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Un successo per decenni: la Parker 45

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Esme
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Un successo per decenni: la Parker 45

Messaggio da Esme »

merloplano ha scritto: martedì 14 febbraio 2023, 21:01 tl;dr non mi tornano le %. sicuramente non corrette le motivazioni dei leganti
Non saprei, purtroppo sarebbe necessario reperire le fonti.
Pensando alla stellite, perchè immagino che da lì siano partiti, verrebbe da chiedersi il perché della mancanza di tungsteno.

Sicuramente però è un ottima lega, questi pennini sembrano tutti appena usciti di fabbrica.
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Messaggio da A Casirati »

Sempre sulla scia degli approfondimenti, vi offro un paio d'immagini, tratte dal web, di una Parker 45 rivestita.
E' la prima volta che ne vedo una di questo genere: il rivestimento sembra applicato sopra il cappuccio ed il corpo di una 45 normale.
Allegati
Parker 45 overlay - closed.jpg
Parker 45 overlay - open.jpg
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Messaggio da amadeus »

il nome commerciale è Elgiloy
https://en.wikipedia.org/wiki/Elgiloy
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Messaggio da Esme »

amadeus ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 9:16 il nome commerciale è Elgiloy
https://en.wikipedia.org/wiki/Elgiloy
Tombola! 👏

Ho provato a eseguire una ricerca con "elgiloy + octanium".
Non ne è uscito nulla di strettamente correlato, ma ho trovato una pagina del "Radford News Journal, Volume 4, Number 187, 15 September 1949" in cui, per una curiosa coincidenza sono presenti, affiancate, la pubblicità della Parker 21 in cui viene nominato il pennino in octanium, e la pubblicità di orologi da polso realizzati in elgiloy.
https://virginiachronicle.com/?a=d&d=RNJ19490915.1.8

Questa coincidenza dimostra due cose: l'octanium era già usato nel 1949 (io avevo trovato riferimenti a partire dal 1950), e quel tipo di lega, comunque la si volesse chiamare, era un prodotto di richiamo.
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Messaggio da A Casirati »

Esme ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 17:18
amadeus ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 9:16 il nome commerciale è Elgiloy
https://en.wikipedia.org/wiki/Elgiloy
Tombola! 👏

Ho provato a eseguire una ricerca con "elgiloy + octanium".
Non ne è uscito nulla di strettamente correlato, ma ho trovato una pagina del "Radford News Journal, Volume 4, Number 187, 15 September 1949" in cui, per una curiosa coincidenza sono presenti, affiancate, la pubblicità della Parker 21 in cui viene nominato il pennino in octanium, e la pubblicità di orologi da polso realizzati in elgiloy.
https://virginiachronicle.com/?a=d&d=RNJ19490915.1.8

Questa coincidenza dimostra due cose: l'octanium era già usato nel 1949 (io avevo trovato riferimenti a partire dal 1950), e quel tipo di lega, comunque la si volesse chiamare, era un prodotto di richiamo.
Brava, grazie!
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Messaggio da Tribbo »

Esme ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 17:18
amadeus ha scritto: mercoledì 15 febbraio 2023, 9:16 il nome commerciale è Elgiloy
https://en.wikipedia.org/wiki/Elgiloy
Tombola! 👏

Ho provato a eseguire una ricerca con "elgiloy + octanium".
Non ne è uscito nulla di strettamente correlato, ma ho trovato una pagina del "Radford News Journal, Volume 4, Number 187, 15 September 1949" in cui, per una curiosa coincidenza sono presenti, affiancate, la pubblicità della Parker 21 in cui viene nominato il pennino in octanium, e la pubblicità di orologi da polso realizzati in elgiloy.
https://virginiachronicle.com/?a=d&d=RNJ19490915.1.8

Questa coincidenza dimostra due cose: l'octanium era già usato nel 1949 (io avevo trovato riferimenti a partire dal 1950), e quel tipo di lega, comunque la si volesse chiamare, era un prodotto di richiamo.
Che lettura interessante il giornale che si apre al link.. ho letto uno spaccato di vita americana del 1949 con gli annunci, le strip comic, le opinioni ecc...
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Messaggio da A Casirati »

