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Per fare due chiacchiere insieme sugli argomenti più vari non attinenti il mondo delle penne e della scrittura (per cui c'è il resto del forum)
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Messaggio da RisottoPensa »

MiraB ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 16:09
RisottoPensa ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 15:40 Un saggio disse, se non vuoi diventare di dominio pubblico , non caricare foto online :thumbup: .
Chi si fa i selfie con i bei cellulari da €1000 e poi si lamenta che il suo viso viene usato nei porno AI non ha capito niente di come funziona internet.
Postare una foto del proprio viso non significa dare il permesso di usarla per creare pornografia. È come dire che se esci di casa con una gonna corta non devi lamentarti se qualcuno ti molesta. Condividere qualcosa in un contesto non autorizza qualsiasi uso successivo.
Questo ragionamento sposta la responsabilità da chi commette l'abuso a chi lo subisce. Chi crea deepfake non consensuali compie un atto deliberato e dannoso, la colpa non é di chi ha semplicemente condiviso una foto.
Internet funziona anche con frodi e cyberbullismo, ma Internet non è il Far West e questo non li rende accettabili. Le leggi esistono proprio per regolare comportamenti dannosi.
Quello che proponi equivale a dire che se non vuoi subire abusi devi rinunciare alla vita digitale. Significa chiedere alle persone di autocensurarsi e nascondersi invece di punire gli aggressori.
Forse non hai capito che su internet non esiste qualcosa chiamato permesso, le tutele vengono create proprio perché non c'è un tasto " concedi permesso " per quando fai cose del genere. Piratando qualcosa non chiedi il permesso alla casa o alla persona a cui stai arrecando un potenziale danno, copiare il testo, fare screenshot , scaricare qualcosa: ti viene dato un avviso sul usarli, non al farlo.

Su internet non c'è qualcuno che ti tutela, ti tuteli con il buonsenso. Se qualcuno ti vuole arrecare un danno , ed ha gli strumenti per farlo, lo fa e basta. Sta a te capire come proteggerti, non è un dovere dello stato né di qualsiasi altra piattaforma.
Ma ovviamente ( ringraziando chi ci lavora ) strumenti e leggi che abbassano i requisiti del buonsenso per proteggersi ( es. avviso su utilizzo dati, scelte di marketing ed altro ...) sono più che benvenuti per aiutare chi non capisce nulla di queste cose.

La sicurezza è purtroppo un problema di equilibrio: più sicurezza significa meno libertà, e viceversa.
Guardasi il caso "controllo chat" e "verifica età".

Non è che quando cammino in mezzo alla strada chiedo il permesso alle macchine di farmi passare; se ci sono le strisce pedonali devono fermarsi e io devo comunque stare attento di poter attraversare con sicurezza, se non ci sono il problema è solo mio. Così come caricare le proprie foto su una piattaforma social e meravigliarsi che qualche malintenzionato usa le tue foto.
Ti vuoi tutelare da cose del genere? allora limita le foto alla tua cerchia di amici o pubblicale solo per determinate persone.
Cioè, più facile di così...
il problema infatti poi non è neanche la questione di crearlo il deepfake con l'ai, chi è bravo con photoshop già lo poteva fare anni orsono.

Riagganciandomi alla questione privacy e pirateria, e alla mia impassabilità riguardo l'uso dei deepfake, fintanto che questi strumenti non servono ad arrecarmi un danno diretto ( cosa molto difficile se non sei famoso o bello di aspetto) , che lo usino pure. La mentalità dovrebbe rimanere aperta riguardo ad un uso personale nei limiti della legalità del possesso di questi materiali: se non sono stati ottenuti con strumenti illegali o illegali all'origine, allora non c'è nulla di sbagliato finché non comincia a creare disagio,danno o entra nel territorio dell'illegale. Ignorarli è il modo migliore per combatterli, e se non basta, trovare la soluzione o sperare che qualcun altro lo trovi.
❄️ 🐻‍❄️ ❄️
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Messaggio da MiraB »

Automedonte ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 9:16 Un conto sono le violenze psicologiche altra cosa quella fisica, per quanto mi riguarda solo quest’ultima è vera violenza sessuale con buona pace di chi la pensa in modo diverso.
È vero che ognuno ha il proprio punto di vista, ma quando parliamo di violenza sessuale non stiamo discutendo di opinioni culturali o preferenze personali. Stiamo parlando di definizioni giuridiche, mediche e di diritti umani fondamentali.
Dire che la vera violenza sessuale è solo quella fisica non è equilibrio: è sminuire l'esperienza di chi subisce coercizione in altre forme. È come dire a una persona manipolata, minacciata o paralizzata dal terrore che il suo trauma non conta davvero.
L'equilibrio non sta nel minimizzare certe violenze, ma nel riconoscerle tutte per quello che sono: violazioni della dignità umana che la legge dovrebbe giustamente punire.


