Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
Infatti, a certi livelli il servizio al cliente dovrebbe essere scontato.
Quando ho comprato una Lamy da 13 Euro e ho scoperto che era difettosa, mi è stato sufficiente mandare una foto via e-mail e la settimana dopo ho ricevuto una busta con il pezzo di ricambio.
Ovvio che da allora, quando devo regalare una penna scolastica, Lamy è la prima casa che mi viene in mente.
Quando ho comprato una Lamy da 13 Euro e ho scoperto che era difettosa, mi è stato sufficiente mandare una foto via e-mail e la settimana dopo ho ricevuto una busta con il pezzo di ricambio.
Ovvio che da allora, quando devo regalare una penna scolastica, Lamy è la prima casa che mi viene in mente.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
- iskander66
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
Non solo, da quel che ho letto anche TWSBI è molto attenta nel venire incontro all'acquirente e stiamo parlando di penne che costano una frazione del costo di una Montblanc.
Il linguaggio è lo strumento più potente che Dio ci abbia dato. E la stilografica è il miglior mezzo per usarlo
Alessandro, utente n.° 1.317
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
Fermo restando il sentimento comune, a parziale discolpa della Casa, posso pensare che non sia semplice ne' immediato avere notizia della chiusura di un rivenditore/boutique; l'unica evidenza potrebbe essere l'assenza di ordinativi o contatti per un certo periodo di tempo.
Anche l'eventuale "giro" dell'agente di zona dovrebbe portare alla luce la cosa, ma non e' dato sapere con quale frequenza l'agente passi (se passa) a visitare il rivenditore.
Tutto questo, ovviamente, ammesso e non concesso che il rivenditore non comunichi alla casa madre la propria intenzione di chiudere.
Geraldo.
Anche l'eventuale "giro" dell'agente di zona dovrebbe portare alla luce la cosa, ma non e' dato sapere con quale frequenza l'agente passi (se passa) a visitare il rivenditore.
Tutto questo, ovviamente, ammesso e non concesso che il rivenditore non comunichi alla casa madre la propria intenzione di chiudere.
Geraldo.
Geraldo
o della qualità percepita e della soddisfazione del cliente
Allora fai come questo :G P M P ha scritto:Riporto su questa discussione stagionata per condividere con voi una riflessione sulle penne costose, ed in particolare su quelle della casa della stella bianca.
Tutto inizia con una piccola disavventura che ha per protagonista la mia MB Meisterstuck 149. Ho ricevuto questa penna in occasione del mio 30° compleanno, poco più di un anno fa. L'ho accolta con sorpresa ed entusiasmo, e l'ho anche recensita (qui). Scaricato il primo serbatoio di slancio, ne ho consumato solo un altro, prima di metterla, ben lavata, a riposo. "Troppo impegnativa da portare in giro", mi dissi, e non avendo ancora un portapenne sufficientemente capiente non l'ho usata per diverso tempo.
Il portapenne è poi arrivato, ma vuoi la mancanza di tempo, vuoi la soggezione, non l'ho più usata fino ad agosto di quest'anno. Resomi allora conto di non aver più scritto con quella che per molti è LA stilografica, ho deciso di spupazzarmela un po'. L'ho caricata del mio inchiostro preferito, ed ho iniziato a scriverci. Per scoprire una situazione disastrosa: false partenze, qualche tratto saltato, ma soprattutto un segno che restava vuoto al centro nel tracciare le discendenti (al posto di un tratto unico, il pennino lasciava due sottili linee parallele).
Con altre penne ferme da tempo (le ripongo sempre dopo aver caricato e scaricato acqua e averle lasciate asciugare) mi era già successo qualcosa di simile; ho quindi offerto alla penna qualche giorno di rodaggio - di solito il difetto "passa" da solo. Stavolta non ho osservato miglioramenti. Una penna che non è mai uscita di casa; non ha mai scritto su carta scadente; non è mai caduta, non ha mai sbattuto, non è mai stata neanche scossa con troppa forza; una penna che ha scritto al più tre serbatoi di inchiostro; ecco, una penna come questa, aveva smesso di scrivere di punto in bianco.
Ecco, succede. Succede alle Montblanc come succede alle Pelikan come succede alle Pilot ed alle TWSBI. Quello che è diverso è il "dopo".
