L'ultimo ma non meno importante elemento coinvolto nella scrittura è la carta. Parliamone. E raccontiamo anche degli altri accessori che affianchiamo alle nostre penne.
klapaucius ha scritto:Allora, mi sono ricordato di avere della carta da stampante che non usavo e ho fatto qualche prova al volo con le penne che ho in carica.
Pilot Capless (F) e Pilot 78G (F) con inchiostro Pilot Black (da cartuccia); Lamy Joy con pennino stub da 1.9mm (!) e inchiostro Lamy Nero, Waterman 3V (F superflessibile) con inchiostro Pilot Tsuki-yo; Pilot 78G (B) con inchiostro Parker Quink Blu-Black e Sailor 1911 (pennino Naginata MF) e inchiostro Sailor Jentle nero.
Nessuna sbavatura, nessun feathering (nemmeno per i pennini Lamy e Sailor, che sono molto abbondanti). Curiosamente, ma non tanto, riscontro un po' di feathering con la Waterman 3V quando fletto il pennino quasi al massimo, ma la cosa non mi sorprende visto che le alette si allargano e rilasciano taaanto inchiostro. Ma è una cosa appena visibile e soprattutto in condizioni estreme. Diciamo che se non ti serve per fare calligrafia con pennini flessibili questa carta va alla grande.
Ah già, dimenticavo, si tratta della Carta Regata Professional (Cellulosa Eucalipto 75 g/m^2.
Comunque, a dirla tutta, la trovo un po' ruvida con i pennini fini. Sarà che mi sono abituato bene, ma piuttosto continuo ad usare quaderni e taccuini fatti apposta per scrivere.
Io uso in genere quadernetti spiralati "One Color" della Blasetti, con cui mi trovo piuttosto bene, ma comunque trovo il massimo nelle Clairefontaine "Papier Velouté" piccole (dimensione agendina 9x14 - 192 fogli) che hanno carta da 90g/m.
Per le stilo sono fantastiche...
Dimenticavo :
un cliente a fine anno mi ha regalato la classica agendina Moleskine con copertina in pelle nera. Simpatica, compattissima, ben rifinita.
Al secondo foglio di appunti che ho cercato di scrivere con la mia Aurora Style è finita direttamente in pattumiera.
Una carta del genere la usavano sulle agende degli anni '70 che ti regalavano in banca...
Assolutamente da evitare con le stilo..... e io non uso matite.....
_______________________________________________________ Andrea
Ho finalmente trovato un quadernoni spiralato clairefontaine: ebbene, concordo nel dire che la qualità della carta è a dir poco eccellente!
L'unica difficoltà è il trovare un negozio ben rifornito: per marzo il Buffetti da cui mi rifornisco abitualmente riesce a procurarsi un catalogo solo per me, così potrò ordinare tutto quello che voglio
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
@Simone: sei proprio fortunato ... ieri sera sono stato da Buffetti nella mia città, e di quaderni Clairefontaine praticamente non avevano mai neanche sentito parlare ...
G P M P ha scritto:@Simone: sei proprio fortunato ... ieri sera sono stato da Buffetti nella mia città, e di quaderni Clairefontaine praticamente non avevano mai neanche sentito parlare ...
Ti comprendo benissimo. Ti do un consiglio: contatta la clairefontaine Italia e chiedi i rivenditori nella tua zona. Con me ha funzionato!
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
Non riuscendo a trovare le risme di carta che mi avete consigliato, le sto provando tutte hehehe
Per ora ne ho provati 3 tipi e in ordine di qualità sono:
Carta iper (il supermercato)
Carta coop
Carta fabriano copy 2
La fabriano è decisamente la peggiore che abbia mai provato. Sembra di scrivere su della carta da cucina assorbente. La carta dell'iper invece è decisamente buona. Fa asciugare relativamente bene l'inchiostro mantenendo il tratto abbastanza definito. Non è la migliore carta che abbia provato, indi la ricerca continua hehehehhe
In ufficio cambiamo di continuo risme di comune carta per stampante e, ovviamente, ce ne capitano di tutte le marche.
Nonostante siano tutte da 80 g/m2, il comportamento è notevolmente differente.
Su alcune, forse perché più porose, il tratto si spande aumentando di una misura, su altre invece si mantiene sottile.
Come fare a raccapezzarsi in mezzo a tutto questo caos? Qual è secondo voi la marca più adatta per non pregiudicare la finezza del tratto?
"Ho dei gusti semplicissimi: mi accontento sempre del meglio"
O. Wilde
Navigator 80 gr, quella nella risma color verde. Ha un punto di bianco paragonabile a quello delle migliori coated, non spolvera (riducendo tra l'altro i guasti della fotocopiatrice) ha corpo, non spande l'inchiostro e non si lascia "trafiggere" dal colore. Il prezzo è di poco superiore a certa cartaccia che nelle stampanti altro non fa che incepparsi e che toglie il piacere di vedere il pennino danzare sul foglio.
rembrandt54 ha scritto:Io spesso scrivo sui fogli già passati per la laser.....e voi ?
Forse il calore altera le caratteristiche?
Sicuramente il calore le altera:sembra che l'inchiostro stilografico attecchisca meno e il tratto è più sottile.La stessa cosa mi capita con le ricette mediche ASL che escono dalla stampante laser.