Direi che ho compreso bene e ho risposto di conseguenza. Adesso è più chiaro?
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Messaggio da Esme »

Beh, tu @RisottoPensa potrai anche essere impassibile all'utilizzo della tua immagine, buon per te, per altre persone questo può essere degradante e psicologicamente pesantissimo, e nessuno ha il diritto di dire a un'altra persona come sentirsi di fronte a questa violenza morale.
Il fatto di non essere famosi è irrilevante.
Ti faccio presente che tra l'altro spesso queste immagini circolano tra persone che conoscono bene la vittima.
E ti faccio anche presente che a far circolare SENZA CONSENSO le immagini sono spesso persone vicine alla vittima (leggasi compagni/mariti e padri, per quanto riguarda la chat italiana).

Questi tuoi ragionamenti sono la classica colpevolizzazione della vittima, e per me è inacettabile.
Una eventuale imprudenza, ammesso E NON CONCESSO che sia questo il caso, non toglie assolutamente nulla alla colpevolezza di chi compie il reato.
Verrebbe da ridere di fronte a questi ragionamenti, se non fosse che le conseguenze possono essere devastanti.
Mi piacerebbe vederti dai carabinieri a denunciare un furto in casa, magari con danneggiamenti, e sentirti rispondere "eh ma insomma! lo sa che esistono i ladri! lei ha messo tutto in un caveau? no? ha evitato di avere una casa? e allora è colpa sua!"

E che le immagini siano fasulle, create con AI, non cambia nulla.
Anzi, peggiora.
Perché significa che questə schifosə, pur potendo generare immagini di persone non esistenti, hanno scelto VOLONTARIAMENTE di creare immagini degradanti di persone esistenti.
E in questo caso non si può nemmeno cianciare su una presunta imprudenza della vittima, a meno che non si voglia aderire ai dettami di certe religioni secondo cui è indecoroso anche fotografare il viso.

Allora, facciamo una cosa in linea con queste rimostranze sulla condotta poco avveduta.
Facciamo che se una persona viene beccata a fare queste vigliaccate viene punita pesantemente.
E se si lamenta gli si dice "eh, cicciə, dovevi pensarci bene prima, dovevi fare attenzione, evitando di farlo".
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Messaggio da MiraB »

RisottoPensa ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 19:24
Forse...
Guarda, capisco cosa vuole dire il tuo commento sulla necessità di essere prudenti online, e su alcuni punti hai ragione. È vero che su Internet devi proteggerti da solo, che la sicurezza richiede buonsenso, che limitare chi vede le tue foto è una scelta saggia. Tutto giusto.
Il problema sorge quando si passa ai deepfake. Dire che se non sei famoso o particolarmente attraente allora va bene che qualcuno crei deepfake con le tue immagini è profondamente sbagliato. Creare immagini o video sessuali non consensuali di una persona reale, anche se solo per uso personale, è una violazione grave della dignità di quella persona. In molte giurisdizioni è anche un reato. Non è minimamente paragonabile alla pirateria di un film o di un software. Poi c'è la questione dell'ignorare il problema come soluzione. Questo approccio scarica completamente sulla vittima l'onere di gestire una violazione che non ha causato e non può controllare. È esattamente come dire a qualcuno che subisce molestie di ignorarle e prima o poi passeranno. Non funziona così e non è giusto che funzioni così.
Il paragone con Photoshop poi non regge. Che una cosa fosse già tecnicamente possibile prima non la rende accettabile ora. L'intelligenza artificiale ha semplicemente reso questa violazione accessibile a chiunque abbia un computer, amplificando enormemente un problema che prima richiedeva competenze specifiche.
Il danno non inizia quando il deepfake viene diffuso o quando tu ne vieni a conoscenza. Il danno esiste già nel momento stesso in cui qualcuno crea contenuti sessuali utilizzando la tua immagine senza il tuo consenso. È una violazione in sé, indipendentemente dalla diffusione.
Confondi la necessità legittima di proteggersi pragmaticamente online con la normalizzazione di comportamenti oggettivamente lesivi. Sono due cose completamente diverse e non dovrebbero essere mescolate.
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Messaggio da Esme »

Automedonte ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 18:37 non solo per quelle contro le donne che ultimamente sembrano essere l’unico problema
È uno dei problemi.
Nessuno di chi se lo pone, te lo assicuro, pensa sia l'unico dei problemi.
Magari fosse così.
E nessuno impedisce a nessuno di darsi da fare per i problemi che più ha a cuore.
Questa è una falsa argomentazione.

