merloplano ha scritto: ↑giovedì 30 giugno 2022, 10:51
- stesso materiale, produzione no: la 1911 large (360 euro) e' prodotta ad iniezione (ho postato foto e scritto sull'argomento). la montblanc base mi risulta essere tornita, la parker duofold e' tornita (la possiedo)
Con stesso materiale intendo che il polimero è comunque il PMMA.
A parte il video citato da Piccardi, se la penna è tornita dal pieno c’è una lavorazione in più e questo fa lievitare i costi, ma sarà comunque fatta con una fresa automatica a controllo numerico. Di sicuro non c’è una persona che tornisce penna per penna (magari la Duofold è tornita a mano se modello di qualche decennio fa).
Una barra di PMMA da 1m ø15mm costa al dettaglio 13,91€ e ci si fanno almeno 4 corpi penna, parliamo quindi di costo irrisori che servono ad evitare i segno dello stampo o i costi di uno stampo che non lascia segni. Meccanicamente c’è ben poca differenza.
merloplano ha scritto: ↑giovedì 30 giugno 2022, 10:51
- i pennini z50 vengono testati su tamburi (fonte, video lamy) cosi come i pilot (fonte, sito pilot en). immagino si misuri la frequenza propria di vibrazione dei rebbi per stabilire se siano aperti o chiusi molti (la lunghezza di inflessione libera del rebbio varierebbe). nessun operaio. quello di cui parlavo era invece il test di scrittura. ti seei fermato al "damage detection", ma poi devi riparare/sostiruire la parte che non funziona, e che non hai ancora identificato. se passa il test, devi ancora ripulire la penna. e tipicamnete non metti l'operaio base ad operare, e lo dimostra il costo di un nibmeister
Non ho considerato volutamente i costi di riparazione perché se il cliente se ne accorge vanno sostenuti comunque.
Qui si entra nella tattica aziendale: tolleranze larghe e spero che non se ne lamenti nessuno o controllo che nessuno abbia da lamentarsi? Ogni azienda fa le sue valutazioni e decide come porsi sul mercato. Anche questo è rischio d’impresa
merloplano ha scritto: ↑giovedì 30 giugno 2022, 10:51
non credo interverro' ancora sull'argomento, non riesco ad essere piu' chiaro di cosi. i test manuali costano molto. quei costi inciderebbero sul prezzo portandolo ad un livello che il mercato non e' pronto ad accettare. quindi meglio cercare di automatizzare e gestire il fuori tolleranza separatamente, SE e QUANDO il cliente solleva il problema. attendersi a prezzi di produzione automatica un controllo qualita' capillare e' irrealistico. prescriverlo come comportamento corretto fuori luogo. la vedo cosi; ho presentato esempi reali a supporto; liberi di dissentire. rilevo il problema invece nell'aspettativa dell'utente: quando si spende una somma che questi ritiene considerevole, si aspetta che sia tutto perfetto. purtroppo, nel mondo della produzione (e del consumo) di massa, non e' (ne' puo' essere) cosi
Il punto è chiarissimo.
Come detto sopra, si tratta di tattica aziendale. Una Lamy o Pilot o Montblanc che sia fa produzione di massa con milioni di pezzi (magari milioni è esagerato) e fare un controllo manuale e approfondito diventa insostenibile. Magari a campione sul lotto si, ma singolarmente è impensabile.
Santini però si propone come “piccola azienda artigiana” e non ha nemmeno il sito in italiano (già prima di Natale risultava “in costruzione”). Non mi pare si rientri nello schema della produzione di massa, tant’è che non passano tramite i negozi.
Non conosco i loro numeri e il loro target principale sarà probabilmente l’estero, ma mi viene da pensare che non producano migliaia di penne al giorno.
Riassumendo: è chiaro che il controllo qualità ha un costo e non si sa come andrebbe a finire caricando quel costo sul prezzo al cliente finale. È una scelta che l’azienda deve fare e di cui deve affrontare le conseguenze, nel bene e nel male.
Anche per il cliente finale è una questione di tolleranza: probabilmente quel salto che Maruska trova inammissibile, sarebbe passato inosservato nelle mani di qualcun altro per tutta una serie di motivi.
Le impressioni personali sono sempre indiscutibili.
Ieri valutavo una tenda trekking di Decathlon e c’erano 2 sole recensioni:
La prima diceva “sono alto 180cm per 75kg e mi pareva di stare in un sarcofago nonostante lo zaino piccolo che avevo al seguito. Prodotto reso. 1 stella”
La seconda “sono 195cm per 100kg, avevo zaino da 70 litri e ho passato una nottata fantastica. Non vedo l’ora del prossimo weekend. 5 stelle”
Compito del forum è anche raccogliere statistiche di gradimento (o non) per l’acquirente informato che valuterà se gli sta bene pagare per una penna che nel X% dei casi dava problemi. Sarebbe bello che tutti condividessero le proprie impressioni per ogni acquisto per avere una statistica accurata. Non essendo così, si deve imparare a conoscere i vari utenti e capire quante paranoie si hanno in comune a uno o all’altro
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