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fotografia analogica nel 2024

Inviato: mercoledì 17 luglio 2024, 13:59
da maylota
RisottoPensa ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 13:30 La ricchezza di dettagli e luce di una fotocamera analogica ( o digitale professionale ) è qualcosa che non tutti riescono a sfruttare o vogliono/possono imparare ad usare, è per quello che intendo che non ci sia motivo per doverle usare anziché affidarsi a una semplice smartphone.
Condivisibile e vale per molti prodotti (si, anche le penne cinesi :lol: )

Aggiungo che se il mezzo di fruizione è lo schermo di uno smartphone, probabilmente la fotocamera incorporata fornisce i risultati migliori. Pur se supercompressa e "greve", l'immagine viene pompata, aggiustata, equalizzata e dopata dagli algoritmi che le consentono di risaltare al meglio su uno schermo, magari HDR e OLED.

Come spesso accade è questione di filosofia, di come siamo fatti, di quanto ci vogliamo sfidare e di cosa ci diverte fare per esprimerci come persone. Ma non c'è niente di meglio o peggio a priori... ;)

fotografia analogica nel 2024

Inviato: mercoledì 17 luglio 2024, 14:54
da sansenri
Sliceman ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 11:43 Modalità vecchio palloso ON

RisottoPensa ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 22:56 In ogni caso non penso ci sia neanche un motivo per usare le pellicole fotografiche per le foto
Immagino tu non abbia mai usato una pellicola in maniera ragionata. La qualità espressa da una pellicola 35mm, dietro a una lente decente e in mano a qualcuno che sappia cosa sta facendo, è di assoluto rilievo ancora oggi.
Ho volutamente scritto "35mm" perchè se entriamo nel mondo del medio o grande formato pratiacamente non c'è gara.
RisottoPensa ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 22:56 almeno con i cd in vinile tornati in voga si ha una qualità audio e collezionismo differente
Pensi che sia diverso con le pellicole?
Una Kodak Tri-x 400, una ILFORD FP4, una Adox hr-50, per non parlare delle ortocromatiche, sono mondi interi da esplorare, tutti diversi... e stiamo solo parlando di bianco e nero.
Figurati a colori...

E prima che tu risponda: no, i sensori digitali tranne in rare e specifiche realizzazioni, non raggiungono la profondità di una pellicola B/N out of the box, ti tocca lavorare parecchio in post produzione per avvicinarti.
RisottoPensa ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 22:56 però le foto si possono benissimo modificare o lenti appositi creano effetti pari a quelle che escono dalla camera oscura ( già come le prime ere di instagram una decina di anni fa )
Bisogna innanzitutto capire che Instagram è monnezza. La qualità di una fotografia puoi forse intuirla guardandola su Instagram, ma finchè non ce l'hai stampata davanti parliamo di niente. Mi spiego meglio: non è che una foto caricata su instagram sia spazzatura, magari è un capolavoro dell'immagine, ma è proprio la piattaforma Instagram e il modo di fruire della fotografia lì sopra che è ridicolo. La qualità che può esprimere lo schermo di un cellulare che ti mostra una foto ultracompressa su un social network non ha niente da spartire con la reale qualità di quella fotografia.
Ti basta andare a vedere una mostra fotografica prodotta decentemente per lasciarti a bocca aperta.
Leggo che sei di Roma, fino al 25 Agosto c'è la mostra di Mario Testino a Palazzo Bonaparte: vai a visitarla e mentre hai la foto davanti guardala anche sul profilo Instagram di Testino... poi mi dici qual'è la più bella delle due.

La post-produzione, che in alcuni casi può essere benissimo pre-produzione, è parte integrante della capacità espressiva di uno strumento, ne più ne meno di quanto lo sia un pennino flessibile rispetto a uno rigido, o un architect confrontato con un posting: sta a te decidere cosa usare, come usarlo e perchè usarlo... o addirittura NON usarlo.
Mentre tornando a Instagram è lui che ha scimmiottato la resa tonale di certe pellicole o i difetti/caratteristiche di certe ottiche (e.g. i pastello della Kodak Portra, la vignettatura o le sfocature alla Pertzval), ma parliamo di sciocchezzuole... giocattoli.