In rete ho reperito le fotografie che vedete, relative ad una Parker 45 TX con sezione trasparente.
Le informazioni a mia disposizione non parlano di una tal combinazione ed immagino che si trattasse d'una sorta di "demonstrator".
Interessante la possibilità di osservare la struttura interna. Si conferma, mi pare, l'avvitamento del semi alimentatore cilindrico all'interno della guaina.
In alcuni casi, si riesce a svitare questo componente semplicemente ruotando la cartuccia, ma in altri casi, i più frequenti per quella che è la mia esperienza, questo accorgimento non funziona.
Parker 45 TX - clear section.jpg
Parker 45 TX - clear section .jpg
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Messaggio da Esme »

Davvero interessante.
Forse un modello per i rivenditori, chissà.

Il conduttore esterno in effetti non sempre si riesce a smontare.
Probabilmente anche a causa di minimi restringimenti delle carenature, unico possibile difetto di queste penne.
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Messaggio da A Casirati »

Aggiungo una fotografia, reperita sul web, d'un interessante espositore d'epoca, dedicato completamente alla Parker 45:
Parker 45 - espositore.jpg
Una veloce occhiata suggerisce alcuni aspetti interessanti:
- le versioni "Custom" ed "Insignia" venivano considerate, e non è una sorpresa, le più lussuose
- la versione "Flighter" era probabilmente la più venduta; le vengono riservati due scaffali: uno per le stilografiche, l'altro per i set con matita coordinata
- la versione di base veniva definita "Standard"
- tutte le versioni venivano reclamizzate come "Convertible", ponendo l'accento sul doppio sistema d'alimentazione (cartuccia / converter, introdotto proprio dalla Parker 45).
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Messaggio da Tribbo »

Comprata l'altro giorno questa bella Parker 45 fabbricata in Argentina
Parker 45
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Cappuccio
Cappuccio
L'aspetto credo sia inusuale, con un disco di metallo in coda. Forse lo stabilimento in Argentina aveva permesso di fare variazioni sul tema?

Inoltre, guardando l'interno del fusto, credo di intravedere una sorta di "controcappuccio" che riduce lo spazio interno e dall'esterno si nota una specie di rigonfiamento in corrispondenza, distante circa 1 cm dal termine del fusto. Chissà quale era il motivo per questa soluzione? Non certo per avvitare il dischetto del fondello... inoltre scuotendo il fusto a volte si avverte il tintinnio di un pezzetto di metallo (una vite?) libero nello spazio tra vite interna e punta del fondello... che strano
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Messaggio da A Casirati »

Tribbo ha scritto: giovedì 6 aprile 2023, 14:22 Comprata l'altro giorno questa bella Parker 45 fabbricata in Argentina
Parker 45.jpg

Cappuccio.jpg

L'aspetto credo sia inusuale, con un disco di metallo in coda. Forse lo stabilimento in Argentina aveva permesso di fare variazioni sul tema?

Inoltre, guardando l'interno del fusto, credo di intravedere una sorta di "controcappuccio" che riduce lo spazio interno e dall'esterno si nota una specie di rigonfiamento in corrispondenza, distante circa 1 cm dal termine del fusto. Chissà quale era il motivo per questa soluzione? Non certo per avvitare il dischetto del fondello... inoltre scuotendo il fusto a volte si avverte il tintinnio di un pezzetto di metallo (una vite?) libero nello spazio tra vite interna e punta del fondello... che strano

Esteerno.jpg
Interno.jpg
Innanzi tutto, congratulazioni per il tuo nuovo acquisto, relativo alla stilografica di maggior successo di tutti i tempi.
Un dischetto metallico a chiusura del codale, anche se di foggia diversa da quella del tuo esemplare, è stato rinvenuto anche su un paio d'esemplari di 45 prodotti in Francia, segnalati su questo forum:
Custom e Classic con dischetto sul codale - made in France - ante 1970.jpeg
Erano assicurati da una vite interna:
Custom e Classic con dischetto sul codale - made in France - ante 1970 - interno codale.jpeg
Se ne può dedurre che le variazioni sul tema fossero tollerate o autorizzate dalla casa madre.

