Re: Il contrario di "fluido" non è "denso"!
Inviato: venerdì 29 aprile 2016, 9:50
Quindi i pigmenti (ossidi ecc) sono in soluzione nel fluido di base?
Lungi da noi e da me prenderti in giro: si scherza solamenteGinetto ha scritto: Lo sapevo che sarei stato preso in giro, ma è giusto così![]()
Ciao OttorinoOttorino ha scritto:beeep ! solo quello di china è una sospensione. Gli altri, ovvero quelli proprio stilografici sono soluzioni.
Nel conto della discussione ci va messa anche la tensione superficiale e allora le cose si complicano ancora di piu'.
....Come ho gia detto altrove, l'olio d'oliva viene definito piu' denso dell'acqua (piu' denso = scorre in un altro modo).
Ma quando lo si va a pagare al frantoio tutti stanno bene attenti se il prezzo sia al litro o al kg !! E quindi sanno benissimo cosa sia la densità....
Ricordi abbastanza bene.Irishtales ha scritto:E pensare che, se dessi retta a quel burlone del mio docente di Fisica all'università, il temine più corretto che utilizzerei invece di fluido sarebbe liquido. A che ricordi infatti, in ambito scientifico, per fluido si intende sia lo stato liquido che quello gassoso!!
Stai facendo confusione e giungi a conclusioni sbagliate.Irishtales ha scritto:Ben lungi quindi dall'essere il contrario di viscoso, in quanto la viscosità è una caratteristica dei fluidi e non certo un altro stato della materia. Per questo insistevo sulla distinzione fra aggettivi\sostantivi e termini scientifici\il buon caro vecchio vocabolario.
Beh, questa è tutta un'altra questione, ed essendo io alle prime armi con stilografiche e inchiostri, non ho possibilità di argomentare. Però, grazie alla tua esperienza con gli inchiostri (a proposito, grazie ancora per l'aiuto che mi hai dato per il regalo, ho imparato davvero un bel po'), adesso so che non necessariamente un inchiostro più viscoso di un altro è anche più scorrevole. Prendo nota, grazie.Irishtales ha scritto:Tuttavia trovo molto riduttivo e fodamentalmente sbagliato rifarsi a due soli termini. Ciò che percepiamo e intendiamo come “scorrevolezza” non è sempre ed esclusivamente legato alla viscosità di un fluido. A volte infatti, un inchiostro di consistenza almeno apparentemente più liquida - mi capita con molti ferrogallici - può risultare meno scorrevole di un altro che risulta più denso\viscoso. Sono giunta quindi anche io alla conclusione che la maggiore o minore viscosità\densità non sia direttamente proporzionale a ciò che percepiamo come scorrevolezza.
Questo - è bene sottolinearlo - basandomi da utente sul solo metodo affatto scientifico di cui posso disporre, il vecchio ma inossidabile occhiometro
È proprio per questo che ho aperto questo thread (“discussione” non mi piace sui forumIrishtales ha scritto:Poi dobbiamo fare i conti non solo fra noi, alla ricerca dei termini migliori da utilizzare, ma anche con gli altri, la gran parte del genere umano che stilografico non è. Vi è mai capitato di dire: “Oh, devo comprare le cartucce!” e di sentirvi rispondere “A chi vuoi sparare?”....oppure di vedere gente con la faccia disgustata quando (credo del tutto impropriamente, ma chiedo lumi) affermate di dover cambiare “vescica” alla penna...o ancora di notare gli occhi sgranati dell'interlocutore quando (stavolta credo legittimamente, anche se ben poco elegantemente) vi lamentate di un alimentatore "stitico"?
Ormai che ci sono, mi permetto di risponderti io, cercando di farla più semplice possibile. Il fango è una sospensione, l'acqua minerale (ovvero quella che beviamo) è una soluzione. Nel fango ci sono delle piccole particelle di terra che vagano nell'acqua, ma rimangono solide; mentre nell'acqua che beviamo ci sono dei sali che si sono sciolti e sono diventati un tutt'uno con l'acqua.Cinciallegra ha scritto:Ciao OttorinoOttorino ha scritto:beeep ! solo quello di china è una sospensione. Gli altri, ovvero quelli proprio stilografici sono soluzioni.
Nel conto della discussione ci va messa anche la tensione superficiale e allora le cose si complicano ancora di piu'.
....Come ho gia detto altrove, l'olio d'oliva viene definito piu' denso dell'acqua (piu' denso = scorre in un altro modo).
Ma quando lo si va a pagare al frantoio tutti stanno bene attenti se il prezzo sia al litro o al kg !! E quindi sanno benissimo cosa sia la densità....breve OT ma non ho capito quindi ti chiedo: qual è la differenza tra sospensione e soluzione?
e poi: non ho capito il riferimento all' olio d' oliva e al fatto che le persone stiano attente, per favore potresti spiegarmi?
Considera che non conosco nè fisica nè chimica ma te spieghi sempre bene, quindi approfitto per imparare qualcosa.