L'analogico ha tanto da dire, è un falso mito che sia qualcosa di superato e il fatto che abbia intrinsecamente dei limiti ti obbliga a fare la cosa più bella del mondo: imparare.
Quello che putroppo rilevo è che in linea generale ci hanno abituato alla scarsa qualità: quindi le foto scattate e fruite col cellulare vanno alla grande, la musica in streaming ascoltata nelle cuffiette è il top, l'Apple Watch con lo sfondo e il cinturino di Hermes vale i €1500 che costa, etc...

Siamo mammiferi stilografici, se andasse bene tutto useremmo le BIC.


Modalità vecchio palloso OFF
sottoscrivo pienamente.
Il problema è che la transizione al digitale è partita perché la tecnologia c'era ed era interessante, ma dire che garantisse stessa qualità dei sistemi analogici migliori non è vero nemmeno a distanza di molti anni!
E' la facilità d'uso che ci è stata venduta, e a molti va bene così, perché altrimenti avrebbero continuato o a non fotografare o a fare foto inguardabili, anche le più semplici.

fotografia analogica nel 2024

Inviato: mercoledì 17 luglio 2024, 15:38
da mikils
Se i liquidi di sviluppo fossero davvero nocivi non sarei qui a sproloquiare....

Il mio Durst a colonna è ancora in cantina a aspettare che si riaccenda la lucina rossa...🥲 Chissà se troverò un giorno il tempo di riprovare.

I miei dubbi riguardano semmai la resa delle carte fotografiche a confronto con le enormi risoluzioni dei moderni sensori. Una volta si diceva che una foto analogica era l'equivalente di una immagine digitale a 5-10 mpx. Chissà come andrebbe ora che Nel 35mm siamo intorno ai 50mpx?

Se qualcuno ha informazioni aggiornate le leggerei con grande interesse;

fotografia analogica nel 2024

Inviato: mercoledì 17 luglio 2024, 15:49
da Barone
Sliceman ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 11:43
Pensi che sia diverso con le pellicole?
Una Kodak Tri-x 400, una ILFORD FP4, una Adox hr-50, per non parlare delle ortocromatiche, sono mondi interi da esplorare, tutti diversi... e stiamo solo parlando di bianco e nero.
Figurati a colori...
e che dire della mitica Agfa scala? a volte la uso ancora

Sliceman ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 11:43 E prima che tu risponda: no, i sensori digitali tranne in rare e specifiche realizzazioni, non raggiungono la profondità di una pellicola B/N out of the box, ti tocca lavorare parecchio in post produzione per avvicinarti.
verissimo, anche se gli utlimi sensori (ne ho alcuni molto validi, oraai ci arrivano molto bene, peccano solo un pelino sulla profondità del nero

Sliceman ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 11:43
Bisogna innanzitutto capire che Instagram è monnezza. La qualità di una fotografia puoi forse intuirla guardandola su Instagram, ma finchè non ce l'hai stampata davanti parliamo di niente. Mi spiego meglio: non è che una foto caricata su instagram sia spazzatura, magari è un capolavoro dell'immagine, ma è proprio la piattaforma Instagram e il modo di fruire della fotografia lì sopra che è ridicolo. La qualità che può esprimere lo schermo di un cellulare che ti mostra una foto ultracompressa su un social network non ha niente da spartire con la reale qualità di quella fotografia.
Ti basta andare a vedere una mostra fotografica prodotta decentemente per lasciarti a bocca aperta.
Leggo che sei di Roma, fino al 25 Agosto c'è la mostra di Mario Testino a Palazzo Bonaparte: vai a visitarla e mentre hai la foto davanti guardala anche sul profilo Instagram di Testino... poi mi dici qual'è la più bella delle due.
come non essere d'accordo, Istagram si è addirittura inventata una nuova diagonale del fotogramma, piu quadrato, da denuncia
e poi sta mania di vedere tutto verticale (soprattutto i video) è la di mostrazione di non capire un caxxxo

fotografia analogica nel 2024

Inviato: mercoledì 17 luglio 2024, 16:33
da sansenri
mikils ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 15:38 Se i liquidi di sviluppo fossero davvero nocivi non sarei qui a sproloquiare....

