Buongiorno,
riprendo in mano l’argomento, Il Seiko di cui accennavo in qualche intervento precedente mi viene reclamato dallo zio materno come ricordo del padre, per cui si è presentata l’occasione di acquistare un nuovo orologio.
Acquisto invero del tutto superfluo, però riflettevo che dall’ultimo orologio importante sono trascorsi 23 anni, quindi tutto sommato potrei procedere senza eccessivi patemi.
Complice lo sconto di una gioielleria all’interno di una nota catena di grandi magazzini e gli ingredienti per la frittata ci sono tutti.
In un primo momento mi ero orientato proprio verso l’Accutron II Alpha della Bulova, poi il ripensamento ed alla fine la scelta è ricaduta su un più tradizionale Tissot.
Del Bulova apprezzo il movimento fluido della lancetta dei secondi, il movimento al quarzo Precisionist, accreditato, a detta del costruttore, di una precisione impareggiabile e di uno scostamento di una decina di secondi all’anno.
L’estetica è fatto del tutto personale, sicuramente un orologio originale che richiama il Bulova Spaceview, quello che invece mi ha convito poco, e che probabilmente ha giocato a favore del ripensamento, è l’adozione del vetro minerale al posto del più duro vetro zaffiro con trattamento antiriflesso.
Premesso che anche il vetro zaffiro si graffia comunque, un orologio deve avere la necessaria qualità costruttiva da poter regalare decenni di piacevole uso senza dare l’impressione di essere logoro, questo almeno il mio pensiero.
Del Tissot, che è il modello Luxury Powermatic 80, mi ha invece incuriosito proprio il movimento, a tal punto che le caratteristiche estetiche sono passate in secondo piano.

- TISSOT LUXURY POWERMATIC 80
In proposito rimando alla lettura di questo simpatico articolo di Daniela Fragnola apparso sul Corriere della Sera:
Tissot
Un movimento tutto nuovo per il compleanno
(con trucco)
Anzi a dirla tutta, mi ero talmente tanto entusiasmato da aver pensato di acquistare una versione certificata COSC, poi con più oculatezza ho ordinato la versione non certificata.
Fatta questa debita premessa, arrivo al vero motivo per cui ho scritto questo intervento, l’argomento è di quelli triti e ritriti, ciononostante lo espongo comunque.
Perché al giorno d’oggi vengono prodotti e venduti orologi meccanici, quando l’orologio al quarzo è più preciso ed economico?
La domanda mi è balenata proprio nel valutare le versioni COSC di Tissot, per quanto questi movimenti siano precisi e per quanto siano vantati dalla stampa di settore di avere un prezzo abbordabile, un qualunque movimento al quarzo sarebbe sicuramente più preciso e, fattore non trascurabile, di gran lunga più economico.
Mentre il movimento al quarzo necessita della sostituzione periodica della pila per poter funzionare, quello meccanico necessita di una revisione ogni 5 anni o giù di li.
Nella revisione il meccanismo verrà smontato, pulito, lubrificato, riassemblato, ed infine verificato.
Il costo dell’intervento può rappresentare una frazione del costo dell’orologio nuovo ed in alcuni casi essere del tutto antieconomica.
Ovviamente il movimento al quarzo non è immune da guasti, ma in questo caso non viene revisionato, sovente viene sostituito in toto, la spesa in ogni caso è contenuta ed anche in orologi dal costo medio risulta ancora conveniente la riparazione.
Nicolò