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Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 11:16
da Roland
Automedonte ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 10:48
Infatti, le punte asimmetriche danno anche notevoli rotture di scatole come del resto i pennini molto flessibili!
Queste sono leggende urbane. Prima di tutto una punta asimmetrica non è sinonimo di obliquo, ci sono anche i tagli dritti tipicamente gli italici (smussati al massimo ie stub, leggermente smussati ie csi, e quelli poco o niente smussati ie italici veri).
Se usi cartacce, prendere appunti, scrivi su piani instabili e simili meglio un bel pennino rotondo che funziona bene. Poi quando si hanno le basi ci si può sbizzarrire su cose strane.
Si continua a credere che pennini a punta asimmetrica significa pennino doppio o triplo broad. Lo sapete che Leonardo fa dei csi vicinissimi agli italici di dimensione F? Io ne ho uno su una supernova regular e lo uso per la scrittura normale. Quello che si può fare con un pennino F lo fai tranquillamente con un csi F. Sulle mie Parker ho pennini italici veri in F e M e li uso senza alcun problema per scrivere normalmente. Addirittura il pennino italico F lo uso sulla settimana enigmistica la cui carta non si può definire di buona qualità.
Per quanto riguarda i pennini flessibili, non mi pronuncio sui wet noodle perché non ne possiedo. Però ho un paio di stilografiche con pennini semiflex /flessibile vintage che si possono usare per prendere appunti (hanno una punta rotonda).
Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 12:17
da Enbi
Roland ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 11:16
Queste sono leggende urbane. Prima di tutto una punta asimmetrica non è sinonimo di obliquo, ci sono anche i tagli dritti tipicamente gli italici
Ok allora credo che ci sia un equivoco che nasce dalla terminologia...
Cito il Treccani:
Asimmetrico:
Che presenta asimmetria, che manca di simmetria, di armonica corrispondenza fra le parti: disposizione a.; costruzione a.; faccia asimmetrica. (
https://www.treccani.it/vocabolario/asimmetrico/)
Dunque una punta asimmetrica io (e credo anche Cesare) la intendo come un obliquo perché, appunto, non c'è simmetria. Un pennino italico/stub/csi è comunque simmetrico (i rebbi sono identici fra loro).
Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 12:30
da Automedonte
Roland ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 11:16
Si continua a credere che pennini a punta asimmetrica significa pennino doppio o triplo broad. Lo sapete che Leonardo fa dei csi vicinissimi agli italici di dimensione F? Io ne ho uno su una supernova regular e lo uso per la scrittura normale. Quello che si può fare con un pennino F lo fai tranquillamente con un csi F. Sulle mie Parker ho pennini italici veri in F e M e li uso senza alcun problema per scrivere normalmente. Addirittura il pennino italico F lo uso sulla settimana enigmistica la cui carta non si può definire di buona qualità.
Per quanto riguarda i pennini flessibili, non mi pronuncio sui wet noodle perché non ne possiedo. Però ho un paio di stilografiche con pennini semiflex /flessibile vintage che si possono usare per prendere appunti (hanno una punta rotonda).
non è questione di limitarsi a saperlo ti assicuro che, anche grazie agli ottimi rapporti che mi legano a Salvatore Matrone, i suoi pennini CSI li ho e li conosco benissimo. Credo di avere praticamente tutti i modelli di Leonardo ed anche di Radius (stesso produttore) ed anche quasi tutti i suoi pennini in versione acciaio, oro ed anche titanio quindi certe uscite ti conviene farle ad altri.
Solitamente quando parlo è perché le cose le conosco e non per sentito dire. Ti assicuro che la mia Momento Magico Abyss con pennino CSI in oro su base F scrive benissimo ma se la ruoto il tratto non è più liscio come quando la tengo nella giusta posizione ed è giusto e normale che sia così.
Il pennino CSI in oro base M che ho sulla Audace in ebanite modello limitato per il circolo Napoletano già risente meno delle rotazioni. Il CSI base M in acciaio che ho sulla Momento Zero Grande Ogiva anellata prodotto in minima serie e mai uscita in commercio è quello che perdona più di tutti. Resta il fatto che il pennino EF in oro della Momento Magico color corallo montato sulla penna edizione speciale per il Circolo stilografico Napoletano e il pennino in titanio XF sulla Leonardo Dodici Anemone anch'essa in edizione limitata per per il Circolo Stilografico Napoletano sono quelli che perdonano maggiormente e scrivono bene ovunque. Stessa cosa vale per la Momento Magico black Matt con pennino EF e per la Momento Magico edizione limitata fatta per il negozio Li Bovi si Salerno che monta un pennino F in acciaio col oro rosa.
Sui flessibili "veri" facendo riferimento a Pilot custom 912, Omas 361, un paio di Radius vintage ed altre che non sto ad elencare devi avere la mano molto leggera altrimenti sono scomodi da usare e si scrive male, soprattutto se non sei in una posizione comoda e ti trovi a scrivere magari stando in piedi. Ecco sui flessibili "finti" perché al massimo possono essere definiti elastici, tornando a Leonardo ho sulla Leonardo Speranza fatta nel periodo Covid quello in oro e sulla Radius settimo quello in acciaio, con questi si riesce a scrivere bene nell'uso quotidiano perché sono morbidi ma non cedevoli e certo non ci fai del corsivo inglese.
La scelta di un pennino non è solo una questione di preferenze personali ma anche di uso che se ne vuol fare, altrimenti ognuno di noi potrebbe avere un solo pennino a seconda delle preferenze, viceversa molti appassionati (spesso esagerando ed io sono tra questi