Il mio Durst a colonna è ancora in cantina a aspettare che si riaccenda la lucina rossa...🥲 Chissà se troverò un giorno il tempo di riprovare.
potrei averlo scritto io... :)

il fascino della camera oscura rimane comunque
(mentre le foto che mi sono stampato con le stampanti digitali a mia disposizione - di generico utilizzatore casalingo di attrezzature informatiche di base - sono una vera porcheria...)

fotografia analogica nel 2024

Inviato: giovedì 18 luglio 2024, 20:13
da fufluns
sansenri ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 14:54
Sliceman ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 11:43 Modalità vecchio palloso ON

Immagino tu non abbia mai usato una pellicola in maniera ragionata. La qualità espressa da una pellicola 35mm, dietro a una lente decente e in mano a qualcuno che sappia cosa sta facendo, è di assoluto rilievo ancora oggi.
Ho volutamente scritto "35mm" perchè se entriamo nel mondo del medio o grande formato pratiacamente non c'è gara.

[...]

Modalità vecchio palloso OFF
sottoscrivo pienamente.
Il problema è che la transizione al digitale è partita perché la tecnologia c'era ed era interessante, ma dire che garantisse stessa qualità dei sistemi analogici migliori non è vero nemmeno a distanza di molti anni!
E' la facilità d'uso che ci è stata venduta, e a molti va bene così, perché altrimenti avrebbero continuato o a non fotografare o a fare foto inguardabili, anche le più semplici.

Hai ragione, Enrico (sansenri), la fotografia digitale é più facile, tecnicamente. Un sensore di alta qualità può avere una latitudine di posa di 13-14 f/stop, paragonati ai 5 stop di una spettacolare pellicola diapositiva come la Fuji Velvia da 50 ISO e con gli 8-9 stop di una pellicola in bianco e nero. Con sensori così sensibili, soprattutto se di dimensioni grandi, é praticamente impossibile sbagliare una fotografia dal punto di vista tecnico.

I miei due sensori migliori, un CCD e un CMOS entrambi di medio formato, hanno meno "rumore" di una pellicola virtualmente senza grana come la PanF di Ilford, esposta e sviluppata per 40 ISO. Di fatto, questo mi permette di catturare con il sensore la finissima grana della pellicola in bianco e nero PanF quando la digitalizzo.

E' pero interessante, per chi abbia usato la pellicola, notare come questa abbia una profondità che manca al sensore. Il sensore forma un'immagine di minor contrasto, che si presta splendidamente per le manipolazioni in post-produzione, ma che nell sua forma nativa, out of the box, é meno viva. Se il sensore é di gamma alta, l'immagine che produce é più liscia di qualsiasi pellicola che io abbia provato, e questo ne rappresenta allo stesso tempo un pregio e un difetto.

Vi allego, qui di seguito, due immagini scattate su sensore e su pellicola in bianco e nero, sviluppata da me e digitalizzata nuovamente sul sensore.

Borsa The Bridge con Panama (film vs sensor).jpg

Noterete che l'imagine ottenuta direttamente sul sensore (a destra) é più nitida, e quanto al dettaglio delle alte luci e nelle ombre vince a mani basse. Però l'immagine ottenuta sulla pellicola 6x6 (Delta 100), con lo stesso obiettivo, é secondo me più viva e più bella.

Resto più in temi nostri, le penne, con un altro confronto:

Montblanc Hemingway B&W 2019 Film + Sensor ©FP.jpg

Anche in questo caso, il sensore (sotto) é più bravo nella cattura dei dettagli fini, ed eccelle nella sua capacità di registrare informazione nelle alte luci e nelle ombre profonde. Però, nell'immagine ottenuta sulla pellicola, la penna Hemingway, il quaderno di pelle martellata, i fogli scritti, la boccetta d'inchiostro, tutto é più vivo e reale.

La pellicola fotografica é uno strumento espressivo straordinario. Richiede più attenzione nella fase di creazione dell'immagine, perché le sue doti minori quanto a latitudine di esposizione si traducono in un maggior numero di errori tecnici di ripresa, e non permette di visualizzare questi errori (la differenza tra l'immagine che avevamo in mente e ciò che abbiamo ottenuto piegando i nostri strumenti per farla divenire reale) se non tempo dopo. Alcuni di questi errori possono essere corretti nella post-produzione della fotografia su pellicola (lo sviluppo e la stampa), ma inevitabilmente non tutti. Io ho smesso quasi del tutto di fotografare sulla pellicola diapositiva (Fuji Velvia) perché qui dove vivo non posso svilupparla e se lo faccio fuori passa a volte più di un anno tra il momento della ripresa e quando ne vedo i risultati.

