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Pronuncia

Inviato: martedì 17 maggio 2016, 9:18
da ciro
Infatti non mi riferivo al fatto che il napoletano possa essere o meno accentato male.

Mi riferivo a quello che ho appositamente citato onde evitare fraintendimenti come questo.
Oggi ci sono ancora questioni irrisolte, risentimenti, movimenti politici e culturali che combattono per una giustizia storica e uscirsene pubblicamente con "scurdammece 'o passate" a questo proposito è quantomeno offensivo.

Facciamo una botta al cerchio e l'altra alla botte, quando è stato necessario io ho chiesto scusa, non facciamo che quando si tratta di me passiamo oltre altrimenti sembra fatto a posta.

Tornando alla questione del Napoletano: si tratta a tutti gli effetti di una lingua straniera quindi di cosa vi meravigliate se una persona che la parla insieme all'italiano le fonde e sbaglia gli accenti?

Pronuncia

Inviato: martedì 17 maggio 2016, 10:11
da varyar
Scusa Ciro, non capisco perché ti offendi se uso un'espressione in napoletano, per sdrammatizzare un argomento che avrebbe portato, quello sì su una polemica un po'fuori contesto.
Il mio dialetto originario ha molte affinità col napoletano e col pugliese. Vengo da una zona che è stata l'ultima roccaforte borbonica a cedere ai savoiardi.
Mi sono in passato interessato alle idee di Salvemini e alle vicende che hanno portato al depauperamento del Mezzogiorno a seguito dell'Unità.
Solamente non mi sembrava in quel momento (e non mi sembra adesso) il caso di inoltrarci in questa discussione.

Detto questo, lungi da me pensare che gli accenti in napoletano siano in qualche modo sbagliato (a meno che non ti riferisci al fatto che ho usato il termine 'incoerente', ma intendevo rispetto alla frase che precedeva).
Del resto un'accentazione non tonica era propria del greco antico, e anche l'inglese moderno da questo punto di vista non scherza, per cui mi chiedevo appunto se la lingua napoletana avesse questa caratteristica.

Pronuncia

Inviato: martedì 17 maggio 2016, 11:08
da ciro
Mia madre dice sempre: "Ma io sono infelice quando parlo?"

Oh, due di voi, uno solo che avesse capito a cosa mi riferivo?
Mi spiego meglio dunque.
"Va bene, ma visto che ormai il Risorgimento l'hanno fatto da un pezzo, scurdammece 'o passate"
Si può leggere: "Oh, ma ancora con 'sta storia che i Savoia v'hanno rubato tutte le cose e conquistato ecc.? Siamo nel 2016, scordatevi di 'sta cosa!"
Non dico che sia quello che intendevi tu ma può darsi che qualcuno qui o altrove (ricordo che siamo in un luogo pubblico e potenzialmente eterno) ci tenga particolarmente alla questione e ti ritenga responsabile di ciò che hai scritto prima di ciò che intendevi prendendosela a male.

Non è una cosa carina da dire così. Immagina che ti avessero rubato la casa 10 anni fa e che parlando di auto con un amico questo se ne esca con "Va bene ma sono passati 10 anni, scordati di tutto quello che avevi."

Comunque, ho detto e ripeto: il napoletano è a tutti gli effetti una lingua straniera che viene tutt'oggi in misura ridotta rispetto all'italiano insegnata nelle scuole della zona e, anche se simile all'italiano ha la sua identità distinta. Gli accenti sono fissi anche se i vari dialetti come il pugliese che hai nominato tu, che per me è uno degli idiomi più simpatici al mondo, si prestano a farne delle proprie interpretazioni.

A supporto della mia tesi sull'influenza dei cronisti sulla lingua Napoletana: Mussolini viene chiamato a Napoli Musulline. Un popolo che in quanto a prese per i fondelli a chi gli è poco simpatico non si fa mancare niente. :lol:

Pronuncia

Inviato: martedì 17 maggio 2016, 11:47
da maxpop 55
Ragazzi, si fa per dire :mrgreen: , ma non credete di essere andati terribilmente in OT con argomenti che secondo me non sono neanche da "chiacchiere in libertà".

Pronuncia

Inviato: martedì 17 maggio 2016, 14:20
da Phormula
ciro ha scritto:Mia madre dice sempre: "Ma io sono infelice quando parlo?"

Oh, due di voi, uno solo che avesse capito a cosa mi riferivo?
Mi spiego meglio dunque.
"Va bene, ma visto che ormai il Risorgimento l'hanno fatto da un pezzo, scurdammece 'o passate"
Si può leggere: "Oh, ma ancora con 'sta storia che i Savoia v'hanno rubato tutte le cose e conquistato ecc.? Siamo nel 2016, scordatevi di 'sta cosa!"
Non dico che sia quello che intendevi tu ma può darsi che qualcuno qui o altrove (ricordo che siamo in un luogo pubblico e potenzialmente eterno) ci tenga particolarmente alla questione e ti ritenga responsabile di ciò che hai scritto prima di ciò che intendevi prendendosela a male.

Non è una cosa carina da dire così. Immagina che ti avessero rubato la casa 10 anni fa e che parlando di auto con un amico questo se ne esca con "Va bene ma sono passati 10 anni, scordati di tutto quello che avevi."

Comunque, ho detto e ripeto: il napoletano è a tutti gli effetti una lingua straniera che viene tutt'oggi in misura ridotta rispetto all'italiano insegnata nelle scuole della zona e, anche se simile all'italiano ha la sua identità distinta. Gli accenti sono fissi anche se i vari dialetti come il pugliese che hai nominato tu, che per me è uno degli idiomi più simpatici al mondo, si prestano a farne delle proprie interpretazioni.

