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Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: mercoledì 11 dicembre 2013, 16:14
da Andrea C
A mio avviso il Pelikan 4001 Royal Blue è semplicemente in n.1 dei blu.
Per scorrevolezza, capacità di far funzionare bene qualsiasi penna (anche le più delicate o rognose) e per l'inalterabilità nel tempo di cartucce e boccette.
Sul tono del colore, che io trovo bellissimo, è chiaro che ognuno ha i suoi gusti...
Re: Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: venerdì 18 settembre 2015, 11:17
da Kevan
necropost:
ma è impressione mia o il royal blu è MOLTO più liquido del nero pelikan 4001?
Le stesse penne hanno un comportamento molto diverso,
ex: la mia waterman va praticamente lavata dopo ogni cartuccia di nero perchè si intasa.
col blu il flusso è decisamente maggiore e non si è intasata dopo diverse cartucce e utilizzo molto saltuario.
Re: Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: venerdì 18 settembre 2015, 11:34
da Phormula
Si, il 4001 Brillant Black, soprattutto nella formulazione attuale, è un noto intasapenne, qualcuno lo considera un'arma di distruzione pennistica di massa e se ne tiene alla larga. E' un toccasana se hai una penna annaffiatoio, ma devi stare attento a non lasciarlo seccare nella penna perché la rimozione dei residui è fattibile ma lenta.
Re: Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: venerdì 18 settembre 2015, 12:19
da Kevan
quindi ci può essere tanta differenza fra un colore e l'altro nelle caratteristiche fisiche dello stesso inchiostro?
la differenza col blu è eclatante già in pochi utilizzi, eppure sempre di 4001 parliamo...
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Re: Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: venerdì 18 settembre 2015, 12:28
da Phormula
Ogni inchiostro fa storia a sé.
Re: Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: giovedì 22 ottobre 2015, 22:02
da Sargasso
Personalmente credo che il blu royal pelikan ha un unico difetto: è troppo chiaro se non usato con pennini larghissimi e poi si scolora troppo. Per quale motivo secondo voi è invece così com'è?
Re: Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: giovedì 22 ottobre 2015, 22:24
da piccardi
Scolora in che senso? L'inchiostro è lavabile, per cui se si bagna si scolora di certo, ma non credo fosse questo che volevi dire.
Sulle tonalità di colore ogni inchiostro ha le sue, per cui non mi è chiaro il senso della tua domanda.
Simone
Re: Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: giovedì 22 ottobre 2015, 23:06
da Eroica
Sargasso ha scritto:Personalmente credo che il blu royal pelikan ha un unico difetto: è troppo chiaro se non usato con pennini larghissimi e poi si scolora troppo. Per quale motivo secondo voi è invece così com'è?
L'ho notato anche io. Usando il Royal Blue su penne dal tratto fine e dal flusso medio il colore rilasciato dal pennino tende ad essere molto slavato e poco scorrevole.
Questa recensione é superba. Sembra un piccolo racconto. Fantastico!
Celebra però un mito che io non ho avuto il piacere di conoscere, con me é stato sempre scontroso. O forse lo sono stato io con lui
Re: Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: giovedì 22 ottobre 2015, 23:14
da Sargasso
Scolora nel senso che con il passare dei giorni e non di anni diventa molto più chiaro. Senza l'aiuto dell'acqua o umidità.
Re: Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: venerdì 23 ottobre 2015, 23:40
da Kevan
dei blu che ho provato, quello più immondo è stato il contenuto di alcune cartuccette incluse nelle minifp papermate.
sembrava il pelikan a osservare l'aspetto delle cartucce...ma era MOLTO sbiadito appena asciugava.
poi ho provato delle blu 4001 ma mi sembrano comportarsi meglio.
Re: Recensione - Pelikan 4001 Royal Blue
Inviato: lunedì 26 ottobre 2015, 17:48
da Phormula
Sargasso ha scritto:Scolora nel senso che con il passare dei giorni e non di anni diventa molto più chiaro. Senza l'aiuto dell'acqua o umidità.
Non è un colore molto saturo di suo, e tende ad essere molto sensibile agli agenti ossidanti. Infatti il motivo per cui è lavabile e cancellabile non è solo la sua scarsa resistenza all'acqua ma il fatto che reagisce con i candeggianti. Il meccanismo stesso del cancellino è una ossidoriduzione, reagisce con il tiosolfato. Questa caratteristica è voluta, nel senso che è pensato per gli studenti alle prime armi e per le mamme che devono pensare alle macchie sulle mani e sui vestiti.
Su alcuni tipi di carta tende a scolorare perché probabilmente reagisce con la carta, soprattutto se questa contiene ancora residui di cloro oppure è carta riciclata, che contiene impurezze che possono reagire con gli inchiostri.
La versione in calamaio è un po' più satura rispetto a quella in cartuccia.
Poi in commercio ci sono varianti "generiche" (le classiche cartucce non di marca o quelle in dotazione alle stilografiche economiche) che sono più o meno sature a seconda del produttore e dello stato di conservazione delle cartucce.