Insomma, Sliceman non é un vecchio palloso (come ingenerosamente si definisce), ma semplicemente uno che come stanno le cose davvero. La pellicola fotografica permette di ottenere risultati che l'immagine digitale non può restituire, nonostante gli sforzi e la grande fatica che i produttori di apparati per la fotografia elettronica hanno posto nel tentativo di emularne il sapore. La pellicola non é uno strumento superato più di quanto lo siano il colore ad olio o l'inchiostro: si tratta di mezzi, di media, che uno sceglie per esprimere in quel modo particolare il suo mondo interiore.

Per I lettori di questo forum che siano meno avvezzi all'immagine che si ottiene sulla pellicola, propongo qui di seguito una breve carrellata di fotografie con l'intenzione di mostrare la flessibilità questo medium e come si presti alle più svariate tipologie di immagine, dal paesaggio alla natura morta, dall'architettura al ritratto, e finanche alla cronaca.

Omas Grand Paragon Arco HT B&W (PanF).jpg
Stipula Etruria Miele Selvatico B&W.jpg
Pomeriggio metafisico a Madrid (1).jpg
Bocas del Toro, Panama (B&W) 2.jpg
Torri, Madrid 2010, Hassy B&W much best.jpg
Church at Orosi Hassy 1 (B&W).jpg
Elvira und Ursula im Weisenau.jpg
Diego laureato (1).jpg

fotografia analogica nel 2024

Inviato: venerdì 19 luglio 2024, 10:26
da Sliceman
fufluns ha scritto: giovedì 18 luglio 2024, 20:13
Insomma, Sliceman non é un vecchio palloso (come ingenerosamente si definisce), ma semplicemente uno che come stanno le cose davvero.
Grazie Franco,
anche se devo vigorosamente contraddirti: ero un vecchio palloso anche a 25 anni, putroppo è qualcosa che ho dentro :D

Complimenti per le foto (Hasselblad suppongo) e approfitto per una curiosità: nell'immagine della Hemingway in alto a destra, sotto alla FE2, cos'è quell'oggetto con l'innesto filettato?

fotografia analogica nel 2024

Inviato: venerdì 19 luglio 2024, 12:00
da Monet63
Sliceman ha scritto: venerdì 19 luglio 2024, 10:26 Complimenti per le foto (Hasselblad suppongo) e approfitto per una curiosità: nell'immagine della Hemingway in alto a destra, sotto alla FE2, cos'è quell'oggetto con l'innesto filettato?
Vedo una filettatura per flessibile meccanico; potrebbe esse un syncro-flash (anulare?) di qualche tipo. Magari ho detto un'idiozia eh... :mrgreen:

fotografia analogica nel 2024

Inviato: venerdì 19 luglio 2024, 19:05
da maylota
Io sono visceralmente un fan della pellicola e le immagini di fufluns non fanno che confermarmi nella mia idea.

Ma mi resta un dubbio:

Leggendo questo bel thread io sto guardando una immagine da pellicola (digitalizzata da uno scanner) vs immagine da sensore. Entrambe mediate da uno schermo di computer (per quanto buono)

Ma immaginiamo i computer scompaiano e le foto si possano solo stampare. La mia curiosità è l'importanza del processo di stampa nella qualità complessiva di una fotografia.
Vincerebbe un procedimento classico (con i vari bagni) o con una stampante professionale?

Quale dei due procedimenti valorizzerebbe di più i pregi della pellicola rispetto al sensore? (o di converso valorizzerebbero di più il sensore?)

fotografia analogica nel 2024

Inviato: venerdì 19 luglio 2024, 20:08
da fufluns
Sliceman ha scritto: venerdì 19 luglio 2024, 10:26
fufluns ha scritto: giovedì 18 luglio 2024, 20:13
Insomma, Sliceman non é un vecchio palloso (come ingenerosamente si definisce), ma semplicemente uno che come stanno le cose davvero.
Grazie Franco,
anche se devo vigorosamente contraddirti: ero un vecchio palloso anche a 25 anni, putroppo è qualcosa che ho dentro :D

Complimenti per le foto (Hasselblad suppongo) e approfitto per una curiosità: nell'immagine della Hemingway in alto a destra, sotto alla FE2, cos'è quell'oggetto con l'innesto filettato?

