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Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 8:46
da ciro
E se la cartuccia si secca completamente durante la stagionatura (non voluta)?
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 8:54
da Phormula
Puoi tentare di recuperarla forandola con una siringa e iniettando acqua distillata.
Solo che la domanda sorge spontanea "ne vale la pena?"
Seccandosi un inchiostro potrebbe subire modifiche irreversibili.
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 9:57
da DerAlte
Phormula ha scritto:
Non esagerare, dopo 10-15 anni l'inchiostro rischi che diventi catrame.
La stagionatura ideale per le mie cartucce Waterman è sui 3 anni, quando perdono circa il 20% del contenuto.
Credo che, volente o nolente, i miei inchiostri, più qualche scatolina di cartucce, si stagioneranno comunque; ne ho più di quelli che riesco a consumare.
Per tornare in tema, la differenza, quindi a parità di condizioni, risiederebbe nell'alterazione (anche in senso positivo) che l'inchiostro in cartuccia può subire nel tempo.
Nicolò
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 11:39
da ciro
Phormula ha scritto:Puoi tentare di recuperarla forandola con una siringa e iniettando acqua distillata.
Solo che la domanda sorge spontanea "ne vale la pena?"
Seccandosi un inchiostro potrebbe subire modifiche irreversibili.
Ma magari le modifiche irreversibili ci piacciono. No?
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Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 12:12
da Maruska
Quante cose s'imparano leggendo il forum: ho stagionato sigari, trinciato per pipa, bottiglie di nero d'avola, persino ricotta salata, ma inchiostro mai.
Speriamo che il cartolaio avveduto non legga questo post, lo vedo già, in guanti bianchi, porgermi un Aurora black dell'87.[/quote]
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Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 12:15
da Phormula
ciro ha scritto:Phormula ha scritto:Puoi tentare di recuperarla forandola con una siringa e iniettando acqua distillata.
Solo che la domanda sorge spontanea "ne vale la pena?"
Seccandosi un inchiostro potrebbe subire modifiche irreversibili.
Ma magari le modifiche irreversibili ci piacciono. No?
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Può darsi, ma non ci rischierei una penna di valore.
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 12:32
da Ironnib
effettivamente...io ho un Dupont vecchio di 15 anni che appunto si è "leggermente" addensato al punto che qui fuori stavano riasfaltando la strada e per un rifinitura hanno usato appunto il mio ink
Però ha un odore e una densità che mi piacciono così tanto che lo uso comunque: si secca subito appena la penna è aperta (bastano 10 sec e la penna non scrive più) ma quado scende è di una compattezza incredibile...non credo comunque di eischiare danni, dopo tutto è inchiostro addensato e con un po' d'acqua si lava via facilmente.
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 18:39
da Deghe63
Io per esempio ho diverse Lamy ma le uso solo con le cartucce, siringandole come fa Monet63, non perché mi manca il convertitore, io ho un convertitore lamy, ma per altri motivi: 1) le cartucce lamy sono molto robuste e grandi, avendo un volume utilizzabile per essere riempito di inchiostro superiore al convertitore, una cartuccia lamy piena da più autonomia di un convertitore ricaricato. 2) Siccome sono parsimonioso, per l' utilizzo normale l'inchiostro pelikan 4001 mi va benissimo, piuttosto che comprare cartucce lamy o ricaricarle con inchiostro lamy, preferisco siringarle di 4001 pelikan, siccome io scrivo molto, realizzo economie interessanti, anzi, sto cercando di comprare il pelikan 4001 in confezione da litro, se trovo chi lo vende, per tagliare ulteriormente i costi dell'inchiostro.
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 19:52
da Maruska
Deghe, complimenti per l'utilizzo di così tanto inchiostro
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 20:08
da Cex71
Mi associo ai complimenti per Deghe, io ho quattro boccette di inchiostro e scrivo ogni giorno ma non si abbassano mai! Penso che un litro mi basterebbe per l'intera vita!
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Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 21:32
da ciro
Phormula ha scritto:Puoi tentare di recuperarla forandola con una siringa e iniettando acqua distillata.
Solo che la domanda sorge spontanea "ne vale la pena?"
Seccandosi un inchiostro potrebbe subire modifiche irreversibili.
[...]
Può darsi, ma non ci rischierei una penna di valore.
E qui mi viene da evocare il signor...
Dean82 ha scritto:Dino
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 23:59
da Deghe63
Scrivo, provo le penne, faccio disegni e scarabocchi, generalmente una boccetta di 30 ml mi dura meno di un mese, stimo che potrei consumare circa 15 boccette da 30 ml in un anno, pari a circa 450 ml, totale 5*15=75 euro anno di 4001 Pelikan. Un litro mi durerebbe poco più di due anni. In confezioni da 30 ml un litro mi costa oltre 165 euro invece in confezione unica da litro sono sicuro che costa molto meno di 50 e risparmio anche tempo e denaro per andare ogni mese in cartoleria.
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: sabato 28 novembre 2015, 0:01
da Phormula
Si, e non ricordo male l'ho pagato 16 Euro, spese di spedizione comprese.
Basta tenere un calamaio vecchio, e rabboccarlo.
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: sabato 28 novembre 2015, 0:19
da Deghe63
Pettirosso ha scritto:Togli e metti: consideriamo anche l'inevitabile usura conseguente (ne aveva giustamente parlato Vikingo), soprattutto se parliamo di converter "economici". Avranno anche l'imboccatura più resistente delle cartucce, ma dopo un po' cominceranno a prendere gioco anche loro. Non dico che sia una prassi negativa (a volte la utilizzo anch'io, soprattutto quando l'inchiostro rimasto in boccetta è quasi alla fine), ma è un fattore da considerare.
Concordo.
Non stressatevi con questo tira e molla dei convertitori. Comprate due boccette, non una, quando la prima boccetta è al 60 per cento riempitela di nuovo usando la seconda, quando la seconda cominciare a languire comprate la terza. Concedetevi la comodità, senza stress.
Re: stilografiche a cartuccia o converter
Inviato: sabato 28 novembre 2015, 8:27
da Dean82
Essendo stato 'evocato'
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(come un demone...
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) rispondo anche in questa discussione.
Buona parte delle mie penne sono a cartuccia/converter, tuttavia - salvo un unico caso - le uso solamente col convertitore, per cui un paragone tra i due sistemi di utilizzo e/o i vari inchiostri mi è praticamente impossibile. Posso solo dire che sí, probabilmente l'inchiostro in cartuccia è più fluido rispetto a quelli in boccetta (la certezza mi manca, avendo testato una cartuccia di un inchiostro che non ho in calamaio) e lo dico in quanto la stessa penna (Parker Sonnet Secret Shell) ha avuto, con la sua cartuccia lunga, un flusso più copioso ed un tratto più largo rispetto a quando l'ho usata col converter. Ripeto, comunque, che questo potrebbe essere dovuto a quel particolare inchiostro (Parker Quink grigio top... Ehm, nero) e non al fatto che fosse in cartuccia. L'altra penna che ho usato, una volta, con cartuccia Pelikan 4001 blue, è stata la MB 144... Ne è uscito un azzurro slavato e la penna mi ha talmente deluso da essere tornata dal suo luogo di provenienza (dopo il lavaggio): il cassetto
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Cordialmente,