E' invece la prima volta che sento nominare l'inserto cilindrico nel fusto. Grazie per la condivisione !
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Messaggio da mastrogigino »

Tribbo ha scritto: giovedì 6 aprile 2023, 14:22 Comprata l'altro giorno questa bella Parker 45 fabbricata in Argentina
Parker 45.jpg

Cappuccio.jpg

L'aspetto credo sia inusuale, con un disco di metallo in coda. Forse lo stabilimento in Argentina aveva permesso di fare variazioni sul tema?

Inoltre, guardando l'interno del fusto, credo di intravedere una sorta di "controcappuccio" che riduce lo spazio interno e dall'esterno si nota una specie di rigonfiamento in corrispondenza, distante circa 1 cm dal termine del fusto. Chissà quale era il motivo per questa soluzione? Non certo per avvitare il dischetto del fondello... inoltre scuotendo il fusto a volte si avverte il tintinnio di un pezzetto di metallo (una vite?) libero nello spazio tra vite interna e punta del fondello... che strano

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Boh, vista la deformazione del fusto io propenderei per una riparazione "fai da te" del precedente proprietario...
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Messaggio da Leon2009 »

Ciao a tutti, forse è arrivato anche per me il momento di acquistare una Parker 45, ma ho un dubbio: il pennino XF della 45 rispetto a quello F della Pilot Lightive, come si comporta? Ad esempio: gratta di più, com'è il flusso (per lo più uso gli inchiostri: Diamine, Herbin, Visconti Borgogna, Waterman M. Blue)?
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Messaggio da mastrogigino »

Allego qualche foto comparativa.
Non ho una Pilot fine, ma avevo una Pilot 78g EF, che era un vero capello, quindi più o meno ho presente.
Nella foto ho messo a confronto una Parker 45 con una Platinum Preppy da 0.2 , quella che tra le mie penne più vi va vicino come tratto.
La preppy ha un tratto leggermente più spesso, ma costante e uniforme, la Parker invece ha un tratto leggermente più sottile, ma, complice il pennino in oro che è leggermente cedevole, non uniforme, si vedono delle minime variazioni di tratto totalmente involontarie.

Il flusso è medio, diciamo "contenuto " non magro ma nemmeno abbondante.
Il pennino scorre bene, con un minimo di attrito, giusto quello che serve per mantenere il controllo, rispetto al pennino Pilot che possedevo ha un feedback più "grattoso", molto "old style", ma meno aggressivo del Pilot.
Mi spiego peggio: il Pilot 78g EF non grattava, era estremamente rigido e affilato, se lo si usava "bene" scorreva come un bisturi sulla carta, ovvero senza grattare e con poco atttrito e leggerissimo feedback, ma appena sbagliavi a inclinare la penna rispetto alla pagina o al movimento subito ti puniva impuntandosi nella carta.
Il pennino della Parker invece ha un po' più di attrito, e anche un po' di feedback tipo le penne vintage che mentre scrivi fanno "cric cric" sulla carta, non è un grattare perché la sensazione non è spiacevole, è un po' un "carattere" della penna, però è molto più amichevole, più "forgiving" come dicono gli inglesi, ovvero anche se non tieni il polso e la mano nella giusta posizione non ti punisce, è molto più accondiscendente del pennino Pilot.
Attenzione però, la 45 è una penna che è stata prodotta per decenni in decine e decine di varianti in decine di fabbriche diverse, sospetto che non ci sia uno "standard" di comportamento da aspettarsi, ogni penna avrà le sue caratteristiche.
Ad esempio, nello specifico, io possiedo due 45, le ho messe entrambe in foto:
Una made in USA con pennino Extrafine in oro 14kt, degli anni 70, non ha ancora la numerazione, e ha il "finial" del cappuccio concavo a "cono rovescio ", gold trim.
L'altra è made in France, sempre pennino in oro 14kt, marcato X quindi extrafine, ma alla vista è palesemente più grosso, direi un Fine, penso dei primi anni 80, il numero di serie è 10000, tondo tondo, anch'essa con dettagli dorati ma il "finial" del cappuccio è piatto con un incavo cilindrico al centro.
Ebbene, la francese scrive con un tratto quasi da medio, un flusso strageneroso ed ha un feedback molto simile ad una matita molto grassa, quindi leggermente frenata ma vellutata, sembra di scrivere con un olio un po' denso, molto particolare, tra l'altro l'ho caricata con Aurora Nero, sembra un super pennarello!!
Questo per rimarcare la possibilità di beccare un XF che scriva come te lo aspetti non è proprio così certa... comunque è una grande piccola penna! :thumbup:
Allegati
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Messaggio da Leon2009 »

