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Bisogna confrontare cose confrontabili. I prezzi delle vintage fanno storia a se. Inoltre il prezzo delle vintage quando uscirono sul mercato non erano mica date via per un tozzo di pane. Le Parker 51 erano stilografiche di fascia alta con i prezzi del caso. Le duofold degli anni venti costavano un paio di dollari ma erano penne di fascia alta e un paio di dollari di allora sono centinaia di euro di oggi (senza contare tutti gli altri rincari).

Vorrei inoltre ricordare che la momento magico abisso, stilografica a pistone con pennino in oro e fatta in celluloide vera (non acetato di) veniva proposta da Leonardo a 690 €. Con lo sconto te la portavi a casa a 650-620€.

@roland, a me tenerla in mano non faceva nessun effetto particolare. Mi ha lasciato del tutto indifferente e mi chiedevo perché l'avessi desiderata ed acquistata. L'avessi potuta toccare con mano prima di comperarla avrei evitato. Tutto qua.

rrfreak63 ha scritto: ↑martedì 24 giugno 2025, 23:33 @roland, a me tenerla in mano non faceva nessun effetto particolare. Mi ha lasciato del tutto indifferente e mi chiedevo perché l'avessi desiderata ed acquistata. L'avessi potuta toccare con mano prima di comperarla avrei evitato. Tutto qua.

Certo è questione di feeling. Alcune penne fanno scattare la scintilla mentre altre no. Sono come le donne da questo punto di vista.

piccardi ha scritto: ↑martedì 24 giugno 2025, 23:05 Una Aurora 88 (quella vera, non la versione obesa che vendono ora) si trova, a circa un decimo di quel prezzo. Ma se non piace la celluloide nera, e non si cerca la marca "famosa" ce ne sono diverse si trovano anche sotto i 100. Sto parlando di penne revisionate e funzionanti, anche vintage, da venditori che se la riprendono se non ti soddisfa.

Simone

Sì certo, parlando in generale delle celluloidi è un' opzione ma siccome si stava parlando di Internazionale la mia risposta era relativa al solo mercato del nuovo. Come ha già scritto Roland, la stessa Aurora 88 ai tempi non costava poco, anzi in proporzione costava forse come la Internazionale oggi. Il vintage è un'opzione ma fare il raffronto tra i prezzi del vintage e del nuovo non è equo, poi si può discutere su cosa sia meglio e/o conveniente, io ad esempio le penne vintage non le uso, tranne una Montblanc 149 degli anni 60, ma un' Aurora 88 vintage si può tranquillamente portare nello zaino senza che succeda nulla? Io ci ho provato e non mi è andata benissimo...

Polemarco ha scritto: ↑martedì 24 giugno 2025, 20:16 Cos’ è la guaina speciale che accompagna la penna ?
Grazie

Nell’elenco degli accessori c’è scritto “guaina speciale” dall’etimo sembrerebbe un portapenne, un fodero.

Polemarco ha scritto: ↑mercoledì 25 giugno 2025, 20:57

Polemarco ha scritto: ↑martedì 24 giugno 2025, 20:16 Cos’ è la guaina speciale che accompagna la penna ?
Grazie

Nell’elenco degli accessori c’è scritto “guaina speciale” dall’etimo sembrerebbe un portapenne, un fodero.

Di quale descrizione parli ? Dove l’hai letta?

Elegante cofanetto in legno nero con interno color nero.

Flacone di inchiostro e guaina speciale vintage.


Sito molisano

Visto, non saprei dirti a cosa si riferisce. Anche nelle foto non si vede nulla.

Polemarco ha scritto: ↑giovedì 26 giugno 2025, 6:08 guaina speciale vintage

È Aurora che per il lancio scriveva

Il progetto ha incluso uno studio di una guaina speciale realizzata recuperando una pubblicità dall’archivio storico di Aurora.

Quale sia questa pubblicità e quale sia questa guaina non è dato sapersi, non direttamente dal lancio di Aurora quantomeno.
Buffa questa cosa.

adesso capisco. La guaina di cui parlano è la controscatola di cartone con la pubblicità d'epoca.
La scatola vera e propria è in legno, la controscatola che "protegge" la scatola (ie la guaina) è di cartone decorata con le pubblicità vintage. Ecco risolto l'arcano.

Roland ha scritto: ↑giovedì 26 giugno 2025, 11:23 La guaina di cui parlano è la controscatola di cartone con la pubblicità d'epoca.

Oh cavolo, hai ragione!
Rileggendo il testo di Aurora in effetti è così.
L'avevo invece interpretato nel senso che avessero trovato una pubblicità con una "guaina" particolare e l'avessero riprodotta.

Va beh, il marketing è meraviglioso.

Grazie tante

LQuindi la guaina è la parte dí cartone che ho buttato perché mi dava fastidio

Automedonte ha scritto: ↑giovedì 26 giugno 2025, 13:41 LQuindi la guaina è la parte dí cartone che ho buttato perché mi dava fastidio

Beh dai la guaina si sarebbe rovinata col tempo quindi avresti finito comunque per buttarla via Scherzo scherzo.

Io invece sono molto più radicale, tendo a buttare controscatola e scatola (senza la penna ovvio) a meno che non abbia qualche caratteristica molto particolare e sia di dimensioni umane ie piccola. Per esempio conservo le confezioni in tela /vellutate dentro le quali venivano vendute le Pelikan negli anni ottanta, primi anni novanta. Invece le confezioni giganti tipiché dell'aurora
finiscono sempre nella spazzatura.

edis ha scritto: ↑mercoledì 25 giugno 2025, 13:58 Sì certo, parlando in generale delle celluloidi è un' opzione ma siccome si stava parlando di Internazionale la mia risposta era relativa al solo mercato del nuovo. Come ha già scritto Roland, la stessa Aurora 88 ai tempi non costava poco, anzi in proporzione costava forse come la Internazionale oggi. Il vintage è un'opzione ma fare il raffronto tra i prezzi del vintage e del nuovo non è equo, poi si può discutere su cosa sia meglio e/o conveniente, io ad esempio le penne vintage non le uso, tranne una Montblanc 149 degli anni 60, ma un' Aurora 88 vintage si può tranquillamente portare nello zaino senza che succeda nulla? Io ci ho provato e non mi è andata benissimo...

La tua affermazione diceva solo penne in celluloide con pennino in oro. Ovvio che si dava per scontato che fosse nuova, ma la mia affermazione era appunto per sottolineare che per altri punti di vista scontato invece non lo è affatto, perché l'antico esiste e con i suoi pro ed i suoi contro è comunque una alternativa praticabile

Io ho girato per anni con una Doric nella borsa a tracolla, che problemi non ne ha mai dati, e chi avuto occasione di girare in motorino per le strade di Firenze può testimoniare che è un'esperienza parecchio distante dall'andare lisci come l'olio. Ma resta una casistica applicabile a quella Doric, non in generale.

Simone