Quale stilografica scegliereste se.......
Inviato: mercoledì 20 marzo 2024, 8:51
Userei le stesse stilografiche che tengo quotidianamente inchiostrate che mi ritrovo nell'astuccio di Mary Poppins:
- Sailor 21Kt Sapporo (le più piccole e leggere per capirsi) con pennino MF. Per la maggior parte del tempo con blu scuro o petrolio;
- se dovessi usare colori (perchè so che li userei!) le 14Kt sempre Sapporo (o Profit Light) con pennino M. Almeno 4 o 5 colori diversi. "La Storia Infinita", letta anni fa e riletta da poco, ha lasciato un segno indelebile riguardo all'uso dei colori e di font diversi per differenziare le storie nella Storia.
Sono monotematica e me ne rendo conto, ma ho trovato la pace (attuale) dei sensi con penne simili: piccole e leggere, scorrevoli ma con feedback, colorate e differenti al punto giusto per permettermi di ricordare l'inchiostro caricato. Non vorrei sentire la mano stanca, nè crampi al pollice. Inoltre rallentare durante la stesura del testo, invece di scrivere di getto le parole sulla carta, mi consentirebbe di organizzare meglio le idee. Per ogni scena, ogni momento o episodio, mi sono sempre balzati in testa 3 o 4 scenari possibili: ai temi in classe era un delirio.
Al momento le mie lunghe sessioni di scrittura sono limitate al diario della mia sciamana di D&D (prima o poi dovrò mettere sotto forma di libri i diari dei miei personaggi) e per dello studio a tempo perso. Quando mi impegno davvero, arrivo a riempire di parole anche 4-5 pagine di quaderno A4 a quadretti 4 mm di fila senza spazi. Una follia, praticamente. E, se non fosse supportata da stilografiche con cui mi trovo bene, sfocerebbe in un vero e proprio "suicidio".
So che la domanda era solo per la stilografica, ma a mio parere molto farebbero anche gli inchiostri oltre alla carta.
Riguardo agli inchiostri, non me la sentirei di scrivere per tanto tempo con uno costoso quanto un profumo di Dior (il mio unico neurone mi sta dicendo che dovrei sempre usare gli stessi colori dall'inizio alla fine, "per coerenza" a suo parere). Inoltre, se stancassero la vista o non piacessero, non credo di poter continuare a lungo e di certo troverei una scusa per interrompermi. Di solito la mia scelta ricade sempre sugli stessi. Il blu Sailor, oppure il Diamine Teal o Pelham Blue (che mi sta piacendo un mondo come tonalità!), per la scrittura "normale" e tendenzialmente scura. Per i colori la lista si allunga: Pelikan turchese, Diamine Onix Black, Noodler's Ottoman Azure e Rose, Diamine Steel Blue o Pumpkin o Syrah... ma anche un mix tra il R&K Solferino ed il Pernambuco. Poi tanti altri, ma sto scivolando fuori tema e mi fermo qua.
Riguardo alla carta, dovendo scrivere a lungo, non sceglierei carta costosa: carte come Rodhia o Oxford le vedrei fuori il mio budget. Credo che userei i blocchi Pigna Montblanc quadrettati.
- Sailor 21Kt Sapporo (le più piccole e leggere per capirsi) con pennino MF. Per la maggior parte del tempo con blu scuro o petrolio;
- se dovessi usare colori (perchè so che li userei!) le 14Kt sempre Sapporo (o Profit Light) con pennino M. Almeno 4 o 5 colori diversi. "La Storia Infinita", letta anni fa e riletta da poco, ha lasciato un segno indelebile riguardo all'uso dei colori e di font diversi per differenziare le storie nella Storia.
Sono monotematica e me ne rendo conto, ma ho trovato la pace (attuale) dei sensi con penne simili: piccole e leggere, scorrevoli ma con feedback, colorate e differenti al punto giusto per permettermi di ricordare l'inchiostro caricato. Non vorrei sentire la mano stanca, nè crampi al pollice. Inoltre rallentare durante la stesura del testo, invece di scrivere di getto le parole sulla carta, mi consentirebbe di organizzare meglio le idee. Per ogni scena, ogni momento o episodio, mi sono sempre balzati in testa 3 o 4 scenari possibili: ai temi in classe era un delirio.
Al momento le mie lunghe sessioni di scrittura sono limitate al diario della mia sciamana di D&D (prima o poi dovrò mettere sotto forma di libri i diari dei miei personaggi) e per dello studio a tempo perso. Quando mi impegno davvero, arrivo a riempire di parole anche 4-5 pagine di quaderno A4 a quadretti 4 mm di fila senza spazi. Una follia, praticamente. E, se non fosse supportata da stilografiche con cui mi trovo bene, sfocerebbe in un vero e proprio "suicidio".
So che la domanda era solo per la stilografica, ma a mio parere molto farebbero anche gli inchiostri oltre alla carta.
Riguardo agli inchiostri, non me la sentirei di scrivere per tanto tempo con uno costoso quanto un profumo di Dior (il mio unico neurone mi sta dicendo che dovrei sempre usare gli stessi colori dall'inizio alla fine, "per coerenza" a suo parere). Inoltre, se stancassero la vista o non piacessero, non credo di poter continuare a lungo e di certo troverei una scusa per interrompermi. Di solito la mia scelta ricade sempre sugli stessi. Il blu Sailor, oppure il Diamine Teal o Pelham Blue (che mi sta piacendo un mondo come tonalità!), per la scrittura "normale" e tendenzialmente scura. Per i colori la lista si allunga: Pelikan turchese, Diamine Onix Black, Noodler's Ottoman Azure e Rose, Diamine Steel Blue o Pumpkin o Syrah... ma anche un mix tra il R&K Solferino ed il Pernambuco. Poi tanti altri, ma sto scivolando fuori tema e mi fermo qua.
Riguardo alla carta, dovendo scrivere a lungo, non sceglierei carta costosa: carte come Rodhia o Oxford le vedrei fuori il mio budget. Credo che userei i blocchi Pigna Montblanc quadrettati.