Di penne, scrittura, fotografia e disegno, di Bassano e di Montegrappa (parte 2)
Inviato: domenica 8 marzo 2020, 18:22
Grazie per la precisazione. Per il futuro ti do uno spunto...i pennini da intenzione...fufluns ha scritto: ↑domenica 8 marzo 2020, 16:16Incomincio le mie risposte da qui, dalla cosa tecnica.JetMcQuack ha scritto: ↑sabato 7 marzo 2020, 13:48 I complimenti te li hanno già fatti, ma a me rimane una curiosità, forse non sono stato abbastanza attento nella lettura, abbagliato dalla bellezza delle tue pagine: l'inchiostro bianco l'hai usato su una stilografica o su un pennarellino?
Simone
Simone, il bianco è prodotto con un pennarello gel (due tipi, per la precisione) con inchiostro a pigmento. Ho usato un Uni-ball Signo della Mitsubishi, che indica contenere una tinta “UM-153 White”, e un Pentel Pigment Gel White con la punta da 1 mm e tinta “K230-WO” (bisogna ammettere che i nomi delle tinte non sono granché allusivi...).
Le penne indicano rispettivamente di avere punte “broad” e “medium“, ma nella pratica producono una linea di spessore uguale. La tinta dell’Uni-ball è più densa, quella del Pentel più fluida e a volte un po’ blanda.
Avrei preferito penne con la punta più sottile, ma le poche che sono riuscito a scovare avevano una tinta troppo leggera, che non riusciva ad essere coprente sul nero della carta. La mia penna preferita con tinta bianca è una Pilot “Choose”, con una punta da 0,7 mm, che é molto più precisa da maneggiare. In quella che avevo l’inchiostro si é purtroppo seccato e non sono riuscito a trovarle un sostituto.
Non sono a conoscenza di tinte pigmentate bianche per la penna stilografica, ma in ogni caso le utilizzerei con la massima cautela. I pigmenti sono particelle in sospensione che tendono a occludere il conduttore e sono difficili da rimuovere con il lavaggio. In particolare suppongo che la tinta bianca, perché possa risultare coprente, debba avere pigmenti particolarmente concentrati.