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The Long War di Terry Pratchett e Stephen Baxter, parte della trilogia della Long Earth scritta a quattromani tra lo scrittore di "fantasy" l'Inglese Terry Pratchett (RIP) e lo scrittore di fantascienza Stephen Baxter, e' un bel miscuglio di fantascienza realistica che parte da una piccola forzatura in chiave "fantasy" di alcuni assunti scientifici e poi se ne va abbastanza nel realismo con le conseguenze.

Il primo "The Long Earth" si basa sul fatto che sia possibile accedere ad una serie di "terre alternative" dove gli umani non esistono, tutte differenti tra loro per un piccolo particolare oltre a quello di non avere umani, di solito qualche conformazione fisica diversa della stessa che ha portato qualche sorta di divergenza. Sulle nuove terre scoperte non ci sono umani ma c'e' tutto il resto che ci si possa aspettare in un pianeta come la terra ma non sono gli unici esseri senzienti che sono presenti nella Lunga Terra. E' una storia di pionierismo, esplorazione, inizio dello sfruttamento dei nuovi mondi. Per molti versi e' una rivisitazione del pionerismo all'americana e, secondo me, una interpretazione realistica di cosa potrebbe succedere se quel modo di spostarsi verso nuovi mondi fosse accessibili a tutti.

Il secondo libro, quello che ho iniziato da poco a leggere, parte dalle dirette conseguenze di quello che erano le basi poste dal primo romanzo, qualche colonia lontana inizia a ribellarsi al governo centrale, qualche ambiente inizia a degradarsi e via dicendo. Questo, come dicce il titolo, portera' ad una guerra, che non ho idea di cosa si possa trattare in effetti.

Il terzo libro e' "The Long Mars" in cui, da quello ce ho capito, si scopre che questo tipo di realta' alternative non esiste solo sulla terra.



La serie e' una rivisitazione carina di alcuni temi della fantascienza classica, l'esplorazione, il pionerismo e la scoperta di nuovi mondi, solo che i mondi non sono esattamente nuovi (sempre della terra si tratta), il viaggio non e' tra distanze siderali, poi ci sono i classici personaggi e l'intreccio delle storie tipico dei romanzi di Pratchett. Ah giusto per la cronaca, io li leggo in Inglese, tralaltro questi non so se sono stati mai tradotti in Italiano.

Se qualcuno non ha avuto modo di leggerlo e non ha paura di una visione assolutamente nichilista della condizione umana, mi sento di consigliare "Viaggio al termine della notte" di Celine, romanzo che ho letto di recente e che secondo alcuni meglio di tutti descrive il Novecento e lo fa con un linguaggio al tempo stesso nuovo e quotidiano.
Crudo, drammatico, talvolta delirante, ma anche grottesco e comico, solleva mille veli sulla condizione umana, sull'essere, sul presente : " chi parla dell'avvenire è un cialtrone , è l'adesso che conta. Invocare i posteri è parlare ai vermi ".
Luigi

La metamorfosi e gli altri racconti di Franz Kafka. A seguire leggerò il Piacere di D'Annunzio, Perché non sono cristiano di Bertrand Russell e le raccolte di Ungaretti. Ah, dimenticavo tutte le novelle e tutti i romanzi di Pirandello, oltre alla Coscienza di Zeno di Svevo che devo rileggere.

"Il Tribunale Delle Anime" (D. Carrisi)
Intreccio complesso ma ottima la stesura del romanzo.

Cuore di ghiaccio di Almudena Grandes

La Talpa di John le Carrè, l'avevo lì ad aspettarmi da anni, l'ho preso un paio di settimane fa e l'ho trovato un buon romanzo, intrattiene ed è scritto bene .

Ho riletto dopo una bella quantita' di anni Nessun Dove di Gaiman e posso dire che me ne ricordavo tre quarti e dell'ultimo quarto ne avevo fatto un altro romanzo

Adesso ho ripreso a leggere Charles Stross, "The Delirium Brief", poi sono indeciso se leggere Coraline di Gaiman o qualcosa di Pennac

I libri del grande Walter Bonatti, in attesa di rivivere la magia del Bianco ...sul Bianco.
Anche se soltanto da semplice escursionista.

Leskov.... il viaggiatore incantato

goccioloso ha scritto: ↑giovedì 2 agosto 2018, 21:39 Leskov.... il viaggiatore incantato

Leskov è una meraviglia... ti suggerisco di proseguire, naturalmente se non lo conosci già, con L'angelo sigillato

Nel centenario della fine della Grande Guerra ho appena riletto Le scarpe al sole di Monelli sulla battaglia dell'Ortigara, cui prese parte anche mio nonno, poveretto, e All'ovest niente di nuovo di Remarque.
Ora, per stemperare un poco l'atmosfera sto leggendo Due storie di Bahia di Amado ma non mi piace granché. Credo tornerò presto a letture storiche.
Buonanotte a tutti. Davide

Sto leggendo un classico che ho schivato per anni, dicendomi che fosse noioso.

"Middlemarch" di George Eliot.

Quando non leggo direttamente dal libro (a volte mi lascio attrarre da una partita di baseball in streaming su mlb.tv), mi affido agli audio-libri gratuiti su Youtube, dato che Middlemarch è un Classico ed è ormai di dominio pubblico.
Molto interessante, l'autrice usa un linguaggio raffinato ma comprensibile per la maggior parte. Molto suggestivo. Le descrizioni non sono pedanti, i dialoghi sono briosi, le riflessioni si vede sono state rimuginate a lungo.

Sto riprendendo la lettura della Compagnia dei Celestini, di Benni.

ASTROLUX ha scritto: ↑venerdì 3 agosto 2018, 21:04 Sto riprendendo la lettura della Compagnia dei Celestini, di Benni.

Adoro Benni!!!Li ho quasi tutti!

Io per ora mi sto leggendo "Flatlandia" di Edwin A. Abbott

Finito di leggere La formula segreta di Dante, di Roberto Masello.
Scritto ( tradotto ?) bene, non si perde mai il filo; storia godibile anche se Dante ha poco a che vedere, ma soprattutto si rimane a bocca aperta per la pazzesca fantasia dell' autore che inizia inizialmente all'inizio, iniziando a leggere il libro e finisce quando finisce il libro ( in realtà il libro non finisce, ma finisce la storia).
Non è un libro Fantasy ma di fantasia ce n'è a profusione, fin troppa e comunque quando avviene uno degli eventi cruciali si tira un sospiro di sollievo e si grida di soddisfazione.
Secondo me lo scrittore è un pò fuori di testa, ma scrive bene, non a livello di Carrisi , ma comunque bene.