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Esme ha scritto: ↑martedì 3 giugno 2025, 18:53
Linos ha scritto: ↑martedì 3 giugno 2025, 8:09 Ho cercato il vert de gris in rete, e per per quello che ricordo e ho in mente, non ha nulla che mi faccia ricordare in verderame, la mia idea è un colore a metà tra l'azzurro e il verde, un'idea più azzurro che verde.
Ah ecco, vedi, io invece lo associo proprio a un colore grigio verde, con solo una sfumatura di azzurro. Il classico ossido di rame polveroso.

C'è da dire che come molti Herbin a quanto pare si differenzia molto da lotto a lotto. Il mio sembra essere più chiaro di quello che hanno mostrato altri.
E sicuramente varia parecchio a seconda della penna, ma anche nella stessa penna!
Lo sto usando da mesi perché mi piace davvero molto, ma basta poco per farlo sembrare un inchiostro differente.

PS: avevo scritto che Herbin ne produce due, perché ero convinta che producesse anche il "verdigris". Evidentemente mi confondo con il R&K.

Grazie Esme, appena posso lo acquisto e provo, consapevole comunque che sto inseguendo un ricordo/sensazione risalente a 70 anni fa con occhi e sensazioni anche loro con 70 in meno, molto probabilmente vedevo una dominante azzurra per via dei riflessi (ricordo che erano pezzi cristalizzati ancora da sciogliere)

Esme ha scritto: ↑martedì 3 giugno 2025, 18:53
Linos ha scritto: ↑martedì 3 giugno 2025, 8:09 Ho cercato il vert de gris in rete, e per per quello che ricordo e ho in mente, non ha nulla che mi faccia ricordare in verderame, la mia idea è un colore a metà tra l'azzurro e il verde, un'idea più azzurro che verde.
Ah ecco, vedi, io invece lo associo proprio a un colore grigio verde, con solo una sfumatura di azzurro. Il classico ossido di rame polveroso.
[...]

Idem.
Per me è il tono che ricordo dello zolfo ramato che (50 anni fa, ero giovinetto...) mio nonno dava alla piccola vigna (ora in abbandono)

Linos ha scritto: ↑martedì 3 giugno 2025, 20:54 ricordo che erano pezzi cristalizzati ancora da sciogliere

Ma forse allora erano proprio più azzurri.
Io dovevo tassativamente girare alla larga da mio nonno quando preparava "l'acqua" e la spruzzava, e ovviamente non avevo accesso ai contenitoti, quindi non ho idea del colore prima della diluizione e del deposito sulle foglie.
Mi limitavo a guardarlo da lontano, affascinata dalla pompa a spalla tutta in rame.

Esme ha scritto: ↑martedì 3 giugno 2025, 22:04
Linos ha scritto: ↑martedì 3 giugno 2025, 20:54 ricordo che erano pezzi cristalizzati ancora da sciogliere
Ma forse allora erano proprio più azzurri.
Io dovevo tassativamente girare alla larga da mio nonno quando preparava "l'acqua" e la spruzzava, e ovviamente non avevo accesso ai contenitoti, quindi non ho idea del colore prima della diluizione e del deposito sulle foglie.
Mi limitavo a guardarlo da lontano, affascinata dalla pompa a spalla tutta in rame.

Ho passato i miei primi cinque anni di vita nell'orto con mio nonno, sapori e profumi come non ho mai più sentito negli ultimi tren'anni.
Ricordi indelebili, ed è strano dopo tanto tempo, è una bellissima cosa ma allo stesso tempo struggente.
Perdonate queste nostalgie...

Penso si chiami "solfato di rame" quello che si fa sciogliere nell'acqua e poi si sparge con la pompa stantuffo a spalla. il liquido assume un bel colore verde azzurro, lo usava anche mio padre sulle viti. Per lo zolfo in polvere usava un soffietto come quello che si usa per attizzare il fuoco nel caminetto.

Madonna quanto mi sento vecchio.
La pompa a stanfuffo a spalla fa parte dei miei ricordi da adolescente.

ricart ha scritto: ↑giovedì 5 giugno 2025, 18:39 Penso si chiami "solfato di rame"

Sì, dovrebbe essere uno dei componenti. Un altro dovrebbe essere la calce.
E in effetti il solfato di rame ha uno splendido colore azzurro, quindi se è quello che si ricorda Linos, allora i vari inchiostri "verdigris" non sono corrispondenti.

I verdigris sono il colore della Statua della Libertà, tanto per capirci e ritornare precisamente al tema del topic.

(E quando ho scritto che è il colore dell'ossido di rame, chimicamente ho detto una scemata, perché la patina verdognola del rame e del bronzo non è ossido di rame, che invece è mattone o nerastro...)

Ecco, non è mai troppo tardi per imparare, sentendo dire "verdram" in dialetto ho sempre creduto che quel colore appartenesse al verde rame, non ho mai approfondito ed ora capisco il pri pro quo.

Sui nomi dei cosiddetti colori base penso ci sia poco da discutere quindi rosso, verde, blu e così via. Le altre sono variazioni di tonalità per come la vedo io e su queste ognuno si sbizzarrisce come vuole, un rosso per me è un rosso poi ci sarà il rosso porpora, il rosso cardinale, il rosso mattone ma difficilmente riusciremo ad avere una definizione univoca di questi colori. Per me uno è rosso più chiaro e l’altro rosso più scuro

C'è anche il rosso Ferrari

ricart ha scritto: ↑venerdì 6 giugno 2025, 9:25 C'è anche il rosso Ferrari

Appunto

senza dimenticare il Rosso magenta

Automedonte ha scritto: ↑venerdì 6 giugno 2025, 11:15
ricart ha scritto: ↑venerdì 6 giugno 2025, 9:25 C'è anche il rosso Ferrari

Appunto

senza dimenticare il Rosso magenta

C'è anche Profondo rosso ... e il più famoso Rosso di sera ...

Esme ha scritto: ↑venerdì 6 giugno 2025, 0:55
ricart ha scritto: ↑giovedì 5 giugno 2025, 18:39 Penso si chiami "solfato di rame"
Sì, dovrebbe essere uno dei componenti. Un altro dovrebbe essere la calce.
E in effetti il solfato di rame ha uno splendido colore azzurro, quindi se è quello che si ricorda Linos, allora i vari inchiostri "verdigris" non sono corrispondenti.

I verdigris sono il colore della Statua della Libertà, tanto per capirci e ritornare precisamente al tema del topic.
(E quando ho scritto che è il colore dell'ossido di rame, chimicamente ho detto una scemata, perché la patina verdognola del rame e del bronzo non è ossido di rame, che invece è mattone o nerastro...)

il solfato di rame, quello appunto che si dà sulle piante, è in cristalli azzurro intenso, però una volta che si spruzza sulla foglia (tipicamente della vite) assume delle sfumature che virano al verde, che somigliano al verdigris... (no so se anche per la foglia verde sottostante)

Pare che esista in due colorazioni, il ché potrebbe spiegare i ricordi contrastanti
https://www.treccani.it/enciclopedia/ve ... 0fungicida.

sansenri ha scritto: ↑venerdì 6 giugno 2025, 12:27 Pare che esista in due colorazioni

L'aggiunta di calce sicuramente sbiadisce il colore, lo si vede molto bene quando si pittura a calce.

il verdigris vero e proprio dovrebbe essere l'acetato
"three copper acetates: blue verdigris, Cu(CH3COO)2·CuO·6H2O; green verdigris, 2Cu(CH3COO)2·CuO·6H2O; or neutral verdigris,"

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Denominazione dei colori...

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