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La paranoia della verginità
Inviato: mercoledì 8 novembre 2017, 17:58
da Medicus
Ditemi voi se questo è un forum normale. Si parla del fatto se inchiostrare subito una penna o no e poi ne scaturisce una discussione che volge verso discorsi similscabrosi perchè la penna assomiglierebbe a qualcosa che questi discorsi li suscita subito ( e che dire allora delle marmitte automobilistiche o dei tubi da stufa ? ) : la penna
è femmina se no si chiamerebbe
il penno.
Qui c'è gente che come prende una penna nuova in mano ha una scarica adrenalinica, altri a cui sembra che se le lasciano nella scatola le penne soffrano, altri che consigliano di prendere il Prozac quando si ha in mano una penna nuova.......ma siamo diventati tutti matti? Signori stiamo parlando di penne e non di qualcosa che ha importanza capitale.
Comunque a scanso di equivoci la scarica adrenalinica l'ho avuta con la 149, e poverina quella Esterbrook rossa che non volevo ichiostrare perchè ne avevo già una decina, si lamentava di notte ( guardate che la sentivo davvero ! ), pianti su pianti, finchè una volta assagiato l' inchiostro si mostrò subito felice.
Per quanto riguarda le penne nuove io le inchiostro subito ( e anche quelle di qualche anno fa , per la verità ) e poi uso tutta la carica d' inchiostro, perchè come ha detto qualcuno è come se avessi un orologio che non cammina, un' auto che non uso ecc.
Comunque la mia diagnosi è che siete/siamo perfettamente normali e tutti irrimediabilmente malati cronici

La paranoia della verginità
Inviato: mercoledì 8 novembre 2017, 20:01
da zoniale
Medicus ha scritto: ↑mercoledì 8 novembre 2017, 17:58la penna
è femmina se no si chiamerebbe
il penno.
Per tua informazione, in tedesco si chiama appunto così.
O più correttamente "reggipenna a riempimento" (Füllfederhalter) che è appunto maschietto.
E anche in francese le stylo-plume è mascolo.
Solo gli inglesi sono i soliti ambigui.
La paranoia della verginità
Inviato: mercoledì 8 novembre 2017, 21:26
da jebstuart
Esempio pratico.
Questo é un caso in cui non me la sento di inchiostrare. Valore di mercato non rilevante, ma non mi va di rinunciare alla condizione di NOS...

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La paranoia della verginità
Inviato: mercoledì 8 novembre 2017, 22:23
da Colombre
Beh capisco...
Qualche pensiero verrebbe anche a me.
Ma a parte la NOS ne hai alte Parker 61 non NOS?
Perché in quel caso ok. Ma se io ne avessi solo una non so saprei resistere alla tentazione di vedere come scrive ...

La paranoia della verginità
Inviato: mercoledì 8 novembre 2017, 23:35
da fab66
Faccio per un attimo la persona seria che non sono: anche se non sono NOS, cosine come queste non è che sono sempre pronte all'uso. ..... ed in ogni caso raramente le porto in ufficio. ... però almeno UNA volta le ho caricate ed usate lo giuro sulla boheme tarocca presa su ebay. ..(lo avevo dichiarato che sarei stato serio per poco....)
La paranoia della verginità
Inviato: mercoledì 8 novembre 2017, 23:35
da jebstuart
Colombre ha scritto: ↑mercoledì 8 novembre 2017, 22:23
Beh capisco...
Qualche pensiero verrebbe anche a me.
Ma a parte la NOS ne hai alte Parker 61 non NOS?
Perché in quel caso ok. Ma se io ne avessi solo una non so saprei resistere alla tentazione di vedere come scrive ...
Sì... diverse altre
Qualche mese fa scrissi "Dissuadetemi!"
https://forum.fountainpen.it/viewtopic. ... ssuadetemi
... ma voi... niente...
E così mi sono dato alla pazza gioia

La paranoia della verginità
Inviato: giovedì 9 novembre 2017, 10:59
da Medicus
zoniale ha scritto: ↑mercoledì 8 novembre 2017, 20:01
Per tua informazione, in tedesco si chiama appunto così.
O più correttamente "reggipenna a riempimento" (Füllfederhalter) che è appunto maschietto.
E anche in francese le stylo-plume è mascolo.
Solo gli inglesi sono i soliti ambigui.
Per tua informazione, non sei tedesco, non sei francese, ne inglese, ma sei italiano e quindi "la penna".
Se in tedesco si chiamasse "tavolino" o "cucina a gas", in italiano si chiamerebbe sempre sempre "la penna", che poi, piccolo particolare, deriva dal latino, che sempre femmina era.

La paranoia della verginità
Inviato: giovedì 9 novembre 2017, 12:58
da zoniale
Medicus ha scritto: ↑giovedì 9 novembre 2017, 10:59... che poi, piccolo particolare, deriva dal latino, che sempre femmina era.
Eh no!
Non deriva dal latino.
Deriva dall'oca.
Ma più in generale, attribuire un genere ad un oggetto inanimato è sempre una operazione al limite dell'insensato. Ma ottima per un po di katseggio online.
La paranoia della verginità
Inviato: giovedì 9 novembre 2017, 17:03
da Medicus
zoniale ha scritto: ↑giovedì 9 novembre 2017, 12:58
Eh no!
Non deriva dal latino.
Deriva dall'oca.