Tra l'altro ritengo che il problema specifico sia concettualmente indipendente dal genere.
Ed è per questo che in altri messaggi ho appositamente usato la ə, prima che il tanto amato maschile sovraesteso possa far dire "perché ve la prendete con i soli uomini?"
Statisticamente queste cose pare le facciano di più gli uomini. Immagino sia un caso, a questo punto. No?
Poco importa, l'importante è fare in modo che questi reati vengano puniti per benino, uomini, donne o elfi non importa.

Io, ad esempio, non sopporto le donne che fanno passare il concetto che siamo tutte civette, e che quando diciamo "no" lo facciamo solo per farci desiderare.
È una cosa che mi fa rabbia, e non mi sono mai tirata indietro nel dire che le donne che alimentano questa idea sono stupide, e deleterie per tutte le altre.
Non mi metto però a dire "io no, quindi non c'entro".
Dico "io no, quindi combatto attivamente questo comportamento."
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Messaggio da Simy »

E' un'imprudenza ORA fare cose. A volte sembra essere un'imprudenza esistere.

Il punto è: finché si continuerà a dire che è stata la vittima a essere imprudente, nessun colpevole sarà mai colpevolizzato in modo proporzionato al suo crimine.

Flora ha pubblicato considerazioni volte a dare una possibile direzione per cambiare la cultura.
Perché quello che OGGI è assurdo, idiota e sminuito, non può essere preso seriamente DOMANI. Deve essere fatto adesso il lavoro di cambiare la mentalità e l'atteggiamento.

Comunque...
No, non è imprudente uscire in minigonna alle 3 di notte. E' criminale stuprare.
No, non è imprudente andarsene in una bettola a sfoderare rotoli di banconote. E' criminale rubare.

ORA si deve cambiare. Farlo domani è troppo tardi.
E il cambiamento deve partire da tutti. Non dagli altri perché "io non c'entro nulla".
E' la cultura di tutti, efficacemente dimostrata proprio nel prendere come meno importante un episodio come questo, nel ritenere un comportamento inadeguato quello di chi ha voluto condividere una foto con gli amici.
Nel ritenere un errore voler vivere la propria vita senza doversi guardare costantemente alle spalle.

E' stancante farlo.
Lo è ancora di più quando ci si rende conto che non si hanno alleati.

Quando si parla di violenza contro le donne, non dovrebbero esser le donne a doversi continuamente difendere e fare muro. Dovrebbero essere i maschi eteronormativi a indignarsi di loro omologhi criminali e fare in modo che non ne crescano altri intorno a loro. Solo con questo tipo di solidarietà possiamo difenderci.
Personalmente non accuso nessuno di essere un molestatore "solo perché è uomo". Minimizzare, dire alle vittime che hanno sbagliato da qualche parte, non inca**arsi perché da qualche parte ci sono altri maschi eteronormativi che agiscono come bestie prive di controllo sui loro istinti è esattamente ciò che continua a perpetuare questa cultura.

Una donna non ha una probabilità di essere molestata almeno una volta nella vita: ha la certezza che succederà. La certezza.
Non è un problema di pochi criminali, è un problema di percezione culturale e per cambiarlo non si può fare altro che farci attenzione e provare a dire una parola a chi si ha intorno.

Davvero, non possiamo farlo noi, Non funziona se lo facciamo noi, perché la reazione che abbiamo è quella di darci delle esagerate, delle estremiste, delle ideologizzate. No. No, davvero. Siamo solo stanche ed esasperate. Qualcuna è anche disperata.