É un otturatore montato su una baionetta Hasselblad. Attraverso la filettatura anteriore e adattatori ad hoc posso montare un gran numero di ottiche e uso questo apparato per lo più per utilizzare con la Hasselblad i buoni obiettivi Luminar di Zeiss.

fotografia analogica nel 2024

Inviato: venerdì 19 luglio 2024, 20:17
da fufluns
maylota ha scritto: venerdì 19 luglio 2024, 19:05 Io sono visceralmente un fan della pellicola e le immagini di fufluns non fanno che confermarmi nella mia idea.

Ma mi resta un dubbio:

Leggendo questo bel thread io sto guardando una immagine da pellicola (digitalizzata da uno scanner) vs immagine da sensore. Entrambe mediate da uno schermo di computer (per quanto buono)

Ma immaginiamo i computer scompaiano e le foto si possano solo stampare. La mia curiosità è l'importanza del processo di stampa nella qualità complessiva di una fotografia.
Vincerebbe un procedimento classico (con i vari bagni) o con una stampante professionale?

Quale dei due procedimenti valorizzerebbe di più i pregi della pellicola rispetto al sensore? (o di converso valorizzerebbero di più il sensore?)
Non mi azzarderei a lanciare una risposta a questa tua domanda.

Peró tengo sempre presente una cosa per me fondamentale, e della quale sono stato testimone negli anni. La pellicola é un supporto fisico, che può essere trasformato in un codice binario e reso digitale. Questa trasformazione la fanno apparati che migliorano ogni anno. Le digitalizzazioni delle mie diapositive 6x6 che eseguo oggi con il sensore CCD da 50MP della mia Hasselblad sono migliori di quelle che mi restituiva vent'anni fa uno studio professionale che le digitalizzava con uno scanner a tamburo (lasciando, oltretutto, le diapositive coperte d'olio...).

Se fossi capace di conservare bene il supporto fisico delle mie pellicole, chissà quali meravigliose tecnologie potranno digitalizzare quelle immagini tra dieci o vent'anni...

Le immagini che riprendo sul sensore sono quello che sono, oggi. E saranno la stessa cosa tra cent'anni.

fotografia analogica nel 2024

Inviato: venerdì 19 luglio 2024, 22:55
da RisottoPensa
questo è molto interessante, anche perché i film girati su pellicola possono essere naturalmente restaurati e trasformati in 4k senza particolari processi che ne riducono la qualità

fotografia analogica nel 2024

Inviato: sabato 20 luglio 2024, 9:35
da Maurix
RisottoPensa ha scritto: venerdì 19 luglio 2024, 22:55 questo è molto interessante, anche perché i film girati su pellicola possono essere naturalmente restaurati e trasformati in 4k senza particolari processi che ne riducono la qualità
Direi che è relativamente semplice (a parte i tempi) visto che sono alla fine 8,3 Megapixel e comunque non credo che portare in 4K un film degli anni trenta migliori qualcosa, teniamo invece conto che ci sono software che migliorano moltissimo la nitidezza ed i particolari di vecchie foto digitali e che fanno miracoli con i file raw (vedi es. DxO Photolab)

fotografia analogica nel 2024

Inviato: sabato 20 luglio 2024, 9:51
da rrfreak63
se non erro la foto dev'essere scattata in RAW in origine con tutti i discorsi di dimensione che questo formato file comporta. Non puoi, immagino, tornare al RAW dal JPEG o altri formati 'secondari'. La mia Canon Rebel mi consente di scattare in formato RAW, ma posso salvare meno foto o vari altri formati compressi più maneggevoli.
Con la Pentax K 1000 scatto e basta con la pellicola senza pensare ad altro.
C'è un formato di acquisizione immagini digitale che usa la NASA, non proprietario, che ti consente di salvare le immagini indefinitamente e che puoi poi convertire come vuoi, si chama FITS. Lo usai anni fa per salvare immagini digitali di manoscritti medievali. Il cliente non voleva formati che al momento sono 'gratis' ma che un domani il licenziatario potesse pretendere delle royalty su ciascu'immagine acquisita, visto che si trattava di svariati Peta Byte

fotografia analogica nel 2024

Inviato: sabato 20 luglio 2024, 10:40
da Maurix
Intendevo che come le pellicole hanno avuto una grande evoluzione, anche il digitale l'ha avuta ma ancora ne avrà, per quel che ne sappiamo il jpg potrebbe diventare il corrispettivo di un dagherrotipo :D e comunque anche i formati proprietari credo che non possono esserlo indefinitamente: se non erro i brevetti industriali durano max 20 anni e quelli di utilità 10.