Ma più in generale, attribuire un genere ad un oggetto inanimato è sempre una operazione al limite dell'insensato. Ma ottima per un po di katseggio online.
Ti do pienamente ragione

La paranoia della verginità
Inviato: sabato 28 aprile 2018, 9:43
da Musashi
"Sull'antico ripeto quello che ho già detto: compromettere irrimediabilmente lo stato originale di un oggetto antico è una azione che non riesco a concepire. Per questo, visto che le penne mi piace usarle, evito (salvo occasioni clamorose, che non ho più visto da anni) l'aggravio di spesa di comprare un NOS antico, e prendo sempre penne che posso usare senza patemi d'animo" (Simone)
caso pratico:
compro un set stilo più portamine Eversharp Skyline, fusto blu navy e cappuccio oro, con scatola e garanzia. Due pezzi bellissimi. Senza un segno d'uso. Hanno entrambi ancora la fascetta col prezzo e tipo di pennino incollata al corpo.
Immergo il penino in acqua per caricare e vedere se il sacco del riempimento a levetta è integro. È integro, carica e scarica!
Nel momento in cui immergo il pennino, però, l'acqua si contamina di un delicatissimo e pallido flusso blu.
Quindi almeno una volta è stata usata, o intinta, penso.
Non so se tecnicamente è sempre NOS, ma la domanda drammatica è: levereste via le fascette per usare liberamente la penna? Usereste sporadicamente la penna senza levarle? Lascerete tutto così a scopo venerazione?
In definitiva: quella penna con le fascette è veramente mia o (molte o poche siano rimaste così di quel modello) custodisco una testimonianza?
Veramente non so che fare, perché a me piace usare.
Giovanni
La paranoia della verginità
Inviato: sabato 28 aprile 2018, 9:56
da HoodedNib
Dico la mia, e la dico in modo drastico perche' so fatto cosi' (nun ve la state a prende), non ha senso comprare un oggetto nato per essere usato se non hai intenzione di usarlo mai, e' semplicemente uno spreco, uno spreco d'uso. Capisco usarlo poco, usarlo con delicatezza, usarlo con accortezza e perfino con i guanti di cotone bianco ma non usarlo per me e' una specie di eresia.
Le penne, a meno che non siano costruite apposta per non scrivere (e una volta vidi una penna cosi'), sono oggetti che sono nati per essere usati, per quanto belli, rari, fragili possano essere sono nati per essere messi in uso, su carta, con l'inchiostro.
Forse un giorno potra' capitare una penna che qualcuno mi regalera' e che non inchiostrero' subito o quasi ma e' perche' in quel momento non l'ho potuta inchiostrare e poi me ne sono dimenticato (cosa simile a quella che mi successe quando entrai in possesso della mia Aurora 88P) ma non perche' non la volevo mettere in azione.
La paranoia della verginità
Inviato: sabato 28 aprile 2018, 9:59
da Musashi
Per completezza. L!altro mio problema ê che - come i bambini e le tribù animiste - sono convinto che gli oggetti abbiano un'anima...
Pongo la domanda seguente, perciò, tra il serio e il faceto (per non essere peso per matto), e senza implicazioni giuridiche (da giurista dovrei subito fare Seppuku per quanto affermerò): ma non è che in fondo anche le penne hanno "diritto" ad essere usate, a non passare i decenni - loro, create per funzionare - dentro una sterile scatola?
Insomma, non è che le penne mai usate - MAI - sono delle zitelle un po' tristi?
Se la domanda è assurda non rispondete o mandatemi direttamente l'ambulanza sotto casa
Giovanni
La paranoia della verginità
Inviato: sabato 28 aprile 2018, 10:01
da Musashi
HoodedNib ha scritto: ↑sabato 28 aprile 2018, 9:56
Dico la mia, e la dico in modo drastico perche' so fatto cosi' (nun ve la state a prende), non ha senso comprare un oggetto nato per essere usato se non hai intenzione di usarlo mai, e' semplicemente uno spreco, uno spreco d'uso. Capisco usarlo poco, usarlo con delicatezza, usarlo con accortezza e perfino con i guanti di cotone bianco ma non usarlo per me e' una specie di eresia.
Le penne, a meno che non siano costruite apposta per non scrivere (e una volta vidi una penna cosi'), sono oggetti che sono nati per essere usati, per quanto belli, rari, fragili possano essere sono nati per essere messi in uso, su carta, con l'inchiostro.
Forse un giorno potra' capitare una penna che qualcuno mi regalera' e che non inchiostrero' subito o quasi ma e' perche' in quel momento non l'ho potuta inchiostrare e poi me ne sono dimenticato (cosa simile a quella che mi successe quando entrai in possesso della mia Aurora 88P) ma non perche' non la volevo mettere in azione.
E che dovrei fare con la fascetta della Skyline?
La paranoia della verginità
Inviato: sabato 28 aprile 2018, 10:27
da Miata
Io penso sempre alle auto, quindi Vi tiro fuori questo paragone.
Secondo quale utilizzo rispetta di più la natura dell'oggetto e il progetto del suo creatore?
E ancora, una penna bella esteticamente e bella da usare, chiusa in una scatola è come un gatto di Schrodinger, potrebbe al tempo stesso esistere ed arricchire la Vostra collezione e non esserci affatto nel Vostro parco penne. Quindi meglio dimostrare che c'è.
p.s. conserverei intonsi solo oggetti molto rari (badate, dico rari e non meramente costosi)
La paranoia della verginità
Inviato: sabato 28 aprile 2018, 11:05
da Musashi
Miata ha scritto: ↑sabato 28 aprile 2018, 10:27
p.s. conserverei intonsi solo oggetti molto rari (badate, dico rari e non meramente costosi)
Questo alla fine potrebbe essere un criterio da condividere.
Giovanni