Gargaros ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 3:43
Sì, so che l'oro è "fragile", si potrebbe tagliare persino con un coltello... Però avevo qualche dubbio che hai fugato. Mi confermi quindi che chi parla di proprietà migliori per i pennini d'oro lo fa per sensazioni soggettive.
Credo che per i flex però una differenza reale dovrebbe esserci, proprio perché l'oro è più flessibile dell'acciaio. Ma solitamente chi parla di oro come migliore si riferisce alla scorrevolezza, non alla variazione di tratto...
Boh!
Ho dei pennini in acciaio d'epoca che in quanto a flessibilità non hanno niente da invidiare a quelli d'oro,
La scelta di un pennino d' oro è per una questione di materiale prezioso e di durata nel tempo, soprattutto oggi che non ci sono pennini veramente flessibili.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Max, azzardando una semplificazione, si può in parte dire che la produzione moderna, rispetto all'antico, non offre più la stessa garanzia in quanto a flessibilità?
Stfngrandis ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 7:59
Andre77 ha scritto: ↑domenica 26 aprile 2020, 22:23
Grazie, me lo studio bene.
Sto valutando anche se prendere ulteriore Kakuno, sempre F, che costa la metà della Sailor. Ci sono sostanziali differenze tra i due pennini su questa fascia di modelli? Grazie mille
A giorni mi arrivera una lecoule ed una platinum 3776, ho già la kakuno, se vuoi ti potro dire la mia tra le due, magari a confronto con twsbi eco lamy e kaweko, sullo stesso bidget
Sarebbe un bel confronto, ti ringrazio! Molto volentieri allora, aspetto tue impressioni.
Andrea
Andre77 ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 7:31
Sostanzialmente cerco un pennino valido, su penna valida, capace di fluidità di scrittura, tratto fine e uniformità nel tracciare il segno su carta.
Prendi in considerazione le Faber-Castell col pennino in acciaio. Io ho due Loom M che hanno il miglior M in mio possesso. Lo preferisco all'M 14k dell'Aurora Talentum perché il F-C è più largo, più burroso e più bagnato. La stessa qualità l'ho trovata sulla Neo Slim e persino sulla Grip. Di quest'ultima ho una M e una F e sono entrambe eccezionali per quello che le ho pagate. L'M è come quello delle Loom: burro fuso e abbondante, mentre l'F è, stupefacentemente, davvero fine (sta tra l'M e l'F della Pilot MR), non dà sensazione di grattare e ha un flusso sopra la media.
Guarda, per combinazione sono cariche adesso, ovviamente la foto non può trasmettere le sensazioni tattili ma è meglio di niente.
L'EF è talmente sottile che ho soggezione ad usarlo...
Ghiandaia ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 10:10
Andre77 ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 7:31
Sostanzialmente cerco un pennino valido, su penna valida, capace di fluidità di scrittura, tratto fine e uniformità nel tracciare il segno su carta.
Prendi in considerazione le Faber-Castell col pennino in acciaio. Io ho due Loom M che hanno il miglior M in mio possesso. Lo preferisco all'M 14k dell'Aurora Talentum perché il F-C è più largo, più burroso e più bagnato. La stessa qualità l'ho trovata sulla Neo Slim e persino sulla Grip. Di quest'ultima ho una M e una F e sono entrambe eccezionali per quello che le ho pagate. L'M è come quello delle Loom: burro fuso e abbondante, mentre l'F è, stupefacentemente, davvero fine (sta tra l'M e l'F della Pilot MR), non dà sensazione di grattare e ha un flusso sopra la media.
Guarda, per combinazione sono cariche adesso, ovviamente la foto non può trasmettere le sensazioni tattili ma è meglio di niente.
pennini.jpg
L'EF è talmente sottile che ho soggezione ad usarlo...
Grazie infinite! Rende molto bene l'idea la tua prova. Esteticamente non sono per niente male. Le avevo viste, molto semplici, ma efficaci a quanto vedo e capisco dalle tue considerazioni. Davvero fine il tratto! Non pensavo avessero tali caratteristiche interessanti. Da ponderare. Avevo anche io una Pilot MR fine che ho poi dato a mia figlia...e chissà che fine ha fatto..un bel tratto.
Grazie ancora!
Andrea
Andre77 ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 7:31
Sicuramente il marchio cosiddetto prestigioso, concorre al prezzo finale, tante volte sproporzionato. E, da quello che ho capito, non è detto che un pennino costoso equivalga, in termini di qualità e scorrevolezza, ad uno più povero. Erano sottintese le virgolette.
Non ho una bella grafia, anzi, e non saprei utilizzare al meglio un pennino flessibile, però mi piacerebbe tanto poterne provare uno per capirne il funzionamento e le variazioni del tratto. Sostanzialmente cerco un pennino valido, su penna valida, capace di fluidità di scrittura, tratto fine e uniformità nel tracciare il segno su carta.
Se vuoi provare il pennino flessibile basta una vintage con pennino flex. Oppure un'economicissima Noodler's. Ma ti consiglio una vintage.
schnier ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 11:59
Andre77 ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 7:31
Sicuramente il marchio cosiddetto prestigioso, concorre al prezzo finale, tante volte sproporzionato. E, da quello che ho capito, non è detto che un pennino costoso equivalga, in termini di qualità e scorrevolezza, ad uno più povero. Erano sottintese le virgolette.
Non ho una bella grafia, anzi, e non saprei utilizzare al meglio un pennino flessibile, però mi piacerebbe tanto poterne provare uno per capirne il funzionamento e le variazioni del tratto. Sostanzialmente cerco un pennino valido, su penna valida, capace di fluidità di scrittura, tratto fine e uniformità nel tracciare il segno su carta.
