Pagina 3 di 3
Nobilitare una Jinhao 100
Inviato: sabato 31 luglio 2021, 2:20
da piccardi
ricart ha scritto: ↑venerdì 30 luglio 2021, 23:07
Un conto è copiare e migliorare, un altro conto e copiare e ....basta
Quelle degli anni 20/30 italiane erano quasi tutte copie e basta. L'unico campo in cui c'era una eccellenza italiana è quella dei rivestimenti laminati (ma le penne dentro erano poi per lo più americane). Delle grandi innovazioni che in quegli anni han rivoluzionato la storia stilografica non ce n'è una italiana. Poi sono state comunque realizzate penne bellissime, ma alla fine copie ed imitazioni restano.
Simone
Nobilitare una Jinhao 100
Inviato: sabato 31 luglio 2021, 14:18
da sansenri
Non solo, una volta si copiava lo stile, lo hanno fatto tutti ed era pure comprensibile.
Oggi si copia il minimo dettaglio al millimetro perchè le copie si scansionano al laser 3D che restituisce una immagine al computer in 3 dimensioni perfettamente identica all'originale...
Nobilitare una Jinhao 100
Inviato: sabato 31 luglio 2021, 18:21
da piccardi
sansenri ha scritto: ↑sabato 31 luglio 2021, 14:18
Non solo, una volta si copiava lo stile, lo hanno fatto tutti ed era pure comprensibile.
Oggi si copia il minimo dettaglio al millimetro perchè le copie si scansionano al laser 3D che restituisce una immagine al computer in 3 dimensioni perfettamente identica all'originale...
Mah, ho visto fare la stessa cosa con frese e torni (a controllo a mano visto che all'epoca quello a controllo numerico non esisteva), a colpi di calibro e competenza. Ci sono penne che sono talmente uguali fra loro che molti sostengono (solo su tale base) che fossero fatte dalla stessa azienda, ma avendo visto (sia pure da bambino) cosa riusciva a fare un bravo operaio, permettimi di dire che è una pura illazione. Il fatto che oggi sia più facile per me non cambia la sostanza.
In ogni caso per quanto mi riguarda non c'è niente di male a copiare, trovo solo poco sbagliato usarlo come indice denigratorio dei prodotti cinesi, quando è stata cosa che han fatto tutti. Mi ricordo ancora quando dicevano che i giapponesi erano buoni solo a copiare, ora è un po' più difficile sostenerlo.
Di motivi per non gradire i prodotti cinesi attuali ce ne sono di più che abbondanti, a partire dallo scarso se non assente controllo di qualità. Il fatto che siano assai poco originali... beh non vedo grande originalità a giro, e tutto considerato non è neanche detto che sia un aspetto negativo.
Simone
Nobilitare una Jinhao 100
Inviato: domenica 1 agosto 2021, 0:10
da sansenri
non c'è dubbio che si potesse fare e si facesse,
si copiava una penna, un modello, uno stile, uno copiava una cosa e l'altro ne copiava un altra e determinati stili e forme si diffondevano.
Quello che sto cercando di far capire è che quello che è cambiato è la strategia, alcune aziende cinesi hanno intrapreso la strategia di copiare indistintamente tutto... e la tecnologia moderna gli permette di farlo con una velocità spaventosa.
Cerco anche di far capire che non lo dico in senso denigratorio (poi giudico i risultati per quello che sono), provengo dall'era in cui si diceva che i giapponesi copiassero...
segnalo soltanto che sta accadendo, che le copie identiche in tempi brevissimi sono facilmente possibili, che si sta copiando tutto, marche note e meno note anche da retrobottega. Il fenomeno in qualche modo mi interessa, seppure tifo per la svolta, quella che hanno fatto anche i giapponesi, il sorpasso, lo stile giapponese (e non più la copia), la qualità giapponese. Staremo a vedere.
Nobilitare una Jinhao 100
Inviato: domenica 1 agosto 2021, 3:07
da ricart
Non riesco a trovare una risposta a questo: una penna, per quanto scadente, ha il suo costo di produzione quali i materiali, la lavorazione, la confezione, la spedizione, la retribuzione del personale, ecc., come è possibile che io riceva la penna a casa mia dalla Cina per solo qualche euro? Anche tenendo conto del costo della vita nostro e quello cinese non mi capacito, cosa c'è sotto? Chi è che paga tutto questo e per quale scopo? Vorrei che qualcuno mi spiegasse tutto ciò.
grazie e mandi
Nobilitare una Jinhao 100
Inviato: domenica 1 agosto 2021, 8:42
da balthazar
ricart ha scritto: ↑domenica 1 agosto 2021, 3:07
Non riesco a trovare una risposta a questo: una penna, per quanto scadente, ha il suo costo di produzione quali i materiali, la lavorazione, la confezione, la spedizione, la retribuzione del personale, ecc., come è possibile che io riceva la penna a casa mia dalla Cina per solo qualche euro? Anche tenendo conto del costo della vita nostro e quello cinese non mi capacito, cosa c'è sotto? Chi è che paga tutto questo e per quale scopo? Vorrei che qualcuno mi spiegasse tutto ciò.
grazie e mandi
Aggiungici pure i costi di spedizione irrisori e spesso anche offerti gratuitamente e quel viaggio non è uno scherzo

Bisognerebbe sapere quale è esattamente il costo dell'oggetto (costo industriale, filiera distributiva, ecc.) e poi capire chi paga il costo del dumping nella madre patria.
Nobilitare una Jinhao 100
Inviato: giovedì 5 agosto 2021, 9:13
da Iridium
Ciao, questa è una comparativa senza pretese tra due pennini montati in penne simili con stesso alimentatore. Quello con inchiostro blu pervinca è il Bock in titanio F mentre quello con inchiostro Seppia è l’originale Jinhao in acciaio bicolore che in teoria sarebbe placcato oro 18k. Nell’uso normale non trovo quasi differenza se non nel feedback un pochino più accentuato nel Bock, che comunque è di tratto più sottile e oltretutto l’inchiostro Herbin non è rinomato per la sua lubrificazione. Con questo confronto non intendo dimostrare alcunché, verosimilmente è l’ennesima scusa per giocare con le nostre amate.
Fabio