Se voleste farlo, allora grazie dell'aiuto.
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Messaggio da Automedonte »

Esme ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 20:40



Tra l'altro ritengo che il problema specifico sia concettualmente indipendente dal genere.
Ed è per questo che in altri messaggi ho appositamente usato la ə, prima che il tanto amato maschile sovraesteso possa far dire "perché ve la prendete con i soli uomini?"
Statisticamente queste cose pare le facciano di più gli uomini.

Immagino sia un caso, a questo punto. No?
Poco importa, l'importante è fare in modo che questi reati vengano puniti per benino, uomini, donne o elfi non importa.
Non è un caso perché in certe situazioni l’uomo è più “forte” della donna e ne approfitta.
Quello che intendevo dire è che il grosso problema che vedo è l’aumento della violenza del più forte contro il più debole ed è quello che si deve combattere, quella contro le donne è un di cui.

Le baby gang, anche di donne. Il bullismo maschile è femminile, le mamme che uccidono neonati e figli.
Sono tutte facce della stessa medaglia, il più forte abusa del più debole, la prepotenza nella società odierna regna sovrana. Non sono normali i morti fuori dalle discoteche per banali discussioni, gli accoltellamenti tra automobilisti.
Bisogna vedere il problema nel suo complesso, finché ognuno rivendica come più importante il suo orticello non ne usciremo mai.
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Messaggio da MiraB »

Automedonte ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 18:37 Io non mi tiro mai fuori se posso far qualcosa ma se qualcuno mi accusa per solo fatto di essere un uomo mi difendo.

Ovvio che la prevenzione è la cosa migliore, tante volte mi sono chiesto cosa si può per evitare certe tragedie ma non ho la soluzione purtroppo.

Questo problema me lo pongo per tutte le violenze, non solo per quelle contro le donne che ultimamente sembrano essere l’unico problema.

Personalmente mi preoccupa tanto l’aumento della violenza gratuita in generale per futili motivi di cui quella contro le donne è un aspetto gravissimo ma non il solo.
Cesare, nessuno ti stava accusando di essere un uomo, ci mancherebbe! Io non ti conosco, tu non mi conosci. Stiamo soltanto discutendo su un tema davvero delicato. Come tu hai espresso il tuo parere, permettimi di esprimere il mio. Non ti sto attaccando personalmente, sto solo rispondendo agli argomenti che hai sollevato.

I femminicidi non sono violenza generica. Hanno dinamiche precise e ricorrenti. Sono donne uccise da partner o ex partner, spesso dopo escalation che erano prevedibili, dopo segnali chiari, a volte dopo denunce. Non è la stessa cosa di una rissa casuale per un parcheggio o di uno che ti aggredisce per strada senza motivo. Sono fenomeni diversi che richiedono risposte diverse.
E poi dici che se ne parla troppo? Ma guarda i numeri: in Italia una donna viene uccisa ogni tre giorni. Spesso dopo aver denunciato, dopo aver chiesto aiuto, dopo che c'erano stati segnali chiarissimi che qualcuno aveva ignorato. E tu pensi che il problema sia l'eccesso di attenzione?
Questo è precisamente il meccanismo che impedisce qualsiasi cambiamento reale. Ogni volta che si cerca di affrontare un problema specifico in modo serio, immancabilmente qualcuno interviene con: ma ci sono anche altri problemi, perché vi fissate solo su questo?
Certo che ci sono altri problemi. Nessuno ha mai detto il contrario. Ma questo non è un argomento valido. Non funziona così. Non è che dobbiamo prima risolvere ogni singolo tipo di violenza nel mondo prima di poter concentrare risorse ed energie su una questione specifica. Ed è un discorso che ha un ampio campo di applicazione.
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Messaggio da MiraB »

Automedonte ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 20:59 Non è un caso perché in certe situazioni l’uomo è più “forte” della donna e ne approfitta.
Quello che intendevo dire è che il grosso problema che vedo è l’aumento della violenza del più forte contro il più debole ed è quello che si deve combattere, quella contro le donne è un di cui.