Grazie mille
Grazie Ginetto, ma Ottorino ti preceduto con un MP molto chiaro ed esaustivo. Grazie ancoraGinetto ha scritto:Ormai che ci sono, mi permetto di risponderti io, cercando di farla più semplice possibile. Il fango è una sospensione, l'acqua minerale (ovvero quella che beviamo) è una soluzione. Nel fango ci sono delle piccole particelle di terra che vagano nell'acqua, ma rimangono solide; mentre nell'acqua che beviamo ci sono dei sali che si sono sciolti e sono diventati un tutt'uno con l'acqua. L'altro discorso era una battuta. Intendeva dire che la gente sta attenta al proprio portafogli quindi di conseguenza sa la differenza fra peso e volume.
Ginetto, questa è la questione!Ginetto ha scritto:questa è tutta un'altra questione
IPER - pragmatica, però funzionablaustern ha scritto:Quante cose si apprendono! Per quanto mi riguarda, la mia classificazione prevede solo due aggettivi fondamentali per distinguere gli inchiostri: problematici e non problematici
Cinciallegra ha scritto: IPER - pragmatica, però funzionanon c'avevo mai pensato...
Dei 4 aggettivi che hai citato c'è solo un intruso, "denso"Irishtales ha scritto:Ginetto, questa è la questione!Con “fluido” e “viscoso”, al posto di “denso” e “liquido”, non avremo detto comunque nulla sulla scorrevolezza, che poi è ciò che ci interessa.
Di certo stilografiche e inchiostri non trascendono le leggi della fisica e della chimica, quindi per ogni nostra esperienza individuale esiste senza ombra di dubbio una spiegazione scientifica.Irishtales ha scritto:Né mi sembra la discriminante giusta quella fra soluzioni e sospensioni: alcuni degli inchiostri più scorrevoli che ho sono quelli dotati di particelle in sospensione che generano il classico - e da tanti apprezzato - scintillio in controluce; queste particelle alla lunga hanno la simpatica tendenza a rimanere cementate fra le lamelle degli alimentatori e su tutte le superfici di contatto, ma ciò generalmente non ne inficia la scorrevolezza. Tendo a credere che sia questione di additivi, tensioattivi (Ottorino???) o altre sostanze in grado di garantire una scorrevolezza maggiore, indipendentemente dalla viscosità e per l'utente comune parimenti insondabili. E' la pretesa di ammantare di scientificità qualcosa che è assolutamente empirico e del tutto soggettivo a lasciarmi perciò perplessa. Si recensisce un inchiostro o semplicemente se ne parla basandoci solo su opinioni ed esperienze individuali, con parametri a disposizione del tutto soggettivi (penne, carta, velocità di scrittura, tipo di grafia, pressione sul foglio, etc), senza avere naturalmente alcuno strumento di misura in dotazione. A parte l'occhiometro sopra citato, che però se Dio vuole non è mai entrato in nessun glossario scientifico. In questi frangenti capirai che dovendo essere comprensibili al più vasto numero di utenti, me inclusa, i termini di uso comune sono certamente più adeguati, almeno - lo sottolineo ancora - dal mio punto di vista.
Con ciò voglio dire che avrebbe più senso parlare di fluidità e viscosità intese in senso scientifico se questi parametri fossero misurabili. Ma non lo sono. O almeno, non certo dall'utente medio. Sarebbe come dire che "a occhio" questa pubblicità o questo brevetto risalgono all'anno tal dei tali, ma senza documenti alla mano, che valore avrebbe un'affermazione del genere? Se poi qualcuno si prendesse la briga di fare delle misurazioni, e fornisse dati di eventuali prove effettuate, allora avrebbe certamente più senso pretendere l'uso di un gergo tecnico specifico. Ma finora purtroppo, nonostante un paio di propositi manifesti, nessun risultato...![]()
Non che la rete ci aiuti molto. Si trovano i dati sul pH, anche se è già qualcosa.
Questo è un aspetto che non avevo considerato.alfredop ha scritto:La scorrevolezza dipende in maniera complicata dalla viscosità. Provate a bagnare un pennino nell'olio di oliva e poi nell'acqua. Secondo voi il pennino sulla carta scorrerà meglio quando bagnato nell'olio o quando bagnato nell'acqua?
Quasi certamente troverete il pennino più scorrevole quando lo avrete bagnato nell'olio.
Quindi la viscosità non influenza negativamente la scorrevolezza di un inchiostro sulla carta, anzi probabilmente è il contrario.
Il problema è che un inchiostro molto viscoso avrà problemi ad arrivare sulla punta del pennino, e con esso sarà anche più complicato far mantenere un flusso costante.
Quindi pensare che un inchiostro meno viscoso sia migliore di uno più viscoso, in generale è sbagliato.
Come spesso capita bisogna fare un trade-off tra diversi obiettivi ed allora il nostro problema diventa non tanto quello di minimizzare la viscosità ma quello di trovare il valore massimo di viscosità che faccia continuare a funzionare bene il conduttore.
In altri termini il valore ottimo di viscosità si ottiene risolvendo un gioco di Nash![]()
Alfredo