (stellina bianca a parte) sembra tanto una MB, mentre mai nessuno degna di nota la mia Omas Extra Lucens anellata degli anni '30 che e' di una bellezza indescrivibile!

Insomma tutta 'sta notorietà al grande pubblico delle MB, a volte le rende un po' antipatiche anche a me....!
Poi le carico, comincio a scrivere e .... me ne rinnamoro subito!
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Messaggio da alfredop »

Scusate, in allegato trovate una pagina di un catalogo Montblanc del 1969. Come si può vedere i pennini sono divisi in tre grandi categorie flessibile, rigido, e rigido obbliquo.
Direi che questo può servire a mettere un punto fermo alla discussione: nel 1969 (e quindi a maggior ragione prima) Montblanc aveva in produzione pennini rigidi e pennini flessibili, oggi questa distinzione (sto parlando di Montblanc) non c'è.

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Messaggio da persson »

oh! ecco, questa è una cosa molto interessante!
e immagino che se facevano questa distinzione su un catalogo, anche le penne o il loro corredo dovevano avere dei segni di distinzione, se nn altro anche per i venditori (nn credo si mettessero a fare le prove difronte alla specifica richiesta di un cliente)
grazie!
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Messaggio da alfredop »

persson ha scritto:oh! ecco, questa è una cosa molto interessante!
e immagino che se facevano questa distinzione su un catalogo, anche le penne o il loro corredo dovevano avere dei segni di distinzione, se nn altro anche per i venditori (nn credo si mettessero a fare le prove difronte alla specifica richiesta di un cliente)
grazie!
L'indicazione della misura del pennino ed il modello spesso si trovava sul fondello, il tipo invece non l'ho mai visto indicato. D'altra parte sulla tua 142 che indicazioni ci sono?

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Messaggio da persson »

sono incisi numero di modello e misura pennino e proprio per questo motivo, dato che stampavano su ogni singola penna questi codici, ed in alcuni casi ne stampavano addirittura uno di cui ancora oggi nn se ne conosce bene il significato, la famigerata "G", che mi sembra del tutto inverosimile che nn indicassero con un codice, un aspetto che avesse dei riscontri così importanti sull'usabilità della penna (ad esempio Ottorino poco sopra ha scritto che lui da utente finale se si imbatte in un flessibile ha praticamente una penna inusabile per le sue caratteristiche di scrittura).
e tieni oltre modo conto che Montblanc ha sempre puntato molto su questo aspetto, nn ne ho la certezza assoluta, ma me lo diceva il rivenditore di Perugia che i set del "writing test" come ci sono oggi e che ogni rivenditore autorizzato possiede per farti provare le varie misure di pennino disponibili (oggi a dire il vero oltre alle 8 penne con i differenti pennini sono costituiti anche dagli otto calamai con le tonalità di inchiostri standard e tre modelli giganti con le tre tipologie di punte, quelle a profilo tondo ef, f, m, quelle a profilo piatto b, bb e quelle a profilo obliquo, om, ob, obb... prima erano costituiti da una scatola di legno con le otto penne ed inciso sul fusto "writing test" e la corrispondente misura)... dovrebbero essere stati introdotti tra gli anni 60 e 70.
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Messaggio da alfredop »

persson ha scritto:sono incisi numero di modello e misura pennino e proprio per questo motivo, dato che stampavano su ogni singola penna questi codici, ed in alcuni casi ne stampavano addirittura uno di cui ancora oggi nn se ne conosce bene il significato, la famigerata "G", che mi sembra del tutto inverosimile che nn indicassero con un codice, un aspetto che avesse dei riscontri così importanti sull'usabilità della penna (ad esempio Ottorino poco sopra ha scritto che lui da utente finale se si imbatte in un flessibile ha praticamente una penna inusabile per le sue caratteristiche di scrittura).
e tieni oltre modo conto che Montblanc ha sempre puntato molto su questo aspetto, nn ne ho la certezza assoluta, ma me lo diceva il rivenditore di Perugia che i set del "writing test" come ci sono oggi e che ogni rivenditore autorizzato possiede per farti provare le varie misure di pennino disponibili (oggi a dire il vero oltre alle 8 penne con i differenti pennini sono costituiti anche dagli otto calamai con le tonalità di inchiostri standard e tre modelli giganti con le tre tipologie di punte, quelle a profilo tondo ef, f, m, quelle a profilo piatto b, bb e quelle a profilo obliquo, om, ob, obb... prima erano costituiti da una scatola di legno con le otto penne ed inciso sul fusto "writing test" e la corrispondente misura)... dovrebbero essere stati introdotti tra gli anni 60 e 70.
Capisco, ma tieni presente che io ho la seguente casistica (penne mie che sto osservando adesso)
- 234G 1/2: sul fondello è indicato solo il modello e non il tipo di pennino,
- 332: sul fondello è indicato il modello, una O (il pennino è obbliquo), ma non c'è la misura del pennino
- 342: sul fondello è indicata la misura M
- 254: su fondello è indicato la misura (EF) con al fianco un triangolino
- 442: sul fondello è indicato solo il modello

Quindi non necessariamente la misura ed il tipo di pennino venivano indicati. Sulle penne moderne in mio possesso l'indicazione non è mai presente (visto che gli adesivi che mettono attualmente si staccano con l'uso), indipendentemente da come sono fatti i writing test dove in effetti la misura è stampata sul corpo.

Tra l'altro ti/vi segnalo che tra le mie vintage l'unica con pennino flessibile è la 234G 1/2 (ma non è certo del tipo wet noodle), ed il pennino è sicuramente più flessibile di quello delle mie 146 attuali.

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