Le baby gang, anche di donne. Il bullismo maschile è femminile, le mamme che uccidono neonati e figli.
Sono tutte facce della stessa medaglia, il più forte abusa del più debole, la prepotenza nella società odierna regna sovrana. Non sono normali i morti fuori dalle discoteche per banali discussioni, gli accoltellamenti tra automobilisti.
Bisogna vedere il problema nel suo complesso, finché ognuno rivendica come più importante il suo orticello non ne usciremo mai.
Cesare, qui c'è un problema nel tuo ragionamento che devo farti notare.
Dici che la violenza contro le donne è un di cui di un problema più grande, la violenza del forte sul debole. Ma questo è proprio sbagliato. Non è un sottoprodotto, ma un fenomeno con dinamiche proprie.
La violenza di genere non è solo questione di forza fisica. Un uomo che uccide la ex perché lo ha lasciato non lo fa perché è più forte fisicamente. Lo fa perché non accetta di perdere il controllo su di lei, perché la considera una proprietà, perché la società per secoli ha normalizzato questo tipo di possessività. È violenza legata a dinamiche di potere, controllo, cultura patriarcale.
Le baby gang, il bullismo, le madri che uccidono i figli sono problemi gravissimi, ma hanno radici diverse. Richiedono analisi diverse e soluzioni diverse. Mescolare tutto insieme sotto l'etichetta generica di violenza del forte sul debole non aiuta a risolvere niente. Anzi, impedisce di capire le cause specifiche.
Non è che ognuno rivendica il suo orticello. È che i problemi complessi hanno bisogno di risposte mirate.
Vedere il problema nel suo complesso va bene, ma non può significare diluire tutto in un calderone indistinto dove si perdono di vista le specificità che servono per agire concretamente.
Ultima modifica di MiraB il domenica 16 novembre 2025, 21:25, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Automedonte »

@Simy

Stai inventando tutto tu, nessuno ha detto quel che scrivi.

Dire che uno commette un’imprudenza, non giustifica in alcun modo chi commette un delitto di qualunque genere.

Sopra Esme ha detto (non senza causa) che sono esagerato perché castrerei chi violenta una donna, figurati se proprio io do una giustificazione di alcun genere.

Detto questo la prudenza per le donne come per gli uomini non è mai troppa perchè quando succede è successo e stabilire colpe e colpevoli in certi casi serve a poco.
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Messaggio da Automedonte »

miraB

Secondo me no, tutte le violenze hanno delle peculiarità ma anche parecchie cose in comune che vanno risolte all’origine.
Sono opinioni la mia è diversa.
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Messaggio da MiraB »

Automedonte ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 21:22 Secondo me no, tutte le violenze hanno delle peculiarità ma anche parecchie cose in comune che vanno risolte all’origine.
Sono opinioni la mia è diversa.
Capisco il tuo punto Cesare, ma qui c'è una differenza fondamentale tra avere elementi in comune e avere le stesse cause.
Certo tutte le violenze condividono alcuni aspetti, ma questo non significa che si combattano allo stesso modo. Se raggruppi tutto e dici combattiamo la violenza all'origine! suona bene, ma è vuoto. Equivale a dire: curiamo tutte le malattie migliorando genericamente la salute. Bello sulla carta, inutile nella realtà. Le specificità non sono dettagli secondari. Sono ciò che rende possibile un intervento reale ed efficace.
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MiraB ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 21:42
Capisco il tuo punto Cesare, ma qui c'è una differenza fondamentale tra avere elementi in comune e avere le stesse cause.
Certo tutte le violenze condividono alcuni aspetti, ma questo non significa che si combattano allo stesso modo. Se raggruppi tutto e dici combattiamo la violenza all'origine! suona bene, ma è vuoto. Equivale a dire: curiamo tutte le malattie migliorando genericamente la salute. Bello sulla carta, inutile nella realtà. Le specificità non sono dettagli secondari. Sono ciò che rende possibile un intervento reale ed efficace.
Secondo me hanno quasi tutte alla base la mancanza di rispetto per le altre persone, non considerare gli altri come esseri pensanti portatori di proprio idee che sono legittime e vanno rispettate. La convinzione di poter imporre con la forza la propria volontà senza dare pari valore a quella degli altri.
Ovvio che questo poi si ramifica in varie direzioni e nel caso della violenza di genere c’è tanto di quel che dici ma hanno un comune denominatore la prevaricazione ad ogni costo. La incapacità di affrontare le situazioni con equilibrio e rispetto. Gli uomini un tempo non avevano la necessità di arrivare all’estreme conseguenze perché la società gli consentiva di farlo in altro modo, ora per fortuna non lo consente più e da qui il ricorso alla violenza.
Se ci pensi però, la violenza, è comunque una forma di ignoranza tipica di chi non ha argomenti e non accetta la “diversità” perché lo spaventa.
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Messaggio da MiraB »