Fosse stata un'altra penna, avrei provato ad intervenire. Spesso mi avete aiutato anche voi, amici del forum, e posso dire di essere sempre giunto al successo. Ma a 'sto giro non me la sono sentita, e complice la garanzia in essere ho preferito lasciar intervenire la casa madre. Facile a dirsi, difficile a farsi: a chi dovevo rivolgermi? Sono andato sul sito MB, e dalla sezione "servizio clienti" ho appreso che la penna doveva essere inviata ad un centro assistenza autorizzato. Se ne sarebbe occupata la boutique MB presso la quale la penna era stata acquistata. Bene, anzi male: complice la crisi, il negozio che aveva venduto la mia penna aveva CHIUSO qualche mese prima. E l'altra boutique MB della mia città, una gioielleria che vendeva anelli, gemelli e orecchini con la stella bianca, "non sapeva come aiutarmi" (cit.) *.
A quel punto ho ignorato la garanzia, e contattato il noto riparatore fiorentino citato più volte su queste pagine. Mentre scrivo la penna è nella città di Michelangelo, in attesa di revisione.
La penna è in ottime mani, ne sono certo, e tornerà migliore di come era. Ma mi resta un senso di amarezza: è possibile che l'unica penna che ho dovuto inviare in assistenza (a 500 km da qui) sia tra quelle che ho quella che è costata di più? Mi domando: quale valore corrisponde al prezzo?
* Nel frattempo anche questa gioielleria ha chiuso, ora al suo posto c'è un bar. Da notare che il sito Montblanc annovera ancora tra le sue boutique entrambi i punti vendita.
http://giornalemotori.it/82410/come-si- ... na-bmw-m6/
o della qualità percepita e della soddisfazione del cliente
http://www.youtube.com/watch?v=1c7FzXyg ... r_embeddedrembrandt54 ha scritto:Allora fai come questo :G P M P ha scritto:Riporto su questa discussione stagionata per condividere con voi una riflessione sulle penne costose, ed in particolare su quelle della casa della stella bianca.
Tutto inizia con una piccola disavventura che ha per protagonista la mia MB Meisterstuck 149. Ho ricevuto questa penna in occasione del mio 30° compleanno, poco più di un anno fa. L'ho accolta con sorpresa ed entusiasmo, e l'ho anche recensita (qui). Scaricato il primo serbatoio di slancio, ne ho consumato solo un altro, prima di metterla, ben lavata, a riposo. "Troppo impegnativa da portare in giro", mi dissi, e non avendo ancora un portapenne sufficientemente capiente non l'ho usata per diverso tempo.
Il portapenne è poi arrivato, ma vuoi la mancanza di tempo, vuoi la soggezione, non l'ho più usata fino ad agosto di quest'anno. Resomi allora conto di non aver più scritto con quella che per molti è LA stilografica, ho deciso di spupazzarmela un po'. L'ho caricata del mio inchiostro preferito, ed ho iniziato a scriverci. Per scoprire una situazione disastrosa: false partenze, qualche tratto saltato, ma soprattutto un segno che restava vuoto al centro nel tracciare le discendenti (al posto di un tratto unico, il pennino lasciava due sottili linee parallele).
Con altre penne ferme da tempo (le ripongo sempre dopo aver caricato e scaricato acqua e averle lasciate asciugare) mi era già successo qualcosa di simile; ho quindi offerto alla penna qualche giorno di rodaggio - di solito il difetto "passa" da solo. Stavolta non ho osservato miglioramenti. Una penna che non è mai uscita di casa; non ha mai scritto su carta scadente; non è mai caduta, non ha mai sbattuto, non è mai stata neanche scossa con troppa forza; una penna che ha scritto al più tre serbatoi di inchiostro; ecco, una penna come questa, aveva smesso di scrivere di punto in bianco.
Ecco, succede. Succede alle Montblanc come succede alle Pelikan come succede alle Pilot ed alle TWSBI. Quello che è diverso è il "dopo".
Fosse stata un'altra penna, avrei provato ad intervenire. Spesso mi avete aiutato anche voi, amici del forum, e posso dire di essere sempre giunto al successo. Ma a 'sto giro non me la sono sentita, e complice la garanzia in essere ho preferito lasciar intervenire la casa madre. Facile a dirsi, difficile a farsi: a chi dovevo rivolgermi? Sono andato sul sito MB, e dalla sezione "servizio clienti" ho appreso che la penna doveva essere inviata ad un centro assistenza autorizzato. Se ne sarebbe occupata la boutique MB presso la quale la penna era stata acquistata. Bene, anzi male: complice la crisi, il negozio che aveva venduto la mia penna aveva CHIUSO qualche mese prima. E l'altra boutique MB della mia città, una gioielleria che vendeva anelli, gemelli e orecchini con la stella bianca, "non sapeva come aiutarmi" (cit.) *.
A quel punto ho ignorato la garanzia, e contattato il noto riparatore fiorentino citato più volte su queste pagine. Mentre scrivo la penna è nella città di Michelangelo, in attesa di revisione.
