effebi56 ha scritto: ↑domenica 4 giugno 2023, 9:47
Permettimi di non essere d'accordo.
Premiare con la preferenza un marchio storico che ha costruito la sua immagine sulla qualità della sua produzione,
deve dare necessariamente un riscontro qualitativo d'eccellenza quando si paga il prodotto quattro volte quello di un concorrente sconosciuto. Diversamente se l'acquirente non si sente premiato per il plusvalore riconosciuto rispetto al prodotto di provenienza ignota cambia necessariamente filosofia, con il risultato che il marchio blasonato finisce per portare i libri contabili in tribunale, che è ciò che si merita!
Volendo trasferire il concetto in ambito tessile/moda, se sono solito comprare magliette che hanno ricamato lato cuore il giocatore di polo, mi aspetto un riscontro che giustifichi nel mio immaginario il prezzo richiesto con una produzione interna di qualità. Se invece scopro che la produzione viene appaltata ai cinesi finisce che vado direttamente da loro a vestirmi saltando alcuni passaggi di filiera.
È così che si è screditata l'immagine del Made in Italy, quando i nostri imprenditori hanno scelto di rinunciare alle proprie maestranze per decentralizzare la produzione dove costa meno per aumentare le marginalità, con il risultato di trasferire il loro background a chi evolvendosi li ha fatti chiudere.
La Ferrari Automobili se anziché farsi la fusione dei monoblocchi in casa la appaltasse ai cinesi, continuerebbe ad essere premiata da chi può permettersela?
O sarebbe più facile che i cinesi una volta acquisiti i segreti produttivi del Cavallino entrassero sul mercato direttamente con un prodotto confrontabile tecnicamente ad un costo esponenzialmente inferiore?
Questo è ciò che l'occidente ha favorito andando a trasferire la loro produzione dove costava meno transitando dalla Romania alla Turchia, India per approdare alla Cina che si sta comprando il mondo.
tutto dipende dalla esperienza che fai. La mia esperienza, come raccontavo, è che la lavatrice della marca top tedesca, dopo 14 anni, si ferma, l'assistenza interviene molto in fretta, la rimette in funzione senza problemi. L'ho vista aperta... è un carro armato...
Sono contento di non averla dovuta cambiare, altro che comprarne una scarsa, pagandola poco, per poterla cambiare tra due anni quando si rompe e poi ancora tra due anni, e poi ancora tra due anni etc...
Nel caso specifico la mia esperienza è stata chi più spende meno spende.
Forse perché era stata fatta almeno 15 anni fa.
Oggi probabilmente non sarebbe più così, vedi l'esperienza con il frigorifero, non una brutta marca, ma non il top, è bastato quello.
Siamo quindi più furbi se compriamo ogni settimana l'ombrello pieghevole cinese che regolarmente al secondo utilizzo si rompe e finisce nel cestino mentre noi rincasiamo fradici?
Non lo so... per me siamo semplicemente fregati... perché le alternative che una volta c'erano non ci sono più, c'è poco da gongolare.
Non siamo più furbi a seguire questo trend al ribasso della qualità, siamo vittime, mi spiace dirlo, senza vie d'uscita.
Di chi sia la colpa poco importa al punto in cui siamo arrivati, nel senso che non cambia comunque le cose.
maylota ha scritto: ↑domenica 4 giugno 2023, 12:05
Io credo che senza memoria del passato, non si possa apprezzare pienamente il presente.
Se non hai mai guidato una 127, una Golf seconda versione o anche solo una Punto di 10 anni fa, non puoi apprezzare come le auto adesso in commercio siano superiori.
Senza la memoria dello schermo CGA dell'IBM XT, si ama di meno uno schermo piatto 5K
Ci anche alcuni settori in cui non c'è purtroppo concorrenza con il passato. La pelle ad esempio, ma anche qui se non hai un termine di paragone non puoi apprezzare.
A titolo personale, ritengo ci siano poche cose che "senza se e senza ma" erano superiori nel passato e sono ad oggi irraggiungibili:
La tastiera del Blackberry e le Sheaffer anni 60.
Io uso il Blackberry (un Bold 9900) tuttora! non come telefono, perché come tale è abbastanza pietoso rispetto ad uno smartphone, ma per prendere note è insuperabile, so scriverci con due pollici quasi ad occhi chiusi.
Automedonte ha scritto: ↑domenica 4 giugno 2023, 22:16
Siete tutti dei Boomer nostalgici.
La sicurezza e la facilità di guida delle auto odierne quelle di 20 anni fa se la sognano, abs, controllo elettronico di trazione, silenziosità, cruise control, servosterzo, finestrini elettrici, chiusure centralizzate con comandi a distanza, chiavi intelligenti che non devi togliere di tasca, sensori di parcheggio, frenata di emergenza.
Dai non scherziamo, è un altro mondo e totalmente in meglio.
Poi che siano più difficili da sistemare e ci voglia il computer è sicuramente vero ma viaggio in business class non in terza classe
Certo quando vado in Africa con la moto e mi serve un mezzo facilmente sistemabile anch’io preferisco un mezzo con poca elettronica ma rinunciando alle comodità ed alla sicurezza che ho sulla moto moderna. Per i viaggi in Europa e su asfalto non andrei mai in giro con una vintage scomoda ed insicura.
in parte vero, in parte no.
Da ragazzo avevo la Bianchina. La conoscevo piuttosto bene, la manutenzione era semplice, metterci le mani era assolutamente fattibile da sè, bella macchinina.
Certo le auto di oggi sono un'altra cosa, ma anche la manutenzione più banale è spesso un odissea...
Auto tedesca, batteria nel baule... si scarica. L'auto, apertura con telecomando, non si apre più. Solo con la chiave meccanica, solo lato guidatore, le altre portiere non si possono aprire, il baule non si può aprire... (la batteria è lì)! La prima soluzione è il carro attrezzi! tra carro attrezzi, sostituzione batteria, ritaratura della centralina ci vogliono circa 7-800 euro... (sulla bianchina la batteria si cambiava da sè in pochi secondi, e con meno di un decimo di quei soldi... ma anche su altre auto molto più recenti).
Seconda soluzione, esiste un tirante meccanico nel portellone posteriore (auto famigliare) per accedervi bisogna scavalcare i sedili, ricavarsi un accesso al baule, carponi dentro il bagagliaio chiuso, al buio, smontare uno sportelletto per arrivare al tirante... roba da contorzionisti...
Terza soluzione, far partire l'auto in altro modo, portarla in officina e farsi cambiare la batteria. La batteria, ricordo, è nel baule... come ci si arriva con i cavi? dato che è nel baule, sotto la ruota di scorta?
Qui, bisogna ammettere, i tedeschi una soluzione l'hanno prevista, nel cofano (che grazie a dio si apre meccanicamente) ci sono un polo positivo e negativo per collegare i morsetti, deo gratias.
Auto parcheggiata con il muso lato muro, e auto parcheggiate strette accanto, zona cofano irragiungibile, oltretutto ovviamente durante un ponte (assistenza complicata, scarto l'ipotesi).
Soluzione definitiva, starter booster elettronico, comprato sull'amazzonia (una delle cose che non c'erano e che serve...), 55 euro circa, arriva in un giorno! si carica in poche ore, collegato, l'auto parte al secondo tentativo!! respirone di sollievo...
400 euro per batteria e ritaratura centralina partono comunque...
Certo è un altro mondo rispetto alla mia Bianchina rosa fragola, la rimpiango però.