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Comunque ci sarebbero anche le Schneider Base (Phormula docet), molto simili alla Safari, ma mi pare costino un poco di meno e montano le cartucce Standard. Recensione viewtopic.php?f=8&t=2785.
Semplice pressione, in stenografia non si ricalca nulla, perderesti nella omogeneità del tratto e non sapresti più capire che cosa hai scritto!AeRoberto ha scritto:Ma quanto mi piace quella Sapporo (uguale uguale alla mia), mi incuriosisce come riesci ad ottenere quella variazione, semplice pressione o ricalco?
Comunque ci sarebbero anche le Schneider Base (Phormula docet), molto simili alla Safari, ma mi pare costino un poco di meno e montano le cartucce Standard. Recensione viewtopic.php?f=8&t=2785.
Non ho avuto questo problema con il pelikan black, ma per il resto confermo.. Ne ho provate un po', e alcune hanno un bel flusso abbondante, altre sono stitiche (è vero che con un po' di lavoro le cose migliorano, ma non le regalerei a qualcuno che si deve avvicinare alla stilografica...)... Restano delle signore penne, con rapporto qualità prezzo eccellente, ma non adatte a un novizio. Inoltre il serbatoio è molto piccolo, e non consente sessioni di scrittura giornaliere senza ricaricareAndrea_R ha scritto:Le prestazioni variano tantissimo da penna a penna una scrive benna con un bel flusso abbondante e l'altra è stitica e gratta quindi richiedono un minimo di "molatura", per sperienza personale ti sconsiglio di regarla a degli universitari, lo stantuffo non permette una ricarica in corsa, e, almeno con il pelikan brilliant black, l'inchiostro forma una patina sulla finestrella che non permette di vederne il livello (sono già stata piantato in asso nel bel mezzo di un compitopepè ha scritto:Salve, che ne dite della economica e ...d'altri tempi la Reform 1745?)