La penna è in ottime mani, ne sono certo, e tornerà migliore di come era. Ma mi resta un senso di amarezza: è possibile che l'unica penna che ho dovuto inviare in assistenza (a 500 km da qui) sia tra quelle che ho quella che è costata di più? Mi domando: quale valore corrisponde al prezzo?
* Nel frattempo anche questa gioielleria ha chiuso, ora al suo posto c'è un bar. Da notare che il sito Montblanc annovera ancora tra le sue boutique entrambi i punti vendita.
http://giornalemotori.it/82410/come-si- ... na-bmw-m6/
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
Sono un tipo troppo pragmatico per pensare che simili messinscena servano davvero a qualcosa.
Naturale che la mia percezione del marchio sia molto cambiata: continuerò ad adorare questa penna per chi me l'ha regalata, ma MB non ha più in me un cliente potenziale.
Mi hanno insegnato che di 100 clienti insoddisfatti solo 4 reclamano. Sono un tesoro; gli altri 96, infatti, parlano male del prodotto che non hanno apprezzato con almeno 10 persone, generando quindi circa 1000 contatti negativi. Ecco, io faccio parte di entrambe le famiglie
Un ultimo aneddoto: la scorsa settimana ho incontrato un rappresentante di una ENORME azienda di cuscinetti. Per spiegarmi la differenza tra il loro prodotto e la concorrenza (altrettanto affidabile, che noi usiamo), ha detto che i prodotti da lui rappresentati sono la MONTBLANC dei cuscinetti: funzionano benissimo, e non si rompono mai.
L'ho scusato solo perchè stava scrivendo con un roller Schneider.
Naturale che la mia percezione del marchio sia molto cambiata: continuerò ad adorare questa penna per chi me l'ha regalata, ma MB non ha più in me un cliente potenziale.
Mi hanno insegnato che di 100 clienti insoddisfatti solo 4 reclamano. Sono un tesoro; gli altri 96, infatti, parlano male del prodotto che non hanno apprezzato con almeno 10 persone, generando quindi circa 1000 contatti negativi. Ecco, io faccio parte di entrambe le famiglie
Un ultimo aneddoto: la scorsa settimana ho incontrato un rappresentante di una ENORME azienda di cuscinetti. Per spiegarmi la differenza tra il loro prodotto e la concorrenza (altrettanto affidabile, che noi usiamo), ha detto che i prodotti da lui rappresentati sono la MONTBLANC dei cuscinetti: funzionano benissimo, e non si rompono mai.
L'ho scusato solo perchè stava scrivendo con un roller Schneider.
Giovanni Paolo
Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
Probabilmente io sono fortunato, perchè le mie Montblanc ( 149, 146 Doué e 146 normale) vanno una meglio dell' altraG P M P ha scritto:Sono un tipo troppo pragmatico per pensare che simili messinscena servano davvero a qualcosa.
Naturale che la mia percezione del marchio sia molto cambiata: continuerò ad adorare questa penna per chi me l'ha regalata, ma MB non ha più in me un cliente potenziale.
Mi hanno insegnato che di 100 clienti insoddisfatti solo 4 reclamano. Sono un tesoro; gli altri 96, infatti, parlano male del prodotto che non hanno apprezzato con almeno 10 persone, generando quindi circa 1000 contatti negativi. Ecco, io faccio parte di entrambe le famiglie
Un ultimo aneddoto: la scorsa settimana ho incontrato un rappresentante di una ENORME azienda di cuscinetti. Per spiegarmi la differenza tra il loro prodotto e la concorrenza (altrettanto affidabile, che noi usiamo), ha detto che i prodotti da lui rappresentati sono la MONTBLANC dei cuscinetti: funzionano benissimo, e non si rompono mai.
L'ho scusato solo perchè stava scrivendo con un roller Schneider.
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
Io resto dell'idea che i prezzi praticati dalla Montblanc non siano giustificati né giustificabili. Non vedo un solo motivo che non sia ascrivibile al loro essere status symbol. Ma se andiamo a cercare qualche argomento solido, non ce ne sono. Sono tutto marketing e distintivo.
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Alessandro, utente n.° 1.317
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
Mi sarebbe piaciuto molto essere li per vedere la sua faccia quando gli hai raccontato la tua storia.G P M P ha scritto: Un ultimo aneddoto: la scorsa settimana ho incontrato un rappresentante di una ENORME azienda di cuscinetti. Per spiegarmi la differenza tra il loro prodotto e la concorrenza (altrettanto affidabile, che noi usiamo), ha detto che i prodotti da lui rappresentati sono la MONTBLANC dei cuscinetti: funzionano benissimo, e non si rompono mai.
L'ho scusato solo perchè stava scrivendo con un roller Schneider.
Geraldo.
