Quindi la prima volta, con Atelier, hanno fatto finta, ma questa volta faranno sul serio ? Vedremo...Esme ha scritto: ↑sabato 3 maggio 2025, 18:44Sì, era un marchio in mano alla famiglia Simoni, dopo aver venduto Omas nel 2000.
La prima penna, in titanio, è uscita nel 2008, con uno strano sistema di caricamento che era una specie di chimera tra il pistone tuffante e il vacumatic.
Ne era uscita una seconda versione in acrilico colorazione Mondrian.
Tutte a tiratura limitata e piuttosto costosette.
Su FPN e Pennamania ci sono due testimonianze di autodistruzione piuttosto precoce, che manco Jinhao prima maniera.
Credo che il marchio sia durato pochi anni.
Tra l'altro, creare mezza paginetta web solo per attirare attenzione senza avere ancora nulla in mano, mi lascia alquanto perplesso.
Per quanto riguarda la pubblicità mostrata sul sito, esteticamente non mi dispiace. Tuttavia avrebbe avuto più senso mettere la 361 Ogiva dando l'idea di essere un siluro (in tema quindi con l'imbarcazione, quella mostrata mi sembra essere una faccettata). Il motto dannunziano che si può ricavare dall'acronimo MAS ci sta, se la Famiglia vuole davvero osare, mentre il motto orbe movet... a me sembra buttato lì giusto perché è un acronimo di omas e tutto sommato suona bene e forse rende l'idea di una visione lontana ecc...ecc...
Vabbè!