edis ha scritto: ↑giovedì 15 settembre 2022, 7:29
Quando ho letto la tua risposta io ho capito che: le tue penne "blasonate" non funzionano bene come la Universal
Edis, mi sa che ti devi rileggere il mio primo intervento, e anche quello dopo, secondo me hai letto di fretta.
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Non ho proprio mai detto che SOLO le Universal mi funzionano o siano le migliori, sarebbe una scemenza.
Ho presentato una penna che risponde all'oggetto del post.
Solo alla fine, dopo una prolissa disamina, ho accennato una domanda, per altro non nuova.
Quello che ho chiesto è: se delle umili penne
scolastiche riescono a scrivere sempre e senza incertezze, e se questo succede con quasi tutte le penne scolastiche (scolastiche, non genericamente a buon mercato), perché diavolo ci sono penne blasonate che non lo fanno? Qual è il problema, visto che non può essere l'economicità di produzione?
Era una semplice riflessione, mica ho detto che tutte le penne blasonate non funzionano.
Il bello e brutto non c'entra nulla con il fatto che scrivano.
Che scrivano senza far dannare è il requisito sine qua non.
Si sta parlando di penne che scrivono sempre (al tavolo in condizioni normali, non mi pare che nessuno abbia parlato di condizioni estreme). O abbiamo capito male?
Ho una sola penna che uso nonostante faccia qualche capriccio pur avendola sistemata, ma perché ha un valore affettivo.
Le altre o scrivono come penne "per bene" oppure ciao ciao.
Dato che prediligo le vintage, e so come metterci mano, me le sistemo. Se fossero penne nuove non lo farei, ritornerebbero da chi le ha prodotte. E se non tornassero a posto, ciao ciao penna e produttore.
Ora, le penne fallate capitano e non è un dramma.
La qualità si basa sulle percentuali.
Le penne
scolastiche hanno grossi numeri di vendita, se ne trovo una che non scrive, questo è anedottico. Per cui una decina di pennini di Lamy da sistemare sono anedottici, esattamente come i miei che scrivono tutti benissimo.
Le penne con costi nettamente superiori sono spesso prodotte in numero limitato. Quindi quando le lamentele iniziano a essere molte iniziamo ad uscire dal campo anedottico.
In più se tiro fuori certe cifre, ho tutto il diritto di arrabbiarmi se la penna non è stata controllata e non scrive decentemente, o ancora di più se devo imbarcarmi in trafile assurde per avere un esemplare che funzioni.
Ad esempio, per quanto non apprezzi le Montblanc esteticamente, apprezzo il fatto che siano penne che scrivono come devono e che nel caso di problemi la cosa venga risolta.
Montblanc o Lamy non cambia: i clienti sono soddisfatti.
Altre case invece sappiamo bene che hanno chiuso i battenti anche per l'insoddisfazione di chi acquistava.
Poi ci sono i marchi che vivono di penne ad edizione limitata inusabili. Sostanzialmente dei soprammobili.