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Quale Diamine?
Inviato: martedì 17 settembre 2013, 22:38
da Phormula
Sinceramente a me il fatto che siano lavabili non dispiace. Nel senso che eventuali macchie dalle mani o dai vestiti vengono via abbastanza facilmente, e se l'inchiostro si secca nella penna, basta un buon lavaggio con acqua per rimetterla in sesto. Certo, non è l'inchiostro che userei per firmare documenti importanti, ma per l'uso quotidiano va benissimo, come andava bene a suo tempo il caro vecchio Royal Blue di Pelikan. La probabilità che i miei appunti finiscano a mollo è molto bassa, è sufficiente che non si rovinino se ci appoggio sopra le dita, cosa che succedeva con il Majestic, ma non mi succede con il Presidential e il Denim.
Quale Diamine?
Inviato: martedì 17 settembre 2013, 23:37
da piccardi
Irishtales ha scritto:In effetti si trovano in rete sotto i tre euro!
Sto valutando di farne incetta...se non fosse che si tratta di inchiostri effettivamente lavabili...

Beh, il fatto che siano lavabili ha i suoi aspetti positivi, specie quando ti macchi le dita...
Personalmente tendo a non fare l'ammollo agli scarabocchi ed agli appunti per cui uso le stilografiche, per cui il problema non si pone, ma ovviamente per un uso diverso può essere significativo.
Simone
Quale Diamine?
Inviato: martedì 17 settembre 2013, 23:50
da ander75it
Sto pensando di unire ai colori che già ho anche Imperial Purple e Onyx Black.
Quale Diamine?
Inviato: mercoledì 18 settembre 2013, 7:45
da Irishtales
La scarsa resistenza all'acqua è purtroppo un problema notevole se si svolge una parte del proprio lavoro all'aperto. Capita di dover prendere appunti, fare rilievi, etc...soprattutto in inverno, con un tempo nebbioso, umido, e anche con una pioggia leggera. E servono strumenti affidabili. Credo sia per questo che non c'è tecnico che non sia prima di tutto affezionato alla grafite, sotto qualsiasi forma essa si presenti. Ma è lo stesso indispensabile portarsi dietro una o più penne che non falliscano mai, perciò la scelta degli inchiostri indelebili è un obbligo in ogni valigetta. Per tutto il resto la scarsa resistenza all'acqua è un vantaggio, soprattutto se serve a scrivere qualcosa che non deve necessariamente durare nel tempo. Mai affiderei una lettera o un biglietto, una ricetta di cucina sul mio prezioso quaderno rilegato, degli appunti per un libro, etc...ad un inchiostro che si lava via con due gocce d'acqua...insomma, l'importante è sapere bene prima come si comporta un inchiostro per poi scegliere di farne un utilizzo piuttosto che un altro...e le recensioni sul Forum sono molto importanti anche per questo

Quale Diamine?
Inviato: mercoledì 18 settembre 2013, 10:28
da Phormula
Dipende dall'uso che uno ne fa. I miei appunti di lavoro e personali sono presi al chiuso e la probabilità che finiscano in ammollo è quasi nulla. Per le note sul campo uso la cara vecchia jotter con i ricambi della space pen, così posso scrivere in qualsiasi posizione e anche sotto la pioggia. Più che la resistenza all' acqua per me è fondamentale la stabilità nel tempo.
Per contro se mi sporco le dita perchè la penna fa i capricci nel mezzo di una riunione, un inchiostro indelebile è l'ultima cosa che vorrei.
Quale Diamine?
Inviato: mercoledì 18 settembre 2013, 11:15
da gbiotti
Irishtales ha scritto:La scarsa resistenza all'acqua è purtroppo un problema notevole se si svolge una parte del proprio lavoro all'aperto. Capita di dover prendere appunti, fare rilievi, etc...soprattutto in inverno, con un tempo nebbioso, umido, e anche con una pioggia leggera. E servono strumenti affidabili. Credo sia per questo che non c'è tecnico che non sia prima di tutto affezionato alla grafite, sotto qualsiasi forma essa si presenti. Ma è lo stesso indispensabile portarsi dietro una o più penne che non falliscano mai, perciò la scelta degli inchiostri indelebili è un obbligo in ogni valigetta. Per tutto il resto la scarsa resistenza all'acqua è un vantaggio, soprattutto se serve a scrivere qualcosa che non deve necessariamente durare nel tempo. Mai affiderei una lettera o un biglietto, una ricetta di cucina sul mio prezioso quaderno rilegato, degli appunti per un libro, etc...ad un inchiostro che si lava via con due gocce d'acqua...insomma, l'importante è sapere bene prima come si comporta un inchiostro per poi scegliere di farne un utilizzo piuttosto che un altro...e le recensioni sul Forum sono molto importanti anche per questo