Automedonte ha scritto: domenica 16 novembre 2025, 22:04 Secondo me hanno quasi tutte alla base la mancanza di rispetto per le altre persone, non considerare gli altri come esseri pensanti portatori di proprio idee che sono legittime e vanno rispettate. La convinzione di poter imporre con la forza la propria volontà senza dare pari valore a quella degli altri.
Ovvio che questo poi si ramifica in varie direzioni e nel caso della violenza di genere c’è tanto di quel che dici ma hanno un comune denominatore la prevaricazione ad ogni costo. La incapacità di affrontare le situazioni con equilibrio e rispetto. Gli uomini un tempo non avevano la necessità di arrivare all’estreme conseguenze perché la società gli consentiva di farlo in altro modo, ora per fortuna non lo consente più e da qui il ricorso alla violenza.
Se ci pensi però, la violenza, è comunque una forma di ignoranza tipica di chi non ha argomenti e non accetta la “diversità” perché lo spaventa.
Apprezzo la tua riflessione e hai ragione quando scrivi di mancanza di rispetto come base, ma dire che tutte le violenze hanno lo stesso denominatore rischia di perdere di vista le specificità. Prendo come esempio la violenza di genere che non è solo prevaricazione generica, ma nasce da un sistema patriarcale che ha insegnato per secoli agli uomini che le donne sono loro proprietà. Non è semplicemente incapacità di rispettare l'altro: è un meccanismo strutturale di potere.
I femminicidi sono sempre esistiti. Li chiamavamo delitti d'onore, raptus, gelosia. La violenza domestica era pervasiva, ma invisibile e socialmente tollerata. Non è che ora ricorrono alla violenza perché hanno perso altri strumenti di controllo. La violenza c'è sempre stata, solo che prima era impunita e normalizzata.
Non é improbabile definire la violenza come ignoranza e paura della diversità, ma mi sembra un po’ rischioso. Molte persone violente sono istruite, intelligenti, perfettamente capaci di rispetto in altri contesti. In alcuni casi la violenza nasce davvero dall’incapacità emotiva, socializzazione distorta, paura… Ma in molti altri casi è una strategia consapevole di controllo e dominio. Chiamarla ignoranza rischia di deresponsabilizzare.
Sicuramente, però, il cambiamento culturale vero passa proprio da qui: educare al rispetto, all'empatia, alla gestione delle emozioni e al riconoscimento dell'altro come proprio pari.
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L’ignoranza e la cultura si intendo in senso lato anche come educazione, la cultura scolastica è una cosa quella civica un’altra.
Nel passato è nell’antichità avevamo persone indubbiamente colte in campo letterario, scientifico e filosofico ma che peccavano in quella civica.
Oggi, dopo un periodo di crescita, mi sembra che ci si stia imbarbarendo, non ho dati certi ma non ricordo nel passato così tante donne uccise, magari vessate, sottomesse a causa della mentalità dell’epoca ma non uccise.
Oggi se guardo certi video di giovani cantanti ed ascolto le loro canzoni inorridisco queste cose vanno combattute.
Giustamente parli di violenze domestiche ma ora si va oltre, il giovane di 20 anni che uccide barbaramente la fidanzatina è una cosa diversa che un tempo non ricordo esistesse.
Ribadisco, dal mio punto di vista, che la violenza di genere ha sicuramente le sue peculiarità ma è figlia dell’impreparazione della gente ad accettare il diverso. Un tempo i gay erano silenti si nascondevano oggi, giustamente, rivendicano la propria libertà e questo fa paura a chi non è pronto e reagisce in modo violento. Deve esserci un profondo lavoro di base che accantoni le contrapposizioni radicali che sono foriere solo di scontri.
Avere i woke ed i maga che si fronteggiano è deleterio, un tempo c’era rispetto della persona oggi no, si combattevano le idee non i soggetti con attacchi personali.
In epoche certamente non tranquille come gli 70 del brigatismo ed i primi anni 80 ricordo (lo so sono vecchio) Almirante partecipare al funerale di Berlinguer e successivamente Nilde Iotti e Pajetta a quello di Almirante, c’era contrapposizione anche violenta di idee ma rispetto della persona. Oggi l’odio, anche in politica, va verso la persona non verso le sue idee e questo porta alla violenza.
Dobbiamo riportare tutto ad un confronto di idee senza “odiare” chi non la pensa come noi o rivendica una sua libertà ed indipendenza.
Cesare Augusto
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