) amano averne di vari tipi proprio per utilizzarli in circostanze diverse oppure a seconda dallo spirito del momento, dall'inchiostro a della carte che si vuole usare.
Tu tendi a dare per scontate cose che non lo sono affatto e questo non agevola le scelte di un neofita.
p.s.
per "asimmetrico" mi riferivo a qualunque pennino non abbia forma classica tondeggiante

Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 12:43
da maylota
Tagliato
Non è termine molto alla moda, ma evita molti equivoci?
Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 13:11
da Rizzo
Basta che non vi scannate a vicenda
Al momento pennini asimmetrici o flessibili non li guardo neanche.
1) Perché non saprei come usarli e non saprei che uso farne, anche perchè mi interessa solamente scrivere normalmente ma con una penna stilografica.
2) Non ho una calligrafia sufficientemente buona per usare pennini simili
3)Non saprei neanche da dove iniziare...da che marca, modello, dimensione tratto ecc...
Non credo che li valuterò neanche in futuro onestamente...Al meno che con il tempo la mia calligrafia migliori drasticamente.
Il massimo che forse posso valutare di prendere è una penna con un pennino "semiflex" tipo la M1000 che è leggermente flessibile. (Ma è il massimo a cui punterei).
Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 13:51
da Ottorino
3) Lamy safari con pennino 1.1.
5€ di pennino in più dei normali 17-20€ della safari.
Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 14:11
da mastrogigino
Rizzo ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 13:11
3)Non saprei neanche da dove iniziare...da che marca, modello, dimensione tratto ecc...
Schneider Callissima set penna + 3 gruppi scrittura stub/italici da 1.1 ,1.5 , 1.8 + pacchetto di cartucce = 20/25 €
censura per suggerimento commerciale.
Ottimo per provare.
Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 14:38
da Rizzo
Ora che vedo il set...se non erro, anche Kaweco ha un kit simile molto bello e completo.
Magari in futuro, chissà
Grazie comunque per spingermi a comprare altre penne, non vi maledico per nulla

Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 15:05
da sansenri
Rizzo ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 13:11
Basta che non vi scannate a vicenda
Al momento pennini asimmetrici o flessibili non li guardo neanche.
1) Perché non saprei come usarli e non saprei che uso farne, anche perchè mi interessa solamente scrivere normalmente ma con una penna stilografica.
2) Non ho una calligrafia sufficientemente buona per usare pennini simili
3)Non saprei neanche da dove iniziare...da che marca, modello, dimensione tratto ecc...
Non credo che li valuterò neanche in futuro onestamente...Al meno che con il tempo la mia calligrafia migliori drasticamente.
Il massimo che forse posso valutare di prendere è una penna con un pennino "semiflex" tipo la M1000 che è leggermente flessibile. (Ma è il massimo a cui punterei).
son qui sempre per mettere in discussione le tue convinzioni
"Non credo che li valuterò neanche in futuro"
dai tempo al tempo, quando avrai il portapenne pieno di pennini tutti uguali ti chiederai se non sia il caso di provare un italico...
magari proprio per migliorare la tua calligrafia

Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 15:14
da maylota
Rizzo ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 13:11
Al momento pennini asimmetrici o flessibili non li guardo neanche.
[...]
Non credo che li valuterò neanche in futuro onestamente...
Non temere, la prima legge del Marketing e Vendite è "chi disprezza, compra".

Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 15:55
da Rizzo
Mi stavate simpatici, ora non più!
Parte gli scherzi. Sono riuscito a provare la M1000...dico solo che è una penna per persone "pazze"
Non so come facciano a scrivere con quel tipo di tratto e con il "fiume" di inchiostro che esce.(Ed io ho provato il pennino M, immagino la B o BB

).
C'è, per far assorbire tutto quell'inchiostro che esce devi scrivere sullo scotex...letteralmente!
In questo giorni ho cercato molto online vari esempi e confronti di tratti...e per ora devo dire che il mio tratto ideale è la M. Anche la F ma solo magari in determinate occasioni o al bisogno.
Perchè il tratto grosso (come la M1000) non mi piace, assolutamente ingestibile. Il tratto troppo fine magari come le Giappo, neanche non mi piace...per me deve avere un bel tratto, con del "corpo, volume" ma non esagerato da tipo che non riesci a fare le lettere chiuse ecc...
Dunque credo che punterò principalmente su penne M e qualche modello F per avere almeno un cambio al bisogno.
Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 16:19
da Ottorino
Pero' la calligrafia migliora con l'uso di tratti grandi se non enormi.
Cercati una Parallel pen e prova a fare qualche esercizio.
E' il momento di spostare la tua comprensibile iniziale attenzione dal "comprare" all' "usare", "capire" e "saper valutare".
Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 16:37
da Rizzo
Ottorino ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 16:19
Pero' la calligrafia migliora con l'uso di tratti grandi se non enormi.
Cercati una Parallel pen e prova a fare qualche esercizio.
E' il momento di spostare la tua comprensibile iniziale attenzione dal "comprare" all' "usare", "capire" e "saper valutare".
Bhe, scrivo principalmente in M Occidentale, per tanti è già troppo grosso
Ho cercato la Parallel, ma che dimensione ?? (Suppongo che intendevi le Pilot, giusto ??)
Ma è per fare calligrafia. Già ora nello scrivere normale faccio pena, figuriamoci a fare calligrafia...
Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 16:54
da Ottorino
migliora con l'uso
non con la penna
Parlatemi di Montblanc
Inviato: venerdì 7 marzo 2025, 17:07
da Enbi
Rizzo ha scritto: ↑venerdì 7 marzo 2025, 16:37
Bhe, scrivo principalmente in M Occidentale, per tanti è già troppo grosso
Ho cercato la Parallel, ma che dimensione ?? (Suppongo che intendevi le Pilot, giusto ??)
Ma è per fare calligrafia. Già ora nello scrivere normale faccio pena, figuriamoci a fare calligrafia...
Il punto secondo me è proprio quello: nelle mani di un esperto danno ottimi risultati calligrafici, ma possono essere utili a scrivere un po' più "bello" anche nella scrittura normale. Ad esempio, noto che se scrivo con uno stub piuttosto piccolo (1.1 o simili) in corsivo, sembra naturalmente più ornato.
Ci sono tante proposte per i pennini tagliati, le già citate Palallel pen, i set calligrafici di alcuni produttori, pennini di ricambio (ad esempio, Lamy e penne con pennini Jowo).
Per iniziare con i pennini tagliati, ci sono set a poco prezzo (come la Callissima citata prima) così magari provi diverse misure.
E soprattutto: scrivi, scrivi e scrivi. Non con la tastiera per chiedere qui, ma con carta e penna (stilografica) per imparare a "sentire" lo strumento.