A supporto della mia tesi sull'influenza dei cronisti sulla lingua Napoletana: Mussolini viene chiamato a Napoli Musulline. Un popolo che in quanto a prese per i fondelli a chi gli è poco simpatico non si fa mancare niente. :lol:
Tranquillo, secondo uno degli scenari elaborati dal Club di Roma, a seguito dei cambiamenti climatici, l'Italia potrebbe dividersi in due intorno al 2035-50, in quanto le differenze nell'economia e nella gestione del territorio diventerebbero insostenibili. Questo scenario viene dato come altamente probabile da più esperti di "climatologia sociale", ovvero persone che studiano l'effetto dei cambiamenti climatici sulla società, anche se altri spostano la data più avanti, verso il 2075. In quel caso potresti proporre il napoletano come lingua ufficiale per la neonata "Repubblica delle due Sicilie".

Pronuncia

Inviato: martedì 17 maggio 2016, 14:49
da ciro
OT dilagante.

Dal mio punto di vista, sarà che non mi rendo conto della pressione generata dalle differenze economiche e politiche sulla penisola, ma la vedo dura separarmi dagli amici del nord come era in origine.

Ho 22 anni e mi reputo italiano anche se il mio nome (Kurus) mi fa di tutt'altra nazionalità, sono nato in Italia, cresciuto in Italia e ho amici e affetti in Italia. Per quale assurdo motivo dovrei voler vedere il mio paese diviso in due quando potrei vederlo governato da persone che, finalmente, possano risolvere la questione non meridionale, ma italiana?

Che i tuoi meteorologi della società la pensino come vogliono, la politica potrà anche mettere dei paletti ma non può dividere ciò che il cuore unisce.

Pronuncia

Inviato: martedì 17 maggio 2016, 16:55
da Phormula
ciro ha scritto:OT dilagante.
...
Che i tuoi meteorologi della società la pensino come vogliono, ...
Non sono miei, sono rapporti sul futuro del pianeta.
Previsioni in base ai cambiamenti climatici, demografici, sociali, alla disponibilità di risorse, acqua e chi più ne ha più ne metta.

Pronuncia

Inviato: giovedì 19 maggio 2016, 21:48
da Medicus
Confesso di essermi andato a vedere il significato di prosodia ( mai sentita ) e devo dire che il napoletano è una lingua davvero prosodica ( si può dire? a meno che non si possa fraintendere : a favore del sodio; in questo caso attenti alla pressione arteriosa - adesso non è che tutti i napoletani del forum si faranno misurare la pressione ? :D
Quanto ai Savoia ( non me ne voglia Ottorino ) noi avremmo parecchio da dire, ma non è questa la sede.

Pronuncia

Inviato: giovedì 19 maggio 2016, 22:53
da paperino
aferro ha scritto:Quanto a Pelikan, mi chiedo se per caso oltre ai napoletani anche i veneti dicano Pelikán: "Ma la xé la Pelikán , zio cán! (Ostregheta ciò)." Ma io non parlo veneto...è un dialetto che mi fa ridere, quindi non so...
Padova. In famiglia abbiamo sempre detto Pèlikan (con l'accento aperto, "alla vicentina") e, sinceramente, di veneto non ho mai sentito nessuno dire Pelikàn. C'è anche da dire che comunque il dialetto cambia molto in base alla provincia (esempio semplice semplice: vicentino "cadrèga", padovano "carèga").

Pronuncia

Inviato: giovedì 19 maggio 2016, 22:55
da Ottorino
Medicus ha scritto: Quanto ai Savoia ( non me ne voglia Ottorino ) noi avremmo parecchio da dire, ma non è questa la sede.
Son d'accordo che non sia la sede, ma non mi ricordo di averli nominati. Invecchio male ......

Pronuncia

Inviato: giovedì 19 maggio 2016, 22:58
da Ottorino
paperino ha scritto: In famiglia abbiamo sempre detto Pèlikan (con l'accento aperto, "alla vicentina")
antidoto ha scritto:Anche io ho sempre detto Pèlikan, e nei video in inglese ho sentito la stessa pronuncia. Incuriosito su quale potesse essere la corretta dizione in tedesco sono andato su Google translate e il risultato è: Pelikàn. Proprio come in napoletano! Bravo Ciro.
Comunque è curiosa la cosa:
io credo che tutti diciamo pellicàno e non pèllicano e quindi saremmo gia' vicini al tedesco Pelikàn.

Pronuncia

Inviato: venerdì 20 maggio 2016, 0:29
da Medicus
Ottorino ha scritto: Son d'accordo che non sia la sede, ma non mi ricordo di averli nominati. Invecchio male ......
Tranquillo invecchi (che brutta parola :D ) benissimo, non li hai nominati e mi riferivo solo alla polemica

Pronuncia

Inviato: venerdì 20 maggio 2016, 11:41
da ciro
In effetti la pronuncia che faccio io di pelikàn sembra più un morbido francesismo che un tevtonico tetesco di Cermania. Propongo di organizzare una spedizione in quel di Feusisberg per registrare gli amici svizzeri con la pronuncia corretta.

Pronuncia

Inviato: venerdì 20 maggio 2016, 14:15
da blaustern
:think: da quando gli svizzeri parlano un tedesco dalla pronincia pura?!? :lol:

Pronuncia

Inviato: venerdì 20 maggio 2016, 16:57
da angritti
Per carità gli Svizzeri tedeschi!
In quei cantoni si parla lo schwiizerdütsch e già il nome ti dice tutto (schweizerdeutsch in buon tedesco)! :D