Grande. Antiche morigerazioni di moderne mollezze...
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Concordo sulle tue considerazioni e ti ringrazio insieme a quanti hanno apprezzato il mio modesto contributo.jebstuart ha scritto: ↑giovedì 25 marzo 2021, 12:54Questo argomento, pur assolutamente lecito ed in questo topic anche simpatico e leggero, prende però le mosse da una delle dispute più stucchevoli di tutti i tempi, che diventa anche sgradevole quando - come mi è capitato di vedere in passato - implica uno strisciante giudizio etico e finanche sociopolitico sull'acquisto di beni costosi.
Spero che la tua analisi, lucidissima quanto rispettosa dei diversi punti di vista, ci metta sopra la giusta pietra tombale.
Sono assolutamente d’accordo. Il mercato é vario perché gli acquirenti lo sono ed è giusto così, altrimenti sai che monotoniaplatax ha scritto: ↑giovedì 25 marzo 2021, 18:25 He he…![]()
è un argomento che ricorre spesso anche in altre categorie di beni/oggetti/…
Potremmo parlare di automobili, di biciclette, di altro ancora…
Mia opinione personale: un oggetto “basic” (eliminando quelli guasti o troppo scadenti) normalmente svolge bene il compito per il quale è stato progettato. Ma se voglio “di più” spesso i prezzi lievitano velocemente. Una bicicletta pieghevole da pendolare (non a pedalata assistita) può costare sia un centinaio di euro che oltre duemila. Entrambe “funzionano” ma un appassionato di bici verosimilmente (potendo) sceglierà un modello con soluzioni e materiali migliori rispetto ad uno “basic”. Lo sceglierà anche per il solo piacere di usare un oggetto ben rifinito, pur essendo consapevole che per il “commuting” urbano un oggetto più economico gli farebbe circa lo stesso servizio.
Ci sono poi gli usi “particolari” che necessitano di attrezzatura specifica.
In questi casi, di solito, i numeri di vendita sono minori e gli oggetti quindi costano di più in quanto non beneficiano di economie di scala.
E’ bello che ci sia una vasta gamma di buoni prodotti tra cui scegliere.
Ed è anche bello divertirsi utilizzando ciò che si può, quindi ottima sia la stilo da 20 euro che quella da 1.000, hanno tutte, secondo me, la loro ragione di esistere![]()
Pino
Comunque tra tutte le sottili disquisizioni che ho letto, la mia rimane l'unica incontestabile verità
Onestamente? In base alle mie esperienze, nulla. Io da un po' sono entrato nella fascia medio-alta (dai 100 ai 200 euri) e ti posso garantire che non percepisco una qualità di scrittura migliore, né una lavorazione migliore. Escludo solo i pennini in oro, che in fin della fiera sembrano l'unica cosa che giustifica certe scelte di prezzo.ClaudioHplus ha scritto: ↑mercoledì 24 marzo 2021, 16:20 Ciao a tutti!
Dopo aver provato un buon numero di penne economiche (fascia 15-20) volevo provare qualcosa di un po' più costoso, intorno ai 60-65, e dunque ho iniziato a fare qualche ricerca. Per esempio, ho visto in questa fascia alcune penne interessanti, come la Sailor Young Profit, la Sailor Shikiori, la Pilot Lucina ecc ecc. Quello che però mi ha lasciato perplesso è che, a parte un'estetica forse un più più curata, queste penne di fatto non hanno molto di più rispetto ai corrispondenti da 20€: essenzialmente con 65€ mi porto a casa una penna di plastica col pennino in acciaio. Un esempio lampante è la Pilot MR che è comunque una penna in metallo, che scrive magnificamente e ha pure una certa cura per l'estetica, mentre la Lucina che costa tre volte tanto è magari pure di plastica.
A questo punto mi chiedo cosa aspettarmi in più da penne di quella fascia di prezzo che comunque non possa trovare anche in penne più economiche.