Esme ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 17:16
Simy ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 11:43
Cosa significa per te?
Intendo: in cosa trovi migliori le penne vintage?
[...]
Dal tuo punto di vista cosa mi sto perdendo?
Prima di tutto devo premettere che era una battuta, per stare in tema "ti dico io cosa devi fare".
In realtà non penso che qualcuno si perda per forza qualcosa se non vuole provare una penna vintage, così come non penso se lo perda se non è interessato a penne blasonate.
Ti posso dire perché io preferisco le vintage, e con vintage intendo ante 1970/60.
- mi piace restaurarle
- mi piace il fatto che abbiano una storia
- hanno un'estetica e un'ergonomia che
spesso incontrano i miei gusti e la mia comodità
Ho cercato di sintetizzare, ma se ne potrebbe parlare per ore.
Però non mi piacciono tutte le vintage, e ce ne sono di considerate pietre miliari che io non gradisco, e non mi interessa averle.
Così come apprezzo anche penne contemporanee, anche se per esempio non apprezzo l'imperante gigantismo.
Le performance e la comodità di una penna (così come di un'auto) sono positive solo se incontrano le esigenze dell'utilizzatore.
Togliendoci da prodotti divisivi, perché muovono sentimenti che hanno a che fare anche con il nostro modo di vederci, faccio un esempio con i materassi.
C'è chi ama dormire sul morbido sprofondevole e chi desidera un supporto con pochi cedimenti. Quindi ciò che risulterà il massimo di comodità per uno, sarà una tortura per un altro.
E non è per nulla scontato che un letto Hästens mi faccia dormire meglio di uno Ikea. (A me l'Hästens Vividus neanche piace...
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