mastrogigino ha scritto: martedì 25 aprile 2023, 21:52 Allego qualche foto comparativa.
Non ho una Pilot fine, ma avevo una Pilot 78g EF, che era un vero capello, quindi più o meno ho presente.
Nella foto ho messo a confronto una Parker 45 con una Platinum Preppy da 0.2 , quella che tra le mie penne più vi va vicino come tratto.
La preppy ha un tratto leggermente più spesso, ma costante e uniforme, la Parker invece ha un tratto leggermente più sottile, ma, complice il pennino in oro che è leggermente cedevole, non uniforme, si vedono delle minime variazioni di tratto totalmente involontarie.

Il flusso è medio, diciamo "contenuto " non magro ma nemmeno abbondante.
Il pennino scorre bene, con un minimo di attrito, giusto quello che serve per mantenere il controllo, rispetto al pennino Pilot che possedevo ha un feedback più "grattoso", molto "old style", ma meno aggressivo del Pilot.
Mi spiego peggio: il Pilot 78g EF non grattava, era estremamente rigido e affilato, se lo si usava "bene" scorreva come un bisturi sulla carta, ovvero senza grattare e con poco atttrito e leggerissimo feedback, ma appena sbagliavi a inclinare la penna rispetto alla pagina o al movimento subito ti puniva impuntandosi nella carta.
Il pennino della Parker invece ha un po' più di attrito, e anche un po' di feedback tipo le penne vintage che mentre scrivi fanno "cric cric" sulla carta, non è un grattare perché la sensazione non è spiacevole, è un po' un "carattere" della penna, però è molto più amichevole, più "forgiving" come dicono gli inglesi, ovvero anche se non tieni il polso e la mano nella giusta posizione non ti punisce, è molto più accondiscendente del pennino Pilot.
Attenzione però, la 45 è una penna che è stata prodotta per decenni in decine e decine di varianti in decine di fabbriche diverse, sospetto che non ci sia uno "standard" di comportamento da aspettarsi, ogni penna avrà le sue caratteristiche.
Ad esempio, nello specifico, io possiedo due 45, le ho messe entrambe in foto:
Una made in USA con pennino Extrafine in oro 14kt, degli anni 70, non ha ancora la numerazione, e ha il "finial" del cappuccio concavo a "cono rovescio ", gold trim.
L'altra è made in France, sempre pennino in oro 14kt, marcato X quindi extrafine, ma alla vista è palesemente più grosso, direi un Fine, penso dei primi anni 80, il numero di serie è 10000, tondo tondo, anch'essa con dettagli dorati ma il "finial" del cappuccio è piatto con un incavo cilindrico al centro.
Ebbene, la francese scrive con un tratto quasi da medio, un flusso strageneroso ed ha un feedback molto simile ad una matita molto grassa, quindi leggermente frenata ma vellutata, sembra di scrivere con un olio un po' denso, molto particolare, tra l'altro l'ho caricata con Aurora Nero, sembra un super pennarello!!
Questo per rimarcare la possibilità di beccare un XF che scriva come te lo aspetti non è proprio così certa... comunque è una grande piccola penna! :thumbup:
Grazie per il chiarimento. Potrei chiedere se sa come la 45 XF si comporti rispetto al pennino della Sailor Kurogane? Il pennino XF esiste anche in acciaio?
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