Se vuoi provare il pennino flessibile basta una vintage con pennino flex. Oppure un'economicissima Noodler's. Ma ti consiglio una vintage.
Grazie della dritta. Noodler's avevo adocchiato qualche modello prendendo informazioni dal forum. Discorso vintage, molto interessante. Il sogno sarebbe provare pennino Omas 585, o radius. La bellezza del tratto nei video di Marco Chiari. Però i costi sono proibitivi. Uno stilofofo magari, da convertire in stilografica, anche se ahimè,.le mie capacità tecniche sono uguali al conto corrente...
Andre77 ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 12:44
schnier ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 11:59
Però i costi sono proibitivi. Uno stilofofo magari, da convertire in stilografica, anche se ahimè,.le mie capacità tecniche sono uguali al conto corrente...
Il mio suggerimento è di cominciare investendo tempo (e magari qualche soldo) nel migliorare la tecnica ed il modo di scrivere. Il pennino flessibile è una cosa molto divertente, ma se sei ad esempio abituato a scrivere in stampatello...l'utilità pratica ed il piacere sono a mio parere molto più limitati.
Andre77 ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 12:44
schnier ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 11:59
Se vuoi provare il pennino flessibile basta una vintage con pennino flex. Oppure un'economicissima Noodler's. Ma ti consiglio una vintage.
Grazie della dritta. Noodler's avevo adocchiato qualche modello prendendo informazioni dal forum. Discorso vintage, molto interessante. Il sogno sarebbe provare pennino Omas 585, o radius. La bellezza del tratto nei video di Marco Chiari. Però i costi sono proibitivi. Uno stilofofo magari, da convertire in stilografica, anche se ahimè,.le mie capacità tecniche sono uguali al conto corrente...
Marco Chiari e altri recensori fanno vedere spesso penne molto costose. In realtà ci sono molte vintage flex meno blasonate di quelle e che costano meno di 100 euro.
Marco Chiari e altri recensori fanno vedere spesso penne molto costose. In realtà ci sono molte vintage flex meno blasonate di quelle e che costano meno di 100 euro.[quote
Però i suoi video mi piacciono. Immagino esistano pennini altrettanto validi, e non smetto di informarmi e studiare. L'universo è davvero ampio ed estremamente affascinante. Tu cosa consiglieresti per orientarmi? Parlando di vintage. Sto andando off topic lo ammetto, sperando di non creare confusione qui sul forum. Nel caso mi scuso sin da ora, ma gli argomenti so intersecano davvero tanto.
Non c'entra nulla il costo con la flessibilità del pennino e tanto meno il materiale, ci sono pennini vintage in acciaio che flettono al pari di molti blasonati coetanei in oro. Un pennino flessibile lo si acquista solo provandolo, comprarlo in rete è un azzardo. Basta cercare tra antiquariati, mercatini e, con buone probabilità di successo, ai pen show.
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti" Francesco
In effetti hai ragione. Grazie. Si, azzardi in rete se ne vedono forse troppi e non ho abbastanza esperienza per evitare spiacevoli sorprese. Qui ad Aosta ci sono pochi negozi di usato ed ai mercatini di solito si fanno ancor più poveri affari.
Io trovo molto buone anche le shikihori così come le procolor. Costano sui 70-80 euro, hanno dei pennini molto belli, onestamente indistinguibili nell'aspetto da quelli in oro, e scrivono benissimo. Ho anche una pro gear arancione (non slim) che costa più del triplo e ha un pennino 21k. Penna bella ma a livello di scrittura non saprei dare un vincitore tra i 2 pennini. Sono diversi ma entrambi molto buoni. Il fine in oro è più fine di quello in acciaio, proprio un capello.
aferrarini ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 23:13
Io trovo molto buone anche le shikihori così come le procolor. Costano sui 70-80 euro, hanno dei pennini molto belli, onestamente indistinguibili nell'aspetto da quelli in oro, e scrivono benissimo. Ho anche una pro gear arancione (non slim) che costa più del triplo e ha un pennino 21k. Penna bella ma a livello di scrittura non saprei dare un vincitore tra i 2 pennini. Sono diversi ma entrambi molto buoni. Il fine in oro è più fine di quello in acciaio, proprio un capello.
Le ho appena viste e riviste. Belle, belli i colori, il pennino dotato ben rifinito, e da quello che mi dici deve scrivere davvero benissimo. Ottimo il rapporto qualità prezzo. Altro spunto interessante. Più guardo al marchio Sailor, più aumenta la voglia di provarne una.
Grazie per l'ennesimo utilissimo apporto!
aferrarini ha scritto: ↑martedì 28 aprile 2020, 23:13
Io trovo molto buone anche le shikihori così come le procolor. Costano sui 70-80 euro, hanno dei pennini molto belli, onestamente indistinguibili nell'aspetto da quelli in oro, e scrivono benissimo. Ho anche una pro gear arancione (non slim) che costa più del triplo e ha un pennino 21k. Penna bella ma a livello di scrittura non saprei dare un vincitore tra i 2 pennini. Sono diversi ma entrambi molto buoni. Il fine in oro è più fine di quello in acciaio, proprio un capello.
Ho preso a Febbraio una pro gear slim (Sapporo) h-ef dopo aver fatto perdere al noto negoziante fiorentino un’ora del suo tempo, in quell’occasione provai sia il 14 k che il 21, ma del 21 aveva solamente il fine, la mia impressione fu che il fine 21k fosse fine tanto quanto l’extra fine 14, non immagino il 21 extra fine. Ora provo l’acciaio appena arriva, come tratto l’h-ef non mi sembra troppo dissimile dal fine della prera e della kakuno, su stessa carta (ecoqua quaderno) se riesco faccio foto con la lente a 30x appena le ho tutte