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
Mi aggiungo anche io:ho una 146 e una 149,ed entrambe,dopo essere state usate,ripulite e riposte per un pò,successivamente non hanno più scritto.
Penso che l'unica a questo punto sia usarle sempre.Anche se non comprendo il motivo di tale fenomeno.
Penso che l'unica a questo punto sia usarle sempre.Anche se non comprendo il motivo di tale fenomeno.
Alessandro
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
facendo i dovuti scongiuri...anche io...rembrandt54 ha scritto:G P M P ha scritto: Probabilmente io sono fortunato, perchè le mie Montblanc ( 149, 146 Doué e 146 normale) vanno una meglio dell' altra
Per scrivere rapidamente, bisogna avere pensato molto.
Charles Baudelaire.
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- Phormula
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
Io non andrei giù così duro. Come tutte le aziende, hanno una percentuale di prodotti difettosi e a quel che si legge qui hanno un po' di strada da fare per arrivare ad assicurare il servizio al cliente degno del marchio. Tuttavia io non direi che sono tutto fumo e niente arrosto. Personalmente considero le penne Montblanc alla stregua degli orologi Rolex, delle borse Luis Vuitton o delle automobili Audi. Sono buoni prodotti per i quali si sa che una componente del prezzo è legata all'immagine del marchio, ma se non ci fosse una qualità per quanto minima alla base, l'immagine svanirebbe nel giro di pochissimo tempo. Montblanc mantiene negozi negli aeroporti e nelle zone esclusive delle grandi città proprio per sottolineare che si tratta di un prodotto premium. Probabilmente, anzi quasi certamente è possibie avere prodotti di qualità equivalente o anche migliore spendendo meno, ma si deve rinunciare al fattore immagine, che per molti acquirenti è un valore e giustifica il differenziale di prezzo, mentre per altri è uno spreco. Probabilmente una penna marchiata "Cooperativa pennai del basso Adriatico" di qualità equivalente ad una Montblanc e venduta ad un quarto del prezzo per corrispondenza e imballata in un sacchetto di plastica dentro una scatola di cartone ondulato marroncina non sarebbe altrettanto attraente, anche se gli appassionati ne decantassero le virtù.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Sono d'accordo sul valore simbolico di certi oggetti, Rolex o Montblanc che siano.
Fortunatamente non mi piace l'estetica delle MB quindi salvo regali dubito che ne possiederò mai una.
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Montblanc:solo un mito o anche qualche merito?
Ti devo ringraziare perche' hai espresso il mio pensiero come io stesso non sarei stato in grado di fare.Phormula ha scritto:Io non andrei giù così duro. Come tutte le aziende, hanno una percentuale di prodotti difettosi e a quel che si legge qui hanno un po' di strada da fare per arrivare ad assicurare il servizio al cliente degno del marchio. Tuttavia io non direi che sono tutto fumo e niente arrosto. Personalmente considero le penne Montblanc alla stregua degli orologi Rolex, delle borse Luis Vuitton o delle automobili Audi. Sono buoni prodotti per i quali si sa che una componente del prezzo è legata all'immagine del marchio, ma se non ci fosse una qualità per quanto minima alla base, l'immagine svanirebbe nel giro di pochissimo tempo. Montblanc mantiene negozi negli aeroporti e nelle zone esclusive delle grandi città proprio per sottolineare che si tratta di un prodotto premium. Probabilmente, anzi quasi certamente è possibie avere prodotti di qualità equivalente o anche migliore spendendo meno, ma si deve rinunciare al fattore immagine, che per molti acquirenti è un valore e giustifica il differenziale di prezzo, mentre per altri è uno spreco. Probabilmente una penna marchiata "Cooperativa pennai del basso Adriatico" di qualità equivalente ad una Montblanc e venduta ad un quarto del prezzo per corrispondenza e imballata in un sacchetto di plastica dentro una scatola di cartone ondulato marroncina non sarebbe altrettanto attraente, anche se gli appassionati ne decantassero le virtù.
Che poi il fattore immagine incida sul costo del prodotto in maniera congrua piuttosto che eccessiva e' giustamente una questione di valutazione personale.
Geraldo.
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o della qualità percepita e della soddisfazione del cliente
A dire la verità mi sembra che la macchina in questione sia piuttosto solida.rembrandt54 ha scritto:http://www.youtube.com/watch?v=1c7FzXyg ... r_embedded
Mi pare che accusino piu' gli umani con le asce che la macchina !!!
Verso la fine addirittura a quello davanti l'ascia rimbalza indietro e rischia di farsi male lui !!!.
Non male la scritta finale "cesso non riparabile" sul cofano
C'è' poco da fare. L'italiano è una lingua nobile !!!
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Un bel panorama si vede dopo una bella salita