Ho acquistato non molto tempo fa i Rohrer & Klingner Scabiosa e Salix che ho trovato ottimi; credo che anche il Midnight Blue di Montblanc offra caratteristiche simili, cosi' come altri ferro-gallici.
Alternative che conosciamo tutti: Noodler's oppure gli indelebili di Platinum e Sailor.
Insistendo sul lapalissiano, l'inchiostro deve asciugare per essere in qualche modo permanente, per cui le stilografiche non sono strumenti adatti per scrivere sotto la pioggia.
Ruota di scorta per antonomasia: la matita, sensibile pero' allo sfregamento; da non disdegnare infine una sfera, come ad esempio un ricambio Fisher, che scriva praticamente in qualsiasi condizione.
Saluti, Geraldo.
Quale Diamine?
Inviato: mercoledì 18 settembre 2013, 11:22
da maczadri
Con i Diamine mi sto trovando abbastanza bene, con le piccole confezioni è possibile provare vari colori e trovare quello che è più soddisfacente. Ho provato l'Ancient Copper e mi piace molto di più del Seppia, tra i marroni ho provato il rustic brown e credo che resterà un colore tra i preferiti, tra i blu mi sto orientando verso i BB ho provato il prussian e mi piace molto ed è finito nei preferiti, a casa ho il Denim e un'altro da provare. Tra i verdi ho provato solo l'evergreen e lo sherwood, tra i due la spunta il secondo.
Ot : per chi ha problemi di appunti sotto l'acqua oltre agli ottimi i ricambi della space pen o una matita , come carta posso consigliare i blocchi delle
Rite in the Rain nati per soddisfare l'ambiente militare ora sono disponibili in vari formati, e con un colore meno tattico

Quale Diamine?
Inviato: mercoledì 18 settembre 2013, 15:52
da piccardi
gbiotti ha scritto:
Insistendo sul lapalissiano, l'inchiostro deve asciugare per essere in qualche modo permanente, per cui le stilografiche non sono strumenti adatti per scrivere sotto la pioggia.
Non conosco molti strumenti adatti a scrivere su carta bagnata, in genere tra l'altro appena ci provi con qualcosa che richiede pressione (biro o altro) ti si sfalda. Ma se ti pari dalla pioggia almeno nel punto dove scrivi, e la carta non la usi già bagnata, un indelebile restistente all'acqua secondo fa pienamente allo scopo.
Stasera comunqe faccio una prova con il Sei-Boku per vedere che succede...
Simone
Quale Diamine?
Inviato: mercoledì 18 settembre 2013, 16:32
da Irishtales
Mi si prospetta un autunno e forse anche un inverno in cui sarò spesso all'aperto per dei rilievi, la nebbia in certe valli di campagna sarà all'ordine del giorno e anche qualche pioggia leggera (se diluvia del resto mi è impossibile lavorare all'esterno).
Il problema che ho riscontrato in passato con alcuni inchiostri è dato dal fatto che i blocchi su cui si scrive in condizioni di nebbia fitta ad esempio, se esposti per lungo tempo a quell'umidità, cominciano a sciogliersi e ad allargarsi e il tratto prima abbastanza netto diventa come un ectoplasma. In effetti un buon indelebile, magari proprio il Registar's Diamine, sarà senza dubbio da prendere in considerazione, anche se ho già il mio fedelissimo Lamy blu-nero che sembra comportarsi abbastanza bene in ambiente umido. Peccato finora non avere trovato qualcosa di più insolito - un porpora scuro, un marrone o un verde seriosi, un bordeax intenso, da aggiungere come ulteriore opzione...lapis con mina piuttosto morbida sempre a portata di mano e ahimé anche una biro che aiuta a fare di necessità virtù...
PS: Luca, bella quella carta idrorepellente! Se non ho capito male dallo sguardo di corsa che ho dato, mi pare però adatta solo alla matita, ma già sarebbe una buona opzione per la stagione a venire!
Quale Diamine?
Inviato: mercoledì 18 settembre 2013, 17:30
da maczadri
Irishtales ha scritto:Mi si prospetta un autunno e forse anche un inverno in cui sarò spesso all'aperto per dei rilievi, la nebbia in certe valli di campagna sarà all'ordine del giorno e anche qualche pioggia leggera (se diluvia del resto mi è impossibile lavorare all'esterno).
Il problema che ho riscontrato in passato con alcuni inchiostri è dato dal fatto che i blocchi su cui si scrive in condizioni di nebbia fitta ad esempio, se esposti per lungo tempo a quell'umidità, cominciano a sciogliersi e ad allargarsi e il tratto prima abbastanza netto diventa come un ectoplasma. In effetti un buon indelebile, magari proprio il Registar's Diamine, sarà senza dubbio da prendere in considerazione, anche se ho già il mio fedelissimo Lamy blu-nero che sembra comportarsi abbastanza bene in ambiente umido. Peccato finora non avere trovato qualcosa di più insolito - un porpora scuro, un marrone o un verde seriosi, un bordeax intenso, da aggiungere come ulteriore opzione...lapis con mina piuttosto morbida sempre a portata di mano e ahimé anche una biro che aiuta a fare di necessità virtù...
PS: Luca, bella quella carta idrorepellente! Se non ho capito male dallo sguardo di corsa che ho dato, mi pare però adatta solo alla matita, ma già sarebbe una buona opzione per la stagione a venire!
Ho a casa ancora qualcosa questa sera guardo e ti mando qualche campione così provi. Io ho provato solo matita e biro.
Quale Diamine?
Inviato: mercoledì 18 settembre 2013, 17:37
da Irishtales
Grazie Luca, sei gentilissimo

Quale Diamine?
Inviato: mercoledì 18 settembre 2013, 20:37
da FryOne
Irishtales ha scritto: Mai affiderei una lettera o un biglietto, una ricetta di cucina sul mio prezioso quaderno rilegato, degli appunti per un libro, etc...ad un inchiostro che si lava via con due gocce d'acqua... insomma, l'importante è sapere bene prima come si comporta un inchiostro per poi scegliere di farne un utilizzo piuttosto che un altro
Sante parole!
Il problema è che,
per fortuna, non sempre sappiamo
prima cosa potrebbe un giorno fare la nostra gioia rileggere. Alcune delle cose che oggi custodisco più gelosamente, all'epoca in cui furono scritte per poco non finirono subito dopo in un cestino. Ma la sto facendo, come al mio solito, troppo complicata... quindi, per tornare all'argomento, a me della Diamine piace molto il Sirah

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Quale Diamine?
Inviato: giovedì 19 settembre 2013, 10:42
da Irishtales
piccardi ha scritto:Stasera comunqe faccio una prova con il Sei-Boku per vedere che succede...
Simone
Fantastico! Sarebbe perfetto anche come colore. Mi converrebbe tenere una penna sempre caricata con quello; le altre me le porto comunque dietro caricate con altri inchiostri a piacimento...
Quale Diamine?
Inviato: giovedì 19 settembre 2013, 13:12
da piccardi
Purtroppo non son riuscito a fare la prova, stasera ritento...
Simone
Quale Diamine?
Inviato: venerdì 20 settembre 2013, 11:16
da gbiotti
piccardi ha scritto:
Non conosco molti strumenti adatti a scrivere su carta bagnata, in genere tra l'altro appena ci provi con qualcosa che richiede pressione (biro o altro) ti si sfalda. Ma se ti pari dalla pioggia almeno nel punto dove scrivi, e la carta non la usi già bagnata, un indelebile restistente all'acqua secondo fa pienamente allo scopo.
Certo, la carta si sfalda quando bagnata, esistono pero' altri supporti, magari non adatti alla stilografica, su cui e' possibile scrivere con strumenti diversi (biro, matita); ma qui andiamo decisamente OT.
piccardi ha scritto:
Stasera comunqe faccio una prova con il Sei-Boku per vedere che succede...
Ancora OT, ma devo chiedertelo: come ti trovi con questo inchiostro?
A me piace molto anche se ho trovato un piccolo, insignificante difetto: mi ha completamente intasato la FP.IT M.
Mi piacerebbe quindi conoscere le tue valutazioni